Piazza del Plebiscito col Sedile di San Luigi (1195) |
Il
Seggio di San Luigi
è
l'unico monumento medievale del genere della città
ancora esistente, gli altri, il Seggitiello di Piazza e il
sedile di Sant'Andrea, furono tutti demoliti. Questo,
adibito a luogo di convegno, fu utilizzato in precedenza
anche per amministrare la giustizia. ILLUSTRIVM FAMILIARIVM CIVITATIS AVERSAE / MONVMENTVM DEDIT / ENRICVS VI ROM. IMP. ET SICILIAE REX / BARONIBVS AC MILITIBVS ILLIVS / ANNO 1195 / ELARGITVS SEDILIA / QVIBVS VETVSTATE FERE LABEFACTIS / HOC VNO INSTAVRATO / ET AD POLITIOREM FORMAM REDACTO / ANNO 1692 / EORVM ANTIQUISSIMAE NOBILITATIS MEMORIAM / A TEMPORVM INIURIA VINDICARVNT / PROCERES / EIVSDEM VRBIS La loggia è costituita di due campate coperte da volte a padiglione e da un cornicione aggettante e con muretto alla sommità, da massicci pilastri quadrangolari e grandi archi a tutto sesto. Lo spazio dell'area è recintato da un muretto e da un artistico cancello eseguito nel 1913 dagli alunni dell'Istituto Artistico di San Lorenzo di Aversa. Sul lato destro del Sedile prospetta la bella chiesa di San Domenico. Questa fu fondata da Carlo I d'Angiò nel 1278 su di un'altra antichissima, Sant'Antonino (poco dopo il re vi fondava anche il convento), e completata da suo figlio Carlo II. La parte trecentesca è visibile all'esterno dell'abside della chiesa ove si trova il grande finestrone tra due contrafforti quadrangolari e in alcuni ambienti terranei del convento con monofore lobate. |
F. Raguzzini. Esterno della Chiesa di San Domenico (1742) |
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I
Domenicani vi abitarono fino al 1808; nel 1813 il convento
passò ai Minori Osservanti della Maddalena, che vi
rimasero fino al 1911. La chiesa in origine presentava uno
schema di grande aula rettangolare, simile al Sant'Antonio
nella stessa Aversa, fino a quando, nel 1742, l'Ordine
monastico, pensò ad un suo radicale restauro
incaricando, senza alcun dubbio, l'architetto beneventano
Filippo Raguzzini (Raguzzini, conterraneo del papa Benedetto
XIII, che lo seguiva nei suoi viaggi, lo dovette seguire
anche in una delle visite che questi fece all'amico
cardinale Caracciolo, vescovo di Aversa, e ai confratelli di
San Domenico), il quale utilizzò, per la facciata
della chiesa, il progetto per il concorso di San Giovanni in
Laterano in Roma, eliminando le ali laterali. Si tenga
comunque presente che all'architetto sono ascritte altre
opere nella medesima Aversa. |
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