Domande di inizio:
Winston Smith, protagonista del romanzo "1984" di George Orwell, è oppresso dal sistema totalitario in cui vive. L'uomo, nella realtà dei nostri giorni, può dirsi libero? O i condizionamenti a cui va incontro non risiedono proprio in lui stesso? Cosa ci limita nelle nostre scelte personali? Una risposta possibile ci viene dalla psicologia.

Basi scientifiche:
Il caso di Winston Smith, le situazioni che ho vissuto personalmente e le esperienze ascoltate da altri, mi hanno portato a riflettere sulla strutturazione dell'identità nell'uomo. A questo proposito, sono venuta a conoscenza di studi di Allport e Lewin che sono pervenuti a due teorie sull'identità, molto simili fra di loro, le quali sono definite da un autore "modello dei tratti cardinali e secondari" e dell'altro "teoria dello spazio personale". Queste teorie concepiscono l'uomo strutturato in una serie di sfere della personalità. Le regioni sono concepite come vicine e centrali, costituenti il nucleo profondo dell'io, oppure come più periferiche e secondarie. I contenuti di queste sfere sono raggruppabili in 13 gruppi, la cui successione è caratterizzante e diversa per ogni individuo:

  1. processi e funzioni cognitive (di cui siamo consapevoli, ma che diamo per scontati): la mente, i pensieri, l'intelligenza, la fantasia...
  2. l'entità corpo: come cresciamo, impariamo, e ci relazioniamo ad esso (una zona molto estesa nei primi anni di vita, in cui l'attività principale è proprio la scoperta del corpo e la formazione di una sua nozione);
  3. conflitti interni: paura, dolore, timidezza egoismo, violenza, dolore, ecc.
  4. emozioni e sentimenti (la parte affettiva): amicizia, amore, tutti i legami affettivi più significativi, rapporti con gli altri;
  5. progetti e ricordi: infanzia, nostalgia, aspettative per le nostre relazioni, programmi per il futuro, spazio dei ricordi voluti e casuali;
  6. sessualità;
  7. persone significative: madre, padre, fratelli, partner, maestri, personaggi d'identificazione.
  8. ambito lavorativo: ambiti ed emozioni connesse al rapporto col lavoro, come motivazione, competizione, stress, senso di responsabilità, rapporto col denaro, rapporti con i colleghi.
  9. valori culturali: cinema, teatro, musica, letteratura, ecc.
  10. interessi per il tempo libero: hobbies, vacanze, sport, ecc.
  11. valori sociali: giustizia, ecologia, religione, solidarietà, ecc.
  12. istituzioni e società in generale: stato, partito, chiesa, autorità, ecc.
  13. la natura.
I primi 5 punti sono sintetizzabili in una zona definita "rapporto con se stessi", (il microcosmo), 6, 7 e 8 sono la zona dei rapporti con gli altri (regione intermedia), la terza zona è quella che pone l'attenzione sull'individuo inserito in un macrocosmo (quindi non è caratterizzante) in cui fa delle scelte, ma che sono comuni a molte persone. Chiamerò ciascuna di queste sfere "sistema". La tesi da cui parte 1984 è che l'uomo è sempre condizionato da queste zone della personalità, dal sistema in cui vive, dalle condizioni storiche, dal punto in cui è giunto il progresso, e da molti altri fattori concatenati. L'aspetto che m'interessa è cercare di capire se è possibile la libertà all'interno di questo modello, partendo dall'antiutopia orwelliana. Ho considerato come si verifica la non-libertà nelle sfere prima citate, in particolare ho considerato questi ambiti:
  • la sfera privata della personalità e i rapporti con gli altri; (tematica psicologica) microcosmo;
  • i rapporti con la nostra dimensione spirituale e con Dio, ruolo che in 1984 è ricoperto dal Grande Fratello, e con le informazioni che ci provengono dall'esterno, ad esempio da giornali, tv, radio, internet. Nel campo delle comunicazioni vedremo un duplice aspetto, da un lato come i mass media possano condizionare le nostre opinioni, e dall'altro, se l'evolversi selvaggio ed indiscriminato dei mezzi di controllo tecnologici possa in qualche modo influire sulla nostra libertà personale; (tematica sociologica) zona intermedia;
  • la parte centrale della ricerca si occuperà di analizzare come la non-libertà sia l'elemento portante della letteratura anti-utopica; (tematica d'inglese) approfondimento sul genere letterario;
  • partendo dall'"idea madre" dell'utopia, dopo un breve excursus sulle utopie nella storia, arriveremo a considerare quando e come la non-libertà abbia reso necessari nel corso della storia la teorizzazione di nuovi concetti di utopia, questo ci aiuterà a capire meglio l'ideologia, i valori dominanti e il sistema filosofico del mondo creato da Orwell; (tematica filosofica);
  • ed infine cercheremo di capire quali condizioni storiche hanno fatto sì che le utopie non si realizzassero e se l'antiutopia in qualche modo si è realizzata; (tematica storica). macrocosmo.

Per il carattere originale della ricerca la mappa concettuale si è adattata alle particolari esigenze della materia trattata delineando un percorso interdisciplinare parallelo ma inscindibile dalla teoria dei tratti cardinali di Allport, base dell'intera ricerca e quindi diventata spunto per una mappa concettuale concepita in modo diverso dalla trattazione canonica per discipline. Graficamente sito e ricerca sono strutturati in questo modo:

Il macrocosmo comprende il rapporto che abbiamo con i valori dominanti della società in cui viviamo e con gli eventi storici, ai nostri pensieri si uniscono concezioni generalissime.

La zona intermedia è quella zona in cui alle nostre opinioni si inseriscono anche informazioni provenienti dall'esterno (la religione e l'informazione);


Il microcosmo è costituito dalla sfera con se stessi e con gli altri, dove sono custodite le nostre convinzioni più personali;
Sfere dell'identità