Fase conoscitiva

In questa fase bisogna raccogliere tutte le informazioni utili ad avere un quadro dettagliato dell'area in esame per poter elaborare il progetto dell'area protetta.

 

 Approccio conoscitivo all’area

E' il momento preliminare ad ogni attività conoscitiva organizzata e consiste in una presa di contatto con il territorio oggetto di studio per l’individuazione delle sue caratteristiche ambientali generali, non soltanto ecologico-naturalistiche, ma anche storico-culturali. Tale operazione, essenziale al fine di orientare la metodologia analitica e valutativa, permetterà di evitare perdite di tempo in tentativi di conoscenza esaustiva ed onnicomprensiva e di ordinare le diverse indagini settoriali sulla base delle specificità emerse (risorse, caratteristiche e problematiche).

Le operazioni da esplicare possono essere sinteticamente descritte come segue:

a) Definizione dei limiti dell'area oggetto di studio. Sarà opportuno distinguere i confini amministrativi dai limiti del territorio da esaminare. Quest'ultimo probabilmente oltrepasserà i confini previsti dal Decreto Istitutivo ed includerà quei territori limitrofi che si rapportano e spesso completano gli ecosistemi presenti nell'Area Protetta. Tale allargamento dell'area è utile anche al fine di mettere in contatto i sistemi di particolare valore naturale interni al parco con quelli del territorio circostante.

b) Inquadramento biogeografico dell'area oggetto di studio. Allo scopo di precisare le caratteristiche ambientali generali del territorio ove è stato istituito il parco è necessario precisarne le caratteristiche biogeografiche. Ciò può essere fatto in via preliminare riconoscendo a quale unità biogeografica appartiene il parco, a partire dalle unità di rango superiore (regioni), fino a quelle inferiori (province, distretti e settori). Il territorio dell’Italia appartiene a due regioni biogeografiche e, precisamente, alla Regione Eurosiberiana e alla Regione Mediterranea, a sua volta suddivise in diverse province, distretti e settori. Ogni regione biogeografica presenta problemi ecologici specifici, non soltanto relativamente alla flora e alla fauna, ma anche alla stessa presenza dell’uomo, ai tipi di paesaggio, ai processi ecologici e così via.

c) Raccolta di studi e ricerche scientifiche, utili ai fini del Piano, svolte sull'area oggetto d'intervento. La maggior parte delle Aree Protette sono ricche di indagini e studi realizzati da enti di ricerca e da singoli studiosi. Pertanto ogni futura attività conoscitiva non potrà ricominciare da zero dilapidando tempo e risorse economiche per rifare quanto già esiste. Un esame critico degli studi esistenti permette di vagliare la completezza o la parzialità delle indagini di cui si potrà disporre. Particolare interesse acquistano anche le notizie relative alle proposte di carattere conservazionistico che hanno preceduto l’istituzione del parco (resoconti di congressi, relazioni, ordini del giorno, articoli e contributi sulla stampa e sulle riviste specializzate), dalle quali si possono trarre utili indicazioni sui vari problemi di carattere ambientale che interessano il territorio del parco.

d) Prima ricognizione dell'area. Prima di studiare in modo sistematico un territorio ai fini della pianificazione sarà necessario percorrerlo, osservare ogni cosa e annotare quei segni e contenuti che emergono sin dal primo contatto con l’area oggetto di studio al fine di riconoscerne le caratteristiche ambientali generali.

e) Stesura di una scheda delle specificità dell'area, capace di evidenziare risorse, caratteristiche e problematiche. Ogni azione conoscitiva, valutativa e decisionale è infatti costruita su misura per i caratteri specifici dell'area e, quindi, per le sue problematiche più rilevanti.

 

Raccolta e prima elaborazione dati: interpretazione e valutazione delle relazioni

Nel processo complesso e iterativo di elaborazione del Piano di un parco marino gli studi scientifici sono del tutto indispensabili, sia nella fase dell'approccio conoscitivo, che in quello degli approfondimenti successivi. L'intervallo di tempo, relativamente corto, nel quale deve emergere la prima ipotesi di zonazione non permette lo svolgimento di indagini esaustive. Pertanto esse dovrebbero sfruttare, in primo luogo, tutti i dati bibliografici relativi al territorio del parco e, solo poi, completare ed aggiornare le conoscenze, in modo da cogliere tutti gli aspetti essenziali e importanti ai fini di una corretta pianificazione e gestione.

Si procede, quindi, all'analisi dei diversi settori disciplinari, ordinati in tre sistemi (fisico, biologico ed antropico) correlati fra di loro.

Questi studi  devono riguardare, di norma, l’intero complesso del sistema ambientale costituito dai bacini imbriferi nella porzione continentale e, per quanto riguarda la parte a mare, da adeguate porzioni dei bacini di sedimentazione afferenti. Ciò in ragione della strettissima interdipendenza dei parametri fisici, chimici, biologici ed ecologici dell’ambiente marino dai fenomeni naturali e dalle attività antropiche che si svolgono lungo le coste e nell’entroterra. Pertanto è necessario non solo definire il reticolo idrografico, ma anche la quantità e la qualità delle acque che giungono nel tratto di mare interessato, consentendo in tal modo le più opportune azioni di prevenzione e di risanamento dagli inquinanti. E' poi necessario descrivere le caratteristiche naturali ed i fenomeni antropici più rilevanti all’interno degli ambiti territoriali prospicienti le istituende riserve naturali marine. Sotto tale profilo si ritiene che gli aspetti relativi all’istituzione ed alla successiva gestione delle riserve non possano essere definiti senza avere prima individuato e definito, almeno in linea di massima, le  interrelazioni tra le aree marine interessate e l’ambiente terrestre circostante.

In sintesi, quindi, la fase conoscitiva prevede:

l'analisi della bibliografia disponibile per l'area in oggetto;

l'indagine sull'urbanizzato (presente e futuro), sulle principali attività economiche dell'area (turismo, pesca, ecc.) e sulla situazione vincolistica in atto;

la verifica delle informazioni riportate dalla bibliografia sulle emergenze ambientali e sui popolamenti bentici, con specifiche campagne di rilevamento a mare.

Più in particolare si dovrà eseguire:

l'analisi della situazione ambientale

l'analisi della situazione territoriale ed urbanistica

l'analisi della situazione socio-economica

indagini integrative e suppletive di campo

produzione cartografica e di G.I.S. (Geographic Information Systems)