IL CANADA
Canada Stato federale dell'America settentrionale, membro del Commonwealth e
inizialmente chiamato Dominion of Canada; è delimitato a nord dal mar
Glaciale Artico, a nord-est dalla baia di Baffin e dallo stretto di Davis che
lo separa dalla Groenlandia, a est dall'oceano Atlantico, a sud dagli Stati
Uniti e a ovest dall'oceano Pacifico e dall'Alaska. Il Canada, il secondo paese
del mondo per estensione dopo la Russia, occupa l'intero territorio
dell'America settentrionale a nord degli Stati Uniti, a eccezione dell'Alaska,
la Groenlandia e le isole Saint-Pierre e Miquelon. Del territorio canadese
fanno parte l'arcipelago Artico che, con una superficie complessiva di circa
1.424.500 km2, comprende le isole di Baffin, Victoria, Ellesmere,
Banks, Devon, Axel Heiberg e Melville. Al largo della costa orientale si
trovano le isole di Terranova, Cape Breton, Principe Edoardo e Anticosti; al
largo della costa occidentale, orlata da fiordi, l'isola di Vancouver e le
isole Queen Charlotte. L'isola Southampton e molte altre numerose isole si
trovano nella baia di Hudson, vasto mare interno nel Canada centro-orientale.
La superficie complessiva del paese è di 9.970.610 km2, di cui
755.180 km2 sono occupati da bacini di acqua dolce, come la zona dei
Grandi Laghi. Il paese è suddiviso nelle dieci province di Alberta, Columbia
Britannica, Manitoba, New Brunswick, Terranova, Nuova Scozia, Ontario, Isola
Principe Edoardo, Québec e Saskatchewan, nei Territori del Nord-Ovest e nel
Territorio dello Yukon. Un terzo territorio, chiamato Nunavut, attualmente
compreso nei Territori del Nord-Ovest, sarà creato nel 1999. Il nome Canada
si pensa derivi da un termine irochese che significa "villaggio" o
"comunità".
Il
territorio
Il Canada possiede più laghi e acque interne di qualsiasi
altro paese al mondo. Oltre ai Grandi Laghi, che si estendono in gran parte
negli Stati Uniti, i più estesi del paese sono il Grande Lago degli Orsi, il
Grande Lago degli Schiavi, nei Territori del Nord-Ovest; l'Athabasca nelle
province di Alberta e Saskatchewan; il Winnipeg e il Manitoba nella provincia
di Manitoba e il Mistassini nella provincia di Québec. I principali fiumi
canadesi sono il San Lorenzo, sbocco dei Grandi Laghi, che sfocia nel golfo
omonimo (vedi Golfo del San Lorenzo); l'Ottawa e il Saguenay, principali
affluenti del San Lorenzo; il Saint John che confluisce nella baia di Fundy,
tra la Nuova Scozia e il New Brunswick; il Saskatchewan, che forma il lago
Winnipeg e il Nelson, che da questo lago raggiunge la baia di Hudson; il
sistema formato dai fiumi Athabasca, Peace, Slave, e Mackenzie che sfociano sul
mar Glaciale Artico; il corso alto dello Yukon che attraversa l'Alaska e
raggiunge il mare di Bering; il Fraser e il corso alto del Columbia, che
sfociano nell'oceano Pacifico.
Escluso l'arcipelago Artico, il
territorio può essere suddiviso in cinque grandi aree: lo Scudo Canadese, il
sistema montuoso degli Appalachi, i Grandi Laghi e il bacino del San Lorenzo, le
Pianure Centrali e la Catena Costiera. La più vasta regione, chiamata Scudo
Canadese o Altopiano Laurenziano, si estende dalla penisola del Labrador fino
al Gran Lago degli Orsi, dal Mar Glaciale Artico fino alle Thousand Islands del
fiume San Lorenzo e, entrando negli Stati Uniti, a ovest del Lago Superiore
fino allo stato di New York. Questa regione, erosa profondamente dall'azione
glaciale, comprende tutta la penisola del Labrador (la parte più ad est del
continente, parte della provincia di Terranova), la maggior parte del Québec,
il nord dell'Ontario, Manitoba e gran parte dei Territori del Nord-Ovest. Il
Canada orientale comprende i rilievi degli Appalachi, i Grandi Laghi e le
pianure del San Lorenzo. Il sistema appalachiano interessa l'isola di Terranova,
la Nuova Scozia, il New Brunswick, l'isola Principe Edoardo e la penisola
Gaspé, in Québec. La regione dei Grandi Laghi e del bacino del San Lorenzo, che
copre una superficie di circa 98.420 km2 nella parte meridionale del
Québec e dell'Ontario, presenta un territorio in prevalenza pianeggiante. In
quest'area si trovano le più vaste aree coltivabili del Canada orientale e
centrale, oltre ai principali distretti industriali del paese. A ovest dello
Scudo Canadese si trovano le Pianure Centrali, estensione delle Grandi Pianure
degli Stati Uniti. In questa regione, che abbraccia l'estrema sezione
nordorientale della Columbia Britannica, la maggior parte dell'Alberta e delle
sezioni meridionali del Saskatchewan e del Manitoba, si trovano i suoli più fertili
del paese. A ovest del paese, sviluppandosi parallelamente all'oceano Pacifico,
si trova il sistema montuoso della Catena Costiera che culmina nel monte
Waddington (3994 m). Secondo alcuni essa include anche il gruppo dei monti
Sant'Elia, comprendenti la vetta del monte Sant'Elia e il cui punto più elevato
è la cima del monte Logan (6050 m). A est della Catena Costiera si innalzano i
rilievi delle Montagne Rocciose e le catene di Mackenzie, Franklin e
Richardson. Più a ovest si trovano i rilievi di Cariboo, Stikine, Selkirk e una
vasta regione di altipiani le cui fertili valli sono solcate da fiumi profondi.
Clima
Il clima canadese è
caratterizzato da marcate variazioni regionali. Parte della sezione continentale
e la maggior parte dell'arcipelago Artico si trovano nella zona glaciale; le
regioni rimanenti sono comprese nella zona temperata settentrionale. Di
conseguenza, le condizioni climatiche generali variano dal freddo estremo
caratteristico delle regioni artiche alle temperature moderate delle aree più
meridionali. Lungo la costa occidentale l'influenza di calde correnti oceaniche
e di venti carichi di umidità mitiga le temperature e causa estese nebbie e
abbondanti precipitazioni. Nelle regioni montuose orientali la media annua
delle precipitazioni, spesso nevose, è alquanto elevata sui rilievi delle
Montagne Rocciose e dei Selkirk, mentre le aree montuose più a est e la regione
dell'altopiano centrale sono estremamente aride. Qui soffia spesso il chinook,
un vento caldo e secco che determina improvvise variazioni climatiche.
Flora e
Fauna
Il Canada presenta una
vegetazione molto varia. Nelle regioni artiche si incontra la tundra, foreste
di conifere crescono sui rilievi degli Appalachi e della Catena Costiera e
boschi di latifoglie caratterizzano le regioni attraversate dal San Lorenzo e
bagnate dall'Atlantico. Nelle pianure centrali si estendono vastissime praterie
dove crescono in prevalenza graminacee. I versanti orientali delle Montagne Rocciose
presentano una vegetazione assai rada mentre quelli occidentali sono coperti da
fitte foreste. La fauna canadese è molto simile a quella dell'Europa
settentrionale e dell'Asia. Tra i carnivori si incontrano numerose specie di
mustelidi come la donnola, l'ermellino, lo zibellino, la martora e il visone.
Oltre a orsi bruni e polari, sono presenti nel paese volpi, coyote, lupi e
puma. Tra i roditori il più diffuso è il castoro mentre numerosi sono anche
ricci, topi muschiati e lepri. Nelle Pianure Centrali si trova una grande
varietà di tartarughe. Nelle zone meridionali vivono diverse varietà di cervidi
che comprendono antilocapre, caribù, alci e bisonti. Numerose sono le varietà
di uccelli (gheppi, gru, poiane e tetraoni) mentre più rari sono rettili e anfibi.
Popolazione
Il Canada presenta una struttura
etnica e razziale molto composita. La maggior parte della popolazione è di
origine europea, principalmente britannica (poco meno della metà della
popolazione) e francese. La maggioranza dei canadesi di lingua francese abita
nel Québec e rappresenta circa il 78% della popolazione della provincia;
minoranze di lingua francese vivono inoltre nelle province dell'Ontario e del
Nuovo Brunswick. Durante gli anni Settanta e Ottanta si verificò un notevole
incremento della popolazione di origine asiatica, rappresentata oggi dal 16%
degli abitanti del paese, di cui più di due terzi vive in Ontario e nella
Columbia Britannica. Altre minoranze sono rappresentate da tedeschi, italiani,
ucraini, olandesi, scandinavi, polacchi, ungheresi e greci. Il paese, infine,
ospita gruppi di indiani d'America (4%), la maggior parte dei quali appartiene
al gruppo linguistico degli algonchini. I rimanenti appartengono a tribù
irochesi, inuit (eschimesi), salishan e athabasca. La popolazione nera è
presente in minima percentuale (2%). In base alla stima del 1993 il Canada ha
una popolazione di 27.769.993 abitanti con una densità di sole 3 unità per ogni
km2. Circa i tre quarti dell'intera popolazione abitano
nella stretta cintura lungo il confine con gli Stati Uniti, soprattutto in
Québec e in Ontario. Il Territorio dello Yukon e i Territori del Nord-Ovest
sono pressoché disabitati mentre molto popolate sono le città, in particolare
Toronto, in Ontario, centro portuale e manifatturiero, Montreal, Vancouver,
Ottawa, Winnipeg, Edmonton, Québec, Calgary e Halifax.
Lingue ufficiali del paese sono
l'inglese e il francese e la religione maggiormente praticata è quella
cattolica. Seguono per importanza la Chiesa protestante unita e la Chiesa
anglicana.
Istruzione
Il sistema educativo del Canada
prevede l'insegnamento delle due lingue ufficiali, il francese e l'inglese. Dal
momento che non esiste un ministero centrale dell'Istruzione, ognuna delle
dieci province canadesi è responsabile del proprio sistema educativo. Le prime
scuole del paese risalgono agli inizi del XVII secolo. Nel 1635 venne fondata
l'Università dei Gesuiti nella città di Québec e, a partire dal 1763, furono
istituite numerose scuole statali, private o gestite da ordini religiosi.
L'Università McGill di Montreal risale al 1821, quella di Ottawa al 1848 e
quella di Toronto al 1850. Dal 1945 si è verificato un notevole sviluppo
dell'istruzione superiore grazie a finanziamenti da parte dei governi federali.
L'istruzione è gratuita e obbligatoria dai 6 ai 15 anni. Tra i principali
atenei si annoverano le Università di Alberta, Calgary, Manitoba, Moncton,
York, Saskatchewan e la Memorial University di Terranova. Il governo federale
aiuta lo sviluppo delle arti attraverso il Consiglio Canadese, stabilito nel
1957, che concede borse di studio e sovvenzioni, oltre a svolgere una politica
di decentramento culturale in modo da raggiungere anche le comunità più isolate
del paese. Dal 1972 il governo organizza programmi multiculturali, con
particolare attenzione alle tradizioni degli indiani d'America. I principali
musei del paese sono il Canadian Museum of Civilization di Hull, il Museo di
Ottawa, il Museo nazionale della scienza e della tecnica, la Galleria nazionale
canadese, il Royal Ontario Museum di Toronto e il Museo Reale della Columbia
Britannica, a Victoria. Fra le principali raccolte librarie si annoverano la
Biblioteca nazionale canadese e le biblioteche universitarie di McGill, a
Toronto, della Columbia Britannica e di Montreal. I maggiori teatri hanno sede
a Québec, Montreal e Toronto. Per ulteriori informazioni sulla cultura in
Canada; Letteratura canadese.
Economia
Condizioni economiche. L'agricoltura occupa il
primo posto, specie perché la zona delle prateie ha occupato il posto dominante
dal punto di vista economico, politico e sociale. La superficie coltivata si
aggira sui 40.600.000 di ha (il 4% della superficie territoriale) e la metà del
terreo arativo è occupato dalla cerealicultura. Le province cerealicole per
eccellenza sono Manitoba, Saskatchewan e Alberta, le quali rendono il C. il
maggior paese esportatore di grano del mondo. Oltre a questi prodotti, anche la
frutticoltura e la coltura della vite sono in notevole sviluppo.
Nonostante
la intensiva, ma cauta utilizzazione, le foreste produttive, che rappresentano
il 35% della superficie totale sono una delle principali risorse non solo per
la produzione ed esportazione del legname, bensì per quella della cellulosa e
della pasta da carta. Il C. ne fornisce ca. 6 milioni di t, quasi la metà del
totale mondiale.
L'allevamento
del bestiame va diminuendo d'importanza. Mentre il numero dei bovini resta
invariato, gli ovini e i suini tendono a un calo sensibile. Non così per la
pesca, che mantiene un posto rilevante nell'economia canadese, in quanto ha
superato di molto i 10 milioni di q annui. Anche l'allevamento degli animali da
pelliccia è in aumento con ca. 3500 allevatori di volpi argentate, visoni, lontre,
castori.
Il
vero boom dell'economia canadese è rappresentato dal campo minerario, in primo
luogo dal petrolio e dai gas naturali, i cui giacimenti sono nelle stesse aree,
cioè Turner Valley, Leduc e Medicine Hat nella provincia di Alberta. Aumentata
è anche la produzione dei minerali metallici. Per platino, nichel, amianto e
uranio, il C. è al primo posto nel mondo in quanto a produzione. Tra i
giacimenti di più recente sfruttamento sono quelli della zona subartica,
rispettivamente di minerali radioattivi (La Bine Point), di oro (Yellowknife) e
di petrolio (sul fiume Mackenzie).
Lo
sviluppo industriale del C. è l'insieme di felici congiunture economiche a
partire dalla fine della 2ª Guerra Mondiale. La maggior parte delle industrie
sono concentrate nel sud-ovest del paese: all'Ontario spetta il 50% dei
prodotti, al Quebec il 30% e alla Colubia l'8%. Le principali città industriali
sono: Montreal, Toronto, Hamilton e Windsor. Le principali industrie sono le
cantieristiche, quelle della carta, le segherie, le metallurgiche, le
raffinerie, quelle del cibo in scatola, le automobilistiche, le aeronautiche,
quelle della gomma, le elettriche, le chimiche, le tessili. Il centro
principale della produzione industriale è Hamilton, ove si produce acciaio,
materiale ferroviario, automobili, macchine agricole.
Commercio
estero Notevole importanza ha assunto via via il continuo, progressivo
ampliamento del raggio dei traffici. I principali prodotti di esportazione
sono: legname e polpa di legno, carta da giornali, frumento, minerali vari,
prodotti della pesca, prodotti agricoli. Le importazioni riguardano macchinari
vari, prodotti manifatturati, petrolio, carbone, cotone, caffè, canna da
zucchero e frutta.
Organnizzazione
amministrativa e politica. Il C. è diviso in 10 province e due territori. Ogni
provincia ha un parlamento monocamerale, solo la provincia di Quebec ha una
seconda camera. I due territori sono governati da un commissario dipendente da
un consiglio di 9 membri nominato dal Ministro per gli affari del nord. Politicamente,
il C. è una delle 9 nazioni autonome che fanno parte del Commonwealth
britannico dal 1926. Il potere esecutivo formale è nelle mani del governatore
generale, che rappresenta la sovranità inglese. Egli ha il potere di sciogliere
il Parlamento e rendere esecutive le leggi, ma la sua attività è legata alle
decisioni del gabinetto canadese, in quanto il potere esecutivo attivo risiede
nel Consiglio dei ministri. La legislatura federale è bicamerale: i membri del
Senato sono 102 e quelli della Camera dei Comuni 265, eletti per 5 anni.
L'industria mineraria
canadese è fortemente indirizzata verso i mercati internazionali, per questo il
paese è uno dei principali esportatori di minerali al mondo. La crescita
dell'industria nazionale è dovuta principalmente alla scoperta di giacimenti di
petrolio e di gas naturale nelle aree occidentali del paese, allo sviluppo di
ingenti giacimenti di minerali di ferro nel Labrador e nel Québec, di nichel in
Ontario e Manitoba, di uranio in Ontario e Saskatchewan, di sali di potassio in
Saskatchewan, all'estrazione di zolfo e di gas naturale nelle province
occidentali, allo sviluppo dei depositi di rame, piombo e zinco e alla
produzione di oro in Ontario, Québec, Columbia Britannica e nei Territori del
Nord-Ovest. Il Canada è leader mondiale nella produzione di amianto e zinco e
si trova tra i principali paesi produttori di uranio, cobalto, rame, oro, gesso
idrato, minerale di ferro, piombo, nichel, gas naturale, platino, sali
potassici, argento e zolfo. L'industria mineraria è soggetta alle fluttuazioni
del mercato internazionale che influenzano direttamente le economie locali.
La fiorente industria turistica
poggia sulla presenza di zone di grande interesse paesaggistico, di località
sciistiche e di numerosissime riserve naturali che comprendono i parchi
nazionali Jasper e Banff.
La maggior parte degli scambi
commerciali del Canada si svolge con gli Stati Uniti che, normalmente,
acquistano l'80% circa dei prodotti esportati. Altri partner commerciali sono
il Giappone e la Gran Bretagna. Nel 1988 Canada e Stati Uniti siglarono un
accordo di libero scambio, il Free Trade Agreement, sostituito nel 1994 da un
altro accordo, l'Accordo nordamericano di libero scambio (NAFTA), che comprende
anche il Messico.
La principale rete di
comunicazione del paese è rappresentata dalla St.Lawrence Seaway, un ampio
sistema di vie fluviali che si estende per circa 3750 km tra il San
Lorenzo, i Grandi Laghi e le regioni centrali del paese (vedi San
Lorenzo). Il settore industriale sfrutta inoltre la presenza di attivissimi
porti attraverso i quali avvengono i maggiori scambi con l'estero: i principali
si trovano a Vancouver, Montreal, Port-Cartier, Québec, Halifax, Saint John,
Thunder Bay, Prince Rupert e Hamilton. La Canadian National Railways, il più
esteso servizio di trasporti pubblici del paese, gestisce circa la metà degli
85.563 km della rete ferroviaria nazionale, servendo le dieci province del
paese e i Territori del Nord-Ovest. La Canadian Pacific Railway, di proprietà
privata, serve tutto il paese tranne Terranova, l'isola Principe Edoardo e i
due Territori, coprendo circa 21.490 km. Nel 1989, in risposta all'aumento
delle tariffe di trasporto aereo e autostradale, il governo federale annunciò
una riduzione di oltre il 50% delle tariffe ferroviarie, sussidiate dallo
stesso governo federale. Ulteriori riduzioni furono annunciate nel 1993. La
rete stradale agli inizi degli anni Novanta era di circa 290.194 km. Di
particolare rilievo la Trans-Canada Highway, realizzata nel 1962, che unisce St
John's, nell'isola di Terranova, a Victoria, nella Columbia Britannica. I
servizi aerei sono gestiti da due grandi compagnie, la Air Canada e la Canadian
Airlines International, che servono rotte interne e internazionali. Tra gli
aeroporti più attivi vi sono il Lester B. Pearson International Airport di
Toronto, il Vancouver International Airport, gli aeroporti internazionali di
Dorval e Mirabel vicino a Montreal e il Calgary International Airport.
Ordinamento
dello stato
Il Canada è dotato di propria
costituzione dal 1982 e, in base al British North America Act del 1867, è uno
stato federale membro del Commonwealth, con una suddivisione dei poteri tra il governo
centrale e i governi provinciali. Secondo l'atto originale del 1867 il governo
centrale ha un potere notevole sulle province ma, attraverso cambiamenti ed
emendamenti effettuati, i governi provinciali hanno aumentato la propria
autonomia. Esiste ancora molta tensione tra i governi provinciali e quello
centrale riguardo la distribuzione del potere. Il capo dello stato è il sovrano
del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale; il capo del governo
è il primo ministro, responsabile del Parlamento. Il governo centrale esercita
tutti i poteri non specificamente assegnati alle province, alle quali competono
questioni in materia locale di istruzione, sanità, diritti civili, tassazione e
regolamento del commercio. Per quanto riguarda questioni quali l'immigrazione,
i governi provinciale e federale possiedono giurisdizioni concorrenti. Il
Parlamento canadese è formato da due camere: il Senato, composto da 104 membri
nominati dal governatore generale, e la Camera dei Comuni composta da 295
membri. I senatori esercitano fino ai 75 anni e i membri della Camera dei
Comuni sono eletti ogni cinque anni mediante voto popolare. Le elezioni vengono
effettuate a discrezione del primo ministro. Le leggi devono essere approvate
da tutte e due le camere e firmate dal governatore generale. Il potere
giudiziario federale è presieduto dalla Corte suprema del Canada, con sede a
Ottawa, tribunale finale d'appello per tutti i processi civili, penali e
costituzionali, composta da un presidente e da otto puisne o giudici
subalterni. In ognuna delle dieci province canadesi il sovrano del Regno Unito
è rappresentato da un vice governatore, nominato dal governatore generale su
consiglio del primo ministro. Il capo del governo di ogni provincia è il
premier, responsabile dell'assemblea unicamerale provinciale. I territori dello
Yukon e del Nord-Ovest sono entrambi governati da commissari assegnati a
livello federale, assistiti nei Territori del Nord-Ovest da una assemblea
legislativa e, nel territorio dello Yukon, da un consiglio e da un'assemblea
eletta. Il Territorio di Nunavut, che sarà costituito nel 1999, avrà una simile
composizione governativa. I principali partiti politici durante il XX secolo
sono stati il Partito liberale e il Partito conservatore. Nonostante entrambi
siano d'accordo su molte questioni, i liberali supportano generalmente
l'intervento del governo per quanto riguarda generali questioni di
assistenzialismo mentre i conservatori hanno sempre sostenuto la limitazione
dell'intervento statale e la libera impresa. Il partito dei New Democratic, per
contro, appoggiando la democrazia sociale e i diritti del lavoro organizzato,
ha trovato sostegno nelle province dell'Ontario e in quelle occidentali. Il
nuovo Partito riformista, con sede ad Alberta, ha acquisito notevole importanza
tra i conservatori nella zona inglese del Canada. Il Bloc Québécois, una
frazione del Partito conservatore, sostiene le spinte indipendentistiche del
Québec. Questo partito rappresenta in parte il braccio federale del Parti
Québécois che governò la provincia di Québec dal 1976 al 1985.
Storia
Al termine dell'era glaciale
alcune tribù mongole (vedi Mongoli) attraversarono lo stretto di Bering
e si stanziarono lungo tutto il continente americano. Nel 1600, più di 250.000
discendenti di tali popolazioni occupavano l'attuale territorio canadese. Il
gruppo più numeroso era quello degli algonchini, che comprendeva diverse tribù
di cacciatori nomadi come i cree, i naskapi, gli abenaki e i micmac. Nel XVIII
secolo gli algonchini avevano raggiunto le regioni dell'ovest dove gli ottawa,
gli ojibwa, i piedi neri, i cree delle pianure e altre tribù cacciavano i
bisonti nelle praterie. Le popolazioni appartenenti al gruppo linguistico
irochese (gli huroni e gli irochesi), che conducevano per lo più vita
sedentaria e praticavano l'agricoltura, avevano costituito un'organizzazione
tribale molto sviluppata nella valle del San Lorenzo e nella regione dei laghi
Ontario ed Erie.
Alcune tribù, fra cui quelle dei salishan e degli
athabasca, occuparono villaggi di pesca lungo i fiumi della Columbia
Britannica. Sulla costa del Pacifico, i bellacoola, i kwakiutl e i nootka
svilupparono una ricca economia basata sulla pesca al salmone. Nella regione
subartica occidentale le popolazioni athabasca, dogrib e carrier conducevano
una vita abbastanza primitiva, simile a quella degli algonchini. Piccoli e
isolati gruppi di inuit praticavano la caccia alla foca e al caribù, che
fornivano riserve alimentari in grado di consentire la sopravvivenza nelle
rigide condizioni ambientali dell'Artico.
L'immigrazione europea
I primi europei che raggiunsero
il Nord America furono probabilmente i colonizzatori islandesi della
Groenlandia, che formarono lungo la costa atlantica settentrionale insediamenti
di breve durata intorno all'anno 1000 d.C. Ulteriori esplorazioni europee
ebbero luogo fra il 1480 e il 1540, quando molti navigatori compirono
spedizioni alla ricerca di un passaggio occidentale dall'Europa all'Asia.
Giovanni Caboto scoprì Terranova nel 1497; fra il 1530 e il 1540 Jacques
Cartier risalì il fiume San Lorenzo rivendicando il territorio in nome del
governo francese. L'interesse per il territorio canadese si ravvivò alla fine
del XVI secolo, principalmente per motivi commerciali. Il governo francese,
spinto dall'idea di costruire un impero nel Nuovo Mondo, concesse un monopolio
commerciale a Pierre du Guast, che diede vita agli insediamenti di Acadia e di
Québec sul San Lorenzo, nel 1604. L'esploratore Samuel de Champlain divenne il
più influente colonizzatore francese, e riuscì a convincere il cardinale
Richelieu, consigliere di Luigi XIII, dell'importanza del Nord America. Nel
1627, Richelieu organizzò una società per azioni, la Compagnie de la
Nouvelle-France o des Cents Associés, per la colonizzazione del Nuovo Mondo.
La Nouvelle-France
Amministrata dalla Compagnie, e
in seguito dalla Communauté des Habitants (1645-1663), la nuova colonia
francese si stabilì lungo il San Lorenzo e venne organizzata in signorie.
Grandi feudi vennero concessi ai signori, che promisero di spartire la terra
tra gli affittuari. Nel 1666, gli immigrati di origine francese erano circa
2000, molti dei quali impegnati nel lucroso commercio delle pellicce,
controllato a livello centrale. Ulteriori esplorazioni verso l'interno del
territorio vennero compiute dai coureurs de bois, commercianti illegali
di pellicce. Mentre ai protestanti venne impedito di stabilirsi nella nuova
colonia, molti ordini religiosi, fra cui i gesuiti, vennero incaricati di
diffondere la fede cattolica nel paese; la Chiesa divenne così una forza morale
rigida e potente nella vita coloniale. La sopravvivenza della Nouvelle-France
divenne incerta a causa dei continui conflitti con gli irochesi, che
devastarono il territorio degli huroni a nord del San Lorenzo nel 1648 e, nel
1649, si ribellarono al governo della colonia. La situazione venne
ulteriormente compromessa dalla formazione, nel 1670, della Hudson's Bay
Company, compagnia londinese di commercio di pellicce, che assicurò la
continuità della presenza britannica in Canada per due secoli. Nel XVII e XVIII
secolo, tra Francia e Inghilterra sorsero vari conflitti per il controllo
territoriale e, nel 1763, il trattato di Parigi sancì il passaggio della
Nouvelle-France sotto il dominio britannico.
Il Nord America britannico (1763-1867)
Nel 1763 il Nord America
britannico era formato da quattro regioni tre delle quali, contese alla
Francia, erano state conquistate nel 1713: Terranova, la Baia di Hudson e
Acadia. L'acquisizione della Nouvelle-France mise in difficoltà il governo
inglese che, dopo essersi reso conto di non poter mantenere il potere senza
l'aiuto dei signori, persuase la corona a garantire ai nuovi sudditi la
loro lingua, la loro legislazione e il loro credo religioso. La guerra
d'Indipendenza americana lasciò alla Gran Bretagna le colonie più povere del
Nuovo Mondo e la certezza di dover prevenire una seconda rivoluzione. Con la
creazione (1791) del Nuovo Brunswick dalla Nuova Scozia, e la divisione del
Québec in Basso Canada (abitato in prevalenza da francesi) e Alto Canada (di
maggioranza anglosassone), il governo di Londra sperava di creare una società
stabile da opporre a quella americana. Prevedeva, inoltre, che l'aristocrazia
coloniale anglo-francese di ricchi mercanti, alti ufficiali e proprietari
terrieri potesse collaborare con i governatori reali per assicurare l'ordine.
Questo sistema si rivelò efficace, tanto che nel corso della guerra del 1812 i
canadesi, convinti che gli americani fossero gli aggressori, si coalizzarono in
difesa della bandiera inglese. Durante il decennio 1840-1850 la vita coloniale
beneficiò di un notevole sviluppo. Vennero organizzate le corporazioni
municipali, fondate le scuole pubbliche, riformate le prigioni, aboliti i
privilegi della Chiesa anglicana e i diritti di possesso dei signori. Al
centro della politica del periodo 1850-1860 furono alcune questioni economiche
riguardanti l'immigrazione di manodopera a basso costo, la costruzione di
ferrovie e lo sviluppo industriale e commerciale. Serie controversie
continuarono a opporre i centri urbani anglosassoni alle colonie rurali
francesi, mentre un nuovo conflitto minacciava la stabilità del Nord America
britannico: la guerra di Secessione (1861-1865). Per far fronte a tali
difficili problemi sorse un movimento per l'unificazione delle colonie
britanniche del Nord America. I fondatori furono tre leader politici,
George-Etienne Cartier e John A. Macdonald del Partito conservatore, e George
Brown del Partito liberale. La nuova confederazione venne approvata dal
parlamento britannico nel marzo del 1867: il dominion del Canada, posto
sotto l'autorità della corona britannica, era costituito da Nuova Scozia, Nuovo
Brunswick, Québec (Basso Canada) e Ontario (Alto Canada). L'isola Principe
Edoardo e Terranova si rifiutarono di entrare a farne parte. I governi
provinciali, sotto la supervisione federale, ottennero poteri sufficienti per
sviluppare le proprie risorse e creare proprie istituzioni sociali.
La costruzione
di una nazione (1867-1929)
In base al censimento del 1871, la
popolazione del dominion era di 3,7 milioni di abitanti, tra cui circa
un milione di cattolici francesi, 850.000 irlandesi e più di un milione di
inglesi e scozzesi protestanti. Tre quarti circa della popolazione vivevano
nelle campagne. Solo Montreal, Québec e Toronto venivano considerate grandi
città. Il prodotto nazionale lordo era di 459 milioni di dollari e
l'agricoltura costituiva il settore trainante dell'economia. John Alexander
Macdonald, eletto primo ministro nel 1867, estese il dominio del Canada a nord
e a ovest con varie acquisizioni: la Terra di Rupert, il Territorio del
Nord-Ovest, la Columbia Britannica e l'isola Principe Edoardo nel 1873. Il
governo stabilì inoltre alcune imposte sulle importazioni per incoraggiare
l'industria e favorire la colonizzazione delle praterie, incentivata dal
completamento, nel 1885, della Canadian Pacific Railway. Nei territori
dell'ovest i nativi furono costretti a trasferirsi nelle riserve, mentre nelle
aree orientali le città e le industrie crebbero rapidamente, formando una nuova
classe lavoratrice urbana. Nel 1891 la morte di Macdonald lasciò i conservatori
senza leader e le elezioni del 1896 furono vinte dai liberali, sotto la guida
del franco-canadese Wilfrid Laurier, che seguì la politica del suo predecessore.
Le tariffe doganali favorirono una rapida espansione industriale, ampie zone
della prateria furono colonizzate, due nuove ferrovie transcontinentali furono
costruite con il finanziamento pubblico, mentre giacimenti di oro, argento e
altri metalli furono scoperti nell'Ontario e nel Québec. Mentre l'economia
nazionale trasse notevoli benefici dalla politica di Laurier, nel paese si
accentuarono i contrasti sociali. Le condizioni miserevoli dei quartieri poveri
richiedevano interventi immediati da parte del governo e i movimenti in difesa
dei diritti femminili reclamavano il diritto di voto per le donne, oltre alla
completa equiparazione politica, giuridica e socio-culturale agli uomini.
L'arrivo di circa 600.000 "nuovi canadesi" emigrati dall'Europa centrale
e meridionale, molti dei quali di origine slava, aggravò i problemi di antica
data fra le diverse etnie. I canadesi francofoni, contrari all'applicazione del
sistema educativo inglese nella provincia di Manitoba (1890), ripresero le
mobilitazioni in favore dell'autonomia. Robert Laird Borden, nuovo primo
ministro conservatore, fu l'artefice delle riforme richieste ma, molto presto,
il suo governo dovette affrontare le spese e i problemi causati dalla prima
guerra mondiale. L'inflazione provocata dal conflitto e la successiva
depressione accentuarono le tensioni di classe. Gli anni Venti segnarono invece
un periodo di miglioramento: la prosperità ritornò principalmente nelle aree
urbane, grazie a un rinnovato sviluppo industriale.
Nel periodo della Grande
Depressione, il prodotto nazionale lordo scese da 6,1 miliardi di dollari
americani nel 1929 a 3,5 miliardi nel 1933, anno in cui il 20 % circa della
forza lavoro rimase senza occupazione. Richard Bennett, nuovo primo ministro
conservatore, aumentò i contributi alle province per poter aiutare i
disoccupati ed elevò drasticamente le tariffe d'importazione per proteggere
l'industria nazionale. Nonostante queste e altre iniziative l'economia non
diede segnali di ripresa. Bennett annunciò allora riforme ancora più radicali
che, tuttavia, non gli evitarono la sconfitta alle elezioni del 1935, vinte dal
liberale Mackenzie King. Nel 1939, quando la Gran Bretagna entrò in guerra,
anche il Canada si schierò contro le potenze dell'Asse. Dopo aver preso le
redini dell'economia, il governo liberale stabilì diversi comitati per
regolarizzare le risorse e l'industria, i salari e i prezzi, imponendo inoltre
un sistema di razionamento per far fronte alle ingenti spese richieste dal
conflitto. Nel 1948 Mackenzie King si ritirò e fu sostituito da Louis
Saint-Laurent. Terranova e Labrador diventarono province canadesi: con questa
unione, nel 1949, la confederazione fu completata.
La prosperità
del dopoguerra
Il successo dei liberali
fu assicurato dal grande boom economico del secondo dopoguerra. Furono scoperti
giacimenti di petrolio nella provincia di Alberta e depositi di minerali di
ferro a Ungava, nel nord del Québec e nel Labrador. Nel decennio successivo
numerose centrali idroelettriche furono costruite in tutto il paese. Il
prodotto nazionale lordo aumentò dai 12 miliardi di dollari americani del 1946,
a più di 30 miliardi nel 1957. La crescita economica fu ulteriormente
incentivata dall'arrivo di circa un milione e mezzo di immigranti,
principalmente dalla Gran Bretagna e altri paesi europei, che fornirono
manodopera a basso costo. Mentre si allentavano gli antichi vincoli con la Gran
Bretagna, il paese cominciò gradualmente a entrare nell'orbita politica degli
Stati Uniti. Nel 1949, il Canada approvò l'Organizzazione del Patto del Nord
Atlantico (NATO), che garantiva la difesa dell'Europa sotto il comando
statunitense, e durante la guerra di Corea le truppe canadesi formarono parte
dell'esercito delle Nazioni Unite.
Gli anni Sessanta
e l'era Trudeau
Polemiche e contestazioni,
principalmente da parte dei giovani, attaccarono il governo all'aprirsi degli
anni Sessanta, mentre radicali critiche antiamericane da parte di intellettuali
anglofoni minarono i simboli del potere economico e culturale statunitense. Il
problema più serio fu dato dalla rinascita del nazionalismo franco-canadese. A
Ottawa, Diefenbaker fu incapace di governare in modo efficace: il suo partito
fu sconfitto nelle elezioni del 1963 dai liberali capeggiati da Lester Pearson,
il cui governo gettò le fondamenta del sistema sanitario sociale per tutti i
cittadini, divenuto effettivo nel 1969. Nelle elezioni del 1968, il programma e
la personalità di Pierre Elliott Trudeau decretarono il successo dei liberali.
Il governo Trudeau promosse le politiche culturali e sviluppò i mezzi di
comunicazione, liberalizzando inoltre le pratiche dell'immigrazione, in vista
di una società multietnica, e fornendo consistenti aiuti alle fasce più povere
della popolazione, per realizzare una democrazia sociale di stile europeo. Un
obiettivo fondamentale di Trudeau era il mantenimento dell'unità nazionale:
egli non esitò ad applicare la legge marziale, nel 1970, per ristabilire
l'ordine in Québec, dopo che il Fronte separatista di liberazione aveva
sequestrato un ministro e un console britannico. Un grave colpo venne inflitto
al governo federale dalla vittoria del Parti Québécois, a Québec, nel 1976, e
la conseguente approvazione di una legge provinciale che diede la preminenza
all'uso della lingua francese. L'indipendenza fu comunque negata al Québec da
un referendum popolare. Trudeau si dimostrò inoltre in grado di ottennere il
consenso delle province anglofone sulla nuova costituzione che fu approvata nel
1982. I governi provinciali, soprattutto nelle regioni occidentali, erano però
contrari alle ambizioni di centralismo di Ottawa, e le politiche governative
suscitarono aspre critiche, soprattutto dal punto di vista economico.
La reazione
dei conservatori
Dopo il ritiro di Trudeau, nel giugno
del 1984, i conservatori, sotto la guida di Brian Mulroney, presero facilmente
il potere. Il governo cercò di ridurre i disavanzi, tagliò le spese sociali e
culturali, privatizzò le imprese di stato. Il cambiamento più drastico fu
compiuto nel 1988, con la firma dell'accordo di libero commercio tra Mulroney e
Reagan. Queste misure non riuscirono a evitare un periodo di crisi economica e
di aumento della disoccupazione. Un problema ancora più serio fu il crollo
dell'unità nazionale. Nel 1987 i leader nazionali e provinciali del Québec
approvarono una serie di emendamenti costituzionali atti al riconoscimento
della provincia come "società diversa" nella confederazione canadese.
I negoziati con il governo portarono all'accordo di Charlottetown che soddisfece
le richieste del Québec ma non venne approvato dal nuovo referendum nazionale
del 1992. Nel febbraio del 1993 Mulroney diede le dimissioni; alle elezioni di
ottobre i liberali conquistarono 177 seggi al parlamento, mentre i conservatori
scesero da 154 seggi a 2, nella più clamorosa sconfitta di un partito
governativo in tutta la storia del Canada. Il Parti Québécois, dopo aver
ottenuto la maggioranza dei seggi, istituì una serie di commissioni regionali
in tutta la provincia per raccogliere consensi a favore della causa
indipendentista.
Città
MONTREAL
Montreal Città del Canada situata nella parte meridionale della provincia del
Québec, sull'Île-de-Montréal, alla confluenza dei fiumi San Lorenzo e Ottawa.
Seconda città del Canada dopo Toronto, Montreal è un importante centro
commerciale e finanziario. L'economia cittadina, estremamente diversificata, è
dominata dal settore terziario (importante è la Borsa di Montreal, fondata nel
1874). La città è inoltre il principale polo industriale del Québec, particolarmente
attivo nei settori chimico, cantieristico, tessile, agroalimentare, grafico,
editoriale, aerospaziale e dell'abbigliamento. Di grande rilievo anche la
produzione di componenti elettronici e materiale per l'alta tecnologia. Il
turismo è una voce di primaria importanza per l'economia locale. Maggiore
centro di trasporti intermodali del Canada, Montreal è uno dei porti principali
sul canale di San Lorenzo (aperto nel 1959), di grande rilevanza per il
commercio dei cereali e il trasporto in container, ed è dotata di due aeroporti
internazionali (Mirabel e Dorval). La popolazione di Montreal, bilingue, è in
prevalenza francofona.
Paesaggio urbano
La città, che si estende in
un'ampia pianura e su alcune colline, è dominata dal mont Royal (233 m),
situato nel cuore della città, ed è una felice mescolanza di architettura
antica e moderna urbanistica. Dalla place d'Armes si può ammirare il Seminario
di Saint-Sulpice, completato verso il 1685. Di grande interesse la Basilica di
Notre-Dame-de-Bonsecours (1771) e gli edifici della Banca di Montreal
(1848-1968). Tra la Place d'Armes e il lungofiume si estende la Vecchia
Montreal, con antichi edifici come la Maison Saint Gabriel (1668) e il Castello
di Ramezay (1705), ora Museo. Il quartiere degli affari si trova fra il fiume
San Lorenzo e il Mont Royal. I grattacieli degli uffici sono concentrati
intorno al René Lévesque Boulevard, mentre Sainte Catherine Street è la
maggiore arteria commerciale. Centro culturale di rilievo, la città ospita
diversi atenei, fra cui la celebre McGill University (1821), l'Université de
Montréal (1876) e l'Université du Québec à Montréal (1968). Tra le numerose
istituzioni culturali cittadine, il grande centro di espressione artistica
(Place des Arts), che accoglie teatri e sale da concerto, sede dell'Orchestra
sinfonica di Montreal, il Museo delle belle arti di Montreal, il Museo di arte
contemporanea e il Museo McCord, con una collezione di arte e manufatti
canadesi. Di grande interesse il Centro canadese di architettura che comprende
un museo e un centro studi. Il Parc des Îes, un parco di divertimenti
sull'isola Sainte-Hélène, occupa l'area dell'Esposizione universale del 1967.
Storia
Nel 1535 l'esploratore francese
Jacques Cartier sbarcò sull'isola di Montreal e visitò il villaggio tribale di
Hochelaga, ai piedi dell'odierno Mont Royal. Il primo insediamento europeo
permanente sul luogo dove sorge la moderna città venne stabilito nel 1642,
quando l'amministratore francese Paul de Chomedey, signore di Maisonneuve,
fondò la missione di Ville Marie sulle rive del fiume San Lorenzo. Lo sviluppo
della comunità fu ostacolato nel XVII secolo dai frequenti attacchi indiani, ma
nel XVIII secolo la città fiorì come centro per il commercio delle pellicce.
Gli inglesi occuparono Montreal nel 1760 e la regione entrò a far parte
dell'impero britannico del Nordamerica nel 1763. Tra il 1775 e il 1776,
all'inizio della guerra d'Indipendenza americana, la città fu occupata dagli
americani. Fu sede del governo canadese dal 1844 al 1849. Con l'ampliamento del
porto all'inizio del XIX secolo e l'arrivo della ferrovia a metà Ottocento,
Montreal iniziò a svilupparsi come centro industriale e ad accogliere
immigranti provenienti da ogni parte del mondo. All'inizio del XX secolo
divenne il maggiore centro industriale e commerciale del Canada.
Abitanti: 3.127.242 (1991).
QUEBEC
Québec (città) Città e capoluogo della provincia di Québec, in Canada.
Situata nella parte meridionale della provincia, Québec sorge sulla sponda sinistra
del San Lorenzo, all'inizio del suo estuario, alla confluenza del San Lorenzo e
del Saint-Charles. Principale centro commerciale, finanziario e culturale della
regione, è uno dei porti più attivi e attrezzati del paese. È sede di fonderie,
tabacchifici, stabilimenti siderurgici, industrie cartarie, alimentari,
chimiche, elettrotecniche, tessili e del legno. Gran parte della forza lavoro
locale è occupata nel terziario e nella pubblica amministrazione. La città è
servita da un'efficiente rete stradale e ferroviaria oltre che da un aeroporto
internazionale. La maggioranza della popolazione è francofona. Il toponimo
della città deriva da un termine algonchino che significa "restringimento
delle acque".
La città di Québec si
divide in due zone: il nucleo originario (Haute-Ville), sul promontorio di Capo
Diamond, di aspetto tipicamente europeo, e il quartiere moderno (Basse-Ville),
sulla riva del San Lorenzo, centro economico della città. Le mura, costruite
tra il 1823 e il 1832, circondano la città vecchia e sono sovrastate dalla
Cittadella. Altri luoghi d'interesse sono la Dufferin Terrace, passeggiata
panoramica della Haute-Ville; il castello in stile gotico-rinascimentale di
Frontenac; il convento delle Orsoline (1641); la chiesa di Notre-Dame-des-Victoires
(1688); la cattedrale anglicana (1793) e gli edifici del Parlamento (XIX
secolo). Centro culturale di rilievo, Québec ospita l'università Laval (1852),
gli archivi nazionali, il Conservatorio di musica del Québec e numerosi musei.
Quando l'esploratore francese
Jacques Cartier visitò la regione nel 1535, sul sito dell'odierna Québec
sorgeva Stadacona, villaggio degli indiani algonchini. Il primo insediamento
europeo stabile fu opera del navigatore francese Samuel de Champlain, che nel
1608 costruì qui una postazione commerciale e diede alla colonia il nome
attuale. La città cadde in mano agli inglesi nel 1629, ma tre anni dopo venne
conquistata dalla Francia. Quando la colonia della Nuova Francia ricevette il
titolo di provincia reale (1663), la città di Québec fu scelta come capitale.
Gli inglesi tentarono più volte di conquistarla (spedizioni del 1690 e 1711),
ma la occuparono solo nel 1759, durante la guerra coloniale anglo-francese. Con
il trattato di Parigi (1763), la Francia cedette formalmente il Québec alla
Gran Bretagna. Nel 1775-1776, durante la guerra d'indipendenza americana, le
forze americane assediarono senza successo la città. Québec fu capitale del
Basso Canada dal 1791 al 1841 e delle Province Unite del Canada dal 1851 al
1855 e dal 1859 al 1867. Nel 1867, con la formazione del Dominion of Canada, la
città fu scelta come capitale della provincia di Québec. Durante la seconda
guerra mondiale a Québec si svolsero due importanti conferenze (1943, 1944) dei
vertici Alleati. Abitanti: 167.517 (1991).
QUEBEC
Québec (provincia) Provincia del Canada orientale. Confina a nord con la
baia di Hudson e la baia di Ungava; a nord-est con la provincia di Terranova; a
sud-est con il golfo del San Lorenzo e con il New Brunswick; a sud con gli
Stati Uniti; a sud-ovest con l'Ontario; a nord-ovest con la baia di James.
Entrò nella Federazione canadese il 1° luglio del 1867. Il suo nome deriva da
un termine algonchino che significa "luogo dove il fiume si
restringe", riferito al fiume San Lorenzo nel punto in cui oggi sorge la
capitale, Québec. Altre città importanti sono Montreal, Sherbrooke, Laval e
Verdun.
IL TERRITORIO
Il Québec è la più estesa delle
province canadesi. Con una superficie di 1.540.680 km2 occupa il
15,5% del territorio nazionale e comprende 183.890 km2 di specchi
d'acqua dolce. La distanza massima da nord a sud è di circa 1930 km,
quella da est a ovest di circa 1610. L'altitudine va dal livello del mare ai
1622 m del monte d'Ibreville, tra i monti Torngat. L'isola Anticosti e le
isole Maddalena, nel golfo del San Lorenzo, fanno parte della provincia, la cui
fascia costiera è di circa 13.775 km. Il Québec può essere diviso in tre
regioni: la vasta area dello Scudo canadese (il 90% della provincia),
costituito a sud dai monti Laurentidi e a nord da una regione pianeggiante e
costellata da laghi permanentemente ghiacciata (vedi permafrost);
la regione appalachiana, una propaggine dei monti Appalachi degli Stati Uniti,
in prevalenza costituita da catene montuose parallele di roccia sedimentaria
che comprendono i monti Notre Dame; il bassopiano Laurenziano, che si snoda
lungo il fiume San Lorenzo ed è interrotto, presso Montreal, dalle Monteregian
Hills. I fiumi più importanti della provincia sono il San Lorenzo e l'Ottawa. I
numerosissimi laghi comprendono il lago Mistassini e il lago Saint-Jean.
Clima
Il clima del Québec è
caratterizzato da forti variazioni regionali, con inverni lunghi e rigidi,
estati brevi e fresche e abbondanti precipitazioni durante l'intero arco
dell'anno (484 mm a Fort-Chimo e 1000 mm a Montreal). Nella regione
settentrionale dello Scudo, il clima è artico, mentre è moderatamente
continentale e umido sugli altopiani Laurenziani, nella regione appalachiana e
nel bassopiano Laurenziano. Fort-Chimo, a nord, ha temperature medie che
variano dai -23 °C in gennaio agli 11 °C in luglio, mentre a Montreal
si passa dai -9 °C in gennaio ai 22 °C in luglio.
Flora e fauna
I differenti tipi di vegetazione
del Québec corrispondono alle principali zone climatiche. La penisola di
Ungava, nel Labrador nordoccidentale, è coperta da tundra, con bassi arbusti,
muschi e licheni. Un'ampia zona, in cui alla tundra si alternano distese di
conifere, che comprendono varie specie di abeti e larici, ricopre la metà
subartica dell'altopiano centrale dello Scudo. Più a sud si trovano estese
foreste di conifere e di latifoglie (69% della superficie della provincia). Nel
Québec vivono molte specie animali. Nell'estremo nord sono comuni la foca,
l'orso polare e la volpe artica; nei boschi di conifere e nelle foreste sono
numerosi i lupi, gli orsi neri, i caribù e le alci. Sono molto diffusi anche
castori, martore, lontre e visoni. Per quanto riguarda l'avifauna si citano
anatre, oche, pernici. Le acque dolci ospitano trote, lucci e pesci persici,
mentre il mare è popolato principalmente da merluzzi, salmoni rossi e aringhe.
RISORSE ECONOMICHE
In Québec l'attività estrattiva
copre l'8% del valore totale della produzione canadese nel settore. La
provincia è leader mondiale nella produzione di amianto e importante produttore
di combustibili minerali: vengono estratti principalmente ferro, oro, rame e
zinco. Più del 75% del reddito degli agricoltori del Québec proviene dalla
vendita del bestiame o di prodotti da esso derivati; il resto, dai raccolti. Le
principali colture sono patate, cereali, barbabietola da zucchero, tabacco e
frutta. Importanti sono anche l'industria lattiero-casearia e l'allevamento di
suini, pollame e bovini. Circa tre quarti del legname, derivato da conifere,
viene impiegato nell'industria cartaria e nell'edilizia. La pesca è importante
solo nella penisola Gaspé e nelle isole Maddalena. La provincia produce inoltre
considerevoli quantitativi di pelli non conciate, principalmente di castoro,
martora, rat musqué, lontra, volpe e foca.
Il Québec, dopo l'Ontario, è la
seconda provincia industriale del Canada. Le industrie più importanti sono
quelle alimentari, cartarie, tipografiche, tessili e chimiche.
Popolazione
Il
Québec ha 6.898.963 abitanti (1991) e una densità complessiva di circa 4 unità
per km2. Gran parte della popolazione è francese, soltanto il 9%
è anglofona. Nella provincia vivono inoltre più di 75.000 amerindi e 11.400
meticci.
Ordinamento
dello stato
La
provincia ha un ordinamento di tipo parlamentare. Capo dell'esecutivo è il
leader del partito di maggioranza, presidente del Consiglio dei ministri. Il
corpo legislativo, chiamato Assemblea Nazionale, è di tipo monocamerale e i
suoi membri sono eletti a suffragio universale.
Storia
Prima dell'arrivo
degli europei, la regione era popolata da algonchini, uroni e irochesi.
Dichiarata territorio francese nel 1534 dall'esploratore Jacques Cartier, la
regione vide nel 1608 la fondazione della prima colonia di europei a Stadacona,
la futura Québec. Il dominio inglese ebbe invece inizio nel 1763 dopo che, con
il trattato di
Parigi,
i francesi cedettero al nemico la Nuova Francia (l'attuale Québec).
Con l'atto costituzionale del 1791,
il Québec venne diviso in due province: il Basso Canada (oggi Québec), in
prevalenza francofono, e l'Alto Canada (oggi Ontario), anglofono. Da quando la
separazione dei due territori è divenuta definitiva, nel 1867, il Québec ha
sempre rivendicato la propria individualità politica. Nel 1967 il Partito del
fronte di liberazione del Québec, sostenitore della totale indipendenza del
paese, compì azioni terroristiche ricevendo l'appoggio del presidente francese
Charles de Gaulle. Le aspirazioni autonomistiche si sono attenuate solamente
per un breve periodo, a seguito della proclamazione del francese come lingua
ufficiale, nel 1974. Nel 1987,
infatti, la mancata attuazione degli accordi, che avrebbero dovuto riconoscere
al Québec i privilegi di provincia autonoma nell'ambito della nazione canadese,
determinò il risveglio delle istanze indipendentiste.
TORONTO
Toronto Città del Canada, capoluogo della provincia dell'Ontario, sulla sponda occidentale del lago Ontario, presso la foce del fiume Humber. Importante centro finanziario, commerciale e industriale, Toronto costituisce il più vasto agglomerato urbano del paese, sede delle maggiori banche e compagnie assicurative. La Borsa di Toronto è, dopo quella di New York, la seconda del Nordamerica. L'industria cittadina è attiva nei settori agroalimentare, cartario, grafico-editoriale, meccanico, petrolchimico e dei mezzi di comunicazione. L'Università di Toronto, fondata nel 1827, è il principale ateneo del paese. Istituzioni culturali di rilievo sono la Toronto Symphony Orchestra, la Canadian Opera Company e il National Ballet of Canada.
Il nome
della città deriva da una parola di lingua huron e significa probabilmente
"luogo di ritrovo". Il Toronto Passage, com'era chiamato, veniva
infatti usato già nel 1615 come scorciatoia via terra fra i laghi Ontario e il
lago Huron. Su questo territorio, una guarnigione francese costruì verso la
metà del XIX secolo Fort Rouillé, primo nucleo della città. Successivamente
nella zona si rifugiarono, dopo la sconfitta, alcuni reduci della guerra
d'Indipendenza americana. Nel 1793 alla neonata località fu dato il nome di
York, in onore del duca di York. La città, che mantenne questo nome fino al
1834, divenne la capitale della colonia inglese e, grazie alle attività di un
gruppo dominante tory, si sviluppò come nodo di comunicazioni e centro
commerciale. Le grandi industrie locali nacquero alla fine del XIX secolo, e
dopo il 1900 l'economia decollò in seguito alla scoperta di giacimenti minerari
nei pressi della città.
Abitanti: 635.395; agglomerato urbano: 3.893.046 (1991).
OTTAWA
Ottawa (città) Capitale del Canada, nella
provincia dell'Ontario, sulla riva meridionale dell'Ottawa, di fronte a Hull,
nel Québec. È il centro amministrativo del paese, di cui è anche il principale
polo commerciale e industriale. Le attività governative svolgono un ruolo di
rilievo nell'economia cittadina, dopo il declino delle attività tradizionali
(taglio e trasporto dei tronchi d'albero e commercio di pellicce). Fiorente
anche il turismo. La città è sede di stamperie, industrie chimiche,
elettroniche, cartotecniche, agroalimentari e impianti per la produzione di
bevande, mobili e abbigliamento. Importante nodo di comunicazioni stradali e
ferroviarie, Ottawa è servita da un aeroporto internazionale. Il canale Rideau
collega Ottawa con il Lago Ontario a Kingston.
Paesaggio urbano, istituzioni accademiche e culturali
Città cosmopolita di grande bellezza, Ottawa vanta
magnifici parchi e imponenti edifici pubblici. Tra le principali istituzioni
accademiche si ricordano l'Università di Ottawa e la Carleton University
(1942). La National Gallery of Canada, fondata nel 1913, ospita importanti
collezioni d'arte canadese, asiatica ed europea. Di grande interesse anche il
Museo della natura canadese (ex Museo nazionale di storia naturale) e il Museo
nazionale di scienza e tecnologia. Monumenti architettonici degni di nota sono
gli edifici del Parlamento in stile gotico (ricostruito dopo il rovinoso
incendio del 1916), la Rideau Hall (1838), residenza ufficiale del governatore
generale del Canada e il National Arts Centre, centro culturale polivalente
inaugurato nel 1969. Ottawa è infine sede della Biblioteca nazionale e della
Zecca reale canadese.
Storia
Nel 1613, l'area che ospita oggi la città di Ottawa fu visitata dall'esploratore francese Samuel de Champlain. Due secoli più tardi, nel 1827, sul sito dell'attuale città fu fondato il villaggio di Bytown, che prese il nome dal colonnello John By, direttore della costruzione del Canale di Rideau. L'insediamento divenne allora un centro di silvicoltura nella valle del fiume Ottawa. Nel 1855 la comunità venne ribattezzata Ottawa, probabilmente in riferimento alla tribù autoctona degli ottawa o outaouais. Tre anni più tardi la regina Vittoria proclamò Ottawa sede del governo delle Province Unite del Canada, e nel 1867 la città divenne la capitale del nuovo Dominion del Canada. Abitanti: 313.987 (1991).
VANCOUVER
Vancouver Città del Canada, nella Columbia Britannica
sudoccidentale, è situata in una insenatura dello stretto di Georgia, di fronte
all'isola di Vancouver. Porto di rilievo della costa pacifica, Vancouver è il
maggiore centro commerciale, produttivo, finanziario, turistico e culturale
della provincia. Dopo Toronto (nell'Ontario) e Montreal (nel Québec) è la terza
area metropolitana del Canada. L'industria locale è attiva nei settori
metallurgico, cantieristico, cartario, petrolchimico, alimentare, del legno e
della conservazione del pesce. Importante nodo stradale e ferroviario,
Vancouver è dotata di un aeroporto internazionale sulla vicina Sea Island.
Città cosmopolita inserita in una zona pittoresca in prossimità dei rilievi
della Catena Costiera, Vancouver presenta grandi edifici moderni e vanta
numerosi parchi. Tra questi, lo Stanley Park, che ospita l'acquario pubblico e
uno zoo, e il Vanier Park, dove si trovano il Maritime Museum, il planetario e
il Vancouver Museum, con una collezione d'arte e creazioni aborigene. Degni di
nota anche la Vancouver Art Gallery e i giardini botanici Van Dusen. Il
quartiere di Chinatown ospita una delle comunità cinesi più grandi del
Nordamerica. Vancouver è sede universitaria e possiede un'orchestra sinfonica.
Il sito dell'odierna città venne visitato dall'esploratore spagnolo José Maria
Narvaez nel 1791. Il primo insediamento permanente, creato intorno al 1865 con
il nome di Gastown, venne ribattezzato Granville nel 1870. Quando la città
ottenne l'autonomia, nel 1886, ricevette il nome attuale in omaggio al capitano
George Vancouver, esploratore inglese che aveva visitato la regione nel 1792.
All'inizio del XX secolo Vancouver divenne un importante centro per la
lavorazione del legname, nonché nodo ferroviario e porto di rilievo, superando
Victoria quale maggiore centro commerciale della costa occidentale del Canada.
Abitanti: 1.602.502 (1991).
ISOLA DI VANCOUVER
sola di Vancouver Isola situata nell'oceano Pacifico, al largo della costa
sudoccidentale del Canada. Amministrativamente fa parte della Columbia
Britannica. Ha una superficie di 32.137 km2 ed è separata
dalla terraferma dagli stretti di Georgia e di Juan de Fuca, in cui sono
ubicati numerosi gruppi di isole minori. L'isola è prevalentemente montuosa e
la catena che la percorre in tutta la sua lunghezza è un'estensione della
Catena Costiera che attraversa gli stati dell'Oregon e di Washington. La vetta
più elevata è il Golden Hinde (2200 m). Nella zona sudorientale è situata una
bassa pianura costiera in cui sorgono le principali città dell'isola, Victoria
e Nanaimo. La costa occidentale è frastagliata e presenta numerosi fiordi.
L'isola di Vancouver è caratterizzata da un clima umido e mite e dalla presenza
di estese foreste. Le principali attività sono infatti legate alla produzione
di legname e all'industria del legno. Importanti risorse sono inoltre la pesca
(in particolare di salmoni e aringhe), l'industria mineraria (estrazione di
rame e minerali di ferro), l'agricoltura (prodotti caseari, ortaggi e frutta) e
il turismo. Negli ultimi anni la produzione di legname è stata oggetto di
crescenti polemiche (così come in tutte le altre regioni del nord-ovest del
Pacifico) che sono culminate nello scontro di Clayoquot Sound, nel 1993,
causato dal tentativo dei produttori di legname di estendere il proprio campo
d'azione nelle aree forestali ancora vergini. L'isola di Vancouver fu scoperta
da James Cook nel 1778 e nel 1792 fu esplorata da George Vancouver, il
navigatore inglese di cui porta il nome. La Hudson's Bay Company vi istituì,
nel 1843, sul luogo in cui sorge la città di Victoria, una base commerciale che
divenne la prima importante colonia europea della Columbia Britannica. Nel 1849
l'isola divenne un possedimento della corona britannica e nel 1866 fu posta
amministrativamente sotto la giurisdizione della Columbia Britannica. La
colonia divenne una provincia del dominion del Canada nel 1871. Il tasso
di sviluppo si accrebbe in seguito all'immigrazione, che caratterizzò la prima
parte del XX secolo.
WINNIPEG
Winnipeg Città del Canada e capoluogo del Manitoba, situata nella parte
sudorientale della provincia alla confluenza dei fiumi Red e Assiniboine. È il
principale centro del commercio e della rete di trasporti (strade, ferrovie,
aeroporto internazionale) di un’estesa zona dominata dalle attività agricole,
dall’allevamento di bestiame e dall’estrazione di minerali. Sede della
University of Manitoba (1877) e della University of Winnipeg (1947), la città
ospita musei, esposizioni d’arte e teatri. Nata da un insediamento di bianchi
che divenne un avamposto per il commercio delle pellicce, l’insediamento prese il
nome di Winnipeg nel 1870 e divenne la capitale della neonata provincia del
Manitoba, di cui entrò a far parte nel 1873. Nel XIX secolo, con l’avvento dei
trasporti e delle comunicazioni, la città conobbe una notevole espansione
commerciale e urbanistica, che proseguì in questo secolo. Con l’incorporazione
di alcune delle comunità limitrofe (1972) la città è divenuta una tra le più
densamente abitate del Canada, benché il suo sviluppo sia recentemente
rallentato.
Abitanti: 652.354 (1991).
EDMONTON
Edmonton Città del Canada, capoluogo della provincia dell'Alberta, sul fiume
Saskatchewan. È la più popolosa area metropolitana dell'Alberta, centro
commerciale, industriale e nodo di comunicazioni situato in una ricca area
agricola e mineraria (carbone, metalli preziosi, uranio). Nelle vicinanze si
trovano giacimenti di petrolio e gas naturale. L'economia cittadina si basa
essenzialmente sulle industrie petrolchimica, metallurgica e agroalimentare. Di
rilievo anche i settori delle telecomunicazioni, del mobilio,
dell'abbigliamento e delle ricerche biotecnologiche. Una strada collega
Edmonton a Dawson Creek, nella Columbia Britannica, punto d'arrivo
dell'autostrada dell'Alaska. I luoghi di maggior interesse sono l'Alberta
Legislative Building, l'Edmonton Civic Centre e il Fort Edmonton Park. Sede
della University of Alberta (1906), la città ospita istituzioni culturali degne
di nota, tra cui l'Edmonton Art Gallery, gli Archivi dello stato dell'Alberta e
il Conservatorio Muttart. Nel 1795, vicino al luogo dove sorge la città
attuale, la North West Company e la Hudson's Bay Company costruirono lungo il
fiume alcuni avamposti per il commercio delle pellicce. Fort Edmonton,
appartenente alla Hudson's Bay Company, divenne così centro di rifornimento per
il commercio delle pellicce nella zona del Canada nordoccidentale. Nel 1891 la
regione fu raggiunta dalla ferrovia canadese del Pacifico. Lo sviluppo della
città, avvenuto nei primi anni del XIX secolo, fu strettamente legato alla
scoperta dell'oro nello Yukon. A partire dagli anni Cinquanta è un importante
centro dell'industria petrolifera.
Abitanti: 616.741 (1991).
CALGARY
Calgary Città del Canada, nell'Alberta meridionale, alla confluenza dei fiumi Bow
e Elbow. È centro commerciale, finanziario e di comunicazioni di una regione
che produce petrolio e gas naturale. Oltre 300 compagnie petrolifere e di gas
naturale hanno sede a Calgary, definita la capitale petrolifera del Canada.
Attiva anche la produzione di cereali e l'allevamento del bestiame. Le
principali attività economiche vertono sull'industria agroalimentare, la
raffinazione del petrolio, la fabbricazione di prodotti chimici e di materiali
per l'edilizia. L'università di Calgary (1945), il Mount Royal College (1910) e
il Provincial Institute of Technology and Art (1916) sono le principali
istituzioni accademiche della città, che ospita anche il museo Glenbow e
l'Alberta Science Center and Centennial Planetarium. Il primo insediamento
canadese, chiamato Fort Brisebois, venne fondato nel 1875 come avamposto per la
polizia a cavallo del Nord-Est. Nel 1876 fu ribattezzato Fort Calgary, nome
probabilmente derivato da un'espressione gaelica che significa "fattoria
nella baia" o "pascolo nella baia". La comunità si sviluppò dopo
l'arrivo della ferrovia canadese del Pacifico nel 1883 e fu costituita città
nel 1893. Nel XX secolo, la crescita economica è stata favorita dallo sviluppo
dell'irrigazione agricola intorno alla città e dalla scoperta dei giacimenti di
petrolio e di gas. Calgary ha ospitato le Olimpiadi invernali del 1988.
Abitanti: 710.677 (1991).
HALIFAX
Halifax (Canada) Città del Canada, capoluogo della provincia della Nuova
Scozia, porto sull'Halifax Harbour, un'insenatura dell'oceano Atlantico. È un
importante centro economico, culturale e universitario e costituisce la città
più grande delle province marittime di Nuova Scozia, Isola Principe Edoardo e
Nuovo Brunswick. Vanta uno dei porti naturali più vasti e profondi della costa
nordamericana orientale ed è servita da importanti reti stradali e ferroviarie
oltre che da un aeroporto internazionale. La città ospita gli uffici di
numerose società finanziarie ed è centro delle attività amministrative
provinciali. L'industria locale è sviluppata nei settori alimentare, della
stampa, dell'editoria e della raffinazione del petrolio. Attiva anche la pesca,
la costruzione navale e l'assemblaggio di autoveicoli. Centro culturale di
rilievo, Halifax ospita numerosi atenei e istituti di istruzione superiore.
Luoghi di interesse sono l'imponente cittadella in pietra (ultimata nel 1856),
oggi museo, il Province House (1819), sede del governo della Nuova Scozia, la
chiesa di Saint Paul (1750), la più antica chiesa anglicana del Canada e
Martello Tower (1796-1798), antica fortificazione in Point Pleasant Park.
Occupata dagli inglesi nel 1749, quando il colonnello Edward Cornwallis vi
stabilì una base militare e navale, la città fu battezzata in onore di George
Montagu Dunk, secondo conte di Halifax, il funzionario inglese che progettò
l'insediamento. Halifax divenne un'importante base militare e navale durante la
guerra del 1812 e in entrambi i conflitti mondiali. Nel 1917 gran parte della
città venne distrutta dallo scoppio di una nave di munizioni entrata in
collisione con un'altra imbarcazione nel porto cittadino. La ricostruzione
avvenne grazie agli aiuti nazionali e stranieri. Dagli anni Sessanta e Settanta
sono stati intrapresi diversi progetti di ammodernamento urbano. Abitanti:
114.455 (1991).
SAINT JOHN
Inglese, Virgin Islands of the
United States), gruppo insulare delle Piccole Antille, situato nel mar dei
Caraibi a sud-est di Puerto Rico, e a sud delle isole Vergini Britanniche. È
composto da tre isole maggiori e da circa cinquanta isole minori, per lo più
disabitate. Le isole principali sono Saint Croix (207 km2), Saint Thomas
(83 km2) e Saint John (52 km2). Il
capoluogo è Charlotte Amalie (12.331 abitanti) su Saint Thomas. Altri centri
sono Christiansted e Frederiksted, entrambi su Saint Croix. La superficie
complessiva è di 344 km2, e la popolazione di 101.809 abitanti (1990). Il
territorio delle isole maggiori è prevalentemente collinare. Crown Mount (474
m), su Saint Thomas, è l'altura più elevata. Il clima è tropicale, mitigato dai
venti alisei (vedi vento). La temperatura media annua si aggira sui 26,7
°C. La vegetazione è rigogliosa e varia, di tipo tropicale. L'economia locale è
basata sul turismo. I principali prodotti di esportazione sono rum, orologi,
tessuti e farmaci. Ci sono inoltre impianti di lavorazione del petrolio e
dell'allumina. Politicamente le isole costituiscono un "territorio non
incorporato degli Stati Uniti", che le acquistarono dalla Danimarca nel
1917. Fino al 1931 furono amministrate dal ministero della Marina, poi furono
affidate al ministero dell'Interno. Il potere esecutivo è gestito da un governatore,
che, dal 1970, viene eletto dai cittadini. Probabilmente le isole furono
abitate da indios arawak, che furono poi sostituiti da tribù di caribi a
partire dal XV secolo. Cristoforo Colombo visitò le isole Vergini nel 1493,
durante il suo secondo viaggio. I danesi colonizzarono Saint Thomas nel 1666.
Nel XVIII secolo si svolgeva sulle isole un fiorente commercio di schiavi e si
produceva la canna da zucchero. Dopo l'abolizione della schiavitù (1848) la
produzione di canna da zucchero conobbe un forte declino.
SAINT JOHN’S
Saint John's Città del Canada, capoluogo della provincia di
Terranova, sulla penisola di Avalon. Importante porto peschereccio accessibile
alle navi oceaniche e collegato con l' oceano Atlantico da un lungo canale
chiamato "Narrows", Saint John's è anche un centro commerciale e
industriale (prodotti alimentari, tessili, attrezzature per la pesca, mobili e
macchinari). A partire dagli anni Novanta l'industria della lavorazione del
merluzzo, importante attività cittadina fin dal XVIII secolo, ha subito una
forte contrazione. Sede di università (1925), Saint John's ospita il palazzo
dell'amministrazione provinciale (inaugurato nel 1959), il Signal Hill National
Historic Site, con la Cabot Tower (1896) dove Guglielmo Marconi ricevette il
primo messaggio radio d'oltreoceano, e l'Arts and Culture Center, con un
auditorium e un museo marittimo. Dal 1826 nella città si svolge un'importante
regata. La zona fu probabilmente scoperta dall'esploratore italiano Giovanni
Caboto nel 1497, ma i primi insediamenti stabili risalgono al 1528. La località
fu rivendicata dall'Inghilterra nel 1583 dal navigatore Humphrey Gilbert, e
durante la guerra d'indipendenza americana fu un'importante base navale
britannica. Fu amministrata da un governo coloniale fino al 1888, quando
ottenne lo status di città. Abitanti: 95.770 (1991).
ISOLA PRINCIPE EDOARDO
sola Principe Edoardo (Inglese, Prince Edward Island), isola del Canada
orientale, situata nella parte meridionale del golfo di San Lorenzo; lo stretto
di Northumberland la separa a sud dalla Nuova Scozia e dal New Brunswick. Con
una superficie di 5660 km2 e una popolazione di 129.765 abitanti
(censimento del 1991), dei quali circa 1100 indiani d'America, costituisce la
più piccola provincia canadese. L'isola è così chiamata in onore del principe
Edoardo, duca di Kent e Strathern, figlio di Giorgio III d'Inghilterra. Le
lievi ondulazioni (la massima altitudine è di 142 m) e il colore rossiccio di
gran parte del suolo, dovuto alla presenza di ferro nelle rocce sottostanti,
caratterizzano il paesaggio dell'isola insieme alle estese foreste composte sia
da alberi decidui sia da conifere (aceri, pini, betulle e abeti). Quasi tutti i
corsi d'acqua dell'isola, attraversata al centro dal fiume Hillsborough, sono
di piccole dimensioni, come pure i laghi d'acqua dolce. Il clima è fresco e
variabile. A Charlottenbourg, il capoluogo, la temperatura media è di circa 18
°C a luglio e scende a circa -6,7 °C a gennaio. Le precipitazioni medie
annue, equamente distribuite nei vari periodi dell'anno, sono di 1120 mm. La
popolazione, per il 94% anglofona e per il 4% francofona, è dedita
all'agricoltura (patate, cereali, foraggi, tabacco e frutta), all'allevamento
di bovini, suini e pollame, alla pesca (soprattutto aragoste) e alla
lavorazione delle risorse ittiche e agricole.
Storia
Il primo europeo ad approdare
nell'isola, allora abitata dalla popolazione dei micmac, fu, nel 1534,
l'esploratore francese Jacques Cartier. Nel 1603 Samuel de Champlain la
rivendicò in favore della Francia, dandole il nome di isola Saint-Jean. Nel
1745 parte della provincia francese dell'Acadia passò sotto il controllo degli
inglesi, ma tre anni dopo venne riconquistata dalla Francia. Occupata dalle
truppe britanniche nel 1758, durante la guerra coloniale anglo-francese, venne
poi ceduta agli inglesi secondo quanto disposto dal trattato di Parigi del
1763. L'isola fu parte della Nuova Scozia fino al 1763, anno in cui venne
dotata di un'amministrazione autonoma. Nel 1799 assunse il nome di isola Principe
Edoardo; a partire dal 1851 ebbe un governo di tipo rappresentativo e il 1°
luglio 1873 entrò a far parte della Federazione canadese
Attualità
ANIMALI PRINCIPALI
Orso bruno
Nonostante una notevole frammentazione
in varie sottospecie, l'orso bruno, Ursus
arctos, è tuttora il membro più diffuso
della sua famiglia. È presente in regioni
sparse dalla Spagna al Giappone e nel
Nord delle Montagne Rocciose degli Stati
Uniti, con una diffusione maggiore in
Russia, Alaska e Canada. L'ampia gamma
della specie comprende molte varianti,
dall'enorme orso bruno che abita le fasce
costiere dell'Alaska e della Kamchatka
fino ai più piccoli dell'Europa meridionale,
dove gli esemplari maggiori e più
pericolosi furono eliminati molto tempo
fa. L'orso bruno ha pelliccia variabile, dal
marrone chiaro al grigio-nero; nelle zone
interne dell'America del Nord, a causa
del mantello coperto di ghiaccio, viene
chiamato grizzly.
Johnny Johnson/Animals Animals
Lontra marina
Le Isole
Pribilof, situate tra la Baia di
Bristol
in Alaska e il Mare di Bering
ospitano
durante l'estate la lontra
marina, Callorhinus
ursinus. Questo
esemplare
e i suoi compagni appartengono
al
branco più grande del mondo, che si
ritrova
attorno alle Isole Pribilof per
nutrirsi
nel circostante mare pescoso. I
piccoli
del branco vengono alla luce su
queste
isole e si uniscono agli adulti nella
lunga
traversata verso la loro meta
invernale
al largo della costa della
California
meridionale.
Robert W. Hernandez/Photo Researchers, Inc.
L'aquila di mare dalla testa bianca
Haliaeetus
leucocephalus Nel 1782
l'aquila di mare dalla testa bianca fu
scelta come simbolo nazionale degli Stati
Uniti, a dispetto di Benjamin Franklin, che
riteneva l'aquila "un uccello dal carattere
moralmente riprovevole" (la scelta di
Franklin era caduta sul tacchino
selvatico). Le aquile di mare dalla testa
bianca sono uccelli predatori, monogami,
che si accoppiano per la vita e che
costruiscono enormi nidi a foggia di
piattaforma, che possono pesare fino a 2
tonnellate: non c'è pertanto da stupirsi se
le coppie di uccelli di solito utilizzano lo
stesso nido per tutta la vita. Le
responsabilità parentali, come la
costruzione del nido, la cova delle uova e
la crescita dei piccoli, sono condivise in
egual misura tra i genitori. Per quanto le
aquile di mare dalla testa bianca siano
diffuse in tutto il continente
nordamericano, fin dagli anni Cinquanta
sono rare nel territorio pianeggiante degli
Stati Uniti, da quando il loro habitat andò
scomparendo e furono inoltre esposte ai
pericoli derivanti dai pesticidi e dai
metalli pesanti concentrati nel pesce di
cui si nutrono. Grazie a impegni recenti,
comunque, si è verificata un'inversione di
tendenza e nel 1994 l'aquila di mare dalla
testa bianca è stata tolta dall'elenco
delle specie in via d'estinzione.
Stephen Dalton/Animals Animals
Puma o coguaro
A eccezione dell'uomo, nessun mammifero
occupa un habitat così esteso in latitudine
come il Puma concolor. Questo felino,
elegante e di color grigio dorato, è
conosciuto anche con altri nomi, quali
coguaro, pantera e leone di montagna,
sebbene non sia un leone. La sua
diffusione originaria si estendeva a
foreste di ogni tipo: praterie, savane,
zone umide e deserti, dall'Atlantico al
Pacifico nell'America del Nord,
nell'America Centrale e nell'America del
Sud e attraverso ben 100° di latitudine
dallo Yukon allo Stretto di Magellano. In
molti luoghi il puma comincia a scomparire,
ma è tuttora presente in tutto il
continente americano.
Daniel J. Cox/ALLSTOCK, INC.
Gufo nordico macchiato
Strix occidentalis caurina Questa sottospecie
di gufo, di taglia grande, chiazzato e con gli occhi scuri, si riproduce solo
nelle fitte foreste originarie del Pacific Northwest dell'America del Nord. Si
nutre principalmente di piccoli mammiferi e ogni coppia necessita di uno spazio
vitale tra 560 e 1.820 ha. Si tratta di un animale notturno che non sopporta
temperature anche solo moderatamente elevate poiché dotato di un fitto mantello
di piume. Il gufo nordico macchiato è una specie in via d'estinzione a causa
della scomparsa del suo habitat, (dovuta alla deforestazione) e alla
frammentazione delle foreste. All'inizio degli anni Novanta rimanevano solo
3.000 coppie circa nel territorio federale e un numero decisamente inferiore
nelle riserve private. Il gufo nordico macchiato è al centro di una disputa
tuttora in corso tra ambientalisti e tagliaboschi.
Jack Wilburn/Animals Animals
Falco pellegrino
Falco peregrinus Famoso per la sua
abilità nel volo, il falco pellegrino ha una
velocità media di 100 km all'ora, che
raggiunge i 320 km orari quando scende in
picchiata. La presa dei suoi artigli è di
solito sufficiente a uccidere la preda.
Questo falcone, tuttavia, benché diffuso
in ogni parte del mondo con un grande
numero di sottospecie, si trova in
pericolo, anche per la riduzione dello
spessore dei gusci delle uova causata
dall'utilizzo eccessivo di insetticidi.
All'inizio degli anni Novanta restavano
solo 500 coppie circa di sottospecie in
America del Nord, presenti soprattutto
negli Stati Uniti occidentali.
Art Wolfe/ALLSTOCK, INC.
Piviere melodioso
Charadrius melodus Il piviere melodioso
dalle zampe arancioni vive sulle spiagge,
sulle sponde dei laghi e nelle dune
dell'America del Nord, riproducendosi
soprattutto in Massachusetts, a New
York, nel New Jersey e in Virginia. Le
coppie di pivieri, uccelli monogami,
ritornano ogni anno negli stessi luoghi di
nidificazione, collaborando alla
costruzione del nido, all'incubazione delle
uova e alla cura dei pulcini. Negli anni
Venti, una caccia indiscriminata ne ha
minacciato la sopravvivenza; anche oggi il
degrado o la perdita dell'habitat lo
rendono un animale in via d'estinzione:
agli inizi degli anni Novanta, il numero dei
pivieri melodiosi era sceso a 4.000
esemplari circa.
Joe McDonald/Animals Animals
Orso polare
I più imponenti predatori terrestri
appartengono alla famiglia dei plantigradi:
l'orso polare, Ursus maritimus e l'orso
bruno, o grizzly. I maschi delle due specie
possono superare i 750 kg. L'orso polare
vive nelle coste della tundra, sul pack e
sul mare ghiacciato della regione artica,
dove si nutre quasi esclusivamente di
carne di foca. Come molti grandi
mammiferi, gli orsi possono spostarsi per
notevoli distanze. Poiché il tasso di
crescita della popolazione degli orsi è
molto lento, è difficile combattere gli
effetti della caccia intensiva. Soltanto le
popolazioni indigene dell'Artico sono
autorizzate a cacciare l'orso polare, ma è
difficile far rispettare la legge. Un
rischio ancora maggiore è il crescente
sviluppo dell'estremo Nord, dove sono in
atto ricerche per lo sfruttamento di
petrolio e gas.
Johnny Johnson/Animals Animals
Salmone rosso o dal dorso azzurro
Oncorhynchus nerka Questo salmone dal
colore verde-azzurro trascorre buona
parte della sua vita adulta nell'oceano,
trasferendosi in estate nell'acqua dolce
dei fiumi per deporre le uova. Dotato di
un odorato finissimo, il pesce che depone
le uova è in grado di ritornare
esattamente sul luogo della schiusa, anche
se questo si trova migliaia di chilometri a
monte della foce del fiume. Durante la
posa i maschi subiscono un incredibile
cambiamento di colore. La testa diventa
verde, il corpo rosso vivo e le pinne
caudali giallo-verdi. Come gli altri
salmonidi, l'adulto muore poco dopo la
posa. Popolazioni di lago, questa specie si
trova nei Paesi affacciati sul Pacifico (dal
Giappone settentrionale al Mare di Bering
e alla California meridionale). La
costruzione di dighe, il trasporto dei
tronchi via acqua, l'inquinamento e la
pesca eccessiva hanno provocato un calo
del numero di questo tipo di salmone.
Johnny Johnson/ALLSTOCK, INC.
Castoro americano
Castor canadensis Il castoro americano è
un abile costruttore e le sue opere sono
visibili nelle zone umide e nei laghi del
America del Nord. Questo grosso
roditore si costruisce confortevoli dimore
di legna e fango e, per garantirsi un livello
sufficientemente alto di acqua in modo
che l'entrata della tana rimanga
sommersa, erige complesse dighe che
superano a volte i 31 m di lunghezza. La
coda larga e piatta, il manto spesso e
coperto di grasso e le zampe posteriori
palmate rendono questo animale adatto
alla vita acquatica. Il castoro si nutre
principalmente della corteccia e dei
germogli degli alberi: con gli enormi denti
è in grado di rosicchiare il solido legno di
quercia riuscendo ad abbattere un albero
di 41 cm di diametro in una sola notte.
Leonard Lee Rue III/Bruce Coleman Inc.
Volpe polare
È noto che la superficie corporea degli
animali favorisce la dispersione termica:
pertanto molti mammiferi che abitano le
regioni torride del deserto sono di forma
minuta e allungata, provvisti di grandi
orecchie e lunghe zampe, in modo da
poter disporre di superficie aggiuntiva
attraverso la quale disperdere l'eccesso
di calore corporeo, come per esempio
avviene nelle lepri o nelle gazzelle del
deserto. I mammiferi che abitano le zone
fredde, invece, devono conservare il
calore; per questo motivo sono spesso
forniti di corpi massicci con estremità
tozze, come per esempio le lepri artiche e
il bue muschiato. La volpe polare, Alopex
lagopus, ha muso corto e orecchie
piccole,
caratteristiche delle creature che vivono
nella regione del Polo Nord, e caccia nella
tundra i lemming, animali dalla struttura
corporea ancora più compatta,
cancellando nel mare di ghiaccio le proprie
tracce per sfuggire alla caccia degli orsi
polari.
Jim Brandenburg/Minden Pictures