- Concetto, Oggetto e Ametafisica
- nell'Aufbau
- Concetto e oggetto
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- Consideriamo innanzitutto questo schema:
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- Le sfere rappresentate sono 4. In generale
questo è il mondo di un "tetraedralista" ossia
di un platonista, concettualista o realista logico come
Frege (dopo il 1890) o Bolzano
(1837).
- E' presente una sfera dei concetti o del
senso (Sinn in Frege) i cui elementi hanno un grado
più o meno determinato di indipendenza rispetto alla sfera
psicologica, linguistica e in tutta generalità ontologica.
Questo schema è relativo: Infatti nella sfera ontologica
stanno tutti gli oggetti che si ammettono nel mondo, e dunque
anche le espressioni, gli oggetti astratti e le rappresentazioni
psichiche, il che significa che un concetto può anche
riferirsi a un altro concetto preso come oggetto, o come un nome
può riferirsi anche a un altro nome. La metà a
sinistra ospita le relazioni semantiche, quella di destra - diremo
- quelle intenzionali (si noti che questo termine è
stato re-introdotto da Brentano e poi
usato dai suoi allievi sulla scia di alcune teorizzazioni medievali,
ma non è usato né in Frege né in Bolzano).
In autori per cui almeno una variante di questo schema è
proponibile, la sfera del concetto e la sfera dell'oggetto hanno
caratteristiche ben distinte: pare ovvio che se la bandiera dell'Austria
è rossa e bianca il concetto [bandiera dell'Austria]
non sia né rosso né bianco. Meno ovvio è
invece stabilire che i concetti affatto si diano, ovvero se oltre
agli esemplari materiali di bandiere austriache delle più
svariate forme e dimensioni vi siano anche (uno o più)
concetti sotto cui esse cadono, e dire a che servano questi
ultimi. Del tutto in generale in autori di orientamento più
o meno radicalmente nominalista la sfera dei concetti è
assente, e non c'è alcuna idea o rappresentazione
oggettiva o concetto che venga espresso dal segno
"bandiera austriaca", ma, in generale, vi sono solo
bandiere austriache delle più svariate forme e dimensioni.
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- A noi non interessa qui addentrarci in una
mappa ragionata delle varianti dello schema quadripartito, e
discutere ad esempio se a un concetto corrisponda almeno sempre
un oggetto o meno, ma avere ben presente la distinzione tra
concetto e oggetto, o, seguendo Frege, tra sfera del senso e
sfera del significato o denotazione o riferimento. Così,
usando una terminologia neutrale, si vogliono distinguere i "tetraedralisti"
dai "triangolisti", o meglio detto con Alberto Coffa,
i dualisti dai monisti semantici e mettere in rilievo
che "dualismo semantico" (di cui una variante è
il platonismo) e "monismo semantico" (di cui
una variante è il nominalismo) non sono affatto
altri nomi per idealismo e realismo, ma che queste
quattro tendenze possono essere eccellentemente combinate, anche
in modo assai creativo. Ad esempio, restando nella tradizione
europea, Bolzano è un platonista realista, Lesniewski
un nominalista realista, Bradley un platonista idealista, Twardowski
un tetraedralista forse non ancora idealista ma certamente non
realista (a dispetto della vulgata sulla Scuola di Leopoli-Varsavia)
e Berkeley - probabilmente - un nominalista idealista.
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- E Carnap?
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- Nel §5 dell'Aufbau, Carnap parla
di concetto e oggetto e spiega perché nell'Aufbau
usa indistintamente i due termini. Ci sembra che questa pagina
sia piuttosto complessa e si possano distinguere almeno tre temi:
1. se a un concetto corrisponda sempre un oggetto; 2. se ciò
che viene costituito nella teoria della costituzione sia prodotto
dal pensiero (idealismo) o riconosciuto (realismo); 3. se oggetto
e concetto siano o meno la stessa cosa.
- Chiariamo che, sia dalla prospettiva di 1.
che da quella di 2., Carnap, nel rimuovere volutamente la distinzione
tra concetto e oggetto, non si riferisce alla disputa sugli universali,
se cioè abbia ragione il "tetraedralista" o
il "triangolista". Tuttavia in relazione a 1. e 2.
si affermano cose diverse. Nel caso 1. si stabilisce che l'Aufbau
assume una posizione neutrale quanto al darsi per ogni concetto
anche un suo oggetto in un senso diverso, egli dice, rispetto
al darsi di oggetti che cadono sotto il concetto: ci torna utile
qui una nozione twardowskiana, quella di oggetto generale (ma
potremmo portare altri esempi). Prendiamo il concetto di triangolo:
il triangolo in generale è il suo oggetto (in senso
carnapiano), mentre i singoli particolari triangoli sono gli
oggetti che cadono sotto il concetto di triangolo (diventa
così anche più trasparente il riferimento a Meinong
e alla sua teoria degli oggetti, che molto dipendeva dalle conclusioni
twardowskiane). Qui Carnap dice che, data la relatività
della nozione di concetto, come spiega nel §158, non ha
senso adottare sempre l'uno o sempre l'altra dicitura, o meglio,
l'uno o l'altro linguaggio.
- 2. si riferisce alla tensione tra realismo
e idealismo, ossia se gli oggetti della teoria della costituzione
siano prodotti dal pensiero (come voleva la contemporanea
Scuola neokantina di Marburgo) o solo da esso riconosciuti.
L'Aufbau ambisce alla neutralità metafisica,
per cui l'intera questione rimossa in modo da non interferire
con la teoria della costituzione - gli oggetti non sono né
prodotti né riconosciuti, ma costituiti. L'indifferenza
rispetto a tale questione è dunque dovuta a un motivo
essenzialmente ametafisico.
- 3. aggiunge un l'elemento che lascia perplessi:
Carnap non si limita a dire
che "concetto" e "oggetto" sono nomi
usati indifferentemente, ma che il concetto e il suo oggetto
sono la stessa cosa. Il fatto che Carnap dica che ciò
non finisce per sostanzializzare il concetto ma per funzionalizzare
l'oggetto ci porta a rafforzare seriamente l'ipotesi che
il ruolo giocato dal neokantismo di Marburgo, in particolare
da Ernst Cassirer sia stato molto rilevante.
-
- continua
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