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La Rivoluzione Francese

1788

CONVOCAZIONE DEGLI STATI GENERALI (Agosto 88 per il Maggio 89). Il re necessita di estendere il prelievo fiscale alle classi privilegiate, le quali si uniscono al malcontento del terzo stato e pretendono gli Stati generali. Aspro dibattito sul criterio di votazione: il sistema in uso impedisce al Terzo stato (98% della popolazione) di far valere il proprio peso politico. Si stendono i Cahiers de doleances.

1789

RIUNIONE DEGLI STATI GENERALI (5 Maggio). Gli esponenti del terzo stato contestano il sistema di votazione.

GIURAMENTO DELLA PALLACORDA (20 Giugno) .Esponenti della nobiltà e buona parte del clero si uniscono al Terzo stato nel dar vita all’Assemblea Nazionale, con lo scopo di dare alla Francia una costituzione.

NASCE L’ASSEMBLEA NAZIONALE COSTITUENTE (9 Luglio). Il resto della nobiltà e del clero si uniscono all’Assemblea Nazionale. Cessano di esistere gli Stati generali e nasce l’Assemblea Nazionale Costituente.

14 LUGLIO: PRESA DELLA BASTIGLIA il popolo parigino insorge contro la fortezza- prigione dove erano tenuti i prigionieri politici: era un simbolo dell’assolutismo.

ISTITUZIONE DI UNA NUOVA MUNICIPALITA’ il sovrano concede al Terzo stato di gestire un municipalità a Parigi. Rapidamente nelle provincie si vengono a creare istituzioni amministrative.

ABOLIZIONE DEL REGIME FEUDALE (4 Agosto) .L’assemblea decreta la soppressone di tutti i privilegi feudali, di tutte le corvèes e tasse dovute al signore.

DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO (26 Agosto). L’assemblea approva un documento ispirato alle idee illuministe che afferma che "tutti gli uomini nascono e restano liberi e uguali", ed hanno diritto alla proprietà, alla sicurezza e alla resistenza all’oppressione

IL RE SI TRASFERISCE ALLE TUILERIES (5 Ottobre) spinto da un corteo di donne che lo obbliga a risiedere a Parigi, sotto un maggiore controllo da parte del popolo.

REQUISIZIONE DEI BENI ECCLESIASTICI (Novembre) quasi tutti gli ordini religiosi vengono aboliti e il loro beni (terreni, edifici, abbazie...) requisiti dallo stato, che li venderà all’asta o li utilizzerà come garanzia per gli assegati, titoli di credito che avrebbero dovuto sanare il deficit pubblico.

RICONOSCIMENTO DEI DRITTI CIVILI AI PROTESTANTI (Dicembre). Cessano le discriminazioni religiose.

INTRODUZIONE DI UN SISTEMA ELETTORALE CENSITARIO (Dicembre). I cittadini vennero distinti in attivi (coloro che erano maggiori di 25 anni e pagavano un imposta annua pari a tre giorni di paga di un manovale) e passivi. Gli attivi eleggevano gli elettori di secondo grado (eleggibile chi pagava almeno un marco d’argento d’imposta) che a loro volta eleggevano i deputati.

1790

FESTA DELLA FEDERAZIONE (14 Luglio). I francesi giurano fedeltà al re e tra di loro nella difesa della libertà della costituzione e della legge.

COSTITUZIONE CIVILE DEL CLERO (Luglio) L’Assemblea attribuì la nomina dei vescovi e dei parroci alle assemblee elettorali locali.

OBBLIGO PER I PRETI DI GIURARE FEDELTA’ ALLA COSTITUZIONE (Novembre). Gli ecclesiastici furono obbligati a giurare fedeltà alla costituzione: il clero si spaccò a metà tra costituzionali e refrattari, mentre il pontefice condannava la decisione.

RIFORMA AMMINISTRATIVA: l’Assemblea emanò una serie di provvedimenti volti a decentrare il potere; la Francia venne divisa in 83 dipartimenti, la cui unità amministrativa base era il Comune, mentre Parigi veniva divisa in 48 sezioni.

1791

LEGGE LE CHAPELIER (14 Luglio). Viene proibita la libertà di sciopero e di organizzazione sindacale, con lo scopo di favorire il libero mercato della manodopera.

FUGA DEL RE (20 Giugno). Il re tentò di fuggire in Austria, dove avrebbe cercato di organizzare una restaurazione della monarchia; ma venne scoperto a Varennes e ricondotto a Parigi. L’episodio gli fece perdere quasi tutta la fiducia che il popolo aveva nei suoi confronti.

DICHIARAZIONE DI PILLNITZ (Agosto). Austria e Prussia minacciano un intervento armato contro la Francia in caso di fallimento della soluzione moderata.

PROMULGAZIONE DELLA COSTITUZIONE DEL’91 (3 Settembre). La costituzione prevedeva per la Francia un regime liberale fondato sulla separazione dei poteri: legislativo (un parlamento a una camera, detta Assemblee legislativa, della durata di due anni), esecutivo (ministri nominati dal re, cui era proibito di prendere parte all’assemblea) e giudiziario (giudici elettivi). Il sistema richiedeva uno stabile accordo tra sovrano e Assemblea per il suo corretto funzionamento.

COSTITUZIONE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA (1 Ottobre). Si scioglie l’Assemblea nazionale costituente e si riunisce il nuovo Parlamento (745 deputati), composto da una maggioranza moderata di 350 "costituzionali" e 250 foglianti, e da un’opposizione di 136 giacobini.

1792

DICHIARAZIONE DI GUERRA ALL’AUSTRIA (20 Aprile). L’Assemblea legislativa, quasi all’unanimità, dichiara guerra all’Austria sotto la spinta dei girondini (il gruppo più dinamico dell’Assemblea), ritenendo la guerra un modo per rafforzare la rivoluzione e per far sfociare la tensione popolare.

INSURREZIONE DEI SANCULOTTI (20 Giugno). Un lungo corteo contesta l’operato del re, che aveva posto il veto al provvedimento di creare un corpo armato di volontari. Per sanculotti si indicano i popolani parigini dei ceti meno abbienti, che finora non avevano fatto valere molto il loro peso politico, anche perché considerati elettori passivi.

ARRESTO DEL RE (10 Agosto). Sospettato di tramare con il nemico, il re venne arrestato da una insurrezione dei sanculotti, che invasero le Tuileries. Il re venne sospeso dalle proprie funzioni; il governo fu affidato a un Consiglio esecutivo provvisorio, ma a Parigi il potere venne esercitato soprattutto da Comune, che istituì un tribunale straordinario, organizzò la vigilanza notturna e cominciò ad arruolare un’armata di volontari.

I MASSACRI DI SETTEMBRE: sotto la pressione degli eserciti stranieri, vengono messe in giro le voci di un complotto controrivoluzionario che avrebbe avuto inizio nelle carceri; i sanculotti irruppero nelle prigioni e massacrarono senza discriminazioni più di 1000 prigionieri, molti dei quali detenuti per reati comuni.

VITTORIA DI VALMY (20 Settembre). L’esercito francese sconfisse i Prussiani; era una dimostrazione che anche sul campo di battaglia la rivoluzione poteva rovesciare l’ancien régime.

ABOLIZIONE DELLA MONARCHIA (21 Settembre). Il giorno dopo la vittoria di Valmy la Convenzione (che aveva preso il posto dell’Assemblea legislativa) decretò l’abolizione della monarchia, e, di fatto, l’instaurazione della repubblica.

VITTORIA A JEMAPPES (9 Novembre). Con questa vittoria i Francesi, dopo aver cacciato gli stranieri dalla Francia, conquistarono il Belgio.

PROCESSO AL RE (10 Dicembre- 20 Gennaio). Il processo terminò con la condanna a morte del sovrano, senza appello al popolo.

1793

ESECUZIONE DEL SOVRANO (21 Gennaio). Il re venne decapitato dalla ghigliottina sulla piazza della Rivoluzione.

DICHIARAZIONI DI GUERRA (Febbraio-Marzo). La convenzione dichiarò guerra anche a Inghilterra, Olanda (con cui erano in corso nuove rivalità commerciali) e Spagna le quali nazioni si riunirono in un vasto intreccio di alleanze antifrancesi e sconfissero in Belgio a Neerwinden l’esercito francese.

AGITAZIONI POPOLARI (Marzo). Una grande rivolta contadina esplose nella Vandea dovuta soprattutto all’estraneità e all’opposizione di una parte del mondo rurale alla rivoluzione, vista come predominio della borghesia urbana. La rivolta appoggiata dai nobili e dai preti refrattari rimase per anni il fattore più combattivo e tenace della controrivoluzione. In conseguenza di queste situazioni i deputati del centro si allearono con i montagnardi.

DITTATURA GIACOBINA (Giugno) il principale esponente fu Robespierre che inaugurò il cosiddetto governo del Terrore ossia la sistematica eliminazione fisica degli avversari politici o sospetti tali. R. si liberò dei suoi avversari Danton e Erbert (Grande Terrore). Fu repressa l’insurrezione federalista e domata la Vandea; la riorganizzazione dell’esercito portò a nuove vittorie. Durante il periodo in cui R. era di fatto padrone della Francia vennero varate molte leggi a favore del popolo, come l’imposizione del maximum generale dei prezzi e dei salari, ma anche venne potenziato il tribunale rivoluzionario e venne promulgata una legge secondo la quale poteva essere imprigionato chiunque fosse anche solo sospettato di pensarla in modo diverso.

L’ARRESTO DI ROBESPIERRE (9 termidoro\27 Luglio) R. venne messo sotto accusa dalla Convenzione e arrestato. In seguito a un tentativo di insurrezione del Comune fu messo fuori legge e giustiziato senza processo il giorno dopo.