Cartografia e G.I.S.

 

Ogni qualvolta la consistenza dei dati lo consenta, i tematismi che si svilupperanno nel corso dell'indagine devono essere restituiti su basi cartografiche. Pur non essendo possibile stabilire a priori la scala cui riferire le varie cartografie, essendo questa funzione dell'ampiezza dell'area e della qualità delle informazioni disponibili, non si dovrà andare comunque oltre la scala 1:25.000.

Per quanto riguarda gli elaborati cartografici, di norma gli operatori si devono attenere al seguente elenco:

basi topografiche;

geologia, geomorfologia e pedologia;

reticolo idrografico e principali punti d'acqua;

foreste;

batimetrie;

biocenosi bentoniche;

limiti amministrativi e regimi vincolistici, urbanistici e di settore;

proprietà dei suoli (demanio dello Stato, possibilmente classificato a seconda degli eventuali vincoli d'uso specifici, demanio regionale, usi civici ed altri vincoli d'uso);

uso del suolo e vegetazione reale;

infrastrutture e servizi;

ricettività turistica ed ubicazione delle relative infrastrutture;

itinerari culturali, emergenze paesaggistiche, storiche ed archeologiche;

alterazioni ambientali.

GIS_Maps_small.gif (36072 byte)Se possibile, al posto delle carte elaborate con tecnica manuale, è preferibile l'utilizzo di G.I.S. (Geographic Information Systems) (o SIT, Sistemi Informativi Territoriali) con i quali si può trasformare in tempo reale una carta tematica in una banca dati ricchissima di informazioni georeferenziate. I parametri da inserire nei sistemi informativi possono essere molteplici nel campo dell'oceanografia, dell'ecologia, della sistematica, ecc..

In particolare i GIS permettono:

di gestire la cartografia di base tramite computer;

di georeferenziare i dati (attribuire ad ogni elemento le sue coordinate spaziali reali);

di effettuare collegamenti tra informazioni di diversa natura;

di elaborare le informazioni (attraverso associazioni e sovrapposizioni) secondo le finalità prefissate caso per caso;

di riportare tutte le elaborazioni su base cartografica, alla scala desiderata.

Inoltre permettono di supportare la redazione del Piano del parco espletando le seguenti funzioni:

funzioni di editing o modifica: inserimento di nuove entità e correzione/modifica delle informazioni esistenti, sia grafiche sia alfanumeriche;

gestione di livelli logici: raggruppamento delle informazioni in insiemi logici corrispondenti a significati diversi del contenuto informativo;

gestione di dati vettoriali e raster: trattamento congiunto di dati vettoriali e dati in formato raster (foto aeree, immagini da satellite, ecc.);

gestione della topologia: adiacenza tra entità areali o connessione tra elementi lineari;

correlazione tra elementi grafici e descrittivi: gestione automatica del collegamento fra dati grafici e descrittivi presenti in banche dati anche di tipo differenti con relazioni di tipo m-n;

continuum spaziale: unione di mappe provenienti dalla digitalizzazione di più fogli in un unico tema geografico;

mosaico: trasformazione del continuum spaziale in un insieme di fogli;

overlay topologico: fusione verticale di più tematismi in modo da ottenerne uno nuovo costituito dalla somma sia delle primitive grafiche, sia degli attributi degli n-tematismi fusi;

buffering: creazione automatica di fasce di rispetto;

viste, tematismi, legende: creazione di viste o tematismi ottenuti da relazioni con altre base-dati e creazione di legende di classi di valori con colorazioni e restituzioni grafiche definibili dall'utente;

import/export: possibilità di scambiare dati in formati compatibili con i più diffusi programmi applicativi.

bathy_rid.jpg (36274 byte)Infine è importante sottolineare che i Sistemi Informativi Territoriali, dopo aver supportato la redazione del Piano, potranno divenire lo strumento base per la gestione del Piano stesso (ivi compreso l'adeguamento alle mutate caratteristiche ambientali), contribuendo all'esplicazione delle seguenti attività:

amministrativa (rilascio di autorizzazioni e pareri);

informativo-turistica (gestione dei centri-visita, ingressi al parco, sentieristica, sportelli informativi, ecc.);

didattica (aule verdi, percorsi natura, ecc.);

ricerca scientifica (studi specifici, sperimentazioni, monitoraggi, ecc.);

organizzazione dei settori d'intervento (servizi di prevenzione incendi, vigilanza, gestione faunistica, gestione forestale, manutenzione sentieri, ecc.);

diffusione delle informazioni (attraverso un'architettura informativa distribuita costituita da poli di servizio collegati in rete).