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Stefano Kristel

La Salle, 12 dicembre 2000.

Cl. 3^B

 

GIAPPONE

 

 

Il Giappone si trova al largo della costa asiatica orientale ed è costituito da circa 1042 isole. Ha una superficie di 372.824 Kmq e i suoi abitanti, di razza Giapponese, sono 126.281.000. Questa razza è il risultato della fusione tra i Mongoli, gli Indonesi e gli Ainu che furono i primi ad abitare nell'isola. La densità di popolazione è del 339 ab/kmq ed è così alta perché c'è poca natalità, ma scarsa mortalità. La speranza di vita per gli uomini è di 77 anni, mentre quella delle donne è di 84. Il numero dei disoccupati è del 3,4% della popolazione che abita prevalentemente nelle città perchè nei paesini non è molto praticata l'agricoltura e, di conseguenza, la gente si sposta nelle città per trovare lavoro.

 


 

 


La densità della popolazione urbana è quindi del 77%. La religione più praticata è quella scintoista, che occupa la metà della popolazione, seguita da quella buddista e poi da quella cristiana, che è praticata pochissimo. Il settore in cui sono occupate più persone è il terziario con il 66% della popolazione, il secondo è il secondario con il 28% e il primario è il settore che occupa meno popolazione: 6%. Il suolo è, infatti, utilizzato nel seguente modo: il 14% è utilizzato per l'agricoltura, mentre il 66% è occupato da boschi. La lingua parlata è il Giapponese e la moneta utilizzata è lo Yen.

 

 

Il PIL pro capite è di 22.919. La forma di governo è la monarchia costituzionale e la capitale è Tokyo.

 

 

La storia

 

Fondato come stato unitario tra il VII e II secolo a.C., ebbe molti contatti con la Corea da cui trasse numerosi elementi cinesi: la scrittura, la letteratura e le arti.

Dal 1853 il Giappone ebbe contatti con il mondo Occidentale. Questo fatto fece sì che il feudalesimo fu abolito e trasformò l'economia da agricola in industriale. Qualche anno dopo si lanciò nella conquista coloniale per avere delle materie prime per l'industria. Colonizzò alcune aree del sud-est asiatico come la Cina e la Corea.

La voglia di espandersi portò il Giappone nella Seconda Guerra Mondiale a fianco della Germania, dell'Austria e dell'Italia. L'esplosione delle prime bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki, il 6 e 9 agosto 1945, pose fine alla guerra e i domini del Giappone diminuirono del 46%.

Il Giappone è ora una grande potenza economica.

 

 

 

Le città

 

 

TOKYO

Tokyo è la capitale del Giappone. Essa si trova sulla costa orientale dell'isola di Honshu. Come ogni città Giapponese possiede un porto, quello di Yokohama. A Tokyo esiste un antico castello che ricorda l'epoca in cui la città, chiamata Edo, era la capitale di un regno locale. Una particolarità di questa metropoli sono le vie: infatti, non esiste un nome che le distingue, per trovarle bisogna orientarsi grazie ad alcuni punti di riferimento.

 

OSAKA

Osaka si trova nell'isola di Honshu ed è il secondo centro economico Giapponese. Lo sviluppo del dopoguerra ha reso necessari enormi lavori d'interramento del litorale marino per guadagnare spazi su cui costruire fabbriche, uffici, abitazioni e un aeroporto.

 

YOKOHAMA

Yokohama è il secondo scalo portuale del Giappone oltre che importante centro industriale. Si trovano grandi industrie agroalimentari, automobilistiche, siderurgiche e cantieristiche.

 

KYOTO

Kyoto è l'antica capitale imperiale dall'VIII al XIX secolo e un'antica città storica. Risparmiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, conserva numerose testimonianze del suo passato (oltre 2000 templi, santuari, palazzi e musei), che ne fanno un centro turistico e religioso.

 

 

 

Aspetto fisico

 

 

MONTAGNE E VULCANI

Circa il 75% del territorio Giapponese è costituito da catene montuose che si sono formate a causa delle spinte di sollevamento. Il monte più alto è Fuji, che si trova vicino a Tokyo e, che raggiunge i 3776 m d'altezza.


In Giappone ci sono circa una sessantina di coni attivi, geyser e sorgenti calde. I movimenti sismici si fanno sentire circa 4-5 volte al giorno mentre ogni 6-7 anni si verificano scosse rovinose.

 


PIANURE

Le zone pianeggianti sono limitate alle fasce costiere eccetto una vasta depressione al centro dell'isola. La pianura più estesa, quella di Kanto, situata a nord di Tokyo è dovuta all'azione del fiume Tone, raggiunge appena i 13.000 kmq.

 

FIUMI

Il Giappone è un paese molto ricco di fiumi, ma a causa della montuosità del terreno hanno tutti corso piuttosto breve e carattere prevalentemente torrentizio. In genere trasportano una grande quantità di detriti e hanno una foce a delta. Il loro regime è regolare e l'alimentazione è fornita dalle piogge che non mancano in quasi nessun mese dell'anno. I fiumi hanno un ruolo fondamentale per l'irrigazione: circa il 68% delle risaie sono irrigate dai fiumi.

 

MARI

I mari che bagnano l'arcipelago Giapponese sono l'Oceano Pacifico ad est, il mare di Ohotsk a nord, il mare del Giappone a ovest e il mar Cinese-Orientale a sud.

 

 

 

Il clima

 

 

Il Giappone ha un clima di tipo monsonico che divide l'anno in due stagioni ben distinte.

In inverno predomina un vento che, soffiando da l'Asia Continentale, determina un clima molto freddo con temperature sotto lo zero. L'aria che raggiunge le zone orientali, dopo aver superato le montagne, è meno umida, di conseguenza gli inverni sono secchi. La stretta regione affacciata nella zona sud-est presenta un clima più caldo grazie alla corrente costiera. Nel sud le temperature medie invernali sono più alte.

L'estate è molto calda e umida, con frequente foschia sul mare al largo di capo Inubo. Tra fine di agosto e l'inizio di settembre i venti cambiano portando tifoni e molta pioggia. I tifoni possono rovinare i raccolti.

A causa del territorio montuoso del Giappone e della sua posizione rispetto al mare, le precipitazioni annue sono elevate, la neve è perenne sulle cime più alte e le grandi siccità sono rare.

 

 

 

L'economia

 

 

PRIMARIO

Il territorio Giapponese è coltivabile per meno del 15%. Ma laboriosità e ingegno hanno permesso di raggiungere risultati eccezionali: non si spreca un solo centimetro di terra. La fertilità del suolo è dovuta alla sua origine vulcanica, ma anche all'uso di concimi chimici, di macchine agricole e di tecniche moderne d'irrigazione. Malgrado ciò il Giappone è talmente sovrappopolato che non è ancora riuscito ad arrivare all'autosufficienza alimentare. È fondamentale la produzione di riso, alimento base della popolazione. Si produce in grandi quantità anche tabacco, frutta, tè e soia. La bachicoltura è in decadenza dopo la scarsa richiesta su scala mondiale della seta, rimpiazzata dal nylon. I tipici prodotti Giapponesi sono le alghe.

L'allevamento è scarso a causa della scarsa disponibilità di terreno, occupa invece un posto di rilievo la pesca marittima. I Giapponesi sono i maggiori cacciatori di balene. Tipicamente Giapponese è la pesca e la coltura delle perle e il corallo che viene lavorato e poi esportato.

 

SECONDARIO

Le risorse minerarie del paese sono di scarsa importanza, fatta eccezione per il carbone. L'industria navale del Giappone produce transatlantici, petroliere e navi mercantili. È leader mondiale per la produzione di veicoli industriali, motociclette, televisori, automobili, macchine fotografiche e tutte le industrie meccaniche di precisione, compresa quella del computer.

 

TERZIARIO

Questo settore è sviluppatissimo in ogni campo. La maggior parte delle imprese è concentrata in dodici società monopolistiche che dominano tutta l'economia. Secondo alcuni studiosi il successo commerciale del Giappone e la capacità di prevalere su concorrenti stranieri dipendono dall'abbondanza di manodopera e dalla totale fedeltà all'azienda da parte dei lavoratori.

 

Tratto da:

Internet: digilander.iol.it/tommasoroi/italiano/giappone.htm

Atlante geografico metodico DeAGOSTINI 2000/2001

Stampa (Mercoledì, 13 dicembre 2000)