Ente Gestore: da definire.
Provincia: Grosseto.
Comuni interessati: Magliano in Toscana, Orbetello.
Posizione geografica: 42° 35' lat. N - 10° 53' long. E.
Carta n. 5 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:100.000.
Tavoletta 135 IV NO della Carta Topografica d’Italia in scala 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare Italiano.
Vincoli
Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.
In un settore di 11 km2 a nord dell'isola Formica Grande, per disposizione della Capitaneria di Porto, è vietato il transito e la pesca.
Parco Naturale della Regione Toscana, esteso per circa 9.800 ha da Principina a Mare fino a Talamone.
Proposte di tutela
Proposta per la difesa di questa zona di mare contenuta nella relazione al Consorzio per l'Istituzione del Parco della Maremma a cura della Società Botanica Italiana.
Area prevista dal disegno di legge quadro sulle aree protette n. 510/91.
Descrizione
I rilievi degradano dolcemente verso il mare, dove si sviluppa un tratto di costa integro per 15 km, con alternanze di di rocce a picco, calette ciottolose e distese di sabbia con formazioni di dune costiere.
Il territorio che si affaccia sul Golfo di Talamone è costituito dalla verde e ben coltivata pianura della bonifica, che si estende fino all'abitato di Fonteblanda.
Uno dei principali aspetti naturalistici della zona è quello vegetazionale, per la presenza di una fitta copertura di bosco mediterraneo che interessa quasi tutta l'area. Partendo dalla spiaggia e procedendo verso la duna si può distinguere una formazione "pioniera", costituita da piante ammofile, gigli marini, eringi e soldanelle; una zona retrodunale caratterizzata da ginepri e lentischi (Pistacia lentiscus), e la vasta pineta granducale (pini domestici e pini marittimi). Avvicinandosi alla zona palustre, il paesaggio vegetazionale si differenzia per la presenza di giunchi (Juncus acutus), cannucce, salicornia e tife. Le rupi esposte ai venti marini sono colonizzate dalla cineraria, dall'elicriso, dalla lentaggine e dalla palma nana. Le zone collinari, regno della macchia-foresta, sono invece ricoperte dalla fillirea, dal corbezzolo, dal leccio e dal carpino nero.
Di non minore importanza è la fauna, i cui esemplari più rappresentativi sono i Mammiferi ungulati, quali il cinghiale, il daino ed il capriolo; fra quelli di minor dimensione si ricorda l'istrice, il tasso, la volpe, il riccio, la donnola e la faina.
La foce dell'Ombrone forma il margine meridionale della Palude della Trappola, localizzata immediatamente a ridosso della duna costiera. Questa zona umida è formata da una serie di piccoli laghi, pozze ed acquitrini che ospitano, specialmente in inverno, miriadi di uccelli acquatici: molti i limicoli, dalle diverse specie di piro-piro ai beccaccini, ai grandi ciurli. Qui sostano anche le rare canapiglie e marzaiole e, nelle acque più profonde, si tuffano, assieme alle folaghe, le morette e i moriglioni.
La regione costiera tra Talamone e la foce dell'Ombrone presenta un andamento piuttosto pianeggiante e questo fattore si riflette sulla struttura dei fondali marini che degradano dolcemente fino alla batimetrica dei 50 metri. Il tratto del litorale può essere sommariamente diviso in due zone. Quella a nord, tra Cala di Forno e l'Ombrone, è di natura sabbiosa ed è caratterizzata dalla batimetrica dei 10 metri che dista 1-2 km dalla linea di riva. La porzione a sud è, invece, caratterizzata da una morfologia rocciosa, tanto che la batimetrica dei 10 metri si trova a pochi metri dalla costa.
Le Formiche di Grosseto si trovano a circa una ventina di chilometri dalla terra ferma; sono piccoli isolotti che si ergono bruscamente da un fondale di circa 100 metri.