Giornalmente ci esponiamo alla
radioattività naturale e a radiazioni ionizzanti che non vediamo e
che non hanno né odore né sapore. Esse sono:
•
radiazioni provenienti dallo spazio
•
radiazioni provenienti dal terreno
•
radiazioni presenti nel cibo.
Di
solito queste radiazioni sono innocue, altrimenti non potremmo
sopravvivere.
Ma
esistono anche eccezioni: il radon, un gas nobile naturale che
in determinate condizioni può accumularsi in dosi tali da poter avere
conseguenze negative sulla nostra salute. Nel peggiore dei casi il
radon può provocare cancro ai polmoni.
Il
radon si forma soprattutto nel suolo come prodotto di disintegrazione
radioattiva del radio. Gli atomi di radon non si legano, salgono alla
superficie del suolo e passano nell’aria. All’aperto ciò non è
grave.
Attraverso
punti non ermeticamente isolati delle fondamenta gli atomi possono
penetrare nelle abitazioni dove, nei luoghi chiusi, la concentrazione
di radon può diventare talmente alta da avere conseguenze negative
sulla salute.
Anche
alcuni materiali da costruzione possono emanare gas radon
contribuendo, in tal modo, ad innalzare la concentrazione di gas radon
indoor. Materiali di largo impiego, specialmente nel Lazio e nella
Campania, sono il tufo e la pozzolana. Tali materiali contengono,
infatti, alte percentuali di Uranio-238 dal cui decadimento ha origine
il Radio-226, responsabile dell'emanazione del gas radioattivo Radon.
Non siamo però indifesi rispetto a
questo pericolo poiché il problema del radon può essere risolto!
Sappiamo abbastanza del radon da poterci proteggere con successo e con
un impegno finanziario limitato da concentrazioni pericolose di questo
gas.
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