AREA MARINA PROTETTA DELL'ARCIPELAGO DELLA MADDALENA

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Ente Gestore: Comitato di Gestione Parco Nazionale Arcipelago de La Maddalena

Sede: c/o Municipio, Via dei Mille,3 - 07024 La Maddalena (SS)

Tel.: 0789/738246             Fax: 0789/731078

Web: www.lamadalena.com/parco

E-mail: parcolamaddalena@tiscalinet.it

              parc.mad@vivereilmare.it

Provincia: Sassari.

Superficie: 5.134 ha a terra; 15.046 ha a mare. 

Comuni interessati: La Maddalena.  

Istituzione: D.P.R. 17/04/96.

Posizione geografica: da lat. N 41°18' a lat. N 41°10'; da long. E 9°12' a long. E 9°31'.

Cartografia  

Carta n. 42 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:100.000.

 Tavolette 168 I SE, 168 I NE, 169 IV SO della Carta Topografica d'Italia alla scala 1:25.000 dell'Istituto Geografico Militare.

Vincoli

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Vincoli dovuti al D.M. 12/5/66 ai sensi della legge 1497/39.

Vincolo idrogeologico in base alla legge 3267/23.

Vincolo riguardante l'istituzione con Decreto del Ministero dell'Agricoltura e Foreste dell'agosto 1980, della Riserva Naturale Orientata dell'Isola di Caprera per una superficie di 1575 ha di proprietà del Demanio dello Stato.

Divieto di navigazione, sosta, ancoraggio e pesca per vincolo militare, in diverse aree di mare attigue all'arcipelago.

  Mappa

Proposte di tutela

Area inserita nella proposta di legge n. 1964/88 e prevista dal disegno di legge quadro sulle aree protette n. 510/91.

Riserva Naturale Arcipelago della Maddalena proposta nel Piano dei Parchi della Regione Sardegna del 1989.

Problematiche emerse

Scarsità di dati riguardanti la fauna terrestre e le biocenosi bentoniche.

Desrizione

L'arcipelago della Maddalena, una manciata di graniti rosa che emergono dal blu dello stretto passaggio di mare che divide la Corsica dalla Sardegna, è ciò che rimane di un antico ponte, una terra di congiunzione che, milioni di anni fa, univa le due isole. Delle sette isole principali, quattro si trovano vicino alla costa sarda (La Maddalena, Caprera, Santo Stefano e Spargi) e tre più a nord-est (Budelli, Santa Maria e Razzoli), a delimitare le Bocche di Bonifacio. Queste isole, da sempre, hanno dovuto fare i conti con il Maestrale ed il Ponente, che soffiano con rabbia, e con le temibili correnti delle Bocche che, fin dai tempi antichi, hanno terrorizzato i naviganti.                                      

Elemento caratterizzante i paesaggio è, senza dubbio, il granito che, eroso e levigato dal mare e dal vento, assume forme, aspetti e colori di grande fascino. Per la loro natura granitica, le coste delle isole si presentano articolate con formazione di baie ed insenature. Le spiagge, di dimensioni limitate, si trovano per lo più ridossate rispetto al Ponente, che è il vento dominante, e occupano i litorali delle isole dove la costa è molto bassa.                                                                                                 

Nel complesso si tratta di un ambiente ancora selvaggio e intatto, caratterizzato da una diffusa vegetazione a macchia. Nelle zone meno antropizzate e sulle rupi è diffusa la macchia alta, costituita essenzialmente dal ginepro fenicio (Juniperus phoenicea), dall'erica arborea (Erica arborea), dall'euforbia arborescente (Euphorbia dendroides), dal lentisco (Pistacia lentiscus) e dal mirto (Myrtus communis). Nelle zone più compromesse dalla presenza insediativa e negli ambienti aridi e particolarmente esposti all'azione del vento, la macchia alta lascia il posto a quella bassa, con il cisto femmina (Cistus salvifolius), il cisto di Montpellier (Cistus monspeliensis), l'erica scoparia (Erica scoparia) e la fillirea (Phillyrea variabilis).                                                    

maddpaese.jpg (53905 byte) La fauna dell'arcipelago comprende numerosi endemismi e specie di rilievo naturalistico, tra cui si ricordano il raro gabbiano corso (Larus audouinii) e la rondine di mare (Histerna hirundo), e ancora i più comuni berta maggiore (Calonectris diomedea), berta minore (Puffinus puffinus) e cormorano dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis). Tra i Rettili e gli Anfibi sono da ricordare la rarissima lucertola del Bedriaga (Archaeolacerta bedriagae) e l'algiroide nano (Algyroides fitzingeri), il più piccolo rettile europeo. Per la particolare posizione sulle Bocche di Bonifacio, le acque dell'arcipelago mostrano fondali e popolamenti animali e vegetali di notevole valore. I fondali non presentano profondità notevoli, risultando tutti compresi entro l'isobata dei 60 metri, con rare depressioni oltre i 70. Le caratteristiche morfologiche sono piuttosto omogenee, con rilievi rocciosi alquanto movimentati che punteggiano l'intera area, a volte imponenti come cattedrali fitte di guglie, a volte formati da brevi crostoni o pinnacoli isolati, suggestivi e pieni di vita. Tra i tanti organismi che vivono in queste acque e colonizzano i fondali delle isole, spiccano i grandi ventagli rosso-arancio della gorgonia rossa ed il raro corallo nero. Tra i Pesci, verso la superficie nuotano le acciughe e le castagnole, accompagnate dalle aguglie, mentre avvicinandosi al fondo si muovono fitti branchi di anthias, menole, salpe e saraghi. Tra i pesci pelagici sono presenti i dentici ed i tonnetti, la cui presenza è testimoniata dalle buone catture che ne fanno i pescatori alla traina nelle zone in cui tale attività è consentita. Rilevante anche la presenza di Patella ferruginea, una rara specie di Gasteropode ormai in declino nell'area mediterranea.