RELAZIONE SU: L’AMICO RITROVATO
TITOLO: L’amico ritrovato
EDIZIONI: Feltrinelli
N° PAGINE: 92
GENERE LETTERARIO: Racconto/ Romanzo
NOTE SULL’AUTORE:
Fred Uhlman nasce a Stoccarda nel 1901. Nel 1933, per motivi politici abbandonò la Germania e si trasferì negli Stati Uniti, dove esercitò per molti anni la professione di avvocato e si fece conoscere anche come pittore.
Quando nel 1971 pubblicò il lungo racconto L’amico ritrovato, ottenne un immediato successo,
tanto che il libro fu ben presto diffuso in tutta Europa suscitando ovunque lo stesso
entusiasmo della critica e dei lettori.
L’amico
ritrovato, considerato uno dei testi più significativi sul nazismo in Germania e sull’intensa
amicizia fra due ragazzi, inizia una trilogia che comprende anche Niente resurrezione e Lettere a Conrad, è ispirato ai luoghi e
all’ambiente della sua adolescenza. Sapeva che questo sarebbe rimasto il “suo libro”.
Fu anche autore anche di un’autobiografia, Storia
di un uomo.
Morì a Londra nel 1985.
PERSONAGGI:
HANS SCHWARZ: è la voce narrante del racconto, che in prima persona
ci racconta la vicenda. E’ un ragazzo di origine ebrea sui 16 anni che vive in Germania
nel primo dopo guerra durante gli anni durante i quali Hitler sale al potere. E’
un ragazzo ingenuo, ancora, sotto certi aspetti, infantile che crede molto nell’amicizia.
Dai modi un po’ rozzi e zotici è molto attratto
dal suo compagno dalle nobili origini tedesche.
KONRADIN VAN HOHNFELS: è un ragazzo di nobili
origini tedesche, dal carattere un po’ solitario dovuto forse in parte alla sua
nobiltà. Ha molti interessi comuni con Hans, e, proprio da lui ci viene descritto così: “ … il portamento era pieno
di sicurezza, dell’aria aristocratica, del sorriso appena accennato e vagamente
aristocratico.” E ancora “…a differenza di noi le sue mani erano pulite, non sudicie
di inchiostro…sembrava più vecchio e più maturo di noi…”
La vicenda narrata si svolge a Stoccarda, una città tedesca,
nel 1933, mentre Hitler sale al potere sconvolgendo così la vita tranquilla di questa
provincia, di tutta la Germania e del mondo intero poi.
Nel libro L’amico ritrovato si affronta
un tema molto complesso e delicato: la convivenza tra due etnie diverse, e ancora
più in specifico, l’amicizia tra un tedesco
e un ebreo pochi anni prima dello scoppio
della seconda guerra mondiale. Due ragazzi, infatti, poco più che adolescenti dovranno
porre fine alla loro amicizia a causa della inesistente diversità proclamata in
Germania durante quegli anni.
L’amico ritrovato, narra la storia di due ragazzi, uno ebreo,
Hans Schwarz, l’altro tedesco di nobili origini, Konradin van Hohnfles.
Tra i due nasce una profonda amicizia, grazie anche alle
comuni passioni di collezionare monete greche e di leggere.
Purtroppo la loro amicizia non è destinata a durare;
infatti, Hitler sale al potere e Konradin, la cui famiglia è filo nazista, decide
di non frequentare più l’amico per non mettersi in cattiva luce e anche a scuola
la situazione peggiora a causa della propaganda
nazista.
Hans e costretto ad emigrare da parenti americani mentre i
genitori decidono di rimanere a difendere la “loro patria” perché: “…non permetteremo
che nessun bastardo austriaco ce la sottragga…”.
I genitori di Hans moriranno in seguito suicidi per sfuggire
alle persecuzioni naziste.
Molti anni dopo Hans riceve una lettera dal suo vecchio
liceo classico tedesco.
Questa annunciava
la raccolta di fondi per la costruzione
di un monumento ai
caduti in ricordo di tutti gli studenti morti nella seconda guerra mondiale, con
allegato un libretto con tutti i nomi dei deceduti.
Hans trova scritto anche il nome dell’amico Komradin con la scritta: “Implicato per il tentato
omicidio di Hitler, Giustiziato ”; a questo punto Hans capisce di aver ritrovato
un amico.
COMMENTO
Questo libro ad un significato molto profondo. Con una narrazione
scorrevole e veloce, infatti, l’autore riesce a tra smetterci l’aridità dell’ideologia
nazista che soffoca le relazioni umane e distrugge ogni sentimento.