Abitato e Territorio

Presenza di Domus de Janas in località Mancosu, un nuraghe in località Pranu, resti di insediamenti nuragici in località "Sa Piraera e Tudulo", gran parte del territorio, l'80% è ricoperto da boschi, nel fondovalle in cui scorrono due fiumi esiste una Gualchiera tutt'ora funzionante e resti di molini ad acqua e gualchiere per un numero di 40, circa. La gualchiera è quel macchinario con il quale si esegue la follatura dell'orbace, ossia la battitura e la pressatura dello stesso, al fine di rendere il tessuto più resistente, nascevano così mantelli dei pastori. A un Km da Tiana è ancora visibile una gualchiera ottimamente conservata. Vi si può ammirare il grande maglio di legno che, azionato dall'acqua, batteva l'orbace. Per meglio preservare questa particolare realtà , dove s'intrecciavano valori ambientali e memoria umana, è allo studio la realizzazione di un parco fluviale.

Storia ed altro . . .

Tiana è un toponimo di origine nuragica. Ha una storia antichissima in quanto sorse in epoca preistorica. A testimonianza di ciò sono visibili numerose domus de janas, nuraghi,e insediamenti nuragici.

Dall'Orbace follato al confezionamento del cappotto

Il cappotto era fatto di due teli: uno di orbace e l'altro in cotone. Il telo di cotone veniva cosparso di diversi tipi di cera, tra i quali la cera d'api ed il negrofumo. Col pennello veniva passata la cera in ambedue le parti della tela, poi si lasciava asciugare. Si praticava questo procedimento per impermeabilizzare il cappotto. L'impasto di cera cosparso sopra la tela, infatti, fungeva da isolante. Il cappotto veniva cucito a mano con la lana infilata in un ago, molto grande. Seguiva la tintura, questo procedimento veniva effettuato nel modo seguente: si tagliava a pezzi la corteccia degli ontani e si faceva bollire con acqua in una pentola (chiamata Keddarzu); quindi si introduceva il cappotto nel liquido nero, si spegneva il fuoco e si lasciava in tintura un giorno.

Attività economica principale

Agricoltura e Pastorizia sono in sussistenza, sono presenti attività di estrazione del sughero e comunque legate al bosco.

Feste e Tradizioni

S. Elena - festa principale, 18 Agosto;
Santa Patrona e S.Leone Magno, 16 Settembre.

In sottofondo "Ballo di Tiana" Ugo Carta - Tiana- dal Cd "Canti e suoni di Barbagia"
Questa tintura serviva anche per tingere coperte per bambini, sacchi, lenzuola ed altre cose. Il cappotto, che veniva indossato particolarmente dai pastori, aveva il cappuccio, non aveva maniche ed era lungo fino alle caviglie. Per legarlo non esistevano chiusure; qualcuno applicava i bottoni, oppure metteva cordicelle. Con l'orbace si facevano anche i pantaloni e le calze dei pastori.

Indirizzi utili

- Comune - Tel. 0784/69089
- Ambulatorio - Tel. 0784/69094
- Carabinieri - Tel. 0784/69022