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Pascoli

 

Determinanti per la formazione del suo mondo interiore e poetico furono le esperienze dolorose dell'adolescenza (10 Agosto 1867 viene assassinato il padre).

Subì il fascino delle idee anarchico - socialiste, motivato non da salda scelta ideologica ma da uno slancio sentimentale verso la causa degli oppressi. A causa delle sue idee politiche fu arrestato, quest'esperienza fu determinante per la sua scelta di chiudersi morbosamente nella famiglia, decisione che dominò tutta la sua vita.

La famiglia rappresenta il nucleo di memoria e Pascoli la tradusse in termini simbolici con l'immagine del nido, caldo, chiuso, intimo e brulicante di complici.

A questa immagine si collega il motivo dei morti, delle dolorose memorie familiari che commentano questo rapporto con il nido.

L'idea del nido portò ad una chiusura sentimentale, che impedì all'uomo Pascoli di crescere, staccandosi dalla famiglia per farsi una propria vita. Questo lo portò a vivere l'esperienza amorosa in modo adolescenziale, descrivendola come immagine di violenza e sangue o immedesimandola nel simbolo del fiore (Gelsomino Notturno).

Inoltre l'ideologia del nido portava in Pascoli una paura della storia, una sorta di perplessità di fronte alla realtà e al mondo contemporaneo, in cui la scienza non ha prodotto né felicità né liberazione Þil rifiuto della civiltà contemporanea era caratteristica del decadentismo.

Pascoli concretizza il rifiuto per la società contemporanea con un ripiegamento intimistico o nel malinconico idoleggiamento della campagna e delle piccole cose.

Pascoli voleva sottolineare la modestia e la quotidianità dei temi trattati. Potrebbero sembrare "bozzetti veristi" ma in Myricae (1890s) i moduli e i toni veristi trascolorano: non è un'epopea del quotidiano, ma lo scenario sul quale proiettare inquietudini e smarrimenti. I dati realisti si caricano di simboli creando la poetica degli oggetti, la quale comporta uno studio soggettivo sul particolare.

Pascoli apportò delle novità strutturali nel campo dell'architettura del componimento. Il poeta violò le norme codificate della lingua ricorrendo anche ad un linguaggio pre grammaticale costituito da onomatopee, ma ricorrendo contemporaneamente ad un linguaggio post grammaticale costituito da termini tecnici e gergali. Pascoli, in gran parte della sua produzione, usò i metri della tradizione e solo negli ultimi lavori provò a riprodurre la struttura della lirica greca o dell'antica poesia francese.

Con i poemi conviviali, Pascoli elevò il tono di Myricae usando il mondo classico per esemplificare ulteriormente il destino di dolore dell'uomo. Inoltre si passò ad una diversa visione del nido. Concepito prima nella dimensione familiare, poi nella nazione (Italy). Il poeta si fa esaltatore del nido di tutti gli italiani, approda al nazionalismo e tentò, da poeta-fanciullino, di trasformarsi in poeta vate.

Poetica del fanciullino: in ognuno di noi c'è un "fanciullino" che conserva la sensibilità dell'infanzia che si esprime compiutamente nella voce del poeta. Egli ignora l'esistenza della ragione e guarda al mondo con gli occhi della fantasia, ma l'atteggiamento di innocente stupore di chi scopre le cose per la prima volta (come Adamo).

Per seguire il fanciullino che è in sé il poeta deve liberarsi di ogni struttura razionale e fare uso del linguaggio ingenuo, trovando anche diversi significati ideologici dietro ad ogni cosa.