Il patrimonio storico-culturale
 
I tre aspetti proposti dal PPAR per 'leggere' il territorio dal punto di vista storico-culturale possono essere considerati solo un primo e parziale riferimento per affrontare argomenti vasti e complessi. Gli elenchi e gli orientamenti indicati dagli articoli 39, 40, 41, relativi ai 'centri e nuclei storici', 'edifici e manufatti extraurbani', 'zone archeologiche e strade consolari' riescono a restituire un quadro incompleto del patrimonio storico culturale1.
Il primo approccio verso la conoscenza di questa area ha portato allo sviluppo di una approfondita analisi storica del territorio del Catria, basata sulla letteratura relativa alla storia locale, evidenziando le dinamiche evolutive del territorio.
L'esatta individuazione cartografica e la raccolta sintetica e sistematica delle informazioni relative a strutture storiche del territorio, poi riportate sulle schede e sulla tavola n°7 "Patrimonio Storico - Culturale", ha permesso di ricomporre un quadro organico delle vicende storiche relative al territorio del Catria.
Base di partenza del lavoro è stata la ricerca sulla letteratura storica disponibile e sui riscontri documentari e storiografici.
Si sono dunque utilizzate: le numerose sintesi di storia locale2, con i limiti tipici di questi studi3; i documenti originali, alcuni, come le Carte di Fonte Avellana, già pubblicati da eminenti studiosi4, altri inediti e qui pubblicati per la prima volta5; altre fonti iconografiche6. Ulteriori lavori utilizzati sono alcuni studi sulla storia religiosa, riguardanti eremi e monasteri, pievi, chiese e parrocchie, ricchi di documenti e informazioni7. E ancora alcune monografie intorno a storia, territorio, edilizia, di largo respiro e al cui interno sono contenute notizie riguardanti l'area di indagine8.
Tutti i dati così raccolti e poi vagliati criticamente riguardano una zona molto più ampia dell'area oggetto di studio, corrispondente all'incirca al territorio coperto dalle 4 tavolette IGM: Cagli, Cantiano, Frontone e Serra S. Abbondio.
Da queste informazioni è poi partita una estesa ricognizione e verifica sul campo. Si sono chiaramente privilegiate le presenze all'interno dell'area di studio rispetto a quelle più marginali. In ogni caso gli elementi più significativi sono stati visitati e documentati; sul massiccio del Catria sono state visitate sistematicamente tutte le località che la precedente fase della ricerca aveva individuato. Dove è stato possibile si sono fatti rilievi e verifiche. In molti casi si è dialogato con la gente del posto cercando riscontri e ottenendo ulteriori informazioni e stimoli, anche su altre presenze storico-culturali.
Se le 'strutture storiche del territorio' e la loro individuazione cartografica hanno permesso la descrizione della storia più antica del nostro territorio, gli ultimi due secoli sono stati analizzati in maniera ancora più dettagliata, grazie alle carte topografiche prodotte nel periodo compreso fra il Catasto Pontificio del 1815 e la Carta digitalizzata regionale del 1996.
Proprio attraverso la comparazione di questi documenti è stato possibile ricostruire l'evoluzione della rete viaria in rapporto alle trasformazioni recenti degli insediamenti (Tavola n°3 Sviluppo della rete viaria nel periodo 1815-1996).

 

NOTE
 
1 In realta' il legislatore ha previsto anche per il patrimonio storico culturale la verifica e l'aggiornamento degli elenchi e delle aree indicate nel testo del PPAR, in sede di adeguamento degli strumenti urbanistici.
 
2 ARSENI C. "Immagine di Cagli" 1989; BIANCHI D. "Cantiano, vita di una comunita'" 1972; BISCHI D. (e altri) "Catria e Nerone. Un itinerario da scoprire" Cagli 1990; MARRA L. "Serra Sant'Abbondio un paese fra Marche e Umbria" 1996; MOCHI G. "Storia di Cagli nell'eta' antica e nel Medio Evo" Cagli 1878; PAOLUCCI P. "Scheggia, note critico-storiche" Empoli 1966; PIERUCCI C. "Frontone, storia dialetto e folclore" 1988.
 
3 Il particolarismo delle singole "storie" e la loro eterogeneita' di scopi, presentazione, modalita' di esposizione delle fonti
 
4 PIERUCCI C. e POLVERARI A. (a cura di) "Carte di Fonte Avellana, I : 975 - 1139" Roma 1972; PIERUCCI C. e POLVERARI A. (a cura di) "Carte di Fonte Avellana, II : 1140 - 1202" Roma 1977; SELLA P. "Rationes decimarum Italie nei secoli XII e XIV. Marchia" Citta' del Vaticano 1950; SELLA P. "Rationes decimarum Italie nei secoli XII e XIV. Umbria" Citta' del Vaticano 1952; PALAZZINI G. "Pergamene e carte dellarchivio del Capitolo Cattedrale di Cagli" in: Studia Picena n1 32 anno 1964.
 
5 FRATE AGOSTINO da Cagli "Relazione di Frate Agostino da Cagli sopra i minerali delle Montagne di Cagli" manoscritto conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze, segnatura: Ducato D'Urbino,I,A,3(parte II) pagine 786-795, Meta' XVI secolo.
Anonimo "Relatione delle Montagne attenenti alla ser.ma Gran Duchessa/di Toscana nella Legatione dUrbino" manoscritto conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze, segnatura: Ducato D'Urbino,I,A,3(parte II) pagine 796-803, Seconda meta' XVII secolo.
 
6 "Carta del territorio di Fonte Avellana" Collegio Germanico Ungarico Roma Rif. n1 224 seconda meta' del XVII secolo - inizi XVIII; "Mappe del Catasto Pontificio" Archivio di Stato di Pesaro - Cat. Pont.
 
7 GIBELLI A. "Monografia dell'antico monastero di Fonte Avellana. I suoi priori ed abbati." Faenza 1896; BURONI G. "La diocesi di Cagli (Marche)" Urbania 1943; PALAZZINI G. "S. Romualdo e le sue fondazioni tra i monti del cagliese" in: Studia Picena n118 anno 1948; PALAZZINI G. "Pievi e parrocchie del Cagliese" Roma 1968; PIERUCCI C. "La struttura edilizia di Fonte Avellana al tempo di San Pier Damiano" in: Studi Gregoriani 1975; PIERUCCI C. "Fonte Avellana, mille anni di storia" 1983; MICHELINI TOCCI A. "Eremi e Cenobi del Catria".
 
8 ANSELMI S. (a cura di) "Insediamenti rurali, case coloniche economia del podere nella storia dell'agricoltura marchigiana" Jesi 1985; ANSELMI S. -VOLPE G. "Marche -L'architettura popolare in Italia-" Bari 1987; BATTISTELLI F. (a cura di) "Arte e cultura nella Provincia di Pesaro e Urbino dalle origini a oggi" Venezia 1986; GIORGI G. "Suasa Senonum" 1953; DE ROSA F. "La via delle rocche (il corridoio bizantino)" 1988; VOLPE G. "Case-Torri-Colombaie" 1983; VOLPE G. "Francesco di Giorgio. Architetture nel ducato di Urbino" 1991.