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L' INDIA

 

India in cifre.

 

L'India é una repubblica democratica federale dell'Asia meridionale, membro del COMMONWEALTH.

 

Confina a nord con:

 

-l'Afghanistan,

 

-il Tibet,

 

-il Nepal,

 

-il Bhutan.

 

A sud con:

 

-lo stretto di Palk,

 

-il golfo di Mannar,

 

-l'Oceano Indiano.

 

A ovest con:

 

-il Mar Arabico,

 

-il Pakistan.

 

A est con:

 

-la Birmania,

 

-il Golfo del Bengala,

 

-il Bangladesh

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'INDIA HA UNA SUPERFICIE DI

 

3287263 KM QUADRATI.

 

LA CAPITALE é NEW DELHI.

 

 

 

Territorio.

 

L'India può essere suddivisa in quattro principali regioni fisiche:

 

·                     l'Himalaya,

 

·                     le pianure fluviali settentrionali,

 

·                     l'altopiano del Deccan,

 

·                     i Ghati ( orientali e occidentali).

 

L'Himalaya

 

 

 

IL sistema montuoso dell'Himalaya si estende per circa 2400 km lungo i confini settentrionali e orientali del subcontinente indiano,separandolo dal resto dell'Asia. E' il più elevato e recente sistema montuoso del mondo.Le massime altitudini sono rappresentate dall'Everest e dal K2.

 

Le pianure fluviali

 

A sud,parallelamente all'Himalaya,é situata la regione delle pianure fluviali,una vasta fascia di basseterre;si tratta della più estesa pianura alluvionale della Terra,comprendente gran parte della zona bagnata dai fiumi Indo, Gange,Brahmaputra.

 

Grazie all'abbondante presenza di acque e di suoli ricchi é oggi la zona più fertile e densamente popolata dell'India,che sviluppò qui le sue prime civiltà.

 

L'altopiano del Deccan

 

A sud dell'area pianeggiante si trova l'altopiano del Deccan,un vasto tavolato che occupa gran parte dell' India peninsulare.Per lo più roccioso e dall'andamento irregolare,esso é diviso in regioni naturali da basse catene montuose e da valli profonde.La sua altitudine varia dai 305 ai 915 metri,sebbene in alcuni punti raggiunga anche i 1220 metri.

 

I Ghati

 

I Ghati occidentali,alti in media circa 915 metri,formano ripide scarpate che dominano il Mar Arabico e digradano nella fertile costa del Malabar.

 

I Ghati orientali ,alti mediamente circa 460 metri,sono separati dal Golfo del Bengala da una stretta pianura costiera, la costa del Coromandel.I due allineamenti montuosi si congiungono nel punto più meridionale del Deccan,nei pressi di Bangalore.

 

L'Oceano Indiano

 

L'Oceano Indiano,il meno esteso dei tre maggiori oceani, ricopre un'area di73 milioni di km quadrati,il 20% circa della superficie totale degli oceani della Terra e si estende per la maggior parte nell'Emisfero Australe bagnando le coste di Asia,Africa,Australia e Antartide.

 

Le sue acque si mescolano a quelle dell'Oceano Atlantico a ovest e del Pacifico  a est, mentre il Canale di Suez,in Egitto garantisce il collegamento con il Mediterraneo.

 

La profondità media dell'Oceano Indiano é 3890 metri.

 

I venti che soffiano sull'Oceano Indiano sono in genere moderati,con frequenti e lunghi periodi di calma;occasionalmente,tittavia si verificano tempeste tropicali.

 

Il clima dell'Oceano Indiano é caratterizzato dalla presenza dei monsoni,venti stagionali.

 

 

 

Il clima

 

A causa della posizione geografica,della struttura peninsulare e dell'insolita conformazione del territorio,l' India presenta condizioni climatiche ampiamente diversificate a livello regionale sia stagionale. Le marcate escursioni sono per lo più limitate ai rilievi dell'Himalaya,mentre il resto del paese,fatta eccezione per le regioni più montuose,é caratterizzato da un clima tropicale, per lo più

 

uniforme.

 

Le variazioni stagionali,determinate dai monsoni che sofffiano da sud-ovest e nord-est,influiscono in modo notevole sulla temperatura,sul grado di umidità e sulle precipitazioni.

 

Si possono distinguere due stagioni:

 

·                   una piovosa,

 

·                   una secca.

 

La stagione in cui si concentrano le piogge,generalmente tra giugno e novembre,é caratterizzata dal monsone di sud-ovest,un vento carico di umidità proveniente dall'Oceano Indiano e dal Mar Arabico,che all'inizio di giugno investe la costa occidentale della penisola per propagarsi gradualmente nell' intero paese.In questa stagione,soprattutto da giugno a settembre, si verificano abbondanti  precipitazioni che raggiungono una media annua di circa 1500mm.

 

Quando il monsone di sud-ovest non si manifesta,si possono verificare gravi condizioni di siccità.

 

La stagione fredda del monsone di nord-est,dall'inizio di dicembre,all'inizio di marzo,é solitamente caratterizzata da un clima estremamente asciutto,nonostante si verifichino talvolta violenti temporali sulle pianure settentrionali e abbondanti nevicate sull'Himalaya.

 

Il periodo peggiore della stagione calda,che inizia verso la metà di marzo e prosegue fino al manifestarsi del monsone di sud-ovest,si verifica nel mese di maggio,con temperature che,nella zona centrale del paese possono superare i 50°C.

 

La temperatura media annua é di circa 26°C nei pressi di Calcutta,di circa 28°C nella regione costiera centro-occidentale e nella zona di Madras.

 

 

 

 

 

La flora .

 

Nelle zone aride ai confini del Pakistan la vegetazione é rada e per lo più erbacea:sono diffuse soprattutto specie arbustive anche se in alcune aree crescono palme e bambù. La pianura gangetica,grazie alla maggior presenza d' acqua,ospita una rigogliosa vegetazione con molte specie di piante,soprattutto nella zona sudorientale dove crescono la mangrovia e il sal.

 

Sulle vette Himalayane si trovano diverse varietà di flora artica,mentre le pendici più basse,ricoperte di foreste,ospitano numerose specie di piante subtropicali,in particolare orchidacee.

 

Nell'Himalaya nordoccidentale predominano le conifere, specialmente il cedto e il pino,mentre in quella orientale si ha una vegetazione tropicale e subtropicale,con quercie e magnolie.

 

La costa del Malabar e le pendici del dei Ghati Occidentali,grazie alle abbondanti piogge,sono zone fittamente boschive,con una prevalenza di sempreverdi,bambù e alberi dal legno pregiato,come il teak.

 

Nelle pianure paludose e lungo le pendici dei Ghati Occidentali vi sono ampi tratti di giungla impenetrabile.La vegetazione del Deccan è meno lussureggiante,ma in tutta la penisola si possono trovare macchie di bambù,palme e alberi decidui.

 

 

 

Animali caratteristci.

 

LA TIGRE

 

La tigre,che abita le foreste siberiane di quercie e pini,é un animale enorme dal folto mantello chiaro;quella che abita le foreste pluviali di Sumatra,invece,ha dimensioni minori minori e il pelo scuro e liscio. Nei mammiferi,in effetti,le specie che vivono in climi freddi tendono ad avere una corporatura massiccia,in grado di trattenere meglio il calore rispetto a quelle di più modeste dimensioni,in cui la superficie esterna é relativamente maggiore.

 

Il lungo pelo protegge inoltre dal freddo, mentre quello di colore scuro permette all'animale di mimetizzarsi nelle buie e umide foreste asiatiche.

 

Le sottospecie del Caspio,di Giava,di Bali sono ormai estinte,mentre le rimanenti sono messe in pericolo dai bracconieri che riforniscono di ossa e di altre parti del corpo della tigre i medici che  praticano la medicina orientale tradizionale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L' ELEFANTE ASIATICO

 

Questo gigante dal peso di quattro tonnellate e mezza trascorre 18 ore della sua giornata in cerca del cibo necessario per la sopravvivenza,circa 150 Kg di frutta e foglie ogni giorno.

 

L'elefante asiatico, che vive fino a 40 anni,é un lavoratore instancabile,utilizzato da oltre 5000 anni dagli uomini per sradicare alberi,costruire strade o,durante i tempi di guerra,per abbattere le porte delle città nemiche:secondo quanto si dice,Kubilay Khan si avvaleva del lavoro di 5000 elefanti nel suo impero.I maschi adulti in libertà sono solitari mentre le femmine e i maschi più giovani si spostano in branchi composti dai 5 ai 120 esemplari.Mentre un tempo si potevano incontrare gli elefanti in quasi tutta l' Asia meridionale,oggi gli elefanti asiatici sono presenti solo in alcune zone dell'India e dell'Asia sudorientale.La causa primaria del loro declino é la scomparsa dell'habitat,anche se storicamente l' alto numero di esemplari catturati ha contribuito in grande misura all'estinzione dell'elefante asiatico in molte aree del continente: durante il secolo scorso furono catturati 100000 capi, mentre la popolazione mondiale attuale conta 45000 esemplari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fauna protetta del Tamil Nadu.

 

Gli elefanti indiani e i loro guardiani attraversano le secche del fiume Kaveri nella riserva faunistica di Mudumalai.

 

Situata nella regione centrale del Tamil Nadu,stato dell'India meridionale,essa é uno dei numerosi e importanti santuari faunistici dello Stato.La fauna dell'India é unica per ricchezza e varietà e dagli inizi del decennio 1970/1980 il Paese ne ha garantito la tutela mediante leggi nazionali e statali.

 

 

 

 

 

RINOCERONTE INDIANO

 

Per evitare il caldo e le punture delle mosche,questo mammifero dotato di corazza passa diverse ore della sua giornata a sguazzare nelle pozze di fango delle pianure alluvionali del Gange e di altri fiumi dell'India nordorientale.Unicorno e con spalle e arti superiori simili a verruche,questo solitario animale dall'aspetto primitivo si ciba di erba e piante acquatiche. In tutto il mondo si contano attualmente poco più di 1.400 esemplari di "rinoceronte indiano".

 

 

 

 

 

 

 

MARKHOR

 

Il markhor, riconoscibile dalle corna a spirale e dall'irsuta criniera sul petto,è una capra selvatica che abita le ripide pendici rocciose dell' Himalaya occidentale.

 

Il markhor,ha un forte senso dell'equilibrio e riesce persino ad arrampicarsi sui rami degli alberi;purtroppo rischia l' estinzione,perchè é oggetto di un'intensa caccia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RETTILI

 

COBRA REALE

 

Con una lunghezza che raggiunge a volte i 5 metri,il cobra reale è il serpente velenoso più lungo del mondo.Il suo morso può uccidere un essere umano nel giro di 15 minuti e provocare addirittura la morte di un elefante.Tutti conoscono i terrificanti occhi bronzei,i sibili acuti e la minacciosa posizione di attacco di questo serpente ma,malgrado la terribile reputazione,il cobra reale non è molto aggressivo nei confronti delle persone.E' diffuso nelle fitte giungle dall'India fino alla Malaysia,Indonesia e Filippine,dove vive quasi esclusivamente cibandosi di altri serpenti.

 

 

 

 

 

 

 

PITONE INDIANO

 

Il pitone indiano,animale caratteristico delle giungle e dei fiumi di India, Sri Lanka e Asia sudorientale,può raggiungere 5.8 m di lunghezza e un peso di 90 Kg.

 

Lento e poco attivo,questo serpente si nasconde generalmente tra i rami degli alberi in attesa

 

dell'ignara preda. I pitoni indiani possono mangiare una grande varietà di mammiferi,uccelli e rettili.

 

Un esemplare di notevoli dimensioni è in grado di divorare un leopardo,una capra o una gazzella interi.

 

Il pitone uccide la preda avvolgendola con le sue spire fino a soffocarla.I pitoni indiani sono in via d'estinzione sia per la progressiva distruzione del loro habitat sia perchè cacciati dall'uomo per la loro pelle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FAUNA ACQUATICA.

 

 

 

TARTARUGA VERDE MARINA.

 

La tartaruga verde marina,che si nutre principalmente di fitoplancton e alghe,è una specie tropicale vegetariana che raggiunge solitamente una lunghezza di 1.25 m e un peso di 135 Kg.Diffuso da oltre 150 milioni di anni nell'Oceano Atlantico occidentale,dal settore meridionale del New England al sud del Brasile,questo animale è in via d' estinzione a causa dell'attiva caccia cui è sottoposto e per il degrado dei litorali che custodiscono il suo habitat.Anche le sue uova sono illegalmente raccolte e le sue carni sono più apprezzate di quelle di qualsiasi altra tartaruga marina : ai tropici la zuppa di tartaruga verde è un piatto tipico, ma è anche una delle maggiori minacce alla sua sopravvivenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PESCE FARFALLA.

 

Questo bellissimo pesce tropicale vive nelle barriere coralline delle acque tropicali degli  Oceani Indiano e Pacifico.

 

Il pesce farfalla si nutre di vermi,alghe e piccoli crostacei ed è riconoscibile per le sottili bande nere sul corpo sottile,per il colore giallo delle parti esterne e per la macchia nera nellapinna dorsale gialla. Tutte le 116 specie di pesce farfalla hanno la bocca prominente e sono di vivaci colori.

 

 

 

 

 

 

 

Popolazione

 

La popolazione dell'India,che rappresenta circa il 16% di quella mondiale,è di 903.156.000 abitanti;la densità è di circa 275 ab./KM quadrato.

 

Più del 70% degli abitanti del Paese vive in zone rurali e 1/3 vive a livello o sotto della soglia di povertà

 

stabilita dai parametri delle Nazioni Unite,contro un esiguo 3% di famiglie che gode di un reddito annuo superiore ai 2500 dollari USA.

 

 

 

 

 

Composizione etnica

 

A causa della grande varietà di etnie e culture che si sono stabilite nel corso dei secoli nel territorio del subcontinente, è molto difficile individuare con esattezza l' origine delle diverse popolazioni che abitano l'India attuale,anche se si può affermare che appartengano a tre differenti  razze:

 

·                  EUROPOIDE;

 

·                  AUSTRALOIDE;

 

·                  MONGOLOIDE.

 

Circa il 7% degli abitanti fa parte delle cosiddette tribù ufficialmente riconosciute,che sono complessivamente più di trecento e,oltre ad essere molto differenziate al loro interno,hanno una connotazione etnica e culturale peculiare reispetto al resto della popolazione indiana.

 

Quest'ultima presenta caratteri prevalentemente europoidi,con notevoli differenze nella colorazione della pelle;tratti mongoloidi caratterizzano le tribù che vivono tra le colline nell'estremo nord.

 

 

 

 

 

Lingua e Religione.

 

In India vengono utilizzate più di 1600 tra lingue e dialetti; quelle ufficiali sono l'hindi,parlato da circa il 30% della popolazione,e l' inglese ma la Costituzione riconosce anche 17 lingue locali,tra cui il  telugu, il bengali, il marathi, il tamil, l' urdu, il gujarati, il Kannada e  il mayalam.

 

La maggior parte delle lingue diffuse  nelle  aree  settentrionali del paese ( urdu, hindi e bengali,ma anche punjabi e assamese ) appartengono al  ceppo indoeuropeo  e derivano dal    sanscrito, l' antica lingua con cui fu stilato  quel vasto corpo di scritture religiose e laiche che costituisce il nucleo della letteratura indiana classica,ora utilizzato solo in alcuni riti religiosi.

 

Contrariamente,le lingue dravidiche parlate al sud(telungu,kannada,malayam)traggono le loro origini dal tamil che,pur utilizzato anticamente a livello letterario, diversamente dal sanscrito è ancor oggi molto diffuso.Il manipuri è l'unica lingua riconosciuta dalla Costituzione ad appartenere al ceppo sinotibetano.

 

 

 

I principali gruppi religiosi sono costituiti da induisti(che rappresentano l' 80% della popolazione), musulmani (11%),cristiani(2,3%), e sikh(1,9%).

 

 

 

L'India è attualmente un paese laico che ha tradizionalmente assorbito e dato origine a diverse confessioni e sette religiose. La maggioranza degli indiani, tuttavia è induista,il che si riflette in molti aspetti della cultura comune.

 

L'induismo stesso, nel corso dei secoli,ha assimilato e sviluppato molti diversi sistemi di pensiero, dalla filosofia Advaita di Shankara al movimento religioso Bhakti.

 

L'esistenza di significative minoranze religiose accanto alla fede predominante non è sempre stata pacifica ;i contrasti tra induisti e musulmani e tra induisti e sikh, spesso fomentati da cause non legate alla religione,hanno in passato provocato numerose vittime.Un considerevole consenso popolare sostiene attualmente il movimento Ramajanmabhoomi:le sue rivendicazioni affinchè fosse edificato un tempio induista sul preteso luogo di nascita di Rama ad Ayodhya,hanno scatenato di fatto la distruzione da parte di una folla di seguaci della moschea Babri Masjid, che si riteneva si fosse costruita su un preesistente tempio induista.

 

Tali sviluppi costituiscono una seria minaccia per il futuro dello stato laico in India,anche se si potrebbe sostenere che questo fenomeno di cosiddetto fondamentalismo induista rappresenti un tentativo di creare un 'unica cultura nazionale a partire da una molteplicità di tradizioni.

 

Attraverso i mass media si è diffuso recentemente un altro sistema di valori che,in certa misura,ha contribuito ad indebolire il richiamo della religione:il consumismo della società occidentale.

 

 

 

New Delhi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conta circa sette milioni e mezzo di abitanti e si articola in due zone distinte:

 

·                    Delhi;

 

·                    New Delhi.

 

 

 

Delhi, la città vecchia,si presenta come un pittoresco labirinto di strade strette e rumorose, disseminato di moschee, templi, bazar e assai densamente popolato ( 55.000abitanti al km quadrato ).

 

New Delhi,costruita secondo criteri moderni, con grandi viali, ricca di verde, di imponenti edifici pubblici,venne proclamata capitale dell'India dagli Inglesi nel 1911.

 

Qui vivono poco più di 300.000 abitanti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bombay

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La visione dall'alto di Bombay, con le sue case ed i suoi monumenti accentrati all' estremità meridionale dell' isoletta che forma quasi un' appendice della vasta isola di Salsetta,non dà l' idea di una città di oltre cinque milioni di abitanti.

 

Percorrendo le strade della città, specie se si oltrepassa la barriera formata dalle imponenti costruzioni,siano esse prodotto di un cattivo gusto o documento di modernità, si può cominciare a rendersi conto del dramma della demografia indiana. Confusione di razze, di lingue, portata dai profughi Pakistani.

 

Il 70% delle abitazioni di Bombay è costituito da una sola stanza e che, inoltre, ospita dieci persone.

 

Apparentemente più florida appare la situazione delle classi che qui possono essere considerate medie e che altrove sarebbero al di sotto del più disperato proletariato, con le famiglie che debbono, nel migliore dei casi, accontentarsi di dividere in due una stanza.

 

Alla periferia della città poi ancora capanne, baracche, tende, per raggiungere le quali si è costretti a percorrere sentieri fangosi e polverosi.

 

Fortunatamente in India ci sono i corvi,che qui numerosi come da noi i passeri, pensano a ripulire Bombay,definita "città delle vacche sacre,del vaiolo e della sporcizia.

 

Certamente uno straniero che si limiti ad una frettolosa visita non può capirne la vera realtà indiana.Basta procedere verso l' interno della città lasciando le strade ove i nativipasseggiano lentamente, parlando con calma, oppure dormicchiando seminudi con il capo appoggiato ai marcia piedi.

 

.... LE DONNE INDIANE...

 

E' facile incontrare per strada capannalli di donne che ordinatamente attendono il loro turno prima di usufruire di qualsiasi mezzo di trasporto.

 

Appartengono alle numerosissime razze che popolano l' India ma, a prima vista, sembrano tutte uguali.

 

Donne giovani,pulite,allegre, quasi piuttosto un atto di civetteria, come il neo delle dame, quasi un simbolo della nuova India che vuole cambiare.

 

 

 

Frammisti alla folla che si incontra ci sono mercanti ambulanti di frutta, noccioline e bibite.

 

Al di sopra di ogni cosa il caldo rende intensissimo l' odore dei fiori tropicali e il profumo del curry, un insieme di polveri aromatiche gli indiani usano a condire il riso.

 

La visita all' entroterra di Bombay è una doverosa presa di contatto che non si deve risolvere in notazioni di puro e semplice colore, ma nel formarsi di uno stato d'animo che aiuti a comprendere, nel corso delviaggio, problemi e sforzi della popolazione

 

 indiana.

 

QUARTIERI POPOLARI.

 

L'assurdo dell'India è avvertibile immediatamente nel contrasto tra i moderni quartieri e i vecchi quartieri più settentrionali, insieme di vie strette e fangose, sporche, maleodoranti, sulle quali si affacciano catapecchie che ospitano più famiglie con numerose persone.

 

Comunque il fatto è ancora più grave quando le abitazioni sono costituite da capanne, baracche e  tende; in queste case miserabili mancano luce, fognature e servizi igienici.

 

 

 

LA VIA DEGLI OREFICI.

 

Nell' interno della vecchia Bombay, negozi di ogni genere, o meglio esposizione all'aperto di merce ditutti i tipi, destano l' attenzione curiosa del turista attratto dal desiderio di un ricordo. I "bianchi" ammirano i gioielli, gli scrigni,gli idoli,le collane, i piatti e le tazzine, poi scelgono.

 

Il venditore non valuta il pezzo, ma si limita a pesarlo; tanto di peso, quanto di rupie.

 

Nella strada degli OREFICI non si mercanteggia, nessuno richiama l' aspirante compratore che fa la mossa di andarsene:o prendere o lasciare.

 

 

 

SANTONI INDIANI.

 

Non è raro imbattersi, per le strade di Bombay, in figure caratteristiche che attirano l' attenzione  sia per l'aspetto fisico, sia per un qualche sentimento spiritualizzante che paiono trasmettere.Questi santoni sono sudici, macilenti, spesso piagati; hanno capelli e barbe incolte.

 

Sostano per ore sui marciapiedi, indifferenti al caos che li circonda,al rumore e al risuono di un vita esterna che non li riguarda.

 

 

 

I GRANDI LAVATOI PUBBLICI.

 

L' abitudine alla lavatura dei panni nei fiumi o in altrti specchi d'acqua, ha suggerito al progettista dei grandi lavatoi di Bombay di creare un sistema ingegnoso di vasche che permette al lavandaio di entrare nell' acqua, così da procedere prima ad una grossolana pulizia dei panni battendo sopra di essi con il ritmico alternarsi dei piedi; accanto a queste vasche altre più piccole, ma continuamente alimentate da un condotto permettono una razionale risciacquatura.

 

 

 

FACCENDE DOMESTICHE ALL' APERTO          

 

La strada di Bombay è dominio di chiunque voglia approfittarne: letto per dormire o luogo di esposizione?

 

E così all' aperto le donne si seggono sul marciapiede a pulire i legumi che hanno acquistato al mercato.

 

 

 

LA VIA DEI BARBIERI.

 

Ecco il marciapiede diventare, nella "via dei barbieri" un vero e proprio negozio.

 

Basta una tavoletta leggermente sopraelevata per sedere e far sedere il cliente, ombrello per riparare dal sole o dalla pioggia che può capitare all' improvviso.

 

L' indiano non ha molte pretese, ignora le comodità delle poltrone e dei negozi.

 

 

 

 

 

 

Calcutta

 

 

 

 

 

 

 

 Insieme alla città di Howrah, la città forma il maggiore agglomerato urbano dell'India (11.605.833 abitanti nel 1991). Secondo porto del paese dopo Bombay, importante centro commerciale e finanziario nonché sede di industrie tessili (iuta, seta, cotone), alimentari, siderurgiche, chimiche, elettrotecniche e cartarie, Calcutta (che sorge quasi al livello del mare, in una zona un tempo paludosa) è una delle città più affollate del mondo. Accanto a Dalhousie Square, il quartiere degli affari, ai parchi e alle eleganti costruzioni vittoriane risalenti al lungo periodo coloniale britannico, Calcutta offre infatti il triste scenario di baraccopoli totalmente carenti dal punto di vista igienico-sanitario. Sono peraltro migliaia le persone prive di alloggio che vivono per le strade della città.

 

Luoghi d'interesse

 

Uno degli angoli più pittoreschi di Calcutta è il grande parco di Maidan, sul lungofiume, che ospita un ippodromo, un campo da cricket e lo storico Fort William (1696, ricostruito nel 1757). Verso sud-est si erge la cupola del marmoreo monumento in memoria della regina Vittoria (1921). Altri luoghi degni di nota sono la Casa degli Scrittori (in Dalhousie Square), un tempo sede della Compagnia delle Indie Orientali; l'antica residenza governativa (attuale Raj Bhavan); il Museo Nazionale Indiano, con reperti archeologici e di storia naturale; il museo Birla, dedicato alla scienza e alla tecnica; e i giardini botanici. Gli edifici religiosi di maggior pregio artistico sono il tempio induista di Kali, la moschea musulmana Nakhoda e il tempio Parasnath Jain. Calcutta è sede di università.

 

Storia

 

Fondata nel 1690 dal mercante inglese Job Charnock come base commerciale della Compagnia delle Indie Orientali, Calcutta si formò attorno al Fort William, costruito nel 1696 con funzioni difensive. Nel 1698 l'imperatore moghul conquistò i tre villaggi di Kalikata (ridenominata poi Calcutta dagli inglesi), Sutanati, e Govindpur. Nel 1756 la città venne presa da Siraj-ud-Dawlah, principe del Bengala, per poi ritornare in mano agli inglesi nel 1757, grazie a Robert Clive. Divenne capitale dell'India dal 1772 al 1912.

 

Con l'espandersi del dominio britannico nel subcontinente indiano alla fine del XVIII e nel XIX secolo, Calcutta iniziò a svilupparsi come attivo porto e centro industriale, divenendo una sorta di miraggio per milioni di persone provenienti dalle regioni più povere del paese. La disoccupazione e la povertà, problemi sociali già drammatici nel paese agli inizi del XX secolo, si aggravarono ulteriormente dopo la divisione dell'India, nel 1947, a cui seguì l'esodo di massa degli induisti provenienti dal Pakistan orientale.

 

 

 

 

Le caste.

 

 

 

La costituzione indiana esprime il proposito di sradicare l'antico sistema della casta che per secoli ha negato ogni possibilità di progresso sociale agli strati inferiori del sistema,i cosiddetti intoccabili.

 

All'indo mani dell'indipendenza furono intraprese importanti misure per promuovere attivamente    l'istruzione  e migliorare le condizioni di vita di quelle classi marginali.

 

Fu adottato un sistema di discriminazione positiva in base al quale fu loro assegnata una percentuale significativa dei posti nelle istituzioni universitarie e professionali;attualmente,malgrado sia rimasto vivo il pregiudizio,persone appartenenti alle caste più basse sono presenti ormai in tutti i livelli sociali e ricoprono in alcuni casi importanti ruoli in veste di scienziati,giudici o uomini politici.Con la diffusione della cultura consumistica che ha avuto luogo in questi ultimi anni,il vero  fattore determinante dela condizione sociale,più che la famiglia o la tradizione,è ormai divenuta la ricchezza materiale;l'appartenenza alla casta comincia quindi a perdere d'importanza e si cominciano a celebrare matrimoni tra membri di diversa casta,specialmente tra la borghesia urbana.

 

In ambito politico,alcuni partiti e organizzazioni  fondati sul sistema delle caste sono stati  attivi nel rivendicare i diritti e la tutela degli interessi delle rispettive comunità.

 

 

 

Cultura

 

 

 

Lo sviluppo artistico dell'India antica è stato ampiamente influenzato dal pensiero religioso,dapprima buddhista,poi anche induista.Al periodo antico si possono ascrivere manifestazioni artistiche come quelle del Gandhara di Madhura,del raffinato periodo gupta.

 

Un relativo declino dell'arte e della cultura classiche seguì la fine del regno di Harsha nell'India  settentrionale(VIIsecolo),quando cominciarono a svilupparsi nuove forme socio-politiche,sebbene il sud del paese stesse vivendo un momento di pieno splendore sia artistico,sia architettonico.

 

Nei secoli XI e XII,dopo un periodo di grande incertezza e cambiamenti,si verificò nello sviluppo culturale  della zona settentrionale del paese un rivolgimento determinante,causato dall'introduzione dell'Islam da parte di popoli invasori provenienti dall'Asia centrale.Tale fede era completamente differente dall'Induismo e dalle altre religioni orientali.

 

Dopo diversi secoli di guerre,smembramenti e repressioni sotto il dominio turco e mongolo,intorno alla metà del XVI secolo la dinastia Moghul fondata da Baber,un discendente del mongolo Tamerlano,conquistòl'intera India settentrionale.Sotto i grandi imperatori di questa dinastia,il paese conobbe un nuovo periodo di splendore artistico,con nuovi stimoli provenienti dall'influenza persiana.Durante l'epoca moghul,furono edificate alcune imponenti opere architettoniche indiane,fiorirono l'illustrazione dei manoscritti,la miniatura,le arti decorative e la musica e rimase viva una forte tradizione popolare.

 

Sotto il governo britannico si perse molto di questo fermento creativo;allo sviluppo del nazionalismo si accompagnò una ripresa di alcuni aspetti del pensiero e della cultura indiani e nel  XX secolo si è tentato non solo di far rifiorire alcune arti quasi scomparse,ma anche di dar nuova vita alle forme più antiche.

 

 

 

Istruzione.

 

Dopo aver ottenuto l'indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1947,l'India tentò di sviluppare un sistema scolastico unico ed integrato, ma la acculturazione della numerosa e giovane popolazione indiana, con la complessità sociale e religiosa che la caratterizza, non fu opera facile.

 

All'istruzione furono sottratti molti fondi, destinati alla lotta contro la povertà, la mancanza di derrate alimentari e la sovrappopolazione.Cio nonostante sono stati intrapresi e largamente realizzati, cambiamenti radicali e strutturali e dall'epoca dell'indipendenza il numero delle scuole e degli allievi è notevolmente cresciuto.

 

Dopo le riforme degli Anni 80, il sistema scolastico,quasi interamente gestito dai governi dei singoli stati, prevede dieci anni di istruzione primaria (gratuita ma non obbligatoria ) e media, due anni di secondaria e tre di università. E' stato inoltre istituito un programma nazionale di alfabetizzazione degli adulti.

 

In base al censimento del 1991,il tasso di alfabetizzazione della popolazione era di circa il 52%,contro il 43% del decennio precedente.

 

 

 

Economia.

 

L' India ha un'economia di tipo misto, in cui il governo,sia a livello federale, sia nei singoli stati, svolge un' importante ruolo di regolazione e pianificazione,oltre a essere titolare di numerose imprese pubbliche.L'intervento su larga scala dello stato nell'economia risale agli Anni 50.

 

Il primo piano economico quinquennale fu varato nel 1951;nei decenni che seguirono vennero erette barriere tariffarie e doganali allo scopo di proteggere le industrie nazionali e furono avviati alcuni programmi di riforma agraria.

 

I risultati sono stati generalmente positivi, specie se misurati in rapporto alla maggioranza dei paesi in via di sviluppo. Eccezion fatta per i periodi di grave siccità verificatisi nel 1979 e nel 1987, si è registrata una costante crescita economica.L'inflazione e il debito pubblico sono stati generalmente tenuti sotto controllo;la produzione agricola è significativamente cresciuta, il che ha permesso di allontanare lo spettro delle grandi carestie; sono state gettate le basi di un moderno stato industriale e l' India è oggi il nono produttore mondiale di acciaio. Tali progressi sono stati tuttavia insufficienti e non hanno avuto che effetti marginali sul reddito della maggioranza della popolazione.

 

Nel 1991 è stato introdotto un regime di economia aperta attraverso la riduzione dei controlli tariffari e la promozione degli investimenti stranieri.

 

 

 

Agricoltura.

 

La maggior parte dei poderi ha estensioni molto limitate e più di un terzo degli appezzamenti è addirittura al di sotto del livello di sussistenza di una famiglia di contadini.

 

La coltura più estesa è il RISO ,che costituisce l'alimento principale di gran parte dell'alimentazione,cui seguono il frumento, la canna da zucchero,il tè,il cotone e la juta.

 

Altre importanti colture sono gli ortaggi,il melone,il sorgo, il miglio, il mais, l' orzo, i ceci,la banana,il mango, la gomma, il caffè, i semi di lino,le arachidi e diverse spezie.

 

L' allevamento del bestiame, in particolare bovini,bufali,cavalli e muli, costituisce un aspetto centrale dell' economia agricola.

 

All' inizio degli Anni 90 erano presenti circa  193 milioni di capi, un primato mondiale.

 

Bufali,cavalli e muli  sono per lo più impiegati nei lavori agricoli, anche se ormai solo una ristretta parte della popolazione, specialmente al nord, segue il precetto induista che vieta il consumo di carne bovina.

 

A causa della scarsità e di forniture d' acqua, il bestiame indiano è comunque di bassa qualità. Nonostante gran parte dell' agricoltura venga ancora condotta con metodi tradizionali, all' indomani dell' indipendenza sono state introdotte alcune importanti trasformazioni tecnologiche.

 

Le zone che usufriuscono dei sistemi d' irrigazione finanziati dal governo si sono enormemente estese,e nei primi anni Novanta le superfici irrigate rappresentavano quasi il 45% dell' intera superficie coltivata.

 

La richiesta di fertilizzanti chimici e di sementi ad alto rendimento è significativamente aumentata, soprattutto in seguito alla molto reclamizzata "RIVOLUZIONE VERDE" degli Anni Sessanta e dei primi Anni Settanta,di cui hanno beneficiato soprattutto i ricchi coltivatori di frumento degli stati dell' Uttar Pradesh e del Punjab.

 

Circa il 23% del territorio complessivo indiano è ricoperto di foreste, il cui sfruttamento a fini commerciali non è tuttavia molto sviluppato e interessa per lo più le regioni montuose settentrionali,l'Assan e le regioni confinanti con l' Himalaya. Le foreste, tuttavia forniscono legna e carbone  combustibili oltre che preziosi frutti,noci, fibre, oli,gomme e resine.

 

 

 

Pesca.

 

Sebbene il suo sfruttamento commerciale rimanga in gran parte limitato, la pesca rappresenta un' attività vitale per molte regioni, come ad esempio, il delta del Gange e l' area costiera sudoccidentale.

 

Recentemente il governo ha tentato di promuovere la pesca d' alto mare costruendo impianti di lavorazione e assumendosi l' onere dell' assicurazione dei pescherecci.Quasi la metà del pescato nazionale proviene dagli stati del Kerala, del Tamil Nadu e del Maharashtra.

 

 

 

Risorse energetiche e minerarie.

 

L' India è tra i principali produttori mondiali di minerali di ferro,carbone e bauxite; importante è anche l' estrazione di manganese, mica,ilmenite, rame, petrolio,zinco,oro e argento.Questa ricchezza mineraria ha costituito, dopo l'ottenimento dell' indipendenza e la nazionalizzazione avvenuta nagli anni Cinquanta, un importante fattore dello sviluppo economico, consentendo l' avvio di un diversificato settore industriale.

 

 

 

           EVENTI  SPECIALI

 

Il calendario indiano è  un lungo elenco di feste. Le feste del raccolto al Sud, l' immersione di Ganesh a Bombay,il festival dei Carri di Puri,la gara delle barche serpenti a Kerala , ogni regione e ogni religionehanno qualcosa da celebrare.

 

PONGAL,14 febbraio

 

Tre giorni per festeggiare la stagione del raccolto al Sud.

 

Questa festa si chiama così perchè,in questo giorno,si offre agli animali o il riso appena raccolto o il riso cotto e dolcificato che si chiama appunto PONGAL.

 

FESTA DELLA REPUBBLICA, 26 gennaio

 

E' la più grande festa nazionale seguita in tutto il Paese . Celebrazioni simili si tengono nelle capitali federali con la partecipazione dei singoli governatori.

 

 

 

 

 

FIERA DEL BESTIAME.

 

Migliaia di cammelli, tori e cavalli vengono condotti a Vagaur, solitamente tra il 2 e il 5 febbraio.

 

Durante la fiera vengono organizzate gare di tiro alla fune e corse di cammelli.

 

FESTA DELLA DANZA.

 

Spettacoli di danza classica e folcloristica con i bellissimi templi sullo sfondo.

 

Ce ne sono due:

 

·                    dal 9 all'11 febbraio;

 

·                   dall'1 al 7 marzo.               

 

 

 

 

 

HOLI:festa della primavera.

 

Festeggiato soprattutto al Nord per celebrare la fine dell' inverno nel giorno di luna piena.

 

Uomini,donne e bambini fanno la gara nel gettarsi acqua e polvere colorata.

 

Al pomeriggio tutto torna calmo e si scambiano visite a parenti e amici.