Le istituzioni religiose

            Dal 1053 la città diventa sede vescovile immediatamente soggetta alla Santa Sede con Azzolino primo vescovo; annovera tra i pastori della propria chiesa prelati di alto prestigio culturale tra cui Guitmondo II, fratello dell'abate Roberto di San Lorenzo di Aversa, forse tra i più eminenti, teologo, autore dei trattati sull'Eucarestia, sulla Confessione, sulla SS. Trinità. Altro insigne prelato fu il cardinale Rainaldo Brancaccio che riportò chiarezza circa l'assoggettamento della cattedra vescovile aversana direttamente a Roma.
            Aversa inoltre vantava la prestigiosa Scuola della Cattedrale ove si insegnavano discipline tra le più varie, in special modo quelle causidiche, leguleiche e grammaticali, tanto che Alfano, illustre suo alunno, poi arcivescovo di Salerno, rivolgendosi all'amico Guglielmo ne ricorda il lontano periodo di studi trascorso, " ...in quella città, tutta piena di dispute filosofiche", e, nell'esaltare "le virtù e la dottrina del vescovo Goffredo (1059-73), non esita dall'esclamare:

Aversum studiis, philosophos tuis
In tantum reliquos vincis, ut optimus
Dispar non sis Athenis.

            Inoltre lo stesso Alfano ricorda un famoso Guglielmo, grammatico aversano, e lo celebra con questi versi:

Cui tot Aversæ studiis ad auctum
Oppidum censum dedit atque dulcis
Culmen horis.

           Oltre alla importante sede vescovile che univa le più antiche diocesi di Cuma, Literno e Atella, la città annovera l'antico centro cenobitico di San Lorenzo, anch'esso immediatamente soggetto alla Santa Sede, che, con quello femminile di San Biagio, costituirono in Italia meridionale veri punti di riferimento monacali di prestigio e di vanto. Il Convento di San Lorenzo è noto anche per il soggiorno e la prigionia di personaggi illustri: papa Urbano II, Sant'Anselmo d'Aosta, l'antipapa Alberto della Sabina, detto anche di Aversa, salito al trono pontificio nello scisma contro Pasquale II, che vi rimase recluso dal 1101 fino alla morte.

            Al 1382 risale la costruzione della quarta cerchia muraria e l'inglobamento del borgo di San Biagio. L'antico borgo di Savignano, di cui si hanno notizie già dal IX sec., verrà incorporato solo più tardi mentre quello di San Lorenzo rimarrà sempre fuori le mura.



Ritorno alla prima pagina
Patrimonio artistico-monumentale