AREA MARINA PROTETTA DELLE ISOLE CICLOPI E GROTTE DI ACI CASTELLO

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Ente Gestore: Università degli Studi di Catania.

Sede: Via Androne, 81 - 95124 Catania

Tel: 095/7306052 - 53

Fax: 095/7327990

e-mail: angemes@mbox.unict.it

Provincia: Catania.

Comuni interessati: Aci Castello.

Posizione geografica: 31° 35' lat. N - 15° 08' long. E.

Superficie: 902 ha a mare.

Istituzione: D.M. 27/12/91 (G.U. n. 86 del 12/04/90), modificato con D.M. 17/05/96 (G.U. n.263 del 09/11/96).

Cartografia

Carte n. 2074 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:25.000.

Tavoletta 270 IV SE-NE della Carta Topografica d'Italia in scala 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare Italiano.

  Mappa

Vincoli  

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all'area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Proposte di tutela

Area prevista dalla proposta di legge n. 1964/88.

Riserva Naturale Regionale dell'Isola Lachea di proprietà dell'Università di Catania.

Problematiche emerse

Scarsità di informazioni relative sia all'ambiente terrestre che marino.

Descrizione

riomag1.jpg (25237 byte)Le Isole Ciclopi comprendono l'Isola Lachea, il Faraglione Grande e i Faraglioni Piccoli, costituiti dalla lava basaltica dell'Etna, caratterizzata da forme singolari di cristallizzazione colonnare, sulla quale le incrostazioni calcaree e l'erosione marina hanno prodotto effetti di notevole suggestione. Lachea, l'unica vera isola, è la più settentrionale di queste formazioni che, secondo la leggenda, sono state scagliate in mare da Polifemo contro Ulisse, e si trova proprio davanti all'imboccatura del porto di Aci Trezza, da cui dista circa 200 metri. Sull'isola, proprietà dell'Università di Catania che vi ha realizzato un laboratorio di ricerca, sono presenti numerose cavità. Anche la costa compresa tra Aci Trezza e Aci Castello è caratterizzata dalla scura roccia lavica dell'Etna.

Il fondale tra le isole e la costa è di tipo sabbioso e non supera i 12 metri di profondità. Quest'area è segnata da parecchi grossi massi che formano anfratti e grotte. L'isola e i faraglioni fuoriescono dal fondo sabbioso con pareti scoscese circondate da blocchi rocciosi sparsi e da franate che, verso i lati nord, sud, ed est raggiungono facilmente i 25 metri. Su substrati duri (pareti rocciose, massi e ciottoli) è presente, nei primi metri di profondità, una ricca vegetazione algale dominata dal genere Cystoseira, ed è comune l'astroide. Più in profondità, verso il Coralligeno, abbondano i Poriferi (Axinella damicornis, Agelas oroides, Spongia officinalis), mentre sono meno rappresentate le gorgonie, come Eunicella cavolini. Sui fondi detritici e costieri sono comuni gli Echinodermi e, in particolare, i Crinoidi (gigli di mare) e le ofiure.