DATA
DI APERTURA: permanente
SEDE: Museo archeologico - Via Cocozza, 2 - NOLA (Na)
ORARIO: dal martedì alla domenica ore 8.30-19.30 (ingresso gratuito)
INFORMAZIONI: Soprintendenza Archeologica di Napoli - Ufficio scavi
dell'area Nolana (Via Trivice d'Ossa a Cimitile - tel.0818236454)
La mostra "Nola
4000 anni fa" illustra la scoperta del villaggio del bronzo
antico avvenuta in località Croce del Papa, mentre si stavano
gettando le fondamenta per la costruzione di un supermercato.
Affiorarono i resti di diverse capanne e moltissimi reperti
ceramici. Il villaggio di Via Polveriera venne sigillato da
un'eruzione del Vesuvio avvenuta nel corso dell'età del Bronzo
Antico, fra il XIX ed il XVII secolo a.C. Gli scavi hanno messo in
luce ben tre grosse capanne orientate in direzione NO-SE, al margine
di un'area nella quale erano presenti una vasta aia, alcuni forni, una
gabbia in argilla e legno nella quale sono stati rinvenuti gli
scheletri di 9 capre, tutte gravide. Vi era poi una sorta di stalla
dove trovavano posto altri animali, come testimoniato dalle impronte
degli zoccoli nel terreno.
Le capanne avevano una forma a ferro di cavallo con apertura al centro
di uno dei lati lunghi e struttura fatta di paletti di legno.
L'interno era a due navate. La capanna più lunga misura ben 15,60 x
4,60 m con un'altezza di 4,40 m. Le altre due capanne sono leggermente
più piccole.
Nelle capanne sono stati ritrovati più di 200 vasi alcuni dei quali
contenevano cibo. Anche nei pressi del forno della capanna 4 sono
stati ritrovati piatti, tazze, e vasi, di cui uno ancora sulla soglia.
L'eccezionalità della scoperta sta anche nel fatto che, dopo la
caduta di pomici dovuta all'eruzione, l'area venne seppellita da uno
strato di fanghiglia cineritica che consolidò le strutture delle
capanne, conservandole in maniera eccezionale fino ad oggi. In questo
modo è stato possibile scavare per la prima volta delle capanne quasi
integre verificando anche l'organizzazione degli spazi sociali del
villaggio. Un risultato insomma molto simile a quello di Ercolano e
Pompei, sebbene diversa sia stata la modalità di seppellimento. Un
caso unico, insomma, che fa del villaggio di Nola una struttura senza
eguali.
Gli scavi potrebbero fornire ancora interessanti dati. Al di sotto
delle capanne, un saggio effettuato ha mostrato la presenza del
pavimento di una struttura preesistente, rasa al suolo per costruire
le nuove capanne. E poco lontano da questo scavo, in località
Masseria Rossa, è stato individuato un altro abitato successivo a
questo, probabilmente il risultato del ritorno degli indigeni in
queste zone dopo l'eruzione.
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