AREA MARINA PROTETTA DELLE GROTTE DEL SALENTO (ZINZULUSA E ROMANELLI)

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Ente Gestore: da definire.

Provincia: Lecce.

Comuni interessati: Tricase, Castro Marina, Santa Cesarea Terme.

Posizione geografica: 40°02' lat. N - 18°27' long. E.

Cartografia

Carta n. 28 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:100.000.

Tavolette 215 III SO e 223 I NE della Carta Topografica d'Italia alla scala 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare Italiano.

Vincoli

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Proposte di tutela

Area prevista dalla proposta di legge n. 1964/88.

Area prevista dal disegno di legge quadro sulle aree protette n. 510/91.

Descrizione

Il paesaggio della Costa Salentina si caratterizza per la bianca roccia calcarea, generalmente a picco sul mare, in cui si è sviluppata una ricca fenomenologia carsica, che ha dato origine a diverse grotte, tra cui le ben note Zinzulusa e Romanelli, raggiungibili solo via mare.

La vegetazione costiera è, essenzialmente, quella di ambienti rupestri, ma assume anche le caratteristiche di macchia diradata, in cui è presente il leccio. Le rocce più esposte ospitano una forma vegetazionale pioniera, con la campanula pugliese (Campanula versicolor). La presenza di ambienti carsici ha consentito lo sviluppo di una ricca fauna cavernicola, con varie specie di Insetti, Molluschi, Crostacei ed altri gruppi biologicamente molto interessanti per il loro adattamento alla vita sotterranea e per la loro distribuzione che comprende anche alcuni endemismi.

I fondali continuano, per un certo tratto, con lo stesso tipo di morfologia rocciosa dell'ambiente costiero emerso, per terminare su di un fondo sabbioso interrotto, talvolta, dalla presenza di massi isolati. Il substrato roccioso è ricoperto, nella parte più superficiale, dai popolamenti algali fotofili, ai quali si sostituiscono, più in profondità, popolamenti sciafili (amanti dell'ombra), fino ad arrivare al Coralligeno, che in questa zona è particolarmente sviluppato, anche a profondità minori che altrove.