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IL CANADA

 

 

 

Canada Stato federale dell'America settentrionale, membro del Commonwealth e inizialmente chiamato Dominion of Canada; è delimitato a nord dal mar Glaciale Artico, a nord-est dalla baia di Baffin e dallo stretto di Davis che lo separa dalla Groenlandia, a est dall'oceano Atlantico, a sud dagli Stati Uniti e a ovest dall'oceano Pacifico e dall'Alaska. Il Canada, il secondo paese del mondo per estensione dopo la Russia, occupa l'intero territorio dell'America settentrionale a nord degli Stati Uniti, a eccezione dell'Alaska, la Groenlandia e le isole Saint-Pierre e Miquelon. Del territorio canadese fanno parte l'arcipelago Artico che, con una superficie complessiva di circa 1.424.500 km2, comprende le isole di Baffin, Victoria, Ellesmere, Banks, Devon, Axel Heiberg e Melville. Al largo della costa orientale si trovano le isole di Terranova, Cape Breton, Principe Edoardo e Anticosti; al largo della costa occidentale, orlata da fiordi, l'isola di Vancouver e le isole Queen Charlotte. L'isola Southampton e molte altre numerose isole si trovano nella baia di Hudson, vasto mare interno nel Canada centro-orientale. La superficie complessiva del paese è di 9.970.610 km2, di cui 755.180 km2 sono occupati da bacini di acqua dolce, come la zona dei Grandi Laghi. Il paese è suddiviso nelle dieci province di Alberta, Columbia Britannica, Manitoba, New Brunswick, Terranova, Nuova Scozia, Ontario, Isola Principe Edoardo, Québec e Saskatchewan, nei Territori del Nord-Ovest e nel Territorio dello Yukon. Un terzo territorio, chiamato Nunavut, attualmente compreso nei Territori del Nord-Ovest, sarà creato nel 1999. Il nome Canada si pensa derivi da un termine irochese che significa "villaggio" o "comunità".

 

 

Il territorio

 

 

Il Canada possiede più laghi e acque interne di qualsiasi altro paese al mondo. Oltre ai Grandi Laghi, che si estendono in gran parte negli Stati Uniti, i più estesi del paese sono il Grande Lago degli Orsi, il Grande Lago degli Schiavi, nei Territori del Nord-Ovest; l'Athabasca nelle province di Alberta e Saskatchewan; il Winnipeg e il Manitoba nella provincia di Manitoba e il Mistassini nella provincia di Québec. I principali fiumi canadesi sono il San Lorenzo, sbocco dei Grandi Laghi, che sfocia nel golfo omonimo (vedi Golfo del San Lorenzo); l'Ottawa e il Saguenay, principali affluenti del San Lorenzo; il Saint John che confluisce nella baia di Fundy, tra la Nuova Scozia e il New Brunswick; il Saskatchewan, che forma il lago Winnipeg e il Nelson, che da questo lago raggiunge la baia di Hudson; il sistema formato dai fiumi Athabasca, Peace, Slave, e Mackenzie che sfociano sul mar Glaciale Artico; il corso alto dello Yukon che attraversa l'Alaska e raggiunge il mare di Bering; il Fraser e il corso alto del Columbia, che sfociano nell'oceano Pacifico.

 

Geografia fisica

Escluso l'arcipelago Artico, il territorio può essere suddiviso in cinque grandi aree: lo Scudo Canadese, il sistema montuoso degli Appalachi, i Grandi Laghi e il bacino del San Lorenzo, le Pianure Centrali e la Catena Costiera. La più vasta regione, chiamata Scudo Canadese o Altopiano Laurenziano, si estende dalla penisola del Labrador fino al Gran Lago degli Orsi, dal Mar Glaciale Artico fino alle Thousand Islands del fiume San Lorenzo e, entrando negli Stati Uniti, a ovest del Lago Superiore fino allo stato di New York. Questa regione, erosa profondamente dall'azione glaciale, comprende tutta la penisola del Labrador (la parte più ad est del continente, parte della provincia di Terranova), la maggior parte del Québec, il nord dell'Ontario, Manitoba e gran parte dei Territori del Nord-Ovest. Il Canada orientale comprende i rilievi degli Appalachi, i Grandi Laghi e le pianure del San Lorenzo. Il sistema appalachiano interessa l'isola di Terranova, la Nuova Scozia, il New Brunswick, l'isola Principe Edoardo e la penisola Gaspé, in Québec. La regione dei Grandi Laghi e del bacino del San Lorenzo, che copre una superficie di circa 98.420 km2 nella parte meridionale del Québec e dell'Ontario, presenta un territorio in prevalenza pianeggiante. In quest'area si trovano le più vaste aree coltivabili del Canada orientale e centrale, oltre ai principali distretti industriali del paese. A ovest dello Scudo Canadese si trovano le Pianure Centrali, estensione delle Grandi Pianure degli Stati Uniti. In questa regione, che abbraccia l'estrema sezione nordorientale della Columbia Britannica, la maggior parte dell'Alberta e delle sezioni meridionali del Saskatchewan e del Manitoba, si trovano i suoli più fertili del paese. A ovest del paese, sviluppandosi parallelamente all'oceano Pacifico, si trova il sistema montuoso della Catena Costiera che culmina nel monte Waddington (3994 m). Secondo alcuni essa include anche il gruppo dei monti Sant'Elia, comprendenti la vetta del monte Sant'Elia e il cui punto più elevato è la cima del monte Logan (6050 m). A est della Catena Costiera si innalzano i rilievi delle Montagne Rocciose e le catene di Mackenzie, Franklin e Richardson. Più a ovest si trovano i rilievi di Cariboo, Stikine, Selkirk e una vasta regione di altipiani le cui fertili valli sono solcate da fiumi profondi.

 

 

Clima

 

Il clima canadese è caratterizzato da marcate variazioni regionali. Parte della sezione continentale e la maggior parte dell'arcipelago Artico si trovano nella zona glaciale; le regioni rimanenti sono comprese nella zona temperata settentrionale. Di conseguenza, le condizioni climatiche generali variano dal freddo estremo caratteristico delle regioni artiche alle temperature moderate delle aree più meridionali. Lungo la costa occidentale l'influenza di calde correnti oceaniche e di venti carichi di umidità mitiga le temperature e causa estese nebbie e abbondanti precipitazioni. Nelle regioni montuose orientali la media annua delle precipitazioni, spesso nevose, è alquanto elevata sui rilievi delle Montagne Rocciose e dei Selkirk, mentre le aree montuose più a est e la regione dell'altopiano centrale sono estremamente aride. Qui soffia spesso il chinook, un vento caldo e secco che determina improvvise variazioni climatiche.

 

 

Flora e Fauna

 

Il Canada presenta una vegetazione molto varia. Nelle regioni artiche si incontra la tundra, foreste di conifere crescono sui rilievi degli Appalachi e della Catena Costiera e boschi di latifoglie caratterizzano le regioni attraversate dal San Lorenzo e bagnate dall'Atlantico. Nelle pianure centrali si estendono vastissime praterie dove crescono in prevalenza graminacee. I versanti orientali delle Montagne Rocciose presentano una vegetazione assai rada mentre quelli occidentali sono coperti da fitte foreste. La fauna canadese è molto simile a quella dell'Europa settentrionale e dell'Asia. Tra i carnivori si incontrano numerose specie di mustelidi come la donnola, l'ermellino, lo zibellino, la martora e il visone. Oltre a orsi bruni e polari, sono presenti nel paese volpi, coyote, lupi e puma. Tra i roditori il più diffuso è il castoro mentre numerosi sono anche ricci, topi muschiati e lepri. Nelle Pianure Centrali si trova una grande varietà di tartarughe. Nelle zone meridionali vivono diverse varietà di cervidi che comprendono antilocapre, caribù, alci e bisonti. Numerose sono le varietà di uccelli (gheppi, gru, poiane e tetraoni) mentre più rari sono rettili e anfibi.

 

 

Popolazione

 

 

 

 

Il Canada presenta una struttura etnica e razziale molto composita. La maggior parte della popolazione è di origine europea, principalmente britannica (poco meno della metà della popolazione) e francese. La maggioranza dei canadesi di lingua francese abita nel Québec e rappresenta circa il 78% della popolazione della provincia; minoranze di lingua francese vivono inoltre nelle province dell'Ontario e del Nuovo Brunswick. Durante gli anni Settanta e Ottanta si verificò un notevole incremento della popolazione di origine asiatica, rappresentata oggi dal 16% degli abitanti del paese, di cui più di due terzi vive in Ontario e nella Columbia Britannica. Altre minoranze sono rappresentate da tedeschi, italiani, ucraini, olandesi, scandinavi, polacchi, ungheresi e greci. Il paese, infine, ospita gruppi di indiani d'America (4%), la maggior parte dei quali appartiene al gruppo linguistico degli algonchini. I rimanenti appartengono a tribù irochesi, inuit (eschimesi), salishan e athabasca. La popolazione nera è presente in minima percentuale (2%). In base alla stima del 1993 il Canada ha una popolazione di 27.769.993 abitanti con una densità di sole 3 unità per ogni km2. Circa i tre quarti dell'intera popolazione abitano nella stretta cintura lungo il confine con gli Stati Uniti, soprattutto in Québec e in Ontario. Il Territorio dello Yukon e i Territori del Nord-Ovest sono pressoché disabitati mentre molto popolate sono le città, in particolare Toronto, in Ontario, centro portuale e manifatturiero, Montreal, Vancouver, Ottawa, Winnipeg, Edmonton, Québec, Calgary e Halifax.

Lingua e religione

Lingue ufficiali del paese sono l'inglese e il francese e la religione maggiormente praticata è quella cattolica. Seguono per importanza la Chiesa protestante unita e la Chiesa anglicana.

 

Istruzione

 

Il sistema educativo del Canada prevede l'insegnamento delle due lingue ufficiali, il francese e l'inglese. Dal momento che non esiste un ministero centrale dell'Istruzione, ognuna delle dieci province canadesi è responsabile del proprio sistema educativo. Le prime scuole del paese risalgono agli inizi del XVII secolo. Nel 1635 venne fondata l'Università dei Gesuiti nella città di Québec e, a partire dal 1763, furono istituite numerose scuole statali, private o gestite da ordini religiosi. L'Università McGill di Montreal risale al 1821, quella di Ottawa al 1848 e quella di Toronto al 1850. Dal 1945 si è verificato un notevole sviluppo dell'istruzione superiore grazie a finanziamenti da parte dei governi federali. L'istruzione è gratuita e obbligatoria dai 6 ai 15 anni. Tra i principali atenei si annoverano le Università di Alberta, Calgary, Manitoba, Moncton, York, Saskatchewan e la Memorial University di Terranova. Il governo federale aiuta lo sviluppo delle arti attraverso il Consiglio Canadese, stabilito nel 1957, che concede borse di studio e sovvenzioni, oltre a svolgere una politica di decentramento culturale in modo da raggiungere anche le comunità più isolate del paese. Dal 1972 il governo organizza programmi multiculturali, con particolare attenzione alle tradizioni degli indiani d'America. I principali musei del paese sono il Canadian Museum of Civilization di Hull, il Museo di Ottawa, il Museo nazionale della scienza e della tecnica, la Galleria nazionale canadese, il Royal Ontario Museum di Toronto e il Museo Reale della Columbia Britannica, a Victoria. Fra le principali raccolte librarie si annoverano la Biblioteca nazionale canadese e le biblioteche universitarie di McGill, a Toronto, della Columbia Britannica e di Montreal. I maggiori teatri hanno sede a Québec, Montreal e Toronto. Per ulteriori informazioni sulla cultura in Canada; Letteratura canadese.

 

 

Economia

 

 Condizioni economiche. L'agricoltura occupa il primo posto, specie perché la zona delle prateie ha occupato il posto dominante dal punto di vista economico, politico e sociale. La superficie coltivata si aggira sui 40.600.000 di ha (il 4% della superficie territoriale) e la metà del terreo arativo è occupato dalla cerealicultura. Le province cerealicole per eccellenza sono Manitoba, Saskatchewan e Alberta, le quali rendono il C. il maggior paese esportatore di grano del mondo. Oltre a questi prodotti, anche la frutticoltura e la coltura della vite sono in notevole sviluppo.

Nonostante la intensiva, ma cauta utilizzazione, le foreste produttive, che rappresentano il 35% della superficie totale sono una delle principali risorse non solo per la produzione ed esportazione del legname, bensì per quella della cellulosa e della pasta da carta. Il C. ne fornisce ca. 6 milioni di t, quasi la metà del totale mondiale.

L'allevamento del bestiame va diminuendo d'importanza. Mentre il numero dei bovini resta invariato, gli ovini e i suini tendono a un calo sensibile. Non così per la pesca, che mantiene un posto rilevante nell'economia canadese, in quanto ha superato di molto i 10 milioni di q annui. Anche l'allevamento degli animali da pelliccia è in aumento con ca. 3500 allevatori di volpi argentate, visoni, lontre, castori.

Il vero boom dell'economia canadese è rappresentato dal campo minerario, in primo luogo dal petrolio e dai gas naturali, i cui giacimenti sono nelle stesse aree, cioè Turner Valley, Leduc e Medicine Hat nella provincia di Alberta. Aumentata è anche la produzione dei minerali metallici. Per platino, nichel, amianto e uranio, il C. è al primo posto nel mondo in quanto a produzione. Tra i giacimenti di più recente sfruttamento sono quelli della zona subartica, rispettivamente di minerali radioattivi (La Bine Point), di oro (Yellowknife) e di petrolio (sul fiume Mackenzie).

Lo sviluppo industriale del C. è l'insieme di felici congiunture economiche a partire dalla fine della 2ª Guerra Mondiale. La maggior parte delle industrie sono concentrate nel sud-ovest del paese: all'Ontario spetta il 50% dei prodotti, al Quebec il 30% e alla Colubia l'8%. Le principali città industriali sono: Montreal, Toronto, Hamilton e Windsor. Le principali industrie sono le cantieristiche, quelle della carta, le segherie, le metallurgiche, le raffinerie, quelle del cibo in scatola, le automobilistiche, le aeronautiche, quelle della gomma, le elettriche, le chimiche, le tessili. Il centro principale della produzione industriale è Hamilton, ove si produce acciaio, materiale ferroviario, automobili, macchine agricole.

Commercio estero Notevole importanza ha assunto via via il continuo, progressivo ampliamento del raggio dei traffici. I principali prodotti di esportazione sono: legname e polpa di legno, carta da giornali, frumento, minerali vari, prodotti della pesca, prodotti agricoli. Le importazioni riguardano macchinari vari, prodotti manifatturati, petrolio, carbone, cotone, caffè, canna da zucchero e frutta.

Organnizzazione amministrativa e politica. Il C. è diviso in 10 province e due territori. Ogni provincia ha un parlamento monocamerale, solo la provincia di Quebec ha una seconda camera. I due territori sono governati da un commissario dipendente da un consiglio di 9 membri nominato dal Ministro per gli affari del nord. Politicamente, il C. è una delle 9 nazioni autonome che fanno parte del Commonwealth britannico dal 1926. Il potere esecutivo formale è nelle mani del governatore generale, che rappresenta la sovranità inglese. Egli ha il potere di sciogliere il Parlamento e rendere esecutive le leggi, ma la sua attività è legata alle decisioni del gabinetto canadese, in quanto il potere esecutivo attivo risiede nel Consiglio dei ministri. La legislatura federale è bicamerale: i membri del Senato sono 102 e quelli della Camera dei Comuni 265, eletti per 5 anni.

 

Risorse minerarie

L'industria mineraria canadese è fortemente indirizzata verso i mercati internazionali, per questo il paese è uno dei principali esportatori di minerali al mondo. La crescita dell'industria nazionale è dovuta principalmente alla scoperta di giacimenti di petrolio e di gas naturale nelle aree occidentali del paese, allo sviluppo di ingenti giacimenti di minerali di ferro nel Labrador e nel Québec, di nichel in Ontario e Manitoba, di uranio in Ontario e Saskatchewan, di sali di potassio in Saskatchewan, all'estrazione di zolfo e di gas naturale nelle province occidentali, allo sviluppo dei depositi di rame, piombo e zinco e alla produzione di oro in Ontario, Québec, Columbia Britannica e nei Territori del Nord-Ovest. Il Canada è leader mondiale nella produzione di amianto e zinco e si trova tra i principali paesi produttori di uranio, cobalto, rame, oro, gesso idrato, minerale di ferro, piombo, nichel, gas naturale, platino, sali potassici, argento e zolfo. L'industria mineraria è soggetta alle fluttuazioni del mercato internazionale che influenzano direttamente le economie locali.

Turismo

La fiorente industria turistica poggia sulla presenza di zone di grande interesse paesaggistico, di località sciistiche e di numerosissime riserve naturali che comprendono i parchi nazionali Jasper e Banff.

Commercio

La maggior parte degli scambi commerciali del Canada si svolge con gli Stati Uniti che, normalmente, acquistano l'80% circa dei prodotti esportati. Altri partner commerciali sono il Giappone e la Gran Bretagna. Nel 1988 Canada e Stati Uniti siglarono un accordo di libero scambio, il Free Trade Agreement, sostituito nel 1994 da un altro accordo, l'Accordo nordamericano di libero scambio (NAFTA), che comprende anche il Messico.

 

 

Trasporti

La principale rete di comunicazione del paese è rappresentata dalla St.Lawrence Seaway, un ampio sistema di vie fluviali che si estende per circa 3750 km tra il San Lorenzo, i Grandi Laghi e le regioni centrali del paese (vedi San Lorenzo). Il settore industriale sfrutta inoltre la presenza di attivissimi porti attraverso i quali avvengono i maggiori scambi con l'estero: i principali si trovano a Vancouver, Montreal, Port-Cartier, Québec, Halifax, Saint John, Thunder Bay, Prince Rupert e Hamilton. La Canadian National Railways, il più esteso servizio di trasporti pubblici del paese, gestisce circa la metà degli 85.563 km della rete ferroviaria nazionale, servendo le dieci province del paese e i Territori del Nord-Ovest. La Canadian Pacific Railway, di proprietà privata, serve tutto il paese tranne Terranova, l'isola Principe Edoardo e i due Territori, coprendo circa 21.490 km. Nel 1989, in risposta all'aumento delle tariffe di trasporto aereo e autostradale, il governo federale annunciò una riduzione di oltre il 50% delle tariffe ferroviarie, sussidiate dallo stesso governo federale. Ulteriori riduzioni furono annunciate nel 1993. La rete stradale agli inizi degli anni Novanta era di circa 290.194 km. Di particolare rilievo la Trans-Canada Highway, realizzata nel 1962, che unisce St John's, nell'isola di Terranova, a Victoria, nella Columbia Britannica. I servizi aerei sono gestiti da due grandi compagnie, la Air Canada e la Canadian Airlines International, che servono rotte interne e internazionali. Tra gli aeroporti più attivi vi sono il Lester B. Pearson International Airport di Toronto, il Vancouver International Airport, gli aeroporti internazionali di Dorval e Mirabel vicino a Montreal e il Calgary International Airport.

 

Ordinamento dello stato

Il Canada è dotato di propria costituzione dal 1982 e, in base al British North America Act del 1867, è uno stato federale membro del Commonwealth, con una suddivisione dei poteri tra il governo centrale e i governi provinciali. Secondo l'atto originale del 1867 il governo centrale ha un potere notevole sulle province ma, attraverso cambiamenti ed emendamenti effettuati, i governi provinciali hanno aumentato la propria autonomia. Esiste ancora molta tensione tra i governi provinciali e quello centrale riguardo la distribuzione del potere. Il capo dello stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale; il capo del governo è il primo ministro, responsabile del Parlamento. Il governo centrale esercita tutti i poteri non specificamente assegnati alle province, alle quali competono questioni in materia locale di istruzione, sanità, diritti civili, tassazione e regolamento del commercio. Per quanto riguarda questioni quali l'immigrazione, i governi provinciale e federale possiedono giurisdizioni concorrenti. Il Parlamento canadese è formato da due camere: il Senato, composto da 104 membri nominati dal governatore generale, e la Camera dei Comuni composta da 295 membri. I senatori esercitano fino ai 75 anni e i membri della Camera dei Comuni sono eletti ogni cinque anni mediante voto popolare. Le elezioni vengono effettuate a discrezione del primo ministro. Le leggi devono essere approvate da tutte e due le camere e firmate dal governatore generale. Il potere giudiziario federale è presieduto dalla Corte suprema del Canada, con sede a Ottawa, tribunale finale d'appello per tutti i processi civili, penali e costituzionali, composta da un presidente e da otto puisne o giudici subalterni. In ognuna delle dieci province canadesi il sovrano del Regno Unito è rappresentato da un vice governatore, nominato dal governatore generale su consiglio del primo ministro. Il capo del governo di ogni provincia è il premier, responsabile dell'assemblea unicamerale provinciale. I territori dello Yukon e del Nord-Ovest sono entrambi governati da commissari assegnati a livello federale, assistiti nei Territori del Nord-Ovest da una assemblea legislativa e, nel territorio dello Yukon, da un consiglio e da un'assemblea eletta. Il Territorio di Nunavut, che sarà costituito nel 1999, avrà una simile composizione governativa. I principali partiti politici durante il XX secolo sono stati il Partito liberale e il Partito conservatore. Nonostante entrambi siano d'accordo su molte questioni, i liberali supportano generalmente l'intervento del governo per quanto riguarda generali questioni di assistenzialismo mentre i conservatori hanno sempre sostenuto la limitazione dell'intervento statale e la libera impresa. Il partito dei New Democratic, per contro, appoggiando la democrazia sociale e i diritti del lavoro organizzato, ha trovato sostegno nelle province dell'Ontario e in quelle occidentali. Il nuovo Partito riformista, con sede ad Alberta, ha acquisito notevole importanza tra i conservatori nella zona inglese del Canada. Il Bloc Québécois, una frazione del Partito conservatore, sostiene le spinte indipendentistiche del Québec. Questo partito rappresenta in parte il braccio federale del Parti Québécois che governò la provincia di Québec dal 1976 al 1985.

 

 

Storia

 

Al termine dell'era glaciale alcune tribù mongole (vedi Mongoli) attraversarono lo stretto di Bering e si stanziarono lungo tutto il continente americano. Nel 1600, più di 250.000 discendenti di tali popolazioni occupavano l'attuale territorio canadese. Il gruppo più numeroso era quello degli algonchini, che comprendeva diverse tribù di cacciatori nomadi come i cree, i naskapi, gli abenaki e i micmac. Nel XVIII secolo gli algonchini avevano raggiunto le regioni dell'ovest dove gli ottawa, gli ojibwa, i piedi neri, i cree delle pianure e altre tribù cacciavano i bisonti nelle praterie. Le popolazioni appartenenti al gruppo linguistico irochese (gli huroni e gli irochesi), che conducevano per lo più vita sedentaria e praticavano l'agricoltura, avevano costituito un'organizzazione tribale molto sviluppata nella valle del San Lorenzo e nella regione dei laghi Ontario ed Erie.

Alcune tribù, fra cui quelle dei salishan e degli athabasca, occuparono villaggi di pesca lungo i fiumi della Columbia Britannica. Sulla costa del Pacifico, i bellacoola, i kwakiutl e i nootka svilupparono una ricca economia basata sulla pesca al salmone. Nella regione subartica occidentale le popolazioni athabasca, dogrib e carrier conducevano una vita abbastanza primitiva, simile a quella degli algonchini. Piccoli e isolati gruppi di inuit praticavano la caccia alla foca e al caribù, che fornivano riserve alimentari in grado di consentire la sopravvivenza nelle rigide condizioni ambientali dell'Artico.

 

 

L'immigrazione europea

 

I primi europei che raggiunsero il Nord America furono probabilmente i colonizzatori islandesi della Groenlandia, che formarono lungo la costa atlantica settentrionale insediamenti di breve durata intorno all'anno 1000 d.C. Ulteriori esplorazioni europee ebbero luogo fra il 1480 e il 1540, quando molti navigatori compirono spedizioni alla ricerca di un passaggio occidentale dall'Europa all'Asia. Giovanni Caboto scoprì Terranova nel 1497; fra il 1530 e il 1540 Jacques Cartier risalì il fiume San Lorenzo rivendicando il territorio in nome del governo francese. L'interesse per il territorio canadese si ravvivò alla fine del XVI secolo, principalmente per motivi commerciali. Il governo francese, spinto dall'idea di costruire un impero nel Nuovo Mondo, concesse un monopolio commerciale a Pierre du Guast, che diede vita agli insediamenti di Acadia e di Québec sul San Lorenzo, nel 1604. L'esploratore Samuel de Champlain divenne il più influente colonizzatore francese, e riuscì a convincere il cardinale Richelieu, consigliere di Luigi XIII, dell'importanza del Nord America. Nel 1627, Richelieu organizzò una società per azioni, la Compagnie de la Nouvelle-France o des Cents Associés, per la colonizzazione del Nuovo Mondo.

 

 

La Nouvelle-France

 

Amministrata dalla Compagnie, e in seguito dalla Communauté des Habitants (1645-1663), la nuova colonia francese si stabilì lungo il San Lorenzo e venne organizzata in signorie. Grandi feudi vennero concessi ai signori, che promisero di spartire la terra tra gli affittuari. Nel 1666, gli immigrati di origine francese erano circa 2000, molti dei quali impegnati nel lucroso commercio delle pellicce, controllato a livello centrale. Ulteriori esplorazioni verso l'interno del territorio vennero compiute dai coureurs de bois, commercianti illegali di pellicce. Mentre ai protestanti venne impedito di stabilirsi nella nuova colonia, molti ordini religiosi, fra cui i gesuiti, vennero incaricati di diffondere la fede cattolica nel paese; la Chiesa divenne così una forza morale rigida e potente nella vita coloniale. La sopravvivenza della Nouvelle-France divenne incerta a causa dei continui conflitti con gli irochesi, che devastarono il territorio degli huroni a nord del San Lorenzo nel 1648 e, nel 1649, si ribellarono al governo della colonia. La situazione venne ulteriormente compromessa dalla formazione, nel 1670, della Hudson's Bay Company, compagnia londinese di commercio di pellicce, che assicurò la continuità della presenza britannica in Canada per due secoli. Nel XVII e XVIII secolo, tra Francia e Inghilterra sorsero vari conflitti per il controllo territoriale e, nel 1763, il trattato di Parigi sancì il passaggio della Nouvelle-France sotto il dominio britannico.

 

Il Nord America britannico (1763-1867)

 

Nel 1763 il Nord America britannico era formato da quattro regioni tre delle quali, contese alla Francia, erano state conquistate nel 1713: Terranova, la Baia di Hudson e Acadia. L'acquisizione della Nouvelle-France mise in difficoltà il governo inglese che, dopo essersi reso conto di non poter mantenere il potere senza l'aiuto dei signori, persuase la corona a garantire ai nuovi sudditi la loro lingua, la loro legislazione e il loro credo religioso. La guerra d'Indipendenza americana lasciò alla Gran Bretagna le colonie più povere del Nuovo Mondo e la certezza di dover prevenire una seconda rivoluzione. Con la creazione (1791) del Nuovo Brunswick dalla Nuova Scozia, e la divisione del Québec in Basso Canada (abitato in prevalenza da francesi) e Alto Canada (di maggioranza anglosassone), il governo di Londra sperava di creare una società stabile da opporre a quella americana. Prevedeva, inoltre, che l'aristocrazia coloniale anglo-francese di ricchi mercanti, alti ufficiali e proprietari terrieri potesse collaborare con i governatori reali per assicurare l'ordine. Questo sistema si rivelò efficace, tanto che nel corso della guerra del 1812 i canadesi, convinti che gli americani fossero gli aggressori, si coalizzarono in difesa della bandiera inglese. Durante il decennio 1840-1850 la vita coloniale beneficiò di un notevole sviluppo. Vennero organizzate le corporazioni municipali, fondate le scuole pubbliche, riformate le prigioni, aboliti i privilegi della Chiesa anglicana e i diritti di possesso dei signori. Al centro della politica del periodo 1850-1860 furono alcune questioni economiche riguardanti l'immigrazione di manodopera a basso costo, la costruzione di ferrovie e lo sviluppo industriale e commerciale. Serie controversie continuarono a opporre i centri urbani anglosassoni alle colonie rurali francesi, mentre un nuovo conflitto minacciava la stabilità del Nord America britannico: la guerra di Secessione (1861-1865). Per far fronte a tali difficili problemi sorse un movimento per l'unificazione delle colonie britanniche del Nord America. I fondatori furono tre leader politici, George-Etienne Cartier e John A. Macdonald del Partito conservatore, e George Brown del Partito liberale. La nuova confederazione venne approvata dal parlamento britannico nel marzo del 1867: il dominion del Canada, posto sotto l'autorità della corona britannica, era costituito da Nuova Scozia, Nuovo Brunswick, Québec (Basso Canada) e Ontario (Alto Canada). L'isola Principe Edoardo e Terranova si rifiutarono di entrare a farne parte. I governi provinciali, sotto la supervisione federale, ottennero poteri sufficienti per sviluppare le proprie risorse e creare proprie istituzioni sociali.

 

La costruzione di una nazione (1867-1929)

In base al censimento del 1871, la popolazione del dominion era di 3,7 milioni di abitanti, tra cui circa un milione di cattolici francesi, 850.000 irlandesi e più di un milione di inglesi e scozzesi protestanti. Tre quarti circa della popolazione vivevano nelle campagne. Solo Montreal, Québec e Toronto venivano considerate grandi città. Il prodotto nazionale lordo era di 459 milioni di dollari e l'agricoltura costituiva il settore trainante dell'economia. John Alexander Macdonald, eletto primo ministro nel 1867, estese il dominio del Canada a nord e a ovest con varie acquisizioni: la Terra di Rupert, il Territorio del Nord-Ovest, la Columbia Britannica e l'isola Principe Edoardo nel 1873. Il governo stabilì inoltre alcune imposte sulle importazioni per incoraggiare l'industria e favorire la colonizzazione delle praterie, incentivata dal completamento, nel 1885, della Canadian Pacific Railway. Nei territori dell'ovest i nativi furono costretti a trasferirsi nelle riserve, mentre nelle aree orientali le città e le industrie crebbero rapidamente, formando una nuova classe lavoratrice urbana. Nel 1891 la morte di Macdonald lasciò i conservatori senza leader e le elezioni del 1896 furono vinte dai liberali, sotto la guida del franco-canadese Wilfrid Laurier, che seguì la politica del suo predecessore. Le tariffe doganali favorirono una rapida espansione industriale, ampie zone della prateria furono colonizzate, due nuove ferrovie transcontinentali furono costruite con il finanziamento pubblico, mentre giacimenti di oro, argento e altri metalli furono scoperti nell'Ontario e nel Québec. Mentre l'economia nazionale trasse notevoli benefici dalla politica di Laurier, nel paese si accentuarono i contrasti sociali. Le condizioni miserevoli dei quartieri poveri richiedevano interventi immediati da parte del governo e i movimenti in difesa dei diritti femminili reclamavano il diritto di voto per le donne, oltre alla completa equiparazione politica, giuridica e socio-culturale agli uomini. L'arrivo di circa 600.000 "nuovi canadesi" emigrati dall'Europa centrale e meridionale, molti dei quali di origine slava, aggravò i problemi di antica data fra le diverse etnie. I canadesi francofoni, contrari all'applicazione del sistema educativo inglese nella provincia di Manitoba (1890), ripresero le mobilitazioni in favore dell'autonomia. Robert Laird Borden, nuovo primo ministro conservatore, fu l'artefice delle riforme richieste ma, molto presto, il suo governo dovette affrontare le spese e i problemi causati dalla prima guerra mondiale. L'inflazione provocata dal conflitto e la successiva depressione accentuarono le tensioni di classe. Gli anni Venti segnarono invece un periodo di miglioramento: la prosperità ritornò principalmente nelle aree urbane, grazie a un rinnovato sviluppo industriale.

 

 

Dalla Grande Depressione alla guerra

Nel periodo della Grande Depressione, il prodotto nazionale lordo scese da 6,1 miliardi di dollari americani nel 1929 a 3,5 miliardi nel 1933, anno in cui il 20 % circa della forza lavoro rimase senza occupazione. Richard Bennett, nuovo primo ministro conservatore, aumentò i contributi alle province per poter aiutare i disoccupati ed elevò drasticamente le tariffe d'importazione per proteggere l'industria nazionale. Nonostante queste e altre iniziative l'economia non diede segnali di ripresa. Bennett annunciò allora riforme ancora più radicali che, tuttavia, non gli evitarono la sconfitta alle elezioni del 1935, vinte dal liberale Mackenzie King. Nel 1939, quando la Gran Bretagna entrò in guerra, anche il Canada si schierò contro le potenze dell'Asse. Dopo aver preso le redini dell'economia, il governo liberale stabilì diversi comitati per regolarizzare le risorse e l'industria, i salari e i prezzi, imponendo inoltre un sistema di razionamento per far fronte alle ingenti spese richieste dal conflitto. Nel 1948 Mackenzie King si ritirò e fu sostituito da Louis Saint-Laurent. Terranova e Labrador diventarono province canadesi: con questa unione, nel 1949, la confederazione fu completata.

La prosperità del dopoguerra

Il successo dei liberali fu assicurato dal grande boom economico del secondo dopoguerra. Furono scoperti giacimenti di petrolio nella provincia di Alberta e depositi di minerali di ferro a Ungava, nel nord del Québec e nel Labrador. Nel decennio successivo numerose centrali idroelettriche furono costruite in tutto il paese. Il prodotto nazionale lordo aumentò dai 12 miliardi di dollari americani del 1946, a più di 30 miliardi nel 1957. La crescita economica fu ulteriormente incentivata dall'arrivo di circa un milione e mezzo di immigranti, principalmente dalla Gran Bretagna e altri paesi europei, che fornirono manodopera a basso costo. Mentre si allentavano gli antichi vincoli con la Gran Bretagna, il paese cominciò gradualmente a entrare nell'orbita politica degli Stati Uniti. Nel 1949, il Canada approvò l'Organizzazione del Patto del Nord Atlantico (NATO), che garantiva la difesa dell'Europa sotto il comando statunitense, e durante la guerra di Corea le truppe canadesi formarono parte dell'esercito delle Nazioni Unite.

Gli anni Sessanta e l'era Trudeau

Polemiche e contestazioni, principalmente da parte dei giovani, attaccarono il governo all'aprirsi degli anni Sessanta, mentre radicali critiche antiamericane da parte di intellettuali anglofoni minarono i simboli del potere economico e culturale statunitense. Il problema più serio fu dato dalla rinascita del nazionalismo franco-canadese. A Ottawa, Diefenbaker fu incapace di governare in modo efficace: il suo partito fu sconfitto nelle elezioni del 1963 dai liberali capeggiati da Lester Pearson, il cui governo gettò le fondamenta del sistema sanitario sociale per tutti i cittadini, divenuto effettivo nel 1969. Nelle elezioni del 1968, il programma e la personalità di Pierre Elliott Trudeau decretarono il successo dei liberali. Il governo Trudeau promosse le politiche culturali e sviluppò i mezzi di comunicazione, liberalizzando inoltre le pratiche dell'immigrazione, in vista di una società multietnica, e fornendo consistenti aiuti alle fasce più povere della popolazione, per realizzare una democrazia sociale di stile europeo. Un obiettivo fondamentale di Trudeau era il mantenimento dell'unità nazionale: egli non esitò ad applicare la legge marziale, nel 1970, per ristabilire l'ordine in Québec, dopo che il Fronte separatista di liberazione aveva sequestrato un ministro e un console britannico. Un grave colpo venne inflitto al governo federale dalla vittoria del Parti Québécois, a Québec, nel 1976, e la conseguente approvazione di una legge provinciale che diede la preminenza all'uso della lingua francese. L'indipendenza fu comunque negata al Québec da un referendum popolare. Trudeau si dimostrò inoltre in grado di ottennere il consenso delle province anglofone sulla nuova costituzione che fu approvata nel 1982. I governi provinciali, soprattutto nelle regioni occidentali, erano però contrari alle ambizioni di centralismo di Ottawa, e le politiche governative suscitarono aspre critiche, soprattutto dal punto di vista economico.

 

La reazione dei conservatori

Dopo il ritiro di Trudeau, nel giugno del 1984, i conservatori, sotto la guida di Brian Mulroney, presero facilmente il potere. Il governo cercò di ridurre i disavanzi, tagliò le spese sociali e culturali, privatizzò le imprese di stato. Il cambiamento più drastico fu compiuto nel 1988, con la firma dell'accordo di libero commercio tra Mulroney e Reagan. Queste misure non riuscirono a evitare un periodo di crisi economica e di aumento della disoccupazione. Un problema ancora più serio fu il crollo dell'unità nazionale. Nel 1987 i leader nazionali e provinciali del Québec approvarono una serie di emendamenti costituzionali atti al riconoscimento della provincia come "società diversa" nella confederazione canadese. I negoziati con il governo portarono all'accordo di Charlottetown che soddisfece le richieste del Québec ma non venne approvato dal nuovo referendum nazionale del 1992. Nel febbraio del 1993 Mulroney diede le dimissioni; alle elezioni di ottobre i liberali conquistarono 177 seggi al parlamento, mentre i conservatori scesero da 154 seggi a 2, nella più clamorosa sconfitta di un partito governativo in tutta la storia del Canada. Il Parti Québécois, dopo aver ottenuto la maggioranza dei seggi, istituì una serie di commissioni regionali in tutta la provincia per raccogliere consensi a favore della causa indipendentista.

 

Città

MONTREAL

Montreal Città del Canada situata nella parte meridionale della provincia del Québec, sull'Île-de-Montréal, alla confluenza dei fiumi San Lorenzo e Ottawa. Seconda città del Canada dopo Toronto, Montreal è un importante centro commerciale e finanziario. L'economia cittadina, estremamente diversificata, è dominata dal settore terziario (importante è la Borsa di Montreal, fondata nel 1874). La città è inoltre il principale polo industriale del Québec, particolarmente attivo nei settori chimico, cantieristico, tessile, agroalimentare, grafico, editoriale, aerospaziale e dell'abbigliamento. Di grande rilievo anche la produzione di componenti elettronici e materiale per l'alta tecnologia. Il turismo è una voce di primaria importanza per l'economia locale. Maggiore centro di trasporti intermodali del Canada, Montreal è uno dei porti principali sul canale di San Lorenzo (aperto nel 1959), di grande rilevanza per il commercio dei cereali e il trasporto in container, ed è dotata di due aeroporti internazionali (Mirabel e Dorval). La popolazione di Montreal, bilingue, è in prevalenza francofona.

Paesaggio urbano

 

La città, che si estende in un'ampia pianura e su alcune colline, è dominata dal mont Royal (233 m), situato nel cuore della città, ed è una felice mescolanza di architettura antica e moderna urbanistica. Dalla place d'Armes si può ammirare il Seminario di Saint-Sulpice, completato verso il 1685. Di grande interesse la Basilica di Notre-Dame-de-Bonsecours (1771) e gli edifici della Banca di Montreal (1848-1968). Tra la Place d'Armes e il lungofiume si estende la Vecchia Montreal, con antichi edifici come la Maison Saint Gabriel (1668) e il Castello di Ramezay (1705), ora Museo. Il quartiere degli affari si trova fra il fiume San Lorenzo e il Mont Royal. I grattacieli degli uffici sono concentrati intorno al René Lévesque Boulevard, mentre Sainte Catherine Street è la maggiore arteria commerciale. Centro culturale di rilievo, la città ospita diversi atenei, fra cui la celebre McGill University (1821), l'Université de Montréal (1876) e l'Université du Québec à Montréal (1968). Tra le numerose istituzioni culturali cittadine, il grande centro di espressione artistica (Place des Arts), che accoglie teatri e sale da concerto, sede dell'Orchestra sinfonica di Montreal, il Museo delle belle arti di Montreal, il Museo di arte contemporanea e il Museo McCord, con una collezione di arte e manufatti canadesi. Di grande interesse il Centro canadese di architettura che comprende un museo e un centro studi. Il Parc des Îes, un parco di divertimenti sull'isola Sainte-Hélène, occupa l'area dell'Esposizione universale del 1967.

Storia

Nel 1535 l'esploratore francese Jacques Cartier sbarcò sull'isola di Montreal e visitò il villaggio tribale di Hochelaga, ai piedi dell'odierno Mont Royal. Il primo insediamento europeo permanente sul luogo dove sorge la moderna città venne stabilito nel 1642, quando l'amministratore francese Paul de Chomedey, signore di Maisonneuve, fondò la missione di Ville Marie sulle rive del fiume San Lorenzo. Lo sviluppo della comunità fu ostacolato nel XVII secolo dai frequenti attacchi indiani, ma nel XVIII secolo la città fiorì come centro per il commercio delle pellicce. Gli inglesi occuparono Montreal nel 1760 e la regione entrò a far parte dell'impero britannico del Nordamerica nel 1763. Tra il 1775 e il 1776, all'inizio della guerra d'Indipendenza americana, la città fu occupata dagli americani. Fu sede del governo canadese dal 1844 al 1849. Con l'ampliamento del porto all'inizio del XIX secolo e l'arrivo della ferrovia a metà Ottocento, Montreal iniziò a svilupparsi come centro industriale e ad accogliere immigranti provenienti da ogni parte del mondo. All'inizio del XX secolo divenne il maggiore centro industriale e commerciale del Canada.

Abitanti: 3.127.242 (1991).

QUEBEC

Québec (città) Città e capoluogo della provincia di Québec, in Canada. Situata nella parte meridionale della provincia, Québec sorge sulla sponda sinistra del San Lorenzo, all'inizio del suo estuario, alla confluenza del San Lorenzo e del Saint-Charles. Principale centro commerciale, finanziario e culturale della regione, è uno dei porti più attivi e attrezzati del paese. È sede di fonderie, tabacchifici, stabilimenti siderurgici, industrie cartarie, alimentari, chimiche, elettrotecniche, tessili e del legno. Gran parte della forza lavoro locale è occupata nel terziario e nella pubblica amministrazione. La città è servita da un'efficiente rete stradale e ferroviaria oltre che da un aeroporto internazionale. La maggioranza della popolazione è francofona. Il toponimo della città deriva da un termine algonchino che significa "restringimento delle acque".

La città di Québec si divide in due zone: il nucleo originario (Haute-Ville), sul promontorio di Capo Diamond, di aspetto tipicamente europeo, e il quartiere moderno (Basse-Ville), sulla riva del San Lorenzo, centro economico della città. Le mura, costruite tra il 1823 e il 1832, circondano la città vecchia e sono sovrastate dalla Cittadella. Altri luoghi d'interesse sono la Dufferin Terrace, passeggiata panoramica della Haute-Ville; il castello in stile gotico-rinascimentale di Frontenac; il convento delle Orsoline (1641); la chiesa di Notre-Dame-des-Victoires (1688); la cattedrale anglicana (1793) e gli edifici del Parlamento (XIX secolo). Centro culturale di rilievo, Québec ospita l'università Laval (1852), gli archivi nazionali, il Conservatorio di musica del Québec e numerosi musei.

Quando l'esploratore francese Jacques Cartier visitò la regione nel 1535, sul sito dell'odierna Québec sorgeva Stadacona, villaggio degli indiani algonchini. Il primo insediamento europeo stabile fu opera del navigatore francese Samuel de Champlain, che nel 1608 costruì qui una postazione commerciale e diede alla colonia il nome attuale. La città cadde in mano agli inglesi nel 1629, ma tre anni dopo venne conquistata dalla Francia. Quando la colonia della Nuova Francia ricevette il titolo di provincia reale (1663), la città di Québec fu scelta come capitale. Gli inglesi tentarono più volte di conquistarla (spedizioni del 1690 e 1711), ma la occuparono solo nel 1759, durante la guerra coloniale anglo-francese. Con il trattato di Parigi (1763), la Francia cedette formalmente il Québec alla Gran Bretagna. Nel 1775-1776, durante la guerra d'indipendenza americana, le forze americane assediarono senza successo la città. Québec fu capitale del Basso Canada dal 1791 al 1841 e delle Province Unite del Canada dal 1851 al 1855 e dal 1859 al 1867. Nel 1867, con la formazione del Dominion of Canada, la città fu scelta come capitale della provincia di Québec. Durante la seconda guerra mondiale a Québec si svolsero due importanti conferenze (1943, 1944) dei vertici Alleati. Abitanti: 167.517 (1991).

QUEBEC

Québec (provincia) Provincia del Canada orientale. Confina a nord con la baia di Hudson e la baia di Ungava; a nord-est con la provincia di Terranova; a sud-est con il golfo del San Lorenzo e con il New Brunswick; a sud con gli Stati Uniti; a sud-ovest con l'Ontario; a nord-ovest con la baia di James. Entrò nella Federazione canadese il 1° luglio del 1867. Il suo nome deriva da un termine algonchino che significa "luogo dove il fiume si restringe", riferito al fiume San Lorenzo nel punto in cui oggi sorge la capitale, Québec. Altre città importanti sono Montreal, Sherbrooke, Laval e Verdun.

IL TERRITORIO

Il Québec è la più estesa delle province canadesi. Con una superficie di 1.540.680 km2 occupa il 15,5% del territorio nazionale e comprende 183.890 km2 di specchi d'acqua dolce. La distanza massima da nord a sud è di circa 1930 km, quella da est a ovest di circa 1610. L'altitudine va dal livello del mare ai 1622 m del monte d'Ibreville, tra i monti Torngat. L'isola Anticosti e le isole Maddalena, nel golfo del San Lorenzo, fanno parte della provincia, la cui fascia costiera è di circa 13.775 km. Il Québec può essere diviso in tre regioni: la vasta area dello Scudo canadese (il 90% della provincia), costituito a sud dai monti Laurentidi e a nord da una regione pianeggiante e costellata da laghi permanentemente ghiacciata (vedi permafrost); la regione appalachiana, una propaggine dei monti Appalachi degli Stati Uniti, in prevalenza costituita da catene montuose parallele di roccia sedimentaria che comprendono i monti Notre Dame; il bassopiano Laurenziano, che si snoda lungo il fiume San Lorenzo ed è interrotto, presso Montreal, dalle Monteregian Hills. I fiumi più importanti della provincia sono il San Lorenzo e l'Ottawa. I numerosissimi laghi comprendono il lago Mistassini e il lago Saint-Jean.

 

Clima

Il clima del Québec è caratterizzato da forti variazioni regionali, con inverni lunghi e rigidi, estati brevi e fresche e abbondanti precipitazioni durante l'intero arco dell'anno (484 mm a Fort-Chimo e 1000 mm a Montreal). Nella regione settentrionale dello Scudo, il clima è artico, mentre è moderatamente continentale e umido sugli altopiani Laurenziani, nella regione appalachiana e nel bassopiano Laurenziano. Fort-Chimo, a nord, ha temperature medie che variano dai -23 °C in gennaio agli 11 °C in luglio, mentre a Montreal si passa dai -9 °C in gennaio ai 22 °C in luglio.

Flora e fauna

I differenti tipi di vegetazione del Québec corrispondono alle principali zone climatiche. La penisola di Ungava, nel Labrador nordoccidentale, è coperta da tundra, con bassi arbusti, muschi e licheni. Un'ampia zona, in cui alla tundra si alternano distese di conifere, che comprendono varie specie di abeti e larici, ricopre la metà subartica dell'altopiano centrale dello Scudo. Più a sud si trovano estese foreste di conifere e di latifoglie (69% della superficie della provincia). Nel Québec vivono molte specie animali. Nell'estremo nord sono comuni la foca, l'orso polare e la volpe artica; nei boschi di conifere e nelle foreste sono numerosi i lupi, gli orsi neri, i caribù e le alci. Sono molto diffusi anche castori, martore, lontre e visoni. Per quanto riguarda l'avifauna si citano anatre, oche, pernici. Le acque dolci ospitano trote, lucci e pesci persici, mentre il mare è popolato principalmente da merluzzi, salmoni rossi e aringhe.

RISORSE ECONOMICHE

In Québec l'attività estrattiva copre l'8% del valore totale della produzione canadese nel settore. La provincia è leader mondiale nella produzione di amianto e importante produttore di combustibili minerali: vengono estratti principalmente ferro, oro, rame e zinco. Più del 75% del reddito degli agricoltori del Québec proviene dalla vendita del bestiame o di prodotti da esso derivati; il resto, dai raccolti. Le principali colture sono patate, cereali, barbabietola da zucchero, tabacco e frutta. Importanti sono anche l'industria lattiero-casearia e l'allevamento di suini, pollame e bovini. Circa tre quarti del legname, derivato da conifere, viene impiegato nell'industria cartaria e nell'edilizia. La pesca è importante solo nella penisola Gaspé e nelle isole Maddalena. La provincia produce inoltre considerevoli quantitativi di pelli non conciate, principalmente di castoro, martora, rat musqué, lontra, volpe e foca.

Il Québec, dopo l'Ontario, è la seconda provincia industriale del Canada. Le industrie più importanti sono quelle alimentari, cartarie, tipografiche, tessili e chimiche.

Popolazione

Il Québec ha 6.898.963 abitanti (1991) e una densità complessiva di circa 4 unità per km2. Gran parte della popolazione è francese, soltanto il 9% è anglofona. Nella provincia vivono inoltre più di 75.000 amerindi e 11.400 meticci.

Ordinamento dello stato

La provincia ha un ordinamento di tipo parlamentare. Capo dell'esecutivo è il leader del partito di maggioranza, presidente del Consiglio dei ministri. Il corpo legislativo, chiamato Assemblea Nazionale, è di tipo monocamerale e i suoi membri sono eletti a suffragio universale.

Storia

Prima dell'arrivo degli europei, la regione era popolata da algonchini, uroni e irochesi. Dichiarata territorio francese nel 1534 dall'esploratore Jacques Cartier, la regione vide nel 1608 la fondazione della prima colonia di europei a Stadacona, la futura Québec. Il dominio inglese ebbe invece inizio nel 1763 dopo che, con il trattato di

Parigi, i francesi cedettero al nemico la Nuova Francia (l'attuale Québec).

Con l'atto costituzionale del 1791, il Québec venne diviso in due province: il Basso Canada (oggi Québec), in prevalenza francofono, e l'Alto Canada (oggi Ontario), anglofono. Da quando la separazione dei due territori è divenuta definitiva, nel 1867, il Québec ha sempre rivendicato la propria individualità politica. Nel 1967 il Partito del fronte di liberazione del Québec, sostenitore della totale indipendenza del paese, compì azioni terroristiche ricevendo l'appoggio del presidente francese Charles de Gaulle. Le aspirazioni autonomistiche si sono attenuate solamente per un breve periodo, a seguito della proclamazione del francese come lingua ufficiale, nel 1974. Nel 1987, infatti, la mancata attuazione degli accordi, che avrebbero dovuto riconoscere al Québec i privilegi di provincia autonoma nell'ambito della nazione canadese, determinò il risveglio delle istanze indipendentiste.

 

TORONTO

Toronto Città del Canada, capoluogo della provincia dell'Ontario, sulla sponda occidentale del lago Ontario, presso la foce del fiume Humber. Importante centro finanziario, commerciale e industriale, Toronto costituisce il più vasto agglomerato urbano del paese, sede delle maggiori banche e compagnie assicurative. La Borsa di Toronto è, dopo quella di New York, la seconda del Nordamerica. L'industria cittadina è attiva nei settori agroalimentare, cartario, grafico-editoriale, meccanico, petrolchimico e dei mezzi di comunicazione. L'Università di Toronto, fondata nel 1827, è il principale ateneo del paese. Istituzioni culturali di rilievo sono la Toronto Symphony Orchestra, la Canadian Opera Company e il National Ballet of Canada.

Il nome della città deriva da una parola di lingua huron e significa probabilmente "luogo di ritrovo". Il Toronto Passage, com'era chiamato, veniva infatti usato già nel 1615 come scorciatoia via terra fra i laghi Ontario e il lago Huron. Su questo territorio, una guarnigione francese costruì verso la metà del XIX secolo Fort Rouillé, primo nucleo della città. Successivamente nella zona si rifugiarono, dopo la sconfitta, alcuni reduci della guerra d'Indipendenza americana. Nel 1793 alla neonata località fu dato il nome di York, in onore del duca di York. La città, che mantenne questo nome fino al 1834, divenne la capitale della colonia inglese e, grazie alle attività di un gruppo dominante tory, si sviluppò come nodo di comunicazioni e centro commerciale. Le grandi industrie locali nacquero alla fine del XIX secolo, e dopo il 1900 l'economia decollò in seguito alla scoperta di giacimenti minerari nei pressi della città.

Abitanti: 635.395; agglomerato urbano: 3.893.046 (1991).

OTTAWA

Ottawa (città) Capitale del Canada, nella provincia dell'Ontario, sulla riva meridionale dell'Ottawa, di fronte a Hull, nel Québec. È il centro amministrativo del paese, di cui è anche il principale polo commerciale e industriale. Le attività governative svolgono un ruolo di rilievo nell'economia cittadina, dopo il declino delle attività tradizionali (taglio e trasporto dei tronchi d'albero e commercio di pellicce). Fiorente anche il turismo. La città è sede di stamperie, industrie chimiche, elettroniche, cartotecniche, agroalimentari e impianti per la produzione di bevande, mobili e abbigliamento. Importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie, Ottawa è servita da un aeroporto internazionale. Il canale Rideau collega Ottawa con il Lago Ontario a Kingston.

Paesaggio urbano, istituzioni accademiche e culturali

Città cosmopolita di grande bellezza, Ottawa vanta magnifici parchi e imponenti edifici pubblici. Tra le principali istituzioni accademiche si ricordano l'Università di Ottawa e la Carleton University (1942). La National Gallery of Canada, fondata nel 1913, ospita importanti collezioni d'arte canadese, asiatica ed europea. Di grande interesse anche il Museo della natura canadese (ex Museo nazionale di storia naturale) e il Museo nazionale di scienza e tecnologia. Monumenti architettonici degni di nota sono gli edifici del Parlamento in stile gotico (ricostruito dopo il rovinoso incendio del 1916), la Rideau Hall (1838), residenza ufficiale del governatore generale del Canada e il National Arts Centre, centro culturale polivalente inaugurato nel 1969. Ottawa è infine sede della Biblioteca nazionale e della Zecca reale canadese.

Storia

Nel 1613, l'area che ospita oggi la città di Ottawa fu visitata dall'esploratore francese Samuel de Champlain. Due secoli più tardi, nel 1827, sul sito dell'attuale città fu fondato il villaggio di Bytown, che prese il nome dal colonnello John By, direttore della costruzione del Canale di Rideau. L'insediamento divenne allora un centro di silvicoltura nella valle del fiume Ottawa. Nel 1855 la comunità venne ribattezzata Ottawa, probabilmente in riferimento alla tribù autoctona degli ottawa o outaouais. Tre anni più tardi la regina Vittoria proclamò Ottawa sede del governo delle Province Unite del Canada, e nel 1867 la città divenne la capitale del nuovo Dominion del Canada. Abitanti: 313.987 (1991).

 

VANCOUVER

Vancouver Città del Canada, nella Columbia Britannica sudoccidentale, è situata in una insenatura dello stretto di Georgia, di fronte all'isola di Vancouver. Porto di rilievo della costa pacifica, Vancouver è il maggiore centro commerciale, produttivo, finanziario, turistico e culturale della provincia. Dopo Toronto (nell'Ontario) e Montreal (nel Québec) è la terza area metropolitana del Canada. L'industria locale è attiva nei settori metallurgico, cantieristico, cartario, petrolchimico, alimentare, del legno e della conservazione del pesce. Importante nodo stradale e ferroviario, Vancouver è dotata di un aeroporto internazionale sulla vicina Sea Island. Città cosmopolita inserita in una zona pittoresca in prossimità dei rilievi della Catena Costiera, Vancouver presenta grandi edifici moderni e vanta numerosi parchi. Tra questi, lo Stanley Park, che ospita l'acquario pubblico e uno zoo, e il Vanier Park, dove si trovano il Maritime Museum, il planetario e il Vancouver Museum, con una collezione d'arte e creazioni aborigene. Degni di nota anche la Vancouver Art Gallery e i giardini botanici Van Dusen. Il quartiere di Chinatown ospita una delle comunità cinesi più grandi del Nordamerica. Vancouver è sede universitaria e possiede un'orchestra sinfonica. Il sito dell'odierna città venne visitato dall'esploratore spagnolo José Maria Narvaez nel 1791. Il primo insediamento permanente, creato intorno al 1865 con il nome di Gastown, venne ribattezzato Granville nel 1870. Quando la città ottenne l'autonomia, nel 1886, ricevette il nome attuale in omaggio al capitano George Vancouver, esploratore inglese che aveva visitato la regione nel 1792. All'inizio del XX secolo Vancouver divenne un importante centro per la lavorazione del legname, nonché nodo ferroviario e porto di rilievo, superando Victoria quale maggiore centro commerciale della costa occidentale del Canada. Abitanti: 1.602.502 (1991).

ISOLA DI VANCOUVER

sola di Vancouver Isola situata nell'oceano Pacifico, al largo della costa sudoccidentale del Canada. Amministrativamente fa parte della Columbia Britannica. Ha una superficie di 32.137 km2 ed è separata dalla terraferma dagli stretti di Georgia e di Juan de Fuca, in cui sono ubicati numerosi gruppi di isole minori. L'isola è prevalentemente montuosa e la catena che la percorre in tutta la sua lunghezza è un'estensione della Catena Costiera che attraversa gli stati dell'Oregon e di Washington. La vetta più elevata è il Golden Hinde (2200 m). Nella zona sudorientale è situata una bassa pianura costiera in cui sorgono le principali città dell'isola, Victoria e Nanaimo. La costa occidentale è frastagliata e presenta numerosi fiordi. L'isola di Vancouver è caratterizzata da un clima umido e mite e dalla presenza di estese foreste. Le principali attività sono infatti legate alla produzione di legname e all'industria del legno. Importanti risorse sono inoltre la pesca (in particolare di salmoni e aringhe), l'industria mineraria (estrazione di rame e minerali di ferro), l'agricoltura (prodotti caseari, ortaggi e frutta) e il turismo. Negli ultimi anni la produzione di legname è stata oggetto di crescenti polemiche (così come in tutte le altre regioni del nord-ovest del Pacifico) che sono culminate nello scontro di Clayoquot Sound, nel 1993, causato dal tentativo dei produttori di legname di estendere il proprio campo d'azione nelle aree forestali ancora vergini. L'isola di Vancouver fu scoperta da James Cook nel 1778 e nel 1792 fu esplorata da George Vancouver, il navigatore inglese di cui porta il nome. La Hudson's Bay Company vi istituì, nel 1843, sul luogo in cui sorge la città di Victoria, una base commerciale che divenne la prima importante colonia europea della Columbia Britannica. Nel 1849 l'isola divenne un possedimento della corona britannica e nel 1866 fu posta amministrativamente sotto la giurisdizione della Columbia Britannica. La colonia divenne una provincia del dominion del Canada nel 1871. Il tasso di sviluppo si accrebbe in seguito all'immigrazione, che caratterizzò la prima parte del XX secolo.

WINNIPEG

Winnipeg Città del Canada e capoluogo del Manitoba, situata nella parte sudorientale della provincia alla confluenza dei fiumi Red e Assiniboine. È il principale centro del commercio e della rete di trasporti (strade, ferrovie, aeroporto internazionale) di un’estesa zona dominata dalle attività agricole, dall’allevamento di bestiame e dall’estrazione di minerali. Sede della University of Manitoba (1877) e della University of Winnipeg (1947), la città ospita musei, esposizioni d’arte e teatri. Nata da un insediamento di bianchi che divenne un avamposto per il commercio delle pellicce, l’insediamento prese il nome di Winnipeg nel 1870 e divenne la capitale della neonata provincia del Manitoba, di cui entrò a far parte nel 1873. Nel XIX secolo, con l’avvento dei trasporti e delle comunicazioni, la città conobbe una notevole espansione commerciale e urbanistica, che proseguì in questo secolo. Con l’incorporazione di alcune delle comunità limitrofe (1972) la città è divenuta una tra le più densamente abitate del Canada, benché il suo sviluppo sia recentemente rallentato.

Abitanti: 652.354 (1991).

EDMONTON

Edmonton Città del Canada, capoluogo della provincia dell'Alberta, sul fiume Saskatchewan. È la più popolosa area metropolitana dell'Alberta, centro commerciale, industriale e nodo di comunicazioni situato in una ricca area agricola e mineraria (carbone, metalli preziosi, uranio). Nelle vicinanze si trovano giacimenti di petrolio e gas naturale. L'economia cittadina si basa essenzialmente sulle industrie petrolchimica, metallurgica e agroalimentare. Di rilievo anche i settori delle telecomunicazioni, del mobilio, dell'abbigliamento e delle ricerche biotecnologiche. Una strada collega Edmonton a Dawson Creek, nella Columbia Britannica, punto d'arrivo dell'autostrada dell'Alaska. I luoghi di maggior interesse sono l'Alberta Legislative Building, l'Edmonton Civic Centre e il Fort Edmonton Park. Sede della University of Alberta (1906), la città ospita istituzioni culturali degne di nota, tra cui l'Edmonton Art Gallery, gli Archivi dello stato dell'Alberta e il Conservatorio Muttart. Nel 1795, vicino al luogo dove sorge la città attuale, la North West Company e la Hudson's Bay Company costruirono lungo il fiume alcuni avamposti per il commercio delle pellicce. Fort Edmonton, appartenente alla Hudson's Bay Company, divenne così centro di rifornimento per il commercio delle pellicce nella zona del Canada nordoccidentale. Nel 1891 la regione fu raggiunta dalla ferrovia canadese del Pacifico. Lo sviluppo della città, avvenuto nei primi anni del XIX secolo, fu strettamente legato alla scoperta dell'oro nello Yukon. A partire dagli anni Cinquanta è un importante centro dell'industria petrolifera.

Abitanti: 616.741 (1991).

CALGARY

Calgary Città del Canada, nell'Alberta meridionale, alla confluenza dei fiumi Bow e Elbow. È centro commerciale, finanziario e di comunicazioni di una regione che produce petrolio e gas naturale. Oltre 300 compagnie petrolifere e di gas naturale hanno sede a Calgary, definita la capitale petrolifera del Canada. Attiva anche la produzione di cereali e l'allevamento del bestiame. Le principali attività economiche vertono sull'industria agroalimentare, la raffinazione del petrolio, la fabbricazione di prodotti chimici e di materiali per l'edilizia. L'università di Calgary (1945), il Mount Royal College (1910) e il Provincial Institute of Technology and Art (1916) sono le principali istituzioni accademiche della città, che ospita anche il museo Glenbow e l'Alberta Science Center and Centennial Planetarium. Il primo insediamento canadese, chiamato Fort Brisebois, venne fondato nel 1875 come avamposto per la polizia a cavallo del Nord-Est. Nel 1876 fu ribattezzato Fort Calgary, nome probabilmente derivato da un'espressione gaelica che significa "fattoria nella baia" o "pascolo nella baia". La comunità si sviluppò dopo l'arrivo della ferrovia canadese del Pacifico nel 1883 e fu costituita città nel 1893. Nel XX secolo, la crescita economica è stata favorita dallo sviluppo dell'irrigazione agricola intorno alla città e dalla scoperta dei giacimenti di petrolio e di gas. Calgary ha ospitato le Olimpiadi invernali del 1988. Abitanti: 710.677 (1991).

 

 

 

HALIFAX

Halifax (Canada) Città del Canada, capoluogo della provincia della Nuova Scozia, porto sull'Halifax Harbour, un'insenatura dell'oceano Atlantico. È un importante centro economico, culturale e universitario e costituisce la città più grande delle province marittime di Nuova Scozia, Isola Principe Edoardo e Nuovo Brunswick. Vanta uno dei porti naturali più vasti e profondi della costa nordamericana orientale ed è servita da importanti reti stradali e ferroviarie oltre che da un aeroporto internazionale. La città ospita gli uffici di numerose società finanziarie ed è centro delle attività amministrative provinciali. L'industria locale è sviluppata nei settori alimentare, della stampa, dell'editoria e della raffinazione del petrolio. Attiva anche la pesca, la costruzione navale e l'assemblaggio di autoveicoli. Centro culturale di rilievo, Halifax ospita numerosi atenei e istituti di istruzione superiore. Luoghi di interesse sono l'imponente cittadella in pietra (ultimata nel 1856), oggi museo, il Province House (1819), sede del governo della Nuova Scozia, la chiesa di Saint Paul (1750), la più antica chiesa anglicana del Canada e Martello Tower (1796-1798), antica fortificazione in Point Pleasant Park. Occupata dagli inglesi nel 1749, quando il colonnello Edward Cornwallis vi stabilì una base militare e navale, la città fu battezzata in onore di George Montagu Dunk, secondo conte di Halifax, il funzionario inglese che progettò l'insediamento. Halifax divenne un'importante base militare e navale durante la guerra del 1812 e in entrambi i conflitti mondiali. Nel 1917 gran parte della città venne distrutta dallo scoppio di una nave di munizioni entrata in collisione con un'altra imbarcazione nel porto cittadino. La ricostruzione avvenne grazie agli aiuti nazionali e stranieri. Dagli anni Sessanta e Settanta sono stati intrapresi diversi progetti di ammodernamento urbano. Abitanti: 114.455 (1991).

SAINT JOHN

Inglese, Virgin Islands of the United States), gruppo insulare delle Piccole Antille, situato nel mar dei Caraibi a sud-est di Puerto Rico, e a sud delle isole Vergini Britanniche. È composto da tre isole maggiori e da circa cinquanta isole minori, per lo più disabitate. Le isole principali sono Saint Croix (207 km2), Saint Thomas (83 km2) e Saint John (52 km2). Il capoluogo è Charlotte Amalie (12.331 abitanti) su Saint Thomas. Altri centri sono Christiansted e Frederiksted, entrambi su Saint Croix. La superficie complessiva è di 344 km2, e la popolazione di 101.809 abitanti (1990). Il territorio delle isole maggiori è prevalentemente collinare. Crown Mount (474 m), su Saint Thomas, è l'altura più elevata. Il clima è tropicale, mitigato dai venti alisei (vedi vento). La temperatura media annua si aggira sui 26,7 °C. La vegetazione è rigogliosa e varia, di tipo tropicale. L'economia locale è basata sul turismo. I principali prodotti di esportazione sono rum, orologi, tessuti e farmaci. Ci sono inoltre impianti di lavorazione del petrolio e dell'allumina. Politicamente le isole costituiscono un "territorio non incorporato degli Stati Uniti", che le acquistarono dalla Danimarca nel 1917. Fino al 1931 furono amministrate dal ministero della Marina, poi furono affidate al ministero dell'Interno. Il potere esecutivo è gestito da un governatore, che, dal 1970, viene eletto dai cittadini. Probabilmente le isole furono abitate da indios arawak, che furono poi sostituiti da tribù di caribi a partire dal XV secolo. Cristoforo Colombo visitò le isole Vergini nel 1493, durante il suo secondo viaggio. I danesi colonizzarono Saint Thomas nel 1666. Nel XVIII secolo si svolgeva sulle isole un fiorente commercio di schiavi e si produceva la canna da zucchero. Dopo l'abolizione della schiavitù (1848) la produzione di canna da zucchero conobbe un forte declino.

SAINT JOHN’S

Saint John's Città del Canada, capoluogo della provincia di Terranova, sulla penisola di Avalon. Importante porto peschereccio accessibile alle navi oceaniche e collegato con l' oceano Atlantico da un lungo canale chiamato "Narrows", Saint John's è anche un centro commerciale e industriale (prodotti alimentari, tessili, attrezzature per la pesca, mobili e macchinari). A partire dagli anni Novanta l'industria della lavorazione del merluzzo, importante attività cittadina fin dal XVIII secolo, ha subito una forte contrazione. Sede di università (1925), Saint John's ospita il palazzo dell'amministrazione provinciale (inaugurato nel 1959), il Signal Hill National Historic Site, con la Cabot Tower (1896) dove Guglielmo Marconi ricevette il primo messaggio radio d'oltreoceano, e l'Arts and Culture Center, con un auditorium e un museo marittimo. Dal 1826 nella città si svolge un'importante regata. La zona fu probabilmente scoperta dall'esploratore italiano Giovanni Caboto nel 1497, ma i primi insediamenti stabili risalgono al 1528. La località fu rivendicata dall'Inghilterra nel 1583 dal navigatore Humphrey Gilbert, e durante la guerra d'indipendenza americana fu un'importante base navale britannica. Fu amministrata da un governo coloniale fino al 1888, quando ottenne lo status di città. Abitanti: 95.770 (1991).

ISOLA PRINCIPE EDOARDO

sola Principe Edoardo (Inglese, Prince Edward Island), isola del Canada orientale, situata nella parte meridionale del golfo di San Lorenzo; lo stretto di Northumberland la separa a sud dalla Nuova Scozia e dal New Brunswick. Con una superficie di 5660 km2 e una popolazione di 129.765 abitanti (censimento del 1991), dei quali circa 1100 indiani d'America, costituisce la più piccola provincia canadese. L'isola è così chiamata in onore del principe Edoardo, duca di Kent e Strathern, figlio di Giorgio III d'Inghilterra. Le lievi ondulazioni (la massima altitudine è di 142 m) e il colore rossiccio di gran parte del suolo, dovuto alla presenza di ferro nelle rocce sottostanti, caratterizzano il paesaggio dell'isola insieme alle estese foreste composte sia da alberi decidui sia da conifere (aceri, pini, betulle e abeti). Quasi tutti i corsi d'acqua dell'isola, attraversata al centro dal fiume Hillsborough, sono di piccole dimensioni, come pure i laghi d'acqua dolce. Il clima è fresco e variabile. A Charlottenbourg, il capoluogo, la temperatura media è di circa 18 °C a luglio e scende a circa -6,7 °C a gennaio. Le precipitazioni medie annue, equamente distribuite nei vari periodi dell'anno, sono di 1120 mm. La popolazione, per il 94% anglofona e per il 4% francofona, è dedita all'agricoltura (patate, cereali, foraggi, tabacco e frutta), all'allevamento di bovini, suini e pollame, alla pesca (soprattutto aragoste) e alla lavorazione delle risorse ittiche e agricole.

 

 

Storia

Il primo europeo ad approdare nell'isola, allora abitata dalla popolazione dei micmac, fu, nel 1534, l'esploratore francese Jacques Cartier. Nel 1603 Samuel de Champlain la rivendicò in favore della Francia, dandole il nome di isola Saint-Jean. Nel 1745 parte della provincia francese dell'Acadia passò sotto il controllo degli inglesi, ma tre anni dopo venne riconquistata dalla Francia. Occupata dalle truppe britanniche nel 1758, durante la guerra coloniale anglo-francese, venne poi ceduta agli inglesi secondo quanto disposto dal trattato di Parigi del 1763. L'isola fu parte della Nuova Scozia fino al 1763, anno in cui venne dotata di un'amministrazione autonoma. Nel 1799 assunse il nome di isola Principe Edoardo; a partire dal 1851 ebbe un governo di tipo rappresentativo e il 1° luglio 1873 entrò a far parte della Federazione canadese

 

Attualità

 

 

ANIMALI PRINCIPALI

 

 

Orso bruno

Nonostante una notevole frammentazione

in varie sottospecie, l'orso bruno, Ursus

arctos, è tuttora il membro più diffuso

della sua famiglia. È presente in regioni

sparse dalla Spagna al Giappone e nel

Nord delle Montagne Rocciose degli Stati

Uniti, con una diffusione maggiore in

Russia, Alaska e Canada. L'ampia gamma

della specie comprende molte varianti,

dall'enorme orso bruno che abita le fasce

costiere dell'Alaska e della Kamchatka

fino ai più piccoli dell'Europa meridionale,

dove gli esemplari maggiori e più

pericolosi furono eliminati molto tempo

fa. L'orso bruno ha pelliccia variabile, dal

marrone chiaro al grigio-nero; nelle zone

interne dell'America del Nord, a causa

del mantello coperto di ghiaccio, viene

chiamato grizzly.

Johnny Johnson/Animals Animals

 

Lontra marina

 

Le Isole Pribilof, situate tra la Baia di

Bristol in Alaska e il Mare di Bering

ospitano durante l'estate la lontra

marina, Callorhinus ursinus. Questo

esemplare e i suoi compagni appartengono

al branco più grande del mondo, che si

ritrova attorno alle Isole Pribilof per

nutrirsi nel circostante mare pescoso. I

piccoli del branco vengono alla luce su

queste isole e si uniscono agli adulti nella

lunga traversata verso la loro meta

invernale al largo della costa della

California meridionale.

 

Robert W. Hernandez/Photo Researchers, Inc.

 

 

 

L'aquila di mare dalla testa bianca

Haliaeetus leucocephalus  Nel 1782

l'aquila di mare dalla testa bianca fu

scelta come simbolo nazionale degli Stati

Uniti, a dispetto di Benjamin Franklin, che

riteneva l'aquila "un uccello dal carattere

moralmente riprovevole" (la scelta di

Franklin era caduta sul tacchino

selvatico). Le aquile di mare dalla testa

bianca sono uccelli predatori, monogami,

che si accoppiano per la vita e che

costruiscono enormi nidi a foggia di

piattaforma, che possono pesare fino a 2

tonnellate: non c'è pertanto da stupirsi se

le coppie di uccelli di solito utilizzano lo

stesso nido per tutta la vita. Le

responsabilità parentali, come la

costruzione del nido, la cova delle uova e

la crescita dei piccoli, sono condivise in

egual misura tra i genitori. Per quanto le

aquile di mare dalla testa bianca siano

diffuse in tutto il continente

nordamericano, fin dagli anni Cinquanta

sono rare nel territorio pianeggiante degli

Stati Uniti, da quando il loro habitat andò

scomparendo e furono inoltre esposte ai

pericoli derivanti dai pesticidi e dai

metalli pesanti concentrati nel pesce di

cui si nutrono. Grazie a impegni recenti,

comunque, si è verificata un'inversione di

tendenza e nel 1994 l'aquila di mare dalla

testa bianca è stata tolta dall'elenco

delle specie in via d'estinzione.

Stephen Dalton/Animals Animals

 

 

 

Puma o coguaro

A eccezione dell'uomo, nessun mammifero

occupa un habitat così esteso in latitudine

come il Puma concolor. Questo felino,

elegante e di color grigio dorato, è

conosciuto anche con altri nomi, quali

coguaro, pantera e leone di montagna,

sebbene non sia un leone. La sua

diffusione originaria si estendeva a

foreste di ogni tipo: praterie, savane,

zone umide e deserti, dall'Atlantico al

Pacifico nell'America del Nord,

nell'America Centrale e nell'America del

Sud e attraverso ben 100° di latitudine

dallo Yukon allo Stretto di Magellano. In

molti luoghi il puma comincia a scomparire,

ma è tuttora presente in tutto il

continente americano.

Daniel J. Cox/ALLSTOCK, INC.

 

Gufo nordico macchiato

Strix occidentalis caurina  Questa sottospecie di gufo, di taglia grande, chiazzato e con gli occhi scuri, si riproduce solo nelle fitte foreste originarie del Pacific Northwest dell'America del Nord. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi e ogni coppia necessita di uno spazio vitale tra 560 e 1.820 ha. Si tratta di un animale notturno che non sopporta temperature anche solo moderatamente elevate poiché dotato di un fitto mantello di piume. Il gufo nordico macchiato è una specie in via d'estinzione a causa della scomparsa del suo habitat, (dovuta alla deforestazione) e alla frammentazione delle foreste. All'inizio degli anni Novanta rimanevano solo 3.000 coppie circa nel territorio federale e un numero decisamente inferiore nelle riserve private. Il gufo nordico macchiato è al centro di una disputa tuttora in corso tra ambientalisti e tagliaboschi.

Jack Wilburn/Animals Animals

 

 

 

 

Falco pellegrino

Falco peregrinus  Famoso per la sua

abilità nel volo, il falco pellegrino ha una

velocità media di 100 km all'ora, che

raggiunge i 320 km orari quando scende in

picchiata. La presa dei suoi artigli è di

solito sufficiente a uccidere la preda.

Questo falcone, tuttavia, benché diffuso

in ogni parte del mondo con un grande

numero di sottospecie, si trova in

pericolo, anche per la riduzione dello

spessore dei gusci delle uova causata

dall'utilizzo eccessivo di insetticidi.

All'inizio degli anni Novanta restavano

solo 500 coppie circa di sottospecie in

America del Nord, presenti soprattutto

negli Stati Uniti occidentali.

Art Wolfe/ALLSTOCK, INC.

 

 

Piviere melodioso

Charadrius melodus  Il piviere melodioso

dalle zampe arancioni vive sulle spiagge,

sulle sponde dei laghi e nelle dune

dell'America del Nord, riproducendosi

soprattutto in Massachusetts, a New

York, nel New Jersey e in Virginia. Le

coppie di pivieri, uccelli monogami,

ritornano ogni anno negli stessi luoghi di

nidificazione, collaborando alla

costruzione del nido, all'incubazione delle

uova e alla cura dei pulcini. Negli anni

Venti, una caccia indiscriminata ne ha

minacciato la sopravvivenza; anche oggi il

degrado o la perdita dell'habitat lo

rendono un animale in via d'estinzione:

agli inizi degli anni Novanta, il numero dei

pivieri melodiosi era sceso a 4.000

esemplari circa.

Joe McDonald/Animals Animals

 

 

Orso polare

I più imponenti predatori terrestri

appartengono alla famiglia dei plantigradi:

l'orso polare, Ursus maritimus e l'orso

bruno, o grizzly. I maschi delle due specie

possono superare i 750 kg. L'orso polare

vive nelle coste della tundra, sul pack e

sul mare ghiacciato della regione artica,

dove si nutre quasi esclusivamente di

carne di foca. Come molti grandi

mammiferi, gli orsi possono spostarsi per

notevoli distanze. Poiché il tasso di

crescita della popolazione degli orsi è

molto lento, è difficile combattere gli

effetti della caccia intensiva. Soltanto le

popolazioni indigene dell'Artico sono

autorizzate a cacciare l'orso polare, ma è

difficile far rispettare la legge. Un

rischio ancora maggiore è il crescente

sviluppo dell'estremo Nord, dove sono in

atto ricerche per lo sfruttamento di

petrolio e gas.

Johnny Johnson/Animals Animals

 

 

Salmone rosso o dal dorso azzurro

Oncorhynchus nerka  Questo salmone dal

colore verde-azzurro trascorre buona

parte della sua vita adulta nell'oceano,

trasferendosi in estate nell'acqua dolce

dei fiumi per deporre le uova. Dotato di

un odorato finissimo, il pesce che depone

le uova è in grado di ritornare

esattamente sul luogo della schiusa, anche

se questo si trova migliaia di chilometri a

monte della foce del fiume. Durante la

posa i maschi subiscono un incredibile

cambiamento di colore. La testa diventa

verde, il corpo rosso vivo e le pinne

caudali giallo-verdi. Come gli altri

salmonidi, l'adulto muore poco dopo la

posa. Popolazioni di lago, questa specie si

trova nei Paesi affacciati sul Pacifico (dal

Giappone settentrionale al Mare di Bering

e alla California meridionale). La

costruzione di dighe, il trasporto dei

tronchi via acqua, l'inquinamento e la

pesca eccessiva hanno provocato un calo

del numero di questo tipo di salmone.

Johnny Johnson/ALLSTOCK, INC.

 

Castoro americano

Castor canadensis  Il castoro americano è

un abile costruttore e le sue opere sono

visibili nelle zone umide e nei laghi del

America del Nord. Questo grosso

roditore si costruisce confortevoli dimore

di legna e fango e, per garantirsi un livello

sufficientemente alto di acqua in modo

che l'entrata della tana rimanga

sommersa, erige complesse dighe che

superano a volte i 31 m di lunghezza. La

coda larga e piatta, il manto spesso e

coperto di grasso e le zampe posteriori

palmate rendono questo animale adatto

alla vita acquatica. Il castoro si nutre

principalmente della corteccia e dei

germogli degli alberi: con gli enormi denti

è in grado di rosicchiare il solido legno di

quercia riuscendo ad abbattere un albero

di 41 cm di diametro in una sola notte.

Leonard Lee Rue III/Bruce Coleman Inc.

 

Volpe polare

È noto che la superficie corporea degli

animali favorisce la dispersione termica:

pertanto molti mammiferi che abitano le

regioni torride del deserto sono di forma

minuta e allungata, provvisti di grandi

orecchie e lunghe zampe, in modo da

poter disporre di superficie aggiuntiva

attraverso la quale disperdere l'eccesso

di calore corporeo, come per esempio

avviene nelle lepri o nelle gazzelle del

deserto. I mammiferi che abitano le zone

fredde, invece, devono conservare il

calore; per questo motivo sono spesso

forniti di corpi massicci con estremità

tozze, come per esempio le lepri artiche e

il bue muschiato. La volpe polare, Alopex

lagopus, ha muso corto e orecchie piccole,

caratteristiche delle creature che vivono

nella regione del Polo Nord, e caccia nella

tundra i lemming, animali dalla struttura

corporea ancora più compatta,

cancellando nel mare di ghiaccio le proprie

tracce per sfuggire alla caccia degli orsi

polari.

Jim Brandenburg/Minden Pictures