Matrici a punteggio

 

Nel descrivere questa metodologia usata nell'elaborazione di una proposta di zonazione relativa all'ambiente sommerso, si farà riferimento all'Area Marina Protetta di Portofino (Diviacco e Tunesi, 1991), per la quale si è operato nel modo seguente:

 

identificazione dei confini dell'area, individuata in base a criteri geomorfologici, naturalistici ed ecologici;

suddivisione della fascia marina in settori distinguibili per aspetti oceanografici e sedimentologici (tre nel caso dell'area di Portofino: fronte orientale, meridionale, occidentale);

identificazione di unità ambientali sub-omogenee all'interno dei settori identificati al punto precedente (insenature o tratti di mare);

classificazione delle singole aree in base all'analisi dei valori in esse racchiusi attraverso l'impiego di matrici a punteggio.

PromoPortofino.jpg (335277 byte)L'ultimo punto è stato affrontato applicando un modello concepito per la zonazione del Parco Marino delle Bunaken Islands in Indonesia (Salm e Clark,1984), opportunamente adattato al Mediterraneo (Marini,1991). Il processo è stato condotto confrontando per le diverse aree i valori economico-ricreativi con quelli di conservazione, grazie all'utilizzo di matrici a punteggio. Ciò allo scopo di disporre di un metodo semplice e robusto per identificare la vocazione delle diverse aree in base alla segregazione di attività incompatibili.

I parametri scelti per sintetizzare il valore economico-ricreativo sono:

valore paesaggistico, che implica un'elevata copertura di popolamenti vistosi, varietà ed interesse dei fondali e delle coste, trasparenza delle acque (valori compresi tra 0= basso e 2= alto valore paesaggistico);

sicurezza, che implica una ridotta ondazione, l'assenza di correnti pericolose, di problemi per la balneazione e per la navigazione di piccole imbarcazioni (valori compresi tra 0 = basso e 2 = alto fattore di sicurezza);

accessibilità, definita dalla presenza o distanza di strutture turistiche, strade o approdi (valori compresi tra 0 = nulla e 3 = alta);

attività di pesca, funzione del numero di pescatori professionisti locali operanti nell'area (0 = alta e 1 = bassa attività).

Allo scopo di identificare criteri validi per sintetizzare il valore naturalistico, si prendono in considerazione due aspetti principali: la presenza di popolamenti di grande interesse biologico e quella di specie rare o minacciate. In questo modo il valore di conservazione viene ad essere definito dai seguenti quattro parametri:

Varietà di popolamenti, data dal numero di popolamenti marini di grande interesse biologico censiti nell'area. (I criteri adottati per la loro scelta sono trattati nel paragrafo successivo);

Unicità, (valore di 1 = presenza e 0 = assenza) assegnato all'area che ospita uno dei popolamenti sopra considerati assenti però nelle altre zone;

Copertura, come stima del ricoprimento percentuale (R) dei popolamenti considerati in precedenza negli ambienti che normalmente li ospitano (0 per R<= 40%, 1 per 40 <R<= 75%, 2 per R>75%);

Criticità, data dalla presenza nell'area di specie rare o minacciate; il loro elenco è presentato nel paragrafo successivo.

Il confronto dei valori economico-ricreativi con quelli di conservazione (calcolati come percentuale del totale più elevato ottenuto per ciascuna matrice) fornisce una stima semiquantitativa delle vocazioni delle singole aree (Tab. 2). Le zone per le quali risultano valori di conservazione più elevati andranno gestite in modo da proteggere le emergenze naturali, compatibilmente con quanto indicato dai valori economico-ricreativi (ad esempio l'area 7 presenta difficoltà d'accesso via terra, non possiede approdi turistici ed è soggetta a ridotte attività di pesca). Aree con valore di conservazione minore di quello economico-ricreativo andranno gestite in modo da combinare la conservazione con livelli accettabili di pressione turistica.

Questa stima, supportata dall'analisi della situazione naturale ed antropica nell'area in oggetto, permette l'elaborazione di una prima bozza di zonazione, successivamente affinabile, grazie ad incontri con interlocutori privilegiati.

Per quanto riguarda la proposta di zonazione, si prevede che essa sia formulata proponendo tre differenti livelli di tutela (Tab 3); questi a loro volta possono essere ulteriormente graduati in funzione delle specifiche caratteristiche delle diverse aree costiere marine. Per l'area di Portofino sono state previste:

  1.   un'area di riserva integrale (A) a Cala dell'Oro (7), per la quale si propone l'accesso solo a personale scientifico per lo svolgimento di ricerche debitamente autorizzate;
  2. due aree di riserva generale (B), che coprono il versante sud del promontorio (3, 4, 5, 6 e 8) e parte di quello occidentale (9);
  3. due aree di riserva parziale (C) per i versanti orientale (1 e 2) ed occidentale (parte del 9, 10 e 11).

 

 

 

 

Tabella 2 - Matrice per il calcolo speditivo dei valori economico-ricreativo (sopra) e di conservazione (sotto) per l'A.M.P. del Promontorio di Portofino.     ArrowUp.gif (869 byte)

Criteri

Unità Ambientali

  1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
Valori Paesaggistici 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1
Sicurezza 2 1 0 0 1 1 1 1 1 1 1
Accessibilità 3 2 1 0 0 2 0 1 1 0 1
Attività di pesca 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 1
Totale 7 5 4 3 3 5 3 4 3 2 4
Valore turistico 100 71 57 43 43 71 43 57 43 28 57
Varietà popolamenti 2 2 1 1 3 2 3 1 2 1 0
Unicità 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Copertura 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 0
Criticità 1 1 2 2 2 2 2 2 1 1 1
Totale 4 4 4 4 6 5 7 5 4 3 1
Valore di conservazione 57 57 57 57 86 71 100 71 57 43 14

 

Tabella 3 - Guida delle attività nell'ambito dell'A.M.P. del Promontorio di Portofino.  ArrowUp.gif (869 byte)

Attività

Zone di Riserva

  INTEGRALE GENERALE PARZIALE
Strascico No No No
Piccola pesca No Permessa Permessa
Pesca sportiva No No Permessa
Barche a vela o a remi No Permesse Permesse
Barche a motore (l<6m) No Permesse Permesse
Immersioni sub No Permesse Permesse
Ricerca Permessa Permessa Permessa