100 a.C. Nasce Gaio Giulio Cesare. Nello stesso anno Gaio Mario è console.
82 a.C. È costretto a lasciare Roma perché mariano durante
la dittatura di Silla.
81 a.C. Nasce la figlia Giulia.
73 a.C. Inizia la carriera politica
divenendo pontefice.
68 a C. Diventa questore in Spagna. Negli anni seguenti il
tribuno Gabinio (67 a.C.) fa approvare la “lex
Gabinia de bello piratico” e Manlio (66 a.C.) la “lex Manlia” a favore di Pompeo.
65 a.C. Cesare diventa edile
curale, a Roma splendidi giochi.
63 a.C. Cesare è pontefice massimo. Pompeo sconfigge Mitridate. Cicerone
è console e “congiura di Catilina”. Cicerone pronunciò 4
orazioni contro Catilina (le “Catilinarie”).
62 a. C. Pretura di Cesare. Catilina è definitivamente sconfitto a
Pistoia.
61 a.C. Cesare è propretore in Spagna
Ulteriore
60 a.C. Tornato a Roma, Cesare
stringe un patto segreto e privato con Pompeo e Crasso
(“Il Primo Triumvirato”).
59 a.C. Cesare è console assieme a
Bibulo. Fa 2 leggi agrarie, una a favore dei veterani di Pompeo e una dei cittadini nullatenenti; diminuisce di 1/3 il
canone di appalto per la riscossione delle tasse; la “lex Vatinia” assegna a Cesare il governo
della Gallia Cisalpina, della Gallia Transalpina e dell’Illirico per 5 anni. Pompeo sposa
Giulia,aumentando legame con Cesare.
58-51 a.C. Campagne militari di Cesare
in Gallia.
58 a.C. Campagne militari contro gli
Elvezi e Ariovisto. Esilio di Cicerone in Grecia.
57 a.C. Campagna militare contro i
Belgi. Rientro a Roma di Cicerone grazie a Pompeo.
56 a.C. Campagne militari in
Britannia e in Normandia. Convegno di Lucca e riconferma del triumvirato.
55 a.C. Consolato di Pompeo e
Crasso. Prolungamento del governo di Cesare sulle province fino al 50 a.C.
54 a.C. Spedizioni in Gran Bretagna.
53 a.C. Sconfitta e morte di Crasso
a Carre nella guerra contro i Parti.
52 a.C. In Gallia rivolta di tutte
le popolazioni capeggiate a Vercingetorìge,
assedio e vittoria ad Alesia. Pompeo nominato console sine collega.
49 a.C. Termina il mandato di Cesare
nelle Gallie. Tornando a Roma oltrepassa il confine italiano segnato dal Rubicone
dando inizio alla guerra civile contro Pompeo.
Pompeo lascia l’Italia e si reca in Grecia e Cesare lo segue per proseguire gli
scontri.
48 a.C. Secondo consolato di Cesare.
In Tessaglia, a Farsàlo sconfigge Pompeo
che fugge in Egitto dove fu assassinato dal re Tolomeo
XIV. Cesare si reca in Egitto per punire l’affronto di Tolomeo e assedia
Alessandria.
47 a.C. Cesare viene nominato
dittatore. Vince in Egitto e nomina regina d’Egitto Cleopatra. Sconfigge a Zela
Fàrnace, figlio di Mitridate, che approfittando della guerra
diede vita ad una politica espansionistica nell’Asia
Minore.Questa campagna durò pochi giorni e Cesare pronunciò le parole: “Veni,
vidi, vici”.
46 a.C. Viene nominato console per
la terza volta. Tornando dal Medio Oriente a Roma sbarca in Africa occupata dai
Pompeiani e li sconfigge a Tapso. Si fa
nominare dittatore per dieci anni. Parte
per la Spagna per eliminare i figli di Pompeo.
45 a.C. Quarto consolato di Cesare.
Sconfigge a Munda i figli Pompeo.
44 a.C. Si assegna la nomina di dittatore a vita e si attribuisce le
prerogative della carica di tribuno della plebe:
l’inviolabilità e il diritto di veto. Inoltre ricopre la carica di pontefice massimo. Gli viene concesso di
portare la corona d’alloro e gli viene attribuito il titolo di imperator (che veniva concesso ai generali
solo nel giorno del trionfo) e il senato delibera che alla sua morte avvenisse
la sua divinizzazione.
L’assunzione di poteri
eccezionali portò i suoi rivali politici, molti dei quali a cui aveva concesso
il perdono, a fare una congiura contro
di lui guidata da Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio. Cesare venne ucciso alle Idi di Marzo (il quindicesimo giorno del
mese).