OCEANIA
L’Oceania è il
continente più lontano dall’Europa e comprende l’Australia con la Tasmania, la
Nuova Zelanda, la Nuova Guinea ed un grandissimo numero di isole ed arcipelaghi
minori sparsi nell’Oceano Pacifico e raggruppati convenzionalmente in
Melanesia, Micronesia e Polinesia.
LA STORIA
Fu Magellano nel suo
viaggio attraverso l’Oceano Pacifico (1519 - 1521) che, con la scoperta delle
Isole Marianne, aprì il ciclo delle scoperte dell’ Oceania, della quale in
precedenza si erano avuti solo accenni e notizie poco attendibili. I primi
visitatori furono probabilmente gli egiziani alla ricerca della gomma derivata
dall’eucalipto ed usata per i processi di imbalsamazione e poi probabilmente
intorno all’11 secolo dagli arabi.
Successivamente, nel
XVII secolo, gli Olandesi contribuirono ad aumentare sempre più le conoscenze
del nuovissimo mondo. Il primo dato ufficiale di uno sbarco in Australia fu
annotato nel 1616 ad opera del navigatore olandese Dirk Hartog mentre un altro
navigatore sempre olandese, Abel Tasman, arrivò nel 1642 in Nuova Zelanda.
Solo nel XVIII secolo,
soprattutto grazie a James Cook, che effettuò tre viaggi fra il 1768 ed il
1779, si potè giungere ad un’ esatta rappresentazione dell’ Oceania, fino ad
allora creduta un vasto continente ( Terra Australe ) esteso per buona parte
nell’ emisfero meridionale. Il 20 Aprile 1770, il tenente Cook al comando di
una nave inglese, avvistò la costa orientale del continente australiano ed immediatamente
reclamò il territorio per la Corona Inglese. Cook esplorò anche la Nuova
Zelanda nel 1769 e la Nuova Caledonia nel 1774.
L’ Inghilterra dopo la
costituzione delle prime colonie penali in Australia, si impossessò rapidamente
di tutto il territorio annettendolo alla Corona (1826). Eguale
procedimento venne seguito per la Nuova Zelanda, sulla quale L’Inghilterra
proclamò la propria sovranità nel 1840.
Contemporaneamente le
tante isole del Continente furono raggiunte da missioni cattoliche e protestanti
francesi, americane ed inglesi, punte avanzate di un nuovo processo di
colonizzazione.
Alla fine del secolo
Francia, Germania, America ed Inghilterra si erano praticamente spartite tutta
l’Oceania.
Nel corso della 2^
Guerra Mondiale, tra il 1941 ed il 1945, l’Oceania fu teatro di accaniti
scontri tra il Giappone e gli Stati Uniti appoggiati da Australia e Nuova
Zelanda. Nel dopoguerra l’Oceania entrò
stabilmente nella sfera di influenza americana.
Tra il 1960 ed il 1980
si è affermato un processo di decolonizzazione che ha portato all’indipendenza
di gran parte degli arcipelaghi dell’Oceania.
Rimane aperta la questione della Nuova
Caledonia, territorio d’oltremare della Francia.
MORFOLOGIA
Gli aspetti salienti dell’Oceania sono
rappresentati dall’insularità, benchè l’86% della sua area emersa sia
costituita dall’Australia e dai contrasti geologici e morfologici dei territori
che la compongono.
Dalle vaste ed antiche superfici tabulari
dell’Australia si passa alle forme aspre della Nuova Guinea e della Nuova
Zelanda, agli atolli che formano numerose isole, alle terre di origine vulcanica.
Il CLIMA
Grande importanza presenta la distribuzione delle
terre emerse rispetto all’Oceano. I contrasti termici maggiori si hanno infatti
nelle regioni dell’interno australiano, caratterizzate
da un clima continentale con forti
escursioni termiche durante l’anno e scarse precipitazioni. La maggior parte
delle isole è invece caratterizzata da un clima uniforme con temperature
mitigate dai venti e da abbondanti precipitazioni. La Nuova Zelanda e le coste
dell’ Australia sud orientale hanno invece un clima temperato.
L’IDROGRAFIA
La rete idrografica ha scarso sviluppo, con fiumi
di una certa importanza solo in Australia
(Murray - Doring), nella Nuova Zelanda, in Tasmania e nella Nuova
Guinea.
Il lago più importante, l’Eyre, con bassi fondali
e acque salmastre, si trova nel bassopiano a nord della Gran Baia Australiana.
LA FLORA
E LA FAUNA
In Oceania sono presenti diversi tipi di flora,
dalle foreste tropicali, alle savane arborate caratterizzate da eucalipti e
pini alle aree steppiche a cespugli.
Le foreste ricoprono buona parte della Nuova
Zelanda, mentre le palme sono la vegetazione caratteristica degli atolli
corallini.
L’Oceania, che fa parte dal punto di vista
zoo-geografico della regione Australiana, presenta una fauna assai simile a
quella dell’Australia.
LA
POPOLAZIONE E L’ETNOGRAFIA
L’Oceania è la parte del mondo meno popolata con
una densità di 3 abitanti per Kmq. La popolazione tuttavia è distribuita in
maniera irregolare, passando da oltre 100 abitanti per Kmq. in certe isole e
sulle coste dell’Australia a vaste aree spopolate dell’interno del continente
Australiano e della Nuova Zelanda.
La popolazione è formata da elementi assai eterogenei;
in maggioranza è costituita da bianchi in continuo aumento dovuto alla forte
immigrazione diretta principalmente verso l’Australia e la Nuova Zelanda mentre
gli indigeni sono in numero maggiore nelle isole.
L’Oceania è un vero mosaico di razze in cui
spiccano l’australiana, la tasmaniana e la melanesiana, che sono, tra le razze
viventi, quelle più primitive. In varie isole e nelle regioni interne della
Nuova Guinea vive, oltre ad una razza papuasica, anche una razza pigmea. In
Micronesia ed in Polinesia vivono, dislocati nei vari arcipelaghi, popolazioni
di razza polineside.
L’ECONOMIA
L’agricoltura ha avuto un notevole sviluppo dopo
le forti emigrazioni dall’Europa. I prodotti principali sono il frumento, la
frutta, la canna da zucchero e gli agrumi.
Dalle foreste tropicali si ricavano legni duri
molto pregiati.
Importanza fondamentale riveste l’allevamento
soprattutto ovino e di conseguenza la produzione di lana e le industrie ad essa
collegate.
Per quanto riguarda i prodotti minerari i principali
sono l’oro, il piombo, lo zinco, l’uranio, il carbone, il petrolio ed i gas
naturali e la bauxite; il ferro ed il nickel si trovano principalmente in
Australia e Nuova Caledonia, il rame e l’argento in Nuova Guinea, ed infine i
fosfati a Nauru.
Le attività industriali sono in continuo sviluppo
specialmente in Australia, con importanti impianti siderurgici e chimici ed in
Nuova Zelanda dove riveste grossa importanza l’industria alimentare.