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LA RELIGIONE EGIZIANA

 

IL CULTO DEGLI ANIMALI

 

La religione egizia è basata sugli animali-totem.

Questo fenomeno si evidenzia nelle tribù cacciatrici che adoravano, in segnio di buon auspicio, gli animali che più spesso venivano cacciati.

L'origine di questa religione ha radici antichissime, infatti si pensa che gli egiziani fossero una delle città più religiose mai esistita.

Questa religione, basata sul culto degli animali, fu sempre presente tra gli egiziani nonostante il passaggio dalla caccia all'agricoltura.

L'abitudine di seppellire e fasciare con fascie di lino gli animali sacri, la ritroviamo in epoche molto lontane.

Sono stati scoperti molti templi un onore di vari animali che rappresentavano alcuni dei.

Alcuni di essi sono:

- Api = il bue

- Anubi = lo sciacallo

- Altri ancora come il gatto, l'ippopotamo, il coccodrillo, ecc...

Con il passare dei secoli, l'aspetto di questi dei si trasformò parzialmente diventando da intero animale, ad un essere con il corpo d'uomo e la testa di animale; ma il culto dei Totem rimase sempre vivo negli strati popolari.

 

LA CIVILTA' DELLA MORTE

 

 

L'idea dell'oltretomba era talmente forte da costituire una tra le caratteristiche principali della cultura egizia; infatti la vita dopo la morte era considerata il seguito di quella terrena.

In molte pitture tombali, il defunto veniva raffigurato in un banchetto insieme alla sua sposa, amici e parenti.

Le tombe erano decorate con affreschi raffiguranti la vita quotidiana; inoltre si dipingeva una finta porta che aveva un significato simbolico.

Al defunto venivano offerte le stesse condizioni che aveva in vita e per assicurare la salvezza dell'anima, il corpo veniva mummificato.

Le tombe dei faraoni erano le piramidi, dove l'uomo riposava circondato da immense ricchezze.

 

RA, ISIDE E OSIRIDE

 

 

Dopo la fine del regno nuovo, il centro del culto di Iside fu Philae, un'isola sul Nilo in cui le venne dedicato un grande tempio.

Il suo sposo, Osiride, fu il re d'Egitto e civilizzò il suo popolo con l'insegnamento della legge, dell'agricoltura e della religione.

Fu assassinato dal suo malvagio fratello Seth che sparse i resti del suo corpo.

Iside sapendo della sua morte, si trasformò in falco e trovò il corpo di lui; così gli infuse una nuova vita con il battito delle ali.

Osiride risorge e ha un figlio da Iside: Horus.

Egli vendicò la morte del padre uccidendo Seth e salendo al trono.

Osiride attraverso Horus, fu considerato fonte di nuova vita e divenne del regno dei morti.

Questo mito può rappresentare molti eventi, il più importante dei quali è il ciclo della vegetazione ( la rinascita annuale della natura ).

Un'altra divinità importante era rappresentata da Ra, Dio del sole, rappresentato con il corpo di uomo e la testa di falco.

Si pensava che i faraoni fossero "figli del sole" e che dopo la morte raggiungevano il loro padre oltre il tramonto.

 

ISIDE E I CULTI MISTERICI

 

 

Storia della resurrezione di Osiride

 

 

Il culto di Iside era diffuso anche in molti paesi del Mediterraneo e anche a Roma dove però veniva represso.

Nel 48 a.C. il senato ordinò di abbattere il tempio di Iside a Roma, ma nessuno volle farlo, così fu abbattuto dal console che lo aveva ordinato.

Il sacerdote di Iside a Roma dice alla nobile Paolina che il dio Anubi voleva sedurla; così, con il consenso del marito, accettò, ma solo dopo si accorse che quello non era Anubi, ma Decio Mundo.

Paolina denunciò il fatto al senato e i sacerdoti della dea Iside furono cacciati.

Oltre al culto della dea Iside, c'è anche quello del Nilo che si manifesta in due ricorrenze: " La navigazione di Iside "e il periodo che va dal 13 novembre al 16 dicembre dove si commemora il ritrovamento del cadavere di Osiride.

 

IL DESTINO DELL'ESSERE UMANO

 

 

Gli egiziani pensavano che ogni uomo vivesse lo stesso ciclo di Osiride: muore, viene imbalsamato (e quindi salvato dalla distruzione ), percorre il suo viaggio verso occidente e infine viene ammesso nel regno dei beati dopo aver superato il giudizio davanti a Osiride.

Originariamente si pensa va che solo il faraone dopo la morte divenisse un dio; poi però il culto di questo dio, favorito dalla classe sacerdotale, divenne più democratico.

Questo è da porre in relazione con la nascita del ceto medio.

Si finì poi per ritenere che ogni essere umano potesse diventare un dio, a condizione che la sua vita fosse stata buona; così compare una precisa valutazione morale.

Agli occhi dei posteri, la religione egizia, appariva come una filosofia alla quale si rivolsero i sapienti come Pitagora e Platone.