Chelonia mydas 

(Tartaruga verde)

La Tartaruga verde (Chelonia mydas), una delle sei specie di tartaruga marina, nidifica in Mediterraneo ed è in via d'estinzione. Gli arti sono modificati in  pinne e il guscio, a cupola nelle tartarughe terricole, è diventato più piatto e leggero, per facilitare il movimento in acqua.
Per raggiungere i luoghi di nidificazione, la tartaruga verde compie delle migrazioni che possono arrivare ai 3000 km. Con un buon anticipo sul periodo riproduttivo questi Testudinati abbandonano gli areali di alimentazione per dirigersi verso le spiagge dove sono nati e dove, regolarmente, ritornano durante tutta la loro vita per deporre le uova. Giunte in prossimità della costa le femmine si accoppiano con i maschi, che rimangono sempre in acqua, per poi uscire sulla terraferma. Trascinatesi a riva, le femmine depongono in buche scavate nella sabbia grappoli di uova, con un guscio di consistenza non dissimile da quella del cuoio.
Queste migrazioni avvengono in massa, tanto che su alcune spiagge sono state osservate fino a quarantamila tartarughe femmine in pochi giorni.
I piccoli sgusciano dalle uova tutti insieme ed escono dal nido scavandosi una via nella sabbia: la direzione del mare è indicata dalla maggior luminosità dell'orizzonte ed è quindi difficile che essi sbaglino strada, ma la corsa all'acqua li espone al pericolo degli uccelli predatori mentre, una volta in mare, potranno cadere vittime dei pescecani.
E', purtroppo, approfittando di questa inevitabile circostanza che il loro nemico più pericoloso, l'uomo, fa strage di questi animali.
Questa specie mostra l'adattamento morfologico meno pronunciato in relazione al suo modus vivendi: anche se ha le zampe palmate, i suoi sono pur sempre quattro arti ben definiti, e ciò suggerisce che, in termini di cronologia evolutiva, il suo ritorno all'habitat acquatico sia piuttosto recente.