Fabio
Gava
Classe 5^A
I
diritti dell'uomo
“Tutti gli esseri umani,
indipendentemente dalla nascita, dalla religione o dalla condizione sociale,
sono dotati di alcuni diritti fondamentali e inalienabili”. Questa affermazione
contenuta nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, approvata
nel corso della rivoluzione francese, è stata successivamente ribadita nei
documenti programmatici di molti organismi nazionali e internazionali (per
esempio lo statuto dell’ONU e la Costituzione italiana). Tuttavia non è difficile
rendersi conto del fatto che ancora oggi i diritti umani, al di là della loro
solenne e ripetuta proclamazione, vengono spesso violati. E questo non accade
soltanto in luoghi remoti nel mondo, ma anche molto vicino a noi. Come si può
agire per modificare questa situazione e fare in modo che vengano
effettivamente attuati i diritti affermati nella dichiarazioni?
Il 10 dicembre
1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione
Universale dei Diritti dell'Uomo. Dopo questa solenne deliberazione,
l'Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di
provvedere a diffondere ampiamente la Dichiarazione e, a tal fine, di
pubblicarne e distribuire il testo non solo nelle cinque lingue ufficiali
dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse
possibile usando ogni mezzo a sua disposizione.
L'Assemblea Generale proclamò la
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo come ideale da raggiungere da
tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo e ogni organo
della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di
promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e
di queste libertà e di garantirne l'universale ed effettivo riconoscimento e
rispetto.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo è composta da trenta
articoli; tra i più importanti ne cito alcuni che oggi sono diventati dei veri
e propri principi:
-
tutti gli
esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di
ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di
fratellanza;
-
Ad ogni individuo spettano tutti i
diritti e tutte le libertà enunciati nella Dichiarazione, senza distinzione
alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di
opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di
ricchezza, di nascita o di altra condizione.
-
Ogni
individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria
persona.
-
Tutti sono
eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad
un'eguale tutela da parte della legge.
Fu proprio a tutela della Dichiarazione
approvata dall’Onu che nacque la più grande organizzazione per la difesa dei Diritti
dell’Uomo: Amnesty International, una voce libera e indipendente che difende,
con metodi non violenti, i diritti fondamentali di tutti coloro che ne sono
stati privati.
Il 28 maggio 1961, dalle colonne del quotidiano inglese The Observer , l'avvocato Peter Benenson
lanciò un appello dal titolo “I prigionieri dimenticati”. L'autore, indignato
per l'arresto di due studenti colpevoli di aver brindato alla libertà delle
colonie portoghesi in un ristorante di Lisbona, denunciò le ripetute violazioni
della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ed invitò i lettori ad
unirsi alla sua protesta. L'effetto fu imponente e del tutto inaspettato:
migliaia di persone delle più diverse nazionalità si misero in contatto con
l'autore ed insieme organizzarono la prima campagna internazionale in difesa
dei Diritti dell'Uomo. Nacque così Amnesty International. Da quel giorno,
Amnesty si batte perchè siano rispettati i fondamentali diritti di ogni essere
umano, sanciti il 10 dicembre 1948 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il giorno in cui questi diritti saranno universalmente riconosciuti e
rispettati, Amnesty International non avrà più alcuna ragione di esistere.
Amnesty
International è un movimento internazionale indipendente da qualsiasi governo,
parte politica, interesse economico e credo religioso; la sua attenzione è
concentrata anzitutto sui singoli casi di violazione dei diritti umani, nel più
ampio contesto della Difesa dei Diritti dell'Uomo. Il movimento gode di status
consultivo presso le Nazioni Unite e nel 1977 ha ricevuto il Premio Nobel per
la Pace.
Per raggiungere i suoi obiettivi, Amnesty
International invita tutti i soci a partecipare agli appelli rivolti a quei
governi che, in modi e misure differenti, non rispettano i Diritti dell'Uomo. Tutti
i membri di Amnesty vengono mensilmente informati circa i casi più urgenti, che
vengono illustrati sul notiziario e per i quali è indispensabile un intervento
immediato.
Amnesty International lotta da trent’anni a colpi di penna e i risultati
ottenuti dimostrano l'efficacia della sua azione:
-
dei 43.500
casi seguiti, più della metà hanno trovato una soluzione positiva
-
migliaia di
violazioni dei Diritti dell'Uomo sono venute a galla e denunciate, molti
governi si sono trovati con le spalle al muro, bloccati dal peso dell'opinione
pubblica
-
in 44 Paesi
è stata abolita la pena di morte, anche grazie all'intervento di Amnesty
International.
Oggi nel mondo viviamo tempi drammatici nei quali ogni giorno assistiamo alla violazione dei diritti dell'uomo, certe volte nelle forme più spietate e disumane che fanno pensare ad un imbarbarimento di questa nostra epoca. Viviamo però anche tempi esaltanti, perché in tante aree del mondo quei diritti proclamati solennemente nella Carte delle Nazioni Unite si stanno in questo ultimo periodo di tempo concretizzando, radicandosi sempre più nella coscienza degli individui e dei popoli.