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volume 3
Campidano
Contami unu Contu. Vol III - Campidano

5. Pullighitta
Pullighitta (Gallinella)
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Introduzione

Nonostante la brevità e la esiguità dell'intreccio, Pullighitta (TATTI cat. 78) è testo di particolare rilievo perché appartiene ad un genere scarsamente documentato per la Sardegna; le narrazioni di questo tipo si caratterizzano per una particolare struttura formale detta a sovrapposizione o a catena. La storia di Pullighitta, narrata da Greca Tatti di Samugheo, si basa sul motivo della gallinella che si rifiuta di fare l'uovo e della padrona che fa intervenire vari oggetti ed animali (AT 2030). L'intreccio si costruisce con l'impiego di un'unica formula che va via via accrescendosi e gonfiandosi, ma senza aggiungere altre informazioni e che procede fino al momento in cui un anello della catena si spezza: l'ultimo intervenuto accetta di agire determinando lo scioglimento della catena. Come dice Thompson «il racconto a catena non manca mai di risolversi, per gradi, in un lungo riepilogo finale, che contiene l'intera sequenza» la quale basta da sola ad informare sul contenuto del testo il cui pregio sta soprattutto nell'abilità del narratore che riesce a portarlo a termine senza errori.

Chiarella Addari Rapallo
Enrica Delitala
Università di Cagliari

Samugheo, 1974. Narratrice: Greca Tatti. Fonte: TATTI cat. 78. Classificazione: Fiaba a formula - AT 2030 - La vecchia e il maiale.

Pullighitta
Brano in Real Audio

Pullighitta deppia criare e non criada chenza nialle, e andada a petire s'ou a comare, «Comare, giaiemmi un'ou, ca 'ollede a criare Pullighitta». Di giughe' s'ou e Pullighitta non criada. Tandro, zerriada a margiane: «Margiane, pappande a Pullighitta ca Pullighitta non bolle criare po torrare s'ou a comare» «Noo!» E tandro: «Cane, pappa a margiane, ca margiane non bollede pappare a Pullighitta, Pullighitta non bolle criare po torrare s'ou a comare» «Noo!». «Fuste, iscude a cane, ca cane non bolle pappare a margiane, margiane non bolle pappare a Pullighitta, Pullighitta non bolle criare po torrare s'ou a comare» «Noo!» Tandro: «Fogu, pappa a fuste, ca fuste non bollede iscudere a cane, cane non de 'ollede pappare a margiane, margiane non bolle pappare a Pullighitta, Pullighitta non bolle criare po torrare s'ou a comare» «Noo!». «Abba, istuda a fogu, ca fogu non bolle pappare a fuste, fuste non bollede iscudere a cane, cane non de ollede pappare a margiane, margiane non bolle pappare a Pullighitta, Pullighitta non bolle criare po torrare s'ou a comare» «Noo!» «Boe, buffa a abba ca abba non bolle istudare a fogu, fogu non bolle pappare a fuste, fuste non bolle iscudere a cane, cane non bolle pappare a margiane, margiane non bolle pappare a Pullighitta, Pullighitta non bolle criare po torrare s'ou a comare» Tandro «Noo!». «Loru, accappia a boe, ca boe non bolle buffare a abba, abba non bollede istudare a fogu, fogu non bolle pappare a fuste, fuste non bollede iscudere a cane, cane non bolle pappare a margiane, margiane non bolle pappare a Pullighitta, Pullighitta non bolle criare po torrare s'ou a comare» «Noo!» Tandro, andada a su macellaiu, andada a ciappare su boe po du pangare. Cando est'andau su macellaiu, su boe po non du pangare d'a nau: «Giai buff'abba, giai buff'abba!», s'abba: «Giai istudo a fogu, giai istudo a fogu», su fogu: «Giai pappo a fuste, giai pappo a fuste!», fuste: «Giai iscudo a cane, giai iscudo a cane», cane: «Giai pappo a margiane, pappo a margiane!», margiane puru: «Pappo a Pullighittta, pappo a Pullighitta!», Pullighitta: «Giai crio, giai crio!». E tandro a criau e torrau s'ou a comare.

Pullighitta (Gallinella)

Pullighitta doveva fare l'uovo e non lo faceva senza l'uovo per la cova e va e chiede l'uovo alla comare: «Comare, datemi un uovo perché Pullighitta vuole fare l'uovo». Le porta l'uovo e Pullighitta non faceva l'uovo. Allora chiama la volpe: «Volpe, mangia Pullighitta, perch Pullighitta non vuole far l'uovo per restituirlo a comare» «Noo!» «E allora, cane, mangia la volpe, perché la volpe non vuole mangiare Pullighitta, perché Pullighitta non vuole fare l'uovo per restituirlo a comare» «Noo!» «Bastone, picchia il cane, perché il cane non vuole mangiare la volpe, la volpe non vuole mangiare Pullighitta, perché Pullighitta non vuole fare l'uovo per restituirlo a comare» «Noo!» «Allora, fuoco, brucia il bastone, perché il bastone non vuole picchiare il cane, perché il cane non vuole mangiare la volpe, la volpe non vuole mangiare Pullighitta, perché Pullighitta non vuole fare l'uovo per restituirlo a comare» «Noo!» «Acqua, spegni il fuoco, ché il fuoco non vuole bruciare il bastone, il bastone non vuole picchiare il cane, il cane non vuole mangiare la volpe, la volpe non vuole mangiare Pullighitta, Pullighitta non vuole fare l'uovo per restituirlo a comare» «Noo!» «Bue, bevi l'acqua, perché l'acqua non vuole spegnere il fuoco, il fuoco non vuole bruciare il bastone, il bastone non vuole picchiare il cane, il cane non vuole mangiare la volpe, la volpe non vuole mangiare Pullighitta, Pullighitta non vuole fare l'uovo per restituirlo a comare» «Noo!» «Fune, lega il bue, ché il bue non vuole bere l'acqua, l'acqua non vuole spegnere il fuoco, il fuoco non vuole bruciare il bastone, il bastone non vuole picchiare il cane, il cane non vuole mangiare la volpe, la volpe non vuole mangiare Pullighitta, Pullighitta non vuole fare l'uovo per restituirlo a comare» «Noo!» Allora va dal macellaio, va ad acchiappare il bue per ammazzarlo. Quando è andato il macellaio, il bue: «Bevo l'acqua, bevo l'acqua», l'acqua: «Spengo il fuoco, spengo il fuoco», il fuoco: «Brucio il bastone, brucio il bastone», il bastone: «Picchio il cane, picchio il cane», il cane: «Mangio la volpe, mangio la volpe», la volpe: «Mangio Pullighitta, mangio Pullighitta», Pullighitta: «Faccio l'uovo, faccio l'uovo». E allora ha fatto l'uovo e l'ha restituito alla comare.

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