prof. Pino Calledda dell'Osservatorio Astronomico di Cagliari

Il circolo megalitico di Laconi:          

SISTEMA CALENDARIALE NELLA CIVILTÀ PRENURAGICA?               

INDICE:
english summary
calendari
il circolo megalitico
tabella allineamenti
considerazioni
mappe

credits

 

 

1. Calendari

In epoca neolitica si attua la grande trasformazione nella struttura sociale ed economica delle comunità primitive, passando da un tipo di produzione basata sulla caccia e sulla pesca, propria di culture erranti, a un tipo di produzione basato sull’allevamento, sulla pastorizia e sull’agricoltura, caratteristico di culture stanziali.

Queste attività produttive richiedevano l’insorgere di nuove capacità nelle comunità preistoriche. Esse dovevano prevedere, in qualche modo, le epoche in cui effettuare determinate operazioni nelle pratiche agricole e di allevamento da cui dipendeva la loro sopravvivenza.

Queste nuove necessità portarono alla realizzazione di strumenti assai primitivi basati sulla determinazione di cicli astronomici legati alla Luna e al Sole.

Si presume che il ciclo più antico sia quello basato sulla determinazione del periodo delle lunazioni, cioè del periodo che intercorre tra due successive lune nuove. Questo periodo fu posto alla base per la costruzione dei primi calendari.

In seguito per soddisfare esigenze temporali più lunghe, legate allo svolgersi delle stagioni, da cui dipendeva l’attività agricola e pastorale, portò ad associare il ciclo lunare, in qualche modo, con quello stagionale legato al moto annuo del Sole.

Questi cicli astronomici assunsero un’importanza vitale in quelle comunità, nel fissare i tempi e ritmi delle attività sociali e produttive, determinando la nascita di riti agrari, di fertilità e funerari caratteristici delle civiltà neolitiche.

L’evidenza che in epoca preistorica fenomeni astronomici venissero associati a questi riti è oggi messa in luce dall’esistenza di orientamenti astronomici, non casuali, in numerosi monumenti preistorici di carattere funerario e cerimoniale (allineamenti di menhir, sistemi di menhir ad anello, circoli megalitici, tombe, etc.).

 

 

2. Il circolo megalitico

L'esistenza di pietre e menhir disposti lungo figure più o meno circolari risalenti ad epoca preistorica è stata messa in evidenza in molti siti dell'Europa meridionale e continentale. Sono ben note poi le ricerche condotte da Alexander Thom e da Gerald S. Hawkins non solo sul celebre circolo di Stonehenge, ma anche su altri giganteschi sistemi di pietre ad anello, come l'anello di Avebury e l'anello di Brogar in Scozia, mettendo in evidenza in questi complessi megalitici l'esistenza di allineamenti rivolti verso i punti in cui il Sole e la Luna sorgono e tramontano alle epoche delle loro massime declinazioni relative. Molti di questi sistemi ad anello costituiscono dei veri e propri osservatori lunari come Thom ha esaustivamente mostrato circa trenta anni or sono.

Anche in Sardegna, regione ricca di monumenti megalitici preistorici, è nota l'esistenza di numerosi circoli di pietre, che attendono ancora di essere studiati ed interpretati. Uno di questi circoli, tra i più interessanti, è situato nella regione di Laconi, in un contesto assai complesso di tombe dolmeniche e reperti megalitici costituiti da menhir grezzi e da menhir proto-antropomorfi. Il circolo megalitico Is Cirquittus di Laconi, in località Cuccuru Mandareddu, attualmente oggetto di studio sotto il profilo archeologico da parte di archeologi e astronomi, è costituito da sette grandi pietre, apparentemente distribuite lungo un arco di linea ad anello, che si fanno risalire al periodo eneolitico (2500 a.C. circa). Un aspetto singolare di queste pietre è il fatto che esse risultano costituite da materiali diversi. In particolare una grande pietra, indicata con la lettera A, costituita da materiale quarzifero, di colore bianco e di dimensioni notevoli (diametro circa 150 cm), appare subito per la sua caratteristica un elemento peculiare dell'intero sistema. Le rimanenti pietre (denominate B, C, D, E, F, ed H) di forma irregolare, hanno dimensioni che vanno da circa 60 a 100 cm, ed altezze che variano da 40 a 80 cm circa. Osservate in sito le pietre sono attualmente disposte ad intervalli non regolari, salvo le pietre C, D, E ed F che distano fra loro 7 - 8 metri circa. Malgrado queste irregolarità le pietre esistenti mostrano una collocazione che fa pensare all'esistenza originaria di un sistema ad anello, o di un sistema di pietre disposte lungo l'arco di una figura circolare o quasi circolare. Una seconda osservazione che sembra potersi avanzare è che le pietre esistenti siano i resti di un sistema circolare o quasi circolare più complesso, costituito da pietre collocate a distanze più o meno regolari. Una posizione anomala è assunta dalla pietra H che sembra far pensare ad uno spostamento subito dalla pietra stessa in epoca imprecisata.

Nei pressi del circolo sono collocate e sono state individuate altre grandi pietre-menhir di dimensioni verticali molto maggiori. Tra queste, la pietra-menhir in trachite, indicata con la lettera L, sembra potersi associare, sotto il profilo del materiale, alle pietre esistenti del circolo megalitico, mentre la pietra-menhir in granito, indicata con la lettera K posta a Sud-Est, potrebbe essere invece associata al sistema di pietre-menhir posto più a Sud, di cui due ancora in sito e ben visibili da K e dal circolo.

Allineamenti connessi con il circolo megalitico di Laconi e loro possibili significati astronomici (i valori tra parentesi sono quelli del sorgere e tramontare, riferiti all'epoca media 2000-2500 a.C., rispettivamente per un orizzonte naturale di 0° e di 4°)

 

Allineamento

Azimut astronomico calcolato

Fenomeno astronomico associato

MA

58°,1

Sorgere del Sole al solstizio estivo,  ( 57°,2 – 60°,7 )

     

AM

238°,1*

Tramonto del Sole al solstizio d'inverno, ( 238°,8 – 235°,3 )

     

FB

58°,38

Sorgere del Sole al solstizio estivo,  ( 57°,2 – 60,7 )

     

BF

238°,38*

Tramonto del Sole al solstizio d'inverno, ( 238°,8 – 235°,3 )

Questi dati sembrano avvalorare l'ipotesi che il circolo megalitico di Laconi costituisca un insieme di allineamenti rivolti ad individuare la direzione del sorgere e tramontare del Sole all'epoca dei solstizi.

Per un’ulteriore e più accreditata verifica di quest’ipotesi, è lecito pensare, come accennato in precedenza, che il circolo megalitico sia stato inizialmente costituito da pietre più o meno regolarmente distanziate mediante le quali individuare la direzione del sorgere e tramontare del Sole in corrispondenza di altre configurazioni oltre quelle rilevate.

3. Considerazioni

 

I resti attualmente esistenti nel comune di Laconi di un anello di pietre megalitiche e il fatto che tali pietre siano costituite da materiali litici diversi, come la grande pietra in quarzo denominata A, giustifica l'interesse che tale monumento presenta sotto il profilo archeologico ed astronomico, in un contesto ricco di numerosi altri reperti megalitici (tombe dolmeniche e menhir).

Le misure lineari ed angolari effettuate in sito e i calcoli eseguiti in relazione al sistema di tali pietre fitte in numero di sette, denominate A, B, C, D, E, F ed H, evidenziano il fatto che tale circolo presenta una forma circolare. La ricostruzione del centro M di tale sistema ha permesso di mettere in evidenza la possibile esistenza di allineamenti d’interesse astronomico. In particolare la visuale della grande pietra bianca A dal centro M del sistema, e quella definita dalla coppia di pietre F - B, corrispondono in modo significativo con la direzione del sorgere del Sole al solstizio estivo attorno al 2000 a.C., e, in senso inverso, con quella del tramonto del Sole al solstizio invernale.

L'ipotesi che le pietre attualmente in sito costituiscano i resti di un anello circolare di pietre un tempo collocate a distanze più o meno regolari, al fine di evidenziare le direzioni connesso con il levare e tramontare del Sole ai solstizi e agli equinozi, sembra avvalorata dalle risultanze del calcolo. Dal centro M del circolo le visuali corrispondenti al sorgere del Sole al solstizio invernale e agli equinozi, individuano infatti nuovi punti-traguardo lungo il circolo, denominati Q e R, che si collocano a distanze più o meno regolari dalle pietre esistenti, e che all'epoca della realizzazione del circolo potevano occupare ragionevolmente il posto delle pietre supposte mancanti.

Anche la direzione del sorgere del Sole al solstizio invernale vista dalla grande pietra-menhir L posta a circa 97 metri dalla pietra A, individua con grand’approssimazione un punto-traguardo P che si colloca lungo il cerchio a distanza opportuna dalla pietra A e dal punto-traguardo R.

E' infine interessante rilevare che lungo il circolo due coppie di pietre e punti-traguardi definiscono altrettante direzioni che con approssimazione più o meno grande materializzano la direzione del meridiano astronomico.

Se gli allineamenti astronomici messi in evidenza dalle osservazioni e dai calcoli corrispondono a reali intenzioni manifestate dai costruttori del circolo megalitico di Laconi, che risale ad epoca eneolitica, quest'ultimo può essere considerato come un vero e proprio osservatorio preistorico rivolto all’individuazione delle direzioni e delle epoche corrispondenti al sorgere e tramontare del sole ai solstizi ed agli equinozi. Questa conclusione presuppone che, presumibilmente, altre pietre-traguardo siano un tempo esistite in posizioni corrispondenti a quelle individuate dai punti P, Q, R e S e in altri punti ancora del circolo megalitico o lontano da esso, come la grande pietra-menhir L. Quest'ultima considerazione potrebbe sollecitare ulteriori scavi e ricerche archeologiche rivolte all’individuazione di queste ulteriori evidenze a sostegno dei risultati sinora conseguiti.

Summary. 

The remains of a large circle of megaliths still to be seen on lands in the municipality of Laconi (Sardinia, Italy) and the fact that these stones are of different origin, such as the large quartz stone denominated A, justify the interest that this monument has raised among archaeologists and astronomers in a context presenting numerous other megalithic findings (dolmenic graves and menhirs).

Linear and angular measurements performed in situ, and calculations made in relation to the system of these seven menhirs, denominated A, B, C, D, E, F and H, show that they are arranged in a circle. Reconstruction of centre M of the system revealed the possible existence of alignments of astronomical interest. In particular, the alignment found when standing at centre M and observing white megalith A and the one indicated by stones F and B correspond significantly to the direction of the sunrise at the winter solstice.
The hypothesis that the stones still in position are what remains of a circle of stones that were placed at a more or less equal distance one from the other, so as to indicate directions connected with sunrise and sunset at the solstices and equinoxes, appears to find confirmation in the results of calculations performed. From centre M of the circle, the lines of sight corresponding to the rising of the sun at the winter solstice and at the equinoxes go in the direction of two other sight points around the circle, denominated Q and R, which are found at more or less regular distances from the existing stones, and which at the time the circle was laid out are likely to have occupied the places of now missing stones.
Even the direction of the rising sun at the winter solstice seen from the large menhir L, placed at a distance of 97 metres from stone A, points with great approximation at a sight point P, which is in the circle at a suitable distance from sight R. Finally, it is of interest to point out that three pairs of stones and sight points in the circle define the same number of directions which, with greater or lesser approximation, indicate the direction of the astronomical meridian.
If the alignments found through observations and calculations correspond to the real intentions of the builders of the megalithic circle at Laconi, which dates back to the Aenolithic, the latter can be considered a veritable prehistoric observatory for the determination of directions and epochs corresponding to sunrise and sunset at the solstices and equinoxes. This conclusion presupposes that in all likelihood other sighting stones once existed in positions corresponding to those identified by points P, Q, R and S and still other points on the megalithic circle or at a certain distance from it, such as the large menhir L. It is hoped that this final consideration will lead to further digs and archaeological investigations to find more evidence to support results thus far reached.

 

 

 

             

prof. Pino Calledda

Osservatorio Astronomico di Cagliari
                calledda@ca.astro.it          

 

 

 

 

 

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