AREA MARINA PROTETTA DI CAPO TEULADA-CAPO SPARTIVENTO

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Ente Gestore: da definire.

Provincia: Cagliari.

Comuni interessati: Teulada.

Posizione geografica: 38° 52' lat. N - 8° 43' long. E.

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Cartografia

Carta n. 301 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:50.000.

Tavolette 239 IS E-NO-NE_SO e 239 IV NE-SE della Carta Topografica d’Italia in scala 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare Italiano.

Vincoli

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

Tra Punta Niedda e Punta Mengo esiste una zona interdetta all'ancoraggio e alla pesca per motivi militari.

Proposte di tutela

Riserva Naturale Generale per Capo Teulada, Isola Rossa, Porto Pino e Capo Spartivento proposta nel Piano dei Parchi della Regione Sardegna del 1989.

Descrizione

Nell'estrema propaggine sud-orientale della Sardegna, la costa compresa tra Capo Teulada e Capo Spartivento conserva ancora ambienti costieri integri e di rara bellezza. L'urbanizzazione sfrenata che ha interessato gran parte delle coste sarde sembra, infatti, essersi dimenticata di questo lembo di territorio. Certamente la presenza a Capo Teulada di una base militare NATO, territorio rigorosamente off-limits, ha contribuito alla conservazione di questa zona. La fascia costiera è chiusa a nord dai monti del Sulcis, un massiccio di natura prevalentemente granitica che si estende per circa 800 km2 nel settore sud-occidentale della Sardegna, ricoperto da un manto pressoché ininterrotto di foresta mediterranea sempreverde.La costa, costituita in prevalenza da ciglioni alti e a picco sul mare, è caratterizzata dall'alternanza di dure rocce granitiche e friabili rocce scistose.  

La vegetazione dominante è una macchia alta che deriva dalla ceduazione dell'originaria foresta sempreverde mediterranea (lecceta e sughereta), oggi ridotta a lembi più o meno estesi. Questa macchia, che presenta dimensioni verticali di 5-8 metri, è costituita prevalentemente da leccio, sughera e corbezzolo, a cui si associano l'orniello, l'erica arborea, la fillirea, il lentisco ed il ginepro. Per quanto riguarda la fauna, tra i Mammiferi sono presenti diverse specie fortemente minacciate. Sui rilievi sulcitani vive il cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus), sottospecie in pericolo di estinzione, ed il gatto selvatico (Felix silvestris libyca var. sarda). Comuni nell'entroterra sono anche il cinghiale, la lepre, il coniglio selvatico ed alcune specie o sottospecie endemiche come la donnola. Tra gli Uccelli vengono indicati come nidificanti l'uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus), l'aquila del Bonelli (Hieraaetus fasciatus), la poiana (Buteo buteo) ed il corvo imperiale (Corvus corax). Da segnalare la presenza del gabbiano corso (Larus audouinii), senza dubbio il gabbiano più raro d'Europa.