AREA MARINA PROTETTA DEI MONTI DELL'UCCELLINA E FORMICHE DI GROSSETO

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Ente Gestore: da definire.

Provincia: Grosseto.

Comuni interessati: Magliano in Toscana, Orbetello.

Posizione geografica: 42° 35' lat. N - 10° 53' long. E.

Cartografia

Carta n. 5 dell’Istituto Idrografico della Marina in scala 1:100.000.

Tavoletta 135 IV NO della Carta Topografica d’Italia in scala 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare Italiano.

Vincoli

Vincoli automatici dovuti alla legge n. 431/85 riguardanti una zona di rispetto tutto attorno all’area costiera, per un’ampiezza di 300 metri dalla linea di costa.

In un settore di 11 km2 a nord dell'isola Formica Grande, per disposizione della Capitaneria di Porto, è vietato il transito e la pesca.

Parco Naturale della Regione Toscana, esteso per circa 9.800 ha da Principina a Mare fino a Talamone.

Proposte di tutela

Proposta di istituzione di un Parco Nazionale della Maremma del 1963 su iniziativa di alcune associazioni ambientaliste capeggiate da Italia Nostra.

Proposta per la difesa di questa zona di mare contenuta nella relazione al Consorzio per l'Istituzione del Parco della Maremma a cura della Società Botanica Italiana.

Area prevista dal disegno di legge quadro sulle aree protette n. 510/91. 

Descrizione

Il comprensorio interessa una linea di costa di circa 15 km, che comprende i Monti dell'Uccellina, la Palude della Trappola con la foce dell'Ombrone ed il Promontorio di Talamone. I Monti dell'Uccellina, già compresi nel Parco Nazionale della Maremma, sono una catena costiera di modesta altitudine, con sviluppo parallelo al mare, ad alto valore paesistico e naturalistico, sgombra da edificazioni recenti e solo di rado punteggiata da emergenze storiche. 

I rilievi degradano dolcemente verso il mare, dove si sviluppa un tratto di costa integro per 15 km, con alternanze di di rocce a picco, calette ciottolose e distese di sabbia con formazioni di dune costiere.                                                                                          

Il territorio che si affaccia sul Golfo di Talamone è costituito dalla verde e ben coltivata pianura della bonifica, che si estende fino all'abitato di Fonteblanda.

Uno dei principali aspetti naturalistici della zona è quello vegetazionale, per la presenza di una fitta copertura di bosco mediterraneo che interessa quasi tutta l'area. Partendo dalla spiaggia e procedendo verso la duna si può distinguere una formazione "pioniera", costituita da piante ammofile, gigli marini, eringi e soldanelle; una zona retrodunale caratterizzata da ginepri e lentischi (Pistacia lentiscus), e la vasta pineta granducale (pini domestici e pini marittimi). Avvicinandosi alla zona palustre, il paesaggio vegetazionale si differenzia per la presenza di giunchi (Juncus acutus), cannucce, salicornia e tife. Le rupi esposte ai venti marini sono colonizzate dalla cineraria, dall'elicriso, dalla lentaggine e dalla palma nana. Le zone collinari, regno della macchia-foresta, sono invece ricoperte dalla fillirea, dal corbezzolo, dal leccio e dal carpino nero.

Di non minore importanza è la fauna, i cui esemplari più rappresentativi sono i Mammiferi ungulati, quali il cinghiale, il daino ed il capriolo; fra quelli di minor dimensione si ricorda l'istrice, il tasso, la volpe, il riccio, la donnola e la faina.

La foce dell'Ombrone forma il margine meridionale della Palude della Trappola, localizzata immediatamente a ridosso della duna costiera. Questa zona umida è formata da una serie di piccoli laghi, pozze ed acquitrini che ospitano, specialmente in inverno, miriadi di uccelli acquatici: molti i limicoli, dalle diverse specie di piro-piro ai beccaccini, ai grandi ciurli. Qui sostano anche le rare canapiglie e marzaiole e, nelle acque più profonde, si tuffano, assieme alle folaghe, le morette e i moriglioni.

La regione costiera tra Talamone e la foce dell'Ombrone presenta un andamento piuttosto pianeggiante e questo fattore si riflette sulla struttura dei fondali marini che degradano dolcemente fino alla batimetrica dei 50 metri. Il tratto del litorale può essere sommariamente diviso in due zone. Quella a nord, tra Cala di Forno e l'Ombrone, è di natura sabbiosa ed è caratterizzata dalla batimetrica dei 10 metri che dista 1-2 km dalla linea di riva. La porzione a sud è, invece, caratterizzata da una morfologia rocciosa, tanto che la batimetrica dei 10 metri si trova a pochi metri dalla costa.

Le Formiche di Grosseto si trovano a circa una ventina di chilometri dalla terra ferma; sono piccoli isolotti che si ergono bruscamente da un fondale di circa 100 metri.