1^ Parte –Descrizione dell’opera dal
punto di vista strutturale-
1 Il libro è stato scritto in gran parte
nel 1914, sicuramente, lo scrittore è stato influenzato dalla gran guerra e
probabilmente da altri avvenimenti che riguardavano la sua vita privata, come
il distacco dalla casa paterna e la rottura con la fidanzata;
2 I temi principali del libro sono “COLPA
E GIUDIZIO”, sui quali Kafka lavorava da tempo.
3 Il libro non è del tutto attendibile dal
punto di vista filologico e diacronico, poiché terminato da Max Brod e
risultato di un riassemblamento di capitoli spaiati scritti da Kafka.
2^ Parte- descrizione dell’opera dal
punto di vista narrativo-
1 “Il Processo” racconta la strana storia
di un uomo , con una narrazione semplice , apparentemente reale, ma ricca di
simbolismi.
2 La trama : una mattina il Sig. K si sveglia
e viene arrestato da due uomini in divisa, ignaro della sua colpa.
Citato in giudizio ,K. Passerà una lunga
serie di interrogatori strani, con persone strane e in luoghi strani. In questo
clima di colpa e giudizio egli stesso
comincia a reputarsi colpevole e si difende dalle accuse continuando a essere
all’oscuro dalla sua colpa.
Infine il Sig. K ,dopo l’atteso processo,
viene giustiziato con la pena di morte.
Guida alla lettura
1. Gli avvenimenti sono raccontati dal punto di vista di K. (vittima), ma in
terza persona da un narratore esterno .- inganno
stilistico -.
2. L’opera sembra raccontata in modo oggettivo, in realtà è un monologo
interiore del protagonista.
3. Lo stile scarno , ma ricco di descrizioni, di Kafka fa sembrare le sue opere quasi delle relazioni,
distinguendosi così dagli altri scrittori.
4. Ciò che rende conturbanti e grotteschi i racconti di Kafka è la creazione dell’assurdo ,partendo da
semplici elementi di vita comune. Si scopre ;così la mostruosità che si nasconde dietro “la normalità” quotidiana
in cui tutti viviamo.
5. La bravura di Kafka sta nell’aver rovesciato gli schemi del racconto
fantastico. Generalmente i racconti di questo tipo iniziavano con una situazione normale e progressivamente
venivano inseriti gli elementi fantastici; Kafka, invece, parte con una situazione assurda e progressivamente
l’opera prende i termini di una storia normale.
Piano politico
1. Kafka nel libro mostra l’isolamento dell’individuo che si trova solo e a
disagio nel moderno stato burocratico che, con la grandezza delle sue
istituzioni ,lo soffoca e lo riduce a una sigla :K.
2. Nel racconto, gli edifici statali vengono descritti come qualcosa di poco
chiaro e quasi astratto che, come macchine, non si fermano mai.
Questi mondi, quali i tribunali e la banca, suscitano in Josef K.
ripugnanza
e fascino.
3. Tutta la vecchia burocrazia austriaca si rispecchia negli ordinamenti
della
antica legge ebraica.
Piano biografico
1. Nello stile Kafkiano individuiamo una forte dialettica di colpa e
innocenza, scaturita dal rapporto edipico con il padre.
Si è indotti, dunque, a pensare che “ Il processo” sia una sorta di
fantasia
punitiva dello scrittore.
2. Alcuni fatti coincidono con la vita reale di Kafka:
-
alla vigilia del suo trentunesimo
compleanno K. viene giustiziato;
-
alla vigilia del suo trentunesimo
compleanno Kafka lascia la fidanzata con una sorta di processo ;
-
Kafka con il suo rapporto difficile
con il padre si sente perennemente in colpa, ma di una colpa astratta ,che deve
essere comunque espiata;
- Ne “Il processo” la colpa di
K. non viene mai notificata, ma il
protagonista è comunque costretto a pagarla;
3. Nel romanzo è assente la suprema autorità giudicante: il giudice è
invisibile e interiorizzato.
Piano etnico
1. Dietro la colpa di K., traspare l’atteggiamento di Kafka di fronte alla
comunità ebraica.
2. La colpa di fronte alla Legge de “Il processo” ,può essere vista come la
colpa provata da Kafka nel tradire gli ideali della religione dei padri.
3. Il complicato iter processuale di K., rispecchia la complicata lettura
del Talmud e il rituale delle prescrizioni ebraiche che eseguiva Kafka .
4. Il tribunale delle soffitte ha caratteristiche comuni alla scuola ebraica
che Kafka frequentava e verso la quale provava disgusto e fascino.