Prima di
giungere a casa della nonna, Pietro ha vissuto in una stalla putrida, sperduta
nella vasta campagna. E’ proprio lì che è venuto a contatto con la terra, con
la vera zolla, nella quale scoprirà un seme in germoglio. Egli curerà quel seme
coprendolo con la terra e con la neve per recargli la giusta umidità. Pietro
capisce che la sua vita è analoga a quella del seme: la stessa precarietà, gli
stessi pericoli, la stessa naturalezza di esistenza: è da questo che prende il
nome l’opera di Silone.
E’ proprio in questo suo rifugio
che conoscerà Infante, un sordomuto che Pietro cercherà di educare,
insegnandogli l’uso della parola.
Intanto la potenza di don Bastiano
Spina iniziare a decadere in contrapposizione all’ascesa dei “Calabasce”,
famiglia da sempre rivale degli “Spina”.
Pietro incontra Faustina e don
Bastiano ed emergono tristi ricordi del terremoto che sconvolse molto tempo
prima il paese. Con Faustina nasce l’idillio, entrambi rivelano di essere stati
innamorati l’uno dell’altra da ragazzi a loro insaputa.
Ormai Pietro si è allontanato da casa
di donna Maria Vincenza e vive ad Acquaviva. Qui Infante viene accusato di aver
tracciato dei punti interrogativi a fianco alle scritte inneggianti la politica
del regime. Poco dopo viene scarcerato dal padre tornato dopo vent’anni
dall’America, il quale però lo sfrutta nel lavoro.
Nel frattempo, la nonna, prima di
morire, ha donato tutto a Pietro e a Faustina per riparare ad un antico torto. Questi
potrebbero andare a vivere lontano, ma Pietro scopre che Infante ha ucciso il
padre con una coltellata: lo fa fuggire e si consegna ai carabinieri con un
atto di supremo altruismo.
Tutti gli avvenimenti narrati,
sono circondati dal pettegolezzo e dalle dicerie della gente che si ferma solo
all’apparenza, non riuscendo, in questo caso, a cogliere l’umanità che è dentro
lo stesso Pietro Spina, o la purezza di Faustina.
Anche “Il seme sotto la neve”,
come Fontamara, è una denuncia da parte dell’autore ai soprusi, all’ingiustizia
alla privazione della libertà che può nascere da un sistema rigido come quello
della dittatura.