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teatro.di.Epidauro
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Nacque ad Atene nel 525 a.C. Di stirpe
Ateniense, del demo di Eleusi, era un uomo di nobile
famiglia. Visse 63 anni durante i quali compose circa 70
drammi e inoltre 5 drammi satireschi. Ottenne in tutto 13
vittorie, l'ultima delle quali nel 458
con la trilogia
"Orestea". Amato ed apprezzato anche dopo la
sua morte fu sempre considerato un uomo molto valoroso.
Partecipò alla battaglia di Maratona e, insieme al
fratello Cinegiro, alla battaglia terrestre di Platea. Se
ne andò poi presso Ierone, secondo alcuni perchè
sottovalutato dagli Ateniesi e superato dal più giovane
Sofocle, secondo altri superato invece da Simonide nel
lamento funebre per i morti di Maratona. Giunto dunque in
Sicilia al tempo in cui Ierone stava fondando Etna,
rappresentò le "etnee" augurando una vita
felice a tutti i coloni della città. Fu profondamente
stimato dal tiranno Ierone e dagli abitanti di Gela. Si
dice che dopo tre anni (nel 462 a.C.) morì lì nel
seguente modo: un'aquila impadronitasi di una tartaruga,
poichè non era in grado di aver la meglio sulla preda,
la lasciò cadere sulle pietre per spezzarne il guscio,
ma quella precipitando sul poeta, lo uccide. Gli abitanti
di Gela dopo la sua morte gli resero onori grandiosi,
seppellendolo con grande sfarzo in un pubblico sepolcro.
Gli ateniesi a loro volta avevano tanto amato Eschilo che
dopo la sua morte decretarono che chi avesse desiderato
mettere in scena le opere di Eschilo avrebbe ricevuto il
necessario per l'allestimento. Fonti per le notizie
biografiche sono: il Mormor Parium,
la Suda, una
biografia anonima, Aristofane nelle Rane. |