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Iscrizione n° 25

"Giornale di scienze lettere ed arti per la Sicilia" tomo XLII, Palermo 1833, pp. 235-255. Lettera di Giuseppe Alessi. Catania, 20 maggio 1833

... Da tramontana volgendo al levante della porta Stesicorea e precisamente nel piano ed intorno il convento del Carmine, in varie epoche, e sepolcri ed iscrizioni e vasi e pietre incise su quelle lave trovaronsi. Di là posseggo alcune inscrizioni che con la di loro interpretazione rapporto. La prima è scolpita in una tavoletta di marmo saccaroide larga nove e sette pollici lunga, le cui parole son queste:
Hic iacet Eutychianus qui vixit

in Christo mortuus est prima

Kalendarum Augusti consulibus

Anicio Aucherio Basso et

Philippo"

Dai fasti consolari Alessi ricava la data dell'iscrizione (anno 408 d.C., sotto l'impero di Teodosio ed il consolato di Anicio e Filippo). Fa le seguenti considerazioni:- le iscrizioni in Sicilia erano a quell'epoca ancora in greco, ma erano adottati i mesi e le calende romane; si adoperava come in tempi molto più antichi il sigma lunato, come egli stesso aveva osservato in altre iscrizioni; alcune parole presentano, per abbreviazione le lettere sovrapposte; la lettera A ha in alcune parole la linea intermedia formata da un'asta ripiegata come si nota nelle medaglie di Zancle, Siracusa e Taormina e in alcuni altri monumenti siculi riportati dal principe di Torremuzza nella sua "Veterum inscriptionum Siciliae nova collectio";infine, trovandosi quei sepolcri sopra la lava vulcanica, come dice di avere scritto nella sua storia critica sulle eruzioni dell'Etna, ritiene che quell'eruzione abbia preceduto l'epoca di Teodosio (Atti dell'Accademia Gioenia, vol.IV).

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