Attuale Formazione della Banda

La cantante del gruppo si assume personalmente ogni responsabilita' circa il delirio che segue e che fate ancora in tempo a non leggere.

Probabilmente perfetti per una mai collaudata squadra di calciotto, i Falsari sono tra loro tanto eterogenei quanto affiatati, e forse proprio qui si nasconde la misteriosa formula chimica che li trasforma in una spontanea cooperativa di esercenti spettacolo ambulante ovunque si trovino.

Ma andiamo per ordine nel vedere uno per uno questi otto compagni di viaggio che a tratti mi sembrano somigliare ad un biglietto di sola andata per una destinazione gia' presente e tuttavia inafferrabile, per quella capacita' di vivere ogni momento come fosse l'ultimo, che a mio parere permette alla loro musica di essere qualcosa di piu' di ritmo, melodia, armonia: questa e' soprattutto Magia.

Marco Frugoni

Voce maschile della Banda, questo strano personaggio puo' essere facilmente riconosciuto durante il sound-check prima di un concerto: attende in disparte con aria profondamente assorta la preparazione del suono di tutti gli altri strumenti prima del suo. Nonostante sia attualmente involontario oggetto di studio da parte delle piu' alte cariche della comunita' scientifica mondiale, si discute senza soluzione di continuita' su COSA PENSA VERAMENTE MARCO FRUGONI. A questo proposito si accettano opinioni e suggerimenti in questa sede. Gia' in passato voce del gruppo ska romano "Filo Da Torcere", esprime magicamente per sua natura uno dei numerosi sincretismi musicali adottati dalla banda, quello tra il reggae e la canzone popolare romana.

Carolina Cutolo

Voce femminile nonche' fiera autrice di questo sito, questa piccola Pop Star e' dotata di un ottimismo e di un entusiasmo quasi insopportabili. Il suo curriculum musicale prima della Banda vanta innumerevoli, intensissimi, indimenticabili concerti, tutti davanti allo specchio della sua stanza, una spazzola per microfono e una gatta per fortunatissima spettatrice. Durante il sound-check prima di un concerto il suo repertorio di canzoni-prova non riesce a andare oltre girl just wanna have fun di Cyndi Lauper, Nessuno mi puo' giudicare di Caterina Caselli e It's oh so quiet di Bjork. L'Usignolo del Pigneto (cosi' e' conosciuta dai fans piu' affezionati) non ha praticamente mai ascoltato musica reggae, si e' ingozzata di Pop anni '80 e a tratti tradisce un'insospettata anima rock. Se sei un produttore e vuoi lanciarla, se sei un fan e vuoi metterti in contatto con lei, se gia' la detesti e vuoi insultarla, oggi e' il tuo giorno fortunato: puoi scriverle qui.

Marco Pallagrosi

Ritmo e melodia sono in lui una cosa sola: il basso e' il suo strumento, la franchezza la sua arma e la Banda la sua missione. Versatile nella musica come nello sport (ha praticato di tutto, dal tamburello al minibasket) non c'e' impresa, neanche la piu' ardua, che riesca a lasciare intentata. Quando appare scoraggiato e' solo una superficie di comodita', negli alti vertici del suo cuore sta gia' pensando a una soluzione, e probabilmente la trovera'. Quando dice che la musica gli piace tutta non e' un'affermazione qualunquista, ma la sacrosanta verita': questo prezioso essere privo di pregiudizio musicale e' alla costante ricerca di nuove emozioni sonore, la sua intensa attivita' di disk jokey lo conferma, riuscirebbe a far ballare persino il premio nobel della timidezza. Negli archivi della Banda esiste una dettagliata documentazione circa l'esperienza spirituale delle persone miracolate dal suo sound. Questo e' l'indirizzo di posta elettronica che cercavi.

Luigi Muzzi

Questo musicista multitasking avrebbe potuto suonare qualsiasi strumento, ma i fortunati prescelti sono in questa vita il pianoforte, la fisarmonica, le tastiere, il campionatore. Anche lui vanta una collaborazione musicale col gruppo ska romano "Filo da Torcere", ma la sua formazione e' decisamente jazzistica, riesce infatti ad aggiungere alle piu' decise sonorita' della banda quel nonsoche' di leggero e imprevedibile che solo il jazz poteva regalargli (o che lui poteva regalare al jazz..). Senza dubbio la pazienza la sua dote migliore, anche quando oberato di fatica e di stress la sua cristallina tranquillita' e' un faro nella nebbia per tutti noi. Laureato in fisica a pieni voti ci si chiede come possano convivere in lui un apparentemente innato senso della precisione e della regola, e la capacita' di restare in spettacolare equilibrio sull'instabile quanto deciso filo dei suoi assoli di pianoforte: funambolo o messia?

Martino Stenico

Direttamente dalla leggenda, ecco un uomo che sembra partorito dalla penna di un Italo Calvino, di un Elias Canetti o di un Gianni Rodari.. Ci sembra impossibile e ci chiediamo: chi meglio di un fabbro saprebbe suonare la batteria? Questo improbabile individuo e' il cuore della Banda, e il suo battito pulsa energia a tutto il corpo di questo gruppo di folli. Si e' formato col jazz ma ha suonato praticamente tutti i generi musicali, che sia battere o levare, che sia atmosfera o tempesta di suono, Martino forgia il groove della banda con la perseveranza di un nano di Tolkien. Ma non gli si chieda la cassa continua, potrebbe cominciare una delle sue misteriose argomentazioni, criptate con la sottile chiarezza dei suoi "non saprei" e l'intensita' degli innumerevoli "e' relativo". Cerchi illuminazioni sul senso dell'universo? Sei un melodista integralista? Quand'e' cosi'... non scrivergli.

Mauro Pallagrosi

Andrea Angiuli

Il caos e' la sua regola, il suo angelo custode, la sua amante piu' affezionata. Durante le prove, i sound-check, i concerti, e' perfettamente riconoscibile tra una canzone e l'altra: le sue dita, piu' instancabili delle scarpette rosse, non riescono a trattenersi dal piroettare sulle corde, dategli un giro blues e vi ricordera' che il disordine e' l'ordine di un altra dimensione. Ma perche' e' soprannominato Pepita?

Andrea Cenderello

Come un'orchestra nascosta in fondo al mare, come la luna quando sai che c'e' anche se non la vedi, come un suono che disarma e cattura, per lasciarti un attimo dopo libero di desiderarlo con tutto te stesso, Mangiafuoco tiene i fili della Banda e col suo cinismo autentico ci fa sognare. Chitarrista nonche' autore della maggior parte dei testi, delle musiche e degli arrangiamenti e' capace di raccontare le piu' sottili sfumature di un'emozione: testi simili a dipinti, parole come scrigni discreti, che si schiudono lentamente, e una volta aperti riempiono di luce una stanza. Sono lucciole quelle che spiccano il volo dalle sue dita sulle corde. Sono ali quelle che non riuscite a descrivere ma sentite sulle vostre spalle quando ascoltate un suo assolo.

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