Glossario dei Termini |
Si dice dell'ambiente marino compreso tra 2000 e 6000 m di profondità.
Acantodi
Sottoclasse di pesci fossili del Siluriano - Permiano, con scheletro cartilagineo in parte ossificato, fessure branchiali coperte da opercoli, pinne pari e impari; abitarono le acque dolci continentali.
Adale
Si dice dell'ambiente marino a oltre 6000 m di profondità.
Albiano
Ultimo periodo del Cretaceo
inferiore, compreso tra 107 e 95 milioni di anni fa.
Piante
fotosintetiche, acquatiche, non vascolari da forme microscopiche unicellulari a
giganti pluricellulari di parecchi metri. Hanno un ciclo vitale estremamente
vario; sono comparse nel Precambriano.
Organismo fossile dotato di conchiglia spesso avvolta a spirale e suddivisa in camere Appartengono all'ordine estinto degli Ammonoidea, molluschi cefalopodi.
Ameba
Organismo
microscopico unicellulare di tipo animale, costituito da una spoglia massa di protoplasma.
Aptiano
Periodo
del Cretaceo
inferiore, compreso tra 114 e 107 milioni di anni fa.
Archaeano
Parte del Precambriano, compresa tra 3,8 e 2,5 miliardi di anni fa. La vita comparve sulla Terra all'inizio dell'Archaeano, come indicato dalle tracce di battei fossili in rocce di oltre 3,5 miliardi di anni fa. Il nome significa "antico".
Archaeocyatha
Organismi marini bentonici circoscritti al Cambriano inferiore e medio e ritenuti forma intermedie tra i Porifera e i Celenterata.
Una delle due unità (l'altra è il Proterozoico) in cui viene suddiviso il Precambriano. E' compreso tra 4700 e 2600 milioni di anni fa
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Barremiano
Piano
stratigrafico Cretaceo
inferiore, compreso tra 118 e 114 milioni di anni fa.
Batiale
Corrispondente alla scarpata continentale, compresa tra i 200 e i 1000 (o 3000 secondi alcuni Autori) di profondità, situata tra la regione neritica e quella abissale.
Bentonici
Organismi
che vivono sul fondo del mare, considerando sia le forme vagili
che sessili.
Piano
stratigrafico
del Cretaceo
inferiore (il primo del periodo), compreso tra 135 e131 milioni di anni fa.
Bioluminescenza
Produzione
di luce da parte di organismi.
Branca
della geologia stratigrafica che suddivide le successioni rocciose in unità (biostratigrafiche)
attraverso lo studio dei fossili che contengono e la loro distribuzione nel
tempo.
Bivalvi
Molluschi dotati di una conchiglia costituita da due parti (valve) incernierate fra loro (cozze, vongole, pettini, ecc.); tale definizione può essere estesa a tutti quegli organismi (Ostracodi, Brachiopodi) che possiedono conchiglie a due valve.
Gruppo di organismi marini bivalvi le cui dimensioni variano da 5 mm a 20 cm e caratterizzati da conchiglia calcarea o chitinosa. Le due valve (a differenza di quelle dei lamellibranchi) sono disposte dorsalmente e ventralmente e di solito sono di dimensioni ineguali e asimmetriche. Si dividono in due gruppi: gli Inarticulata e gli Articulata, ambedue distribuiti dal Cambriano inferiore all'Attuale.
Organismi animali acquatici di piccole dimensioni, attualmente rappresentati da circa 4000 specie. Conducono vita coloniale e sono caratterizzati da una grande specializzazione tra gli individui della colonia con conseguente suddivisione dei compiti. Compaiono nell'Ordoviciano.
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Calcarea
Roccia
costituita prevalentemente da carbonato di calcio.
Calcite
Minerale
di formula CaCO3. La calcite può essere bianca, incolore, o con
tonalità grigie, gialle e blu. Produce una forte effervescenza in acido
cloridrico ed è il principale componente dei calcari.
Primo
periodo del Paleozoico,
compreso tra 544 e 505 milioni di anni fa. Il nome deriva dalla Cambria, il nome
romano del Galles, dove le rocce di questa età furono studiate per prime.
Campaniano
Piano
stratigrafico del Cretaceo
superiore, compreso tra 84 e 72 milioni di anni fa.
Piano
stratigrafico del Paleozoico,
compreso tra 360 e 286 milioni di anni fa.
Carbonizzazione
Riduzione di un tessuto organico a carbonio. E' un particolare processo di fossilizzazione per cui il tessuto organico viene conservato sotto forma di una sottile pellicola di carbonio. Le piante vengono più comunemente conservate in questo modo. Vedere fossilizzazione.
Carnico
Piano stratigrafico del Triassico superiore, compreso tra 230 e 225 milioni di anni fa.
Carote
Sezioni
cilindriche di roccia, normalmente di 5-10 cm di diametro e di svariati metri di
lunghezza, risultato di carotaggi nella crosta terrestre. Le carote forniscono
molti e importanti dati sulle successioni rocciose non visibili in superficie;
per questo vengono sottoposte ad esami geologici e ad analisi di laboratorio.
Cartilaginei,
Pesci
Pesci
che hanno lo scheletro composto in massima parte di cartilagine come per gli
squali e le razze. La cartilagine è una forma tenace, elastica e flessibile di
tessuto connettivo.
Detti anche Cnidari; tipo di animali acquatici a simmetria radiata, con un'unica cavità nel corpo (cavità gastrovascolare o celenteron) e cnidoblasti, cellule contenenti un filamento urticante. Presentano due tipi di organizzazione: polipo e medusa (il primo fisso, il secondo mobile). Sono carnivori e possono vivere in colonie. La maggior parte dei celenterati è marina. Si distinguono tre classi: idrozoi (idre), scifozoi (meduse), antozoi (coralli).
Cenomaniano
Piano stratigrafico alla base del Cretaceo superiore, compreso tra 95 e 91 milioni di anni fa.
Era geologica compresa tra 65 milioni di anni fa e l'inizio del Quaternario (1,8 milioni di anni fa). Il nome deriva dal greco e significa "nuova vita".
Strutture
microscopiche di varia forma e misura, fatte di calcite calcite, secrete dal
nannoplancton calcareo, and si ritrovano nei depositi marini dal periodo
Triassico al periodo attuale. Le dimensioni dei Coccoliti variano da uno a 35
micrometri.
Coniaciano
Piano
stratigrafico del Cretaceo
superiore, compreso tra 90 e 88 milioni di anni fa.
Periodo
finale del Mesozoico,
compreso tra 145 e 65 milioni di anni fa. Il nome deriva dal un
particolare tipo di sedimento e fu utilizzato per la prima volta per gli estesi
depositi di questo periodo che costituiscono le bianche scogliere tra la Gran
Bretagna e la Francia.
Classe di Echinodermi marini a cui appartengono gli ordini degli Inadunati e Articolati. I Crinoidi, detti anche gigli di mare, furono molto abbondanti nel Paleozoico e andarono via via rarefacendosi fino ai nostri giorni; attualmente se ne conoscono pochi generi di media profondità e pochi oceanici. Generalmente vivono fissi per mezzo di un peduncolo, tuttavia alcuni sono liberi per successivo distacco dal substrato. Il corpo è formato da un calice (disco) sostenuto da un peduncolo. Dal disco si originano cinque braccia flessibili e ramificate. Tutte queste strutture sono formate da un insieme di piccoli dischi calcarei che spesso si disarticolano dopo la morte dell'organismo. Non è raro trovare nelle rocce accumuli abbondanti di questi dischi (encriniti) ammucchiati da correnti e moto ondoso.
Cronologia assoluta
Vedere anche geocronologia e datazione isotopica.
Cronologia relativa
Vedere anche geocronologia.
Sezione della stratigrafia che ha il compito di suddividere i terreni che si sono depositati durante i tempi geologici in modo che le suddivisioni cronostratigrafiche corrispondano a quelle temporali operate dalla cronologia geologica. Alle suddivisioni cronologiche: era, periodo, epoca, età, corrispondono nell'ordine le suddivisioni cronostratigrafiche: gruppo, sistema, serie, piano.
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Datazione radiometrica; tutti i metodi di determinazione dell'età basati sul decadimento nucleare fanno uso di isotopi radioattivi. L'età in anni delle rocce è calcolata misurando la presenza di elementi radioattivi a vita breve (ad es.: carbonio 14) o quella di elementi radioattivi a lunga vita e dei loro prodotti di decadimento (ad es.: potassio 40/argon 40).
Datazione radiometrica
Vedi datazione isotopica.
Periodo
dell'era Paleozoica, compreso tra 410 e 360 milioni di anni fa. Prende il suo
nome dal Devonshire, Inghilterra, dove le rocce di questa età furono studiate
per prime.
Riguardante
tutte le trasformazioni chimiche, fisiche e biologiche subite
da un sedimento dopo la sua deposizione.
Dinocisti
Un fase quiescente o fase riproduttiva del ciclo vitale di una dinoflagellata.
Dinoflagellate
Piccoli organismi con caratteristiche intermedie tra quelle vegetali e animali, attualmente classificate fra le Alghe. Il nome deriva dai loro movimenti roteanti e dai flagelli simili a fruste.
Nome dato a un gruppo di rettili vissuti nel Mesozoico e rappresentati da un gran numero di specie, diffuse in tutti i continenti. La loro presenza sulla Terra si fa risalire al Triassico, frutto di una probabile lunga evoluzione; scompaiono tutti alla fine del Cretaceo, 65 milioni di anni fa. Varie sono le ipotesi sulla loro estinzione; attualmente è accreditata quella dell'enorme meteorite (forse 10 km di diametro o più) che colpì la Terra alla fine dell'era (sono state trovate tracce certe del suo impatto). Anche se un simile impatto può aver causato rapide, prolungate e consistenti trasformazioni climatiche con conseguenze drammatiche su flora e fauna, non tutti i paleontologi sono però d'accordo nell'attribuire interamente al meteorite la causa della scomparsa dei dinosauri (e di molti altri organismi come ad esempio le ammoniti), dato che i dinosauri erano già in fase di declino evolutivo.
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Ecologia
Branca
della biologia che si occupa delle relazioni tra organismi viventi e il loro
ambiente.
Ecosistema
Unità
ambientale costituita dalla biocenosi (insieme degli organismi) e il biotopo
(l'ambiente con le sue caratteristiche fisico-chimiche) con il quale gli
organismi sono in relazione.
Secondo periodo del Cenozoico, compreso tra 55.5 e 33.7 milioni di anni fa. Il nome deriva dalle parole greche "eos" (inizio) e "ceno" (nuovo).
Fenomeno esogeno che porta, attraverso la demolizione fisico-chimica di rocce preesistenti, alla formazioni di clasti.
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Fanerozoico
Il termina significa "manifestazione della vita" e indica quel periodo di tempo (dal Cambriano al Quaternario) durante il quale si sono deposti sedimenti contenenti abbondanti resti di animali piante.
Fauna
Animali di una data regione o di un dato periodo di tempo geologico.
Flora
Piante di una data regione o di un dato periodo di tempo geologico.
Protozoi
appartenenti alla classe Rizopoda,
sottoclasse Sarcodina, ordine Foraminifera, dotati di una
conchiglia con una o molte camere composte di un secreto di carbonato di calcio
o di particelle agglutinate.
I fossili sono i resti riconoscibili di organismi o tracce delle loro attività vitali (uova, coproliti, impronte, piste di nutrimento, ecc.), risalenti ad un epoca anteriore alla nostra (vedere anche paleontologia).
La
fossilizzazione è il processo fisico-chimico-biologico, che si realizza
raramente e solo in condizioni particolarmente favorevoli come l'ambiente asfittico,
il seppellimento abbondante e rapido dell’organismo, l'ambiente tranquillo, non
soggetto cioè all’effetto del moto ondoso, all’erosione, ecc. È raro che
l’organismo si conservi completamente; gli organismi che si fossilizzano con
più facilità sono quelli dotati di parti dure, mineralizzate (come ossa e
gusci o legnosi), che non sono infatti soggette né alla decomposizione né alla
putrefazione, e sono molto resistenti. Vi sono diverse modalità di
fossilizzazione:
· MINERALIZZAZIONE
O PIETRIFICAZIONE, che consiste nella sostituzione delle sostanze organiche
dell’essere, con i sali minerali disciolti nell’acqua e circolanti nel
sedimento (ad esempio carbonato di calcio o silice).
· IMPREGNAZIONE,
che consiste, invece, nel deposito di questi sali nelle porosità delle parti
dure (scheletriche) dell’organismo, che assume così particolare robustezza.
· CARBONIZZAZIONE,
cioè la trasformazione di resti prevalentemente vegetali in carbone, operata da particolari
microrganismi; questo processo avviene in ambienti poveri di ossigeno, per cui i
vegetali devono essere sepolti sotto più strati di sedimenti.
· MUMMIFICAZIONE,
processo che avviene esclusivamente in ambienti aridi: questa condizione,
infatti, determina la disidratazione dei tessuti e di conseguenza le sostanze
organiche si mantengono, poiché è bloccata l’attività batterica.
· INCLUSIONE,
l’unico caso in cui l’organismo viene interamente conservato, non essendo a
contatto con l’ambiente esterno; questo processo consiste, infatti,
nell’inglobamento di piccoli vegetali o insetti in ambra (la nascita
dell'ambra può essere riassunta in tre fasi principali: nella corteccia di un
albero si forma una "ferita" da cui esce la resina; colando lungo il
tronco, la resina, che è un liquido appiccicoso, ingloba gli insetti posati
sulla corteccia, conservandoli intatti nei secoli; con il passare del tempo,
l'albero muore e viene ricoperto dalla terra; la resina invece si fossilizza,
trasformandosi in una pietra dorata e trasparente, l'ambra.
Il colore dell'ambra può variare dal giallo, al rossiccio e al bruno: dipende
dall'età della pianta da cui è stata prodotta; i riflessi blu o verdi sono
dovuti a tracce di idrocarburi - ad es. petrolio - presenti nell'ambra), nel
limo o nel ghiaccio (dove sono stati ritrovati i mammuth).
· IMPRONTE, cioè tracce lasciate da
vegetali su rocce e orme di animali.
· INGLOBAMENTO
delle MOLECOLE,
cioè l’inclusione delle molecole dei primi organismi unicellulari, in
formazioni rocciose; sono una scoperta abbastanza recente, poiché per vederle
è necessario il microscopio elettronico.
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Scienza che si occupa delle modificazioni chimiche e della composizione del globo terrestre, stabilendo l'abbondanza e la distribuzione degli elementi chimici e dei loro composti e analizzando i fenomeni chimico-fisici che avvengono nell'ambito dell'atmosfera, dell'idrosfera, della litosfera e anche della biosfera.
Geologico, tempo
L'intervallo di tempo che si estende dalla formazione della Terra (4,7 miliardi di anni fa) e il presente.
Scienza
che studia la successione dei fenomeni geologici, basandosi sui dati forniti
dalla stratigrafia, dalla tettonica e dalla paleontologia. Si distingue
in:
- cronologia relativa,
che determina la successione degli eventi stabilendo se un fenomeno è anteriore
o posteriore a un altro e suddivide i tempi geologici in ere, periodi, epoche,
età per mezzo di metodi paleontologici,
stratigrafici, geologici, paleoclimatici, paleogeografici, paleomagnetici;
- cronologia assoluta, che ha il compito di determinare e quantificare in
termini di tempo trascorso il verificarsi degli eventi e l'età delle rocce
attraverso metodi astronomici, geochimici,
radioattivi.
Scala
che suddivide in sequenze cronologiche gli eventi geologici. Tale suddivisione
viene stabilita attraverso i metodi della cronologia relativa, notevolmente
perfezionata dalle continue ricerche paleontologiche e stratigrafiche. La durata
dei tempi geologici viene stabilita attraverso i metodi della cronologia
assoluta o datazione assoluta.
Scienza
che studia i fenomeni fisici che avvengono all'interno della Terra, sulla
superficie e nell'atmosfera che la circonda. Viene detta anche fisica terrestre.
Si collega molto strettamente con le altre scienze, in particolare con la
geografia fisica e l'astronomia. Oggi si avvale anche di satelliti artificiali.
Si può dividere in tre rami:
1 - Gravimetria, geotermia, magnetismo terrestre, movimenti tellurici e
sismologia, radioattività terrestre, vulcanologia.
2 - Oceanografia, idrologia, limnologia, glaciologia.
3 - Meteorologia generale, lo studio della ionosfera e delle variazioni
magnetiche esterne, dell'elettricità e dell'ottica atmosferica e dell'insieme
delle relazioni fra i fenomeni solari e terrestri.
Geologia
Scienza
della Terra che ha per oggetto lo studio
Parte della geografia fisica e della geologia che ha per oggetto di studio il rilievo terrestre, le sue forme e modificazioni, la sua evoluzione e le cause che le determinano.
Periodo centrale dell'era Mesozoica, compreso tra 213 e 145 milioni di anni fa. Viene suddiviso in Giurassico inferiore (o Lias), Giurassico medio (o Dogger) e Giurassico superiore (o Malm). Durante il Giurassico, soprattutto nell'Europa del sud, si cominciano a sentire i primi effetti dell'orogenesi alpina. Gli organismi più importanti sono le Ammoniti con cui si effettuano le zonazioni (suddivisone biostratigrafica) del periodo. Il suo nome deriva dalla catena del Giura franco-svizzero, dove le rocce di questa età sono state studiate per la prima volta.
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Hardground
Tipo di superficie sedimentaria sottomarina che non è ricoperta da sedimenti sciolti recenti. Gli hardgrounds sono dovuti all'assenza di sedimentazione per l'azione prolungata delle correnti marine di fondo o all'erosione sottomarina nei sedimenti deposti
Piano del Cretaceo inferiore, compreso tra 122 e 118 milioni di anni fa. E' formato principalmente da marne ed è presente soprattutto nella catena del Giura. Il nome deriva da Hauterive presso Neuchâtel in Svizzera.
Piano inferiore del Lias
(Giurassico inferiore) compreso tra il
Retico e il Sinemuriano. Il nome deriva da Hettange, nella Francia centrale.
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Idrogeologia
La scienza che si occupa delle acque sotterranee e degli aspetti geologici di quelle superficiali.
Impregnazione
Vedere fossilizzazione.
Impronta
Vedere fossilizzazione.
Inclusione
Vedere fossilizzazione.
Inglobamento delle molecole
Vedere fossilizzazione.
Detto anche Ypresiano (da Ypres, cittadina del Belgio) o Cuisiano, è il piano inferiore dell'Eocene ed è caratterizzato da una trasgressione marina che vi portò le prime Nummuliti e altri organismi della fauna tipica della provincia mediterranea. In Belgio è caratterizzato dalle argille di Ypres, nel bacino di Parigi dalle sabbie di Cuise, in Inghilterra dalle argille di Londra.
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Keuper
Piano superiore del Triassico di facies germanica, caratterizzato da depositi lagunari, ricchi di fossili vegetali e animali, costituiti da marne e argille variegate, da gessi e depositi salini.
Kimmeridgiano
Piano geologico del Malm (Giurassico superiore), compreso tra l'Oxfordiano e il Titonico. Nella località dove fu istituito è formato da argille azzurre (Kimmeridge clay) contenenti lamellibranchi, ammoniti, rettili e intercalate a banchi sabbiosi. In Italia è possibile distinguere il Kimmeridgiano nel Veneto, dove è rappresentato da calcari ammonitici che danno i pregiati marmi del Veronese, e in Sicilia, dove è costituito da marne. Il nome deriva dalla baia di Kimmeridge nel Dorsetshire, Gran Bretagna.
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Lariosaurus balsami
Rettile sauropterigio notosauride del Triassico medio ritrovato per la prima volta sulle sponde lecchesi del Lario verso la metà del secolo scorso. Il Lariosauro era carnivoro, di lunghezza inferiore ai due metri, conduceva vita acquatica grazie al corpo idrodinamico e agli arti probabilmente trasformati in natatoie. Raggiungeva la costa per deporre le uova, dopo di che si trasferiva nuovamente nel suo ambiente abituale, come le attuali tartarughe marine.
Litostratigrafica,
unità
Una successione rocciosa caratterizzata da una litologia predominante, spesso omogenea per colore, composizione mineralogica e tessitura. Può essere ignea, sedimentaria o metamorfica e può essere più o meno diagenizzata.
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Maastrictiano
Periodo
del Cretaceo
superiore, compreso tra 72 e 66 milioni di anni fa.
Macrofossili
Fossili
sufficientemente grandi da poter essere osservati e studiati senza microscopio.
Era geologica compresa tra il Paleozoico e il Cenozoico, tra 248 e 65 milioni di anni fa. Mesozoico significa letteralmente "vita di mezzo".
Microfossili
Fossili
così piccoli da poter essere osservati e studiati con l'aiuto di un
microscopio.
Micrometro
Unità
di misura corrispondente a un milionesimo di metro.
Micropaleontologia
Vedere paleontologia.
Mineralizzazione
Vedere fossilizzazione.
Miocene
Periodo
del Cenozoico superiore, compreso tra 23.8 e 5.3 milioni di anni fa. Il nome
deriva dalle parole greche "meion" (meno) e "ceno" (nuovo).
Mississippiano
Il più antico dei due sottosistemi in cui viene diviso il sistema Carbonifero in Nord America.
Gruppo (Phylum) di organismi invertebrati sia terrestri, sia d'acqua dolce, sia marini. Comunemente sono provvisti di una conchiglia secreta dal mantello. Si dividono in numerose classi importanti: Amphineura, Scaphoda, Gastropoda, Lamellibranchiata (Pelecypoda, Bivalvia), Cephalopoda.
Morfologia
Studio della forma e della struttura di animali e piante e dei loro resti fossili.
Mummificazione
Vedere fossilizzazione.
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Nannofossili calcarei
Resti
fossili di Nannoplancton calcareo.
Nannoplancton
calcareo
Protisti che normalmente producono coccoliti durante alcune fasi del loro ciclo vitale.
Termine usato per descrivere organismi acquatici che nuotano.
Superpiano del Cretaceo inferiore, suddiviso nei piani Berriasiano, Valanginiano e Hauteriviano. Il nome deriva da Neocomum, l'antica denominazione di Neuchâtel in Svizzera.
Zona marina compresa tra la riva e 200 m di profondità, cioè al di sopra della piattaforma continentale.
Notocorda
Detta anche corda dorsale; è la formazione assile dei cordati, costituita da grosse cellule vacuolizzate e rivestita da guaine connettivali, che decorre ventralmente al sistema nervoso e dorsalmente al tubo digerente. Essa rappresenta la prima struttura di sostegno del corpo embrionale.
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Oligocene
Terzo periodo dell'era Cenozoica, compreso tra 33.7 e 23.8 milioni di anni fa. Il suo nome deriva dalle parole greche "oligos" (poco) e "ceno" (nuovo).
Periodo
conclusivo dell'era Quaternaria,
compreso tra la fine del Pleistocene
(10000 anni fa circa) e il presente. Il nome deriva dalle parole greche "holos"
(intero) e "ceno" (nuovo).
Secondo
periodo del Paleozoico,
compreso tra 505 e
440 milioni di anni fa. Il suo nome deriva da un'antica tribù celtica, gli
Ordovici, .
Osteitti
Altro nome dei pesci ossei.
Ostracodermi
Pesci
primitivi agnati, coperti da un'armatura ossea; vissero dal Cambriano
al Devoniano.
Gruppo di piccoli Artropodi nei quali la porzione anteriore del carapace è formata da due valve entro le quali vive il resto dell'animale. Vi sono forme di acqua dolce, salmastra e marina e la loro lunghezza varia fra 0,5 mm e 1 cm. La loro distribuzione va dal Cambriano all'Attuale.
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Paleoambiente
Ambiente
del passato geologico della Terra, rappresentato dai fossili e dai sedimenti in
esso depositatisi..
Paleobatimetria
Studio
dei depositi oceanici e topografia dei fondali oceanici del passato geologico.
Paleobiogeografia
Vedere paleontologia generale.
Paleobotanica
Vedere paleontologia.
Paleoceanografia
Studio
degli oceani del passato geologico, con le loro caratteristiche fisiche,
chimiche, biologiche e geologiche.
Paleocene
Primo
periodo dell'era Cenozoica, compresa tra 65 e 55.5 milioni di anni fa. Il suo
nome deriva dalle parole greche"palaois" (vecchio) e
"ceno" (nuovo).
Paleoclima
Il clima presente in un determinato luogo della Terra nel suo passato geologico.
Paleoecologia
Vedere
paleontologia generale.
Il termine paleontologia deriva dai termini greci "paleo", vecchio/antico, "ontos",
essere/organismo e "logos", discorso/studio. Essa è infatti lo studio
degli organismi fossili, dei resti delle loro attività biologiche e del loro
passaggio, risalenti al passato geologico (oltre 10.000 anni fa, prima
dell’epoca attuale). In particolare si riconoscono una paleontologia
sistematica e una paleontologia
generale. In ambito paleontologico, si può operare un’ulteriore
suddivisione:
·
PALEOBOTANICA,
che si occupa in particolare dello studio della vita vegetale del passato.
·
PALEOZOOLOGIA,
cioè lo studio del regno animale del passato; si suddivide in paleozoologia dei
vertebrati (mammiferi, rettili, anfibi, pesci e uccelli) e degli invertebrati
(molluschi, artropodi - ragni, crostacei, insetti… - celenterati -
meduse, coralli… - spugne…).
·
MICROPALEONTOLOGIA,
che studia i resti di microrganismi di tipo animale o vegetale, cioè forme di
vita microscopiche a struttura subcellulare (virus), unicellulare procariotica
(batteri, cianobatteri) o eucariotica (protozoi, lieviti, alghe unicellulari), o
pluricellulare di piccole dimensioni.
Si definisce PALEONTOLOGIA
GENERALE la disciplina che tratta gli aspetti teorici della paleontologia.
Si suddivide in:
·
TAFONOMIA:
studia i processi di trasferimento dalla biosfera (insieme delle parti della
terra dove sono presenti esseri viventi: atmosfera, idrosfera…) alla litosfera
(crosta terrestre), cioè ciò che accade ad un organismo dalla morte al suo
ritrovamento allo stato fossile. Durante questo processo si possono individuare
4 fasi:
1. MORTE, che può avvenire per predazione, malattia, incidente o eventi chimici; si può verificare anche la morte naturale, ma è un caso molto raro.
2. BIOSTRATINOMIA, cioè i processi a cui è sottoposto l’organismo dalla morte fino al seppellimento definitivo; possono essere la decomposizione e la putrefazione per le parti molli, l’azione di aggressori meccanici (moto ondoso, erosione…), biologici (carnivori, erbivori, batteri…) o chimici per le parti dure.
3. SEPPELLIMENTO DEFINITIVO, che prima si verifica e maggiori sono le possibilità che l’organismo, un suo resto o una sua traccia si conservino. Solitamente il sedimento è calcareo, siliceo o un miscuglio di più sostanze. Un organismo si fossilizza con più probabilità se il sedimento è fine, poiché rende difficile la penetrazione dell’acqua tra i clasti, mentre facilita la fossilizzazione. Il materiale del seppellimento può provenire dai fiumi, che trasportano una gran quantità di sedimenti, o dalle acque del mare, che contengono sali come il cloruro di sodio e il carbonato di calcio, che si depositano in forma cristallina sul fondo; più raramente proviene ad esempio da frane, perché queste ultime sono eventi talmente violenti che possono disintegrare l’organismo.
4. DIAGENESI, cioè la trasformazione dell’organismo in roccia; è detta anche litificazione e può conservare l’organismo (trasformandolo in roccia) solo se, ovviamente, durante la fase del seppellimento le acque non lo hanno distrutto. Si suddivide a sua volta in due fasi: una prima di compattazione, cioè l’aumento della densità e la diminuzione della porosità (il sedimento, infatti si accumula in modo caotico, e man mano che esso aumenta, i clasti posti superiormente esercitano una pressione su quelli sottostanti, schiacciandoli e compattandoli tramite la riduzione degli spazi), ed una seconda di cementazione, che consiste, invece, nella cristallizzazione dei sali disciolti nell'acqua presente nel sedimento, che si depositano e aderiscono ai clasti, cementandoli.
·
PALEONTOLOGIA EVOLUTIVA,
che si occupa della successione temporale delle specie e quindi della loro
evoluzione.
·
PALEOECOLOGIA,
cioè lo studio e la ricostruzione degli ambienti del passato. Uno studio
paleoecologico si differenzia da uno studio di ecologia per i dati che i
rispettivi ricercatori hanno a disposizione. Quando si parla, infatti, di
ecologia ci si riferisce allo studio degli ambienti “attuali”, ancora
presenti, di cui quindi, si hanno a disposizione la biocenosi (l’insieme degli
essere viventi dell’ecosistema di quell’ambiente) e il biotopo (le
caratteristiche fisico-chimiche dell’ambiente); l’osservazione diretta
dell’ambiente permette di stabilire anche le relazioni tra gli organismi, tra
essi e l’ambiente, e le catene alimentari. La paleoecologia dispone, invece,
della tanatocenosi, cioè
l’insieme degli organismi vegetali e animali morti; la tanatocenosi non può
però essere definita una biocenosi fossile, perché:
Ø Sicuramente non sono giunti tutti fino a noi gli organismi vissuti in quell’ambiente; generalmente, infatti, solo una specie su 5000 si fossilizza, poiché il processo di fossilizzazione è un evento raro, che si verifica solo in particolari condizioni (seppellimento rapido e abbondante, ambiente possibilmente asfittico). L’ambiente più favorevole è quello acquatico.
Ø Non si può essere certi del fatto che gli organismi scoperti siano tutti autoctoni (del posto), poiché dopo la morte potrebbero essere stati trasportati (ad es. dalle correnti, dal vento, dal moto ondoso) lontano dal loro habitat naturale, e in questo caso devono essere considerati alloctoni.
Ø Non possiamo stabilire le relazioni e le catene alimentari caratteristiche di quell’ambiente e dei suoi abitanti.
·
PALEOECOSTRATIGRAFIA,
che si occupa della successione degli ambienti nel tempo e si collega alla
cronologia relativa.
·
PALEONTOLOGIA
STRATIGRAFICA, che riguarda la datazione dei fossili e la loro
classificazione in base all’età.
·
PALEOBIOGEOGRAFIA,
che si occupa della collocazione/distribuzione geografica dei fossili.
·
PALEOGEOGRAFIA,
che studia, grazie anche all’apporto dei fossili, la collocazione dei
continenti nel passato.
·
PALEOICNOLOGIA,
cioè lo studio dei resti delle attività biologiche e delle tracce lasciate
dagli organismi del passato; esse spesso non sono riconducibili all’organismo
che le ha generate.
Si definisce tale nome la disciplina che si occupa della classificazione dei fossili, il cui nome deve essere unico poiché sono riuniti negli stessi schemi tassonomici (classificatori) dei viventi; generalmente si opera una classificazione binomia, si indicano, cioè, il genere e la specie dell’organismo.
Paleontologo
Scienziato che studia i fossili (vedere anche paleontologia).
Era, detta anche Primaria,
compresa fra il Precambriano
e il Mesozoico. Si estende
da 544 a 248 milioni di anni fa. Viene suddivisa nei periodi Cambriano,
Ordoviciano, Siluriano,
Devoniano, Carbonifero
e Permiano. Il limite
inferiore è caratterizzato dalla comparsa dei primi Trilobiti. Le prime flore
terrestri appaiono nel Devoniano; i primi pesci nell'Ordoviciano; anfibi e
rettili si sviluppano nel Carbonifero. Durante il Paleozoico si sono verificate
due grandi orogenesi: la Caledoniana, nel Paleozoico inferiore e quella Ercinica,
nel Paleozoico superiore.
L'era termina con un'importante ed estesa crisi biologica che portò a vaste
estinzioni. In effetti, nel Permiano si verificò la collisione delle masse
continentali responsabile del corrugamento ercinico e dell’origine del
supercontinente Pangea. La formazione di un grande continente modificò
drasticamente le correnti marine e quelle atmosferiche, determinando notevoli
cambiamenti climatici anche a causa degli alti rilievi (inaridimento del clima,
scomparsa di molti ambienti umidi e delle grandi foreste paludose). Così, oltre
il 75% delle famiglie di anfibi si estinse. Anche la vita nei mari subì una
drastica riduzione: scomparvero i pesci corazzati, interi gruppi di coralli (Tetracoralli)
e molluschi, i trilobiti,
briozoi e brachiopodi si
ridussero. Nel giro di qualche milione di anni l’85%
delle forme viventi scomparve.
Paleozoologia
Vedere paleontologia.
Pelagico
Riferito ad abitanti marini di acque aperte, liberi dalla diretta influenza delle coste o dei fondali oceanici. Un organismo pelagico è generalmente nuotatore (nectonico) o passivamente trasportato (planctonico).
Periodo finale del Paleozoico, compreso tra 286 e 248 milioni di anni fa. Il suo nome deriva dalla provincia di Perm, Russia, dove le rocce di questa età furono studiate per prime.
Plancton
Organismi acquatici che si muovono o nuotano debolmente e sono quindi facilmente trasportati passivamente dal moto ondoso e dalle correnti.
Termine usato per descrivere l'insieme degli organismi acquatici che si lasciano trasportare per lo più passivamente.
Piano del Giurassico inferiore (Lias), compreso tra 198 e 193 milioni di anni fa cioè tra il Sinemuriano e il Toarciano.
Pliocene
Periodo finale del Cenozoico, compreso tra 5.3 e 1.8 milioni di anni fa.Il nome deriva dalla parola greca "pleion" (più) e "ceno" (nuovo).
Detti anche Spugne, sono animali marini o d'acqua dolce molto semplici il cui corpo ha forma di sacchetto fisso; in esso l'acqua entra dai fori inalanti che forano la parete e, dopo aver abbandonato le particelle alimentari, esce dall'apertura principale (osculo). Fossili certi di Poriferi risalgono al Cambriano, ma ne sono state trovate tracce anche nell'Archeozoico.
Precambriano o Precambrico
Nome attribuito al lunghissimo periodo di tempo (90% di tutto il tempo geologico) che va dalla formazione della Terra (4,7 miliardi di anni fa) fino all'inizio del Paleozoico (circa 544 milioni di anni fa). Non esiste una classificazione cronologica universalmente accettata per il Precambriano, a causa delle notevoli difficoltà incontrate nello studio degli antichissimi e poco abbondanti terreni ad esso attribuiti. Si è comunque propensi a suddividerlo in Archeozoico e Proterozoico.
Una delle due unità (l'altra è l'Archeozoico) in cui viene suddiviso il Precambriano. E' compreso tra 2600 e 544 milioni di anni fa.
Protisti
Organismi appartenenti al regno dei Protisti, che includono eucarioti con caratteristiche simili a quelle dei vegetali (Protofite), degli animali (Protozoi) e dei funghi (Protomiceti).
Rettili volanti (Giurassico-Creatceo) diapsidi appartenenti al gruppo degli Arcosauri insieme a Tecodonti e Dinosauri. Gli Arcosauri sono oggi rappresentati dai soli coccodrilli.
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Era seguente alla Cenozoica (Terziario), compresa tra 1.8 milioni di anni fa e l'Attuale. Essa viene suddivisa in Pleistocene e Olocene.
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Piano superiore del Triassico in facies alpina. Durante questo periodo si verificò una trasgressione nell'Europa occidentale e orientale che invase zone situate tra i vari massicci ercinici formandovi bacini di sedimentazione (trasgressione retica).
Classe di Protozoi a distribuzione cosmopolita. Hanno citoplasma di forma non definita, capace di emettere pseudopodi. Possono presentare formazioni scheletriche. Ad essi appartengono i Foraminiferi.
Rudiste
Molluschi
bivalvi ormai estinti (dal Giurassico
al Cretaceo) provvisti di
due conchiglie molto asimmetriche e diseguali; normalmente vivevano attaccandosi
al substrato o solitarie o formando estese colonie.
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Santoniano
Piano del Creatceo superiore, compreso tra 88 e 84 milioni di anni fa.
Scala geocronologica
Vedi Geocronologica, scala.
Piano corrispondente al Triassico inferiore di facies alpina, detto anche Werfeniano e compreso tra 248 e 240 milioni di anni fa. Lo Scitico è ben distinguibile in Lombardia e nel Veneto dove è rappresentato da arenarie, marne, argille, calcari oolitici, cargnole.
Rocce risultanti dall'azione sedimentaria (erosione, trasporto, sedimentazione ed eventualmente diagenesi). Possono essere clastiche e piroclastiche, organogene, chimiche.
Sedimentazione
Insieme dei fenomeni e dei processi che portano alla formazione di un sedimento. Si distingue in s. meccanica, chimica e organogena; a seconda dell'ambiente di deposizione e dell'agente di trasporto e di deposito si differenzia in marina, fluviale, lacustre, glaciale, eolica, gravitativa.
Sedimenti
Deposito formatosi in seguito a fenomeni di sedimentazione e che per successivi fenomeni di diagenesi dà origine a una roccia sedimentaria.
Sedimentologia
Parte della geologia che studia i processi di sedimentazione e le rocce sedimentarie da tutti i punti di vista.
Detto di organismo incapace di spostamenti, fissato in permanenza a un substrato.
Terzo periodo del Paleozoico, compreso tra 440 e 410 milioni di anni fa. Il suo nome deriva dai Siluri, antica tribù celtica del Borderland.
Piano del Lias (Giurassico inferiore), compreso tra Hettangiano e Pliensbachiano (204 e 198 milioni di anni fa). E' rappresentato nella località tipica, a Semur in Borgogna, e in Inghilterra, da calcari più o meno marnosi, sfruttati per calci idrauliche. In Italia è presente soprattutto in Lombardia con calcari selciferi o marnosi i cui fossili caratteristici sono le grifee (lamellibranchi) o gli Arietites (ammoniti).
Ramo
della geologia che studia la successione cronologica delle rocce della crosta
terrestre, soprattutto di quelle sedimentarie e la loro distribuzione
geografica. Per determinare l'età relativa delle rocce ci si basa su diversi
criteri o metodi: paleontologico (che si basa sullo studio dei fossili),
stratigrafico (che si basa sul principio di sovrapposizione), geologico (che
tiene conto dei movimenti orogenetici e tettonici), litologico.
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Tassonomia
Scienza che si occupa della identificazione, denominazione e classificazione di piante e animali.
Teleostei
Superordine di pesci ossei caratterizzati da scheletro completamente ossificato. Compaiono nei depositi fossili del Cretaceo e da allora si svilupparono rapidamente in generi e specie sempre più simili agli attuali (come si può già notare nei fossili di Bolca, Eocene, e nella pietra leccese a pesci, Miocene.
Tempo geologico
L'intervallo di tempo che si estende dalla formazione della Terra (4,7 miliardi di anni fa) e il presente (vedi scala geocronologica).
Terrestre
Riferito
agli organismi che vivono sulla terraferma per distinguerli da quelli acquatici.
Terziario
Era terziaria detta anche era Cenozoica o Cenozoico (dopo la Mesozoica e prima di quella Quaternaria), compresa tra 65 e 1.8 milioni di anni fa.
Ultimo piano del Lias (Giurassico inferiore), compreso tra 193 e 187 milioni di anni fa. In Lombardia è costituito da marne rosse con Ammoniti, che si ritrovano anche sull'Appennino.
Trias
Abbreviazione di Triassico.
Il
primo periodo dell'era Mesozoica,
compreso tra 248e 208 milioni di anni fa. In Europa vi sono due tipi di
successioni triassiche: in facies germanica e in facies alpina. Il primo tipo è
prevalentemente continentale e la trasgressione marina generalizzata si verifica
solo verso la sommità della serie retica. Nella facies alpina prevalgono invece
condizioni marine con sedimenti molto variati, sia terrigeni che carbonatici.
Sono molto diffusi e caratteristici quelli di piattaforma carbonatica che
costituiscono tra l'altro le più belle cime dolomitiche e le Grigne. La fauna
è composta prevalentemente da lamellibranchi,
crinoidi, ammoniti
e brachiopodi. In questo
periodo sono stati ritrovati i primi resti di dinosauri,
i primi pterosauri. In
rocce triassiche sono ubicati i più importanti giacimenti piombo-zinciferi
della cerchia alpina (anche nelle Grigne). Il nome Triassico deriva dalla
triplice suddivisione delle rocce di questo periodo in Germania.
Classe di Artropodi marini estinti, le cui dimensioni nell'adulto erano comprese tra 6 mm e 75 cm. La superficie dorsale del carapace è suddivisa in una caratteristica porzione assiale più rigonfia e in due porzioni laterali pleurali, più appiattite. Il corpo è diviso in tre parti: capo o cephalon, torace e una porzione posteriore detta pigidio. La distribuzione di questo gruppo va dal Cambriano al Permiano, sebbene questo gruppo debba aver avuto dei rappresentanti nel Precambriano. A causa della loro abbondanza nel Paleozoico inferiore, molte forme vengono utilizzate a fini stratigrafici.
Tropicale
Riferito a condizioni climatiche come quelle che si registrano oggi sulla Terra tra il tropico del Cancro e quello del Capricorno; sono caratterizzate da alte e costanti temperature e umidità e piogge abbondanti.
Turoniano
Piano
stratigrafico del Cretaceo
superiore, compreso tra 91 e 89 milioni di ani fa.
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Unità stratigrafiche
Suddivisioni usati in geologia per stabilire la successione dei fenomeni geologici e dei terreni costituenti le serie sedimentarie al fine di poter eseguire la loro correlazione. Vengono stabilite con diversi criteri:
unità cronologiche che sono suddivisioni di tempi geologici (era, periodi, epoche, età)
unità cronostratigrafiche, che sono suddivisioni delle serie stratigrafiche (gruppi, sistemi, serie, piani)
unità litologiche o litostratigrafiche, che sono suddivisioni delle serie sedimentarie basate su caratteristiche petrografiche (gruppi, formazioni, membri, strati)
unità biostratigrafiche, che sono suddivisioni basate sul contenuto di fossili (le più usate sono le biozone).
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Detto di organismo non fissato a un substrato e quindi capace di muoversi liberamente.
Parte
del piano Neocomiano del Cretaceo
inferiore, compreso tra 131 e 122 milioni di anni fa.
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Wealdiano
Formazione costituita da una potente serie (600 m) di strati sabbiosi e argillosi con facies continentale o lagunare, appartenente al Cretaceo inferiore. Il Wealdiano presente nell'Inghilterra meridionale, nella Francia e Germania settentrionale, nel Belgio, contiene scheletri ben conservati di Iguanodonti.
Werfeniano
Vedere Scitico.
Würm
Ultima glaciazione del Quaternario, nella quale si distinguono tre stadi successivi di ritiro detti Daun, Gschnitz e Bühl. Al Würm appartengono terreni fluvioglaciali molto estesi che formano, ad esempio, le basse terrazze della Pianura Padana, e depositi morenici ben conservati costituenti colline separate da avvallamenti, talora occupati da laghi, e anche anfiteatri morenici più o meno regolari come quelli di Ivrea, del Garda e del Tagliamento. Il nome deriva da un fiume della Germania, emissario del lago Starnberg, detto anche lago di Würm.
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Ypresiano
Vedere
Ipresiano.
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Zechstein
Nome dato in Germania alla formazione superiore del Permiano, con facies marina inferiormente e lagunare superiormente.
Zoccolo continentale
Zona marginale dei continenti situata al di sotto del livello del mare, ma avente le stesse caratteristiche geologiche e tettoniche dei continenti ai cui bordi si trova.
Zona paleontologica
Suddivisione di un piano geologico basata su uno o più fossili in essa presenti e non contenuti in altre zone.
Zoogeno
Si dice di rocce o sostanze la cui origine e formazione sono dovute a organismi animali; i calcari corallini, ad esempio, sono zoogeni.
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Il presente glossario è sicuramente molto parziale e può essere ampliato. Inviate qualsiasi considerazione e richiesta all'autore.
Glossario
di Paleontologia
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Autore: Dino Ticli
Ultima modifica: 18/09/00 17.31.16