Schema compositivo del Castello (1135) |
Il
Castello di Ruggiero II°
sorse
nei pressi della chiesa di Santa Maria a Piazza, nell'area
del Patibulum,
come limite settentrionale della terza cerchia di mura, di
forma quadrata, con torri merlate agli angoli, e orientato,
secondo un'antica ripartizione, sui quattro angoli del
mondo: zona àntica, pòstica,
dell'occàso, dell'ovest. |
Nella
I° Crociata a raggiungere per primi quei territori
orientali furono i normanni aversani che, con Goffredo di
Buglione e Boemondo, riunirono in quattro stati.
Poiché i costruttori del castello di Saone furono
Roberto, figlio di Tancredi, e Guglielmo suo figlio, gli
stessi che erano al seguito di Ruggiero, anche a costoro
potrebbe assegnarsi il Castello di Aversa, che presenta
analogie con quello di Saone. Probabile schema compositivo del Castello di Ruggiero II° Ponendo
s uguale al diametro della circonferenza circoscritta
dell'antico nucleo, m
la dimensione della sezione aurea,
s-m
la media proporzionale tra le due misure. |
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Le considerazioni che scaturiscono portano in modo inconfutabile a quella che sarà la serie di Leonardo Fibonacci (il rapporto tra i lati del castello e quello delle sezioni auree), il quale, per le sue ricerche, tenne conto proprio delle esperienze arabe. Inoltre, poichè il numero 12 era ritenuto numero sacro (12 sono i segni zodiacali, 12 i mesi dell'anno, 12 le ore del giorno, 12 le porte del Paradiso ecc.), avremo ancora che: 336=12x28=12x(4+6+8+10); cioè il numero 336, lato del castello, è il risultato della moltiplicazione del numero sacro 12 per la somma della serie di numeri pari, dal quadrato al decagono (=circolo), quest'ultima ritenuta figura geometrica universale e perfetta. |
Inoltre,
considerando il castello un orologio solare e il regno di
Ruggiero - che potrebbe, nel progetto del castello, essere
stato da lui stesso prefigurato - vastissimo tanto da
comprendere l'intera area dell'Italia meridionale, facendo
corrispondere figurativamente tale estensione con l'ombra
prodotta dallo gnomone (la torre angolare meridionale) sul
cortile del castello al solstizio d'inverno (21, o 22
dicembre secondo una computazione dei giorni di quei tempi),
notiamo che quel medesimo giorno, quando l'ombra copre per
intero il cortile del castello, corrisponde al giorno di
nascita del re (22 dicembre 1095). |
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