Isolamento ed impermeabilizzazione, problemi igrometrici

E' necessario ed opportuno esaminare anche i particolari attinenti all'isolamento e all'impermeabilizzazione (conoscenze indispensabili per una buona riuscita al loro accoppiamento).

L'uso di materiali isolanti non idonei, tecnologie esecutive non proprio adeguate ed un atteggiamento a volte superficiale da parte di alcune imprese, possono incidere negativamente sull'impostazione generale degli interventi.

Creare un danno anche solo parziale può successivamente determinare il degrado dell'intera struttura.

Ad esempio è sconsigliabile allettare le tegole con malta fresca direttamente sul solaio in quanto la malta, per capillarità, trasmette umiditti dalle tegole al solaio, e la differente dilatazione tra laterizio e cemento può provocare lesioni alla tegola stessa. Inoltre, la malta tra le file bloccherebbe inevitabilmente ogni ventilazione sotto le tegole.

Cercare poi di fermare un intero manto di tegole bloccando gli elementi soltanto in alcuni punti (generalmente una fila ogni tre) non garantisce certo l'inamovibilità delle tegole stesse, specie in caso di forte vento.

E ancora, stendere una guaina impermeabile immediatamente sotto le tegole in caso di ridotte pendenze di falda o in caso di climi particolari, può far nascere serii problemi di condensazione.
Questo strato, infatti oltre a impedire eventuali infiltrazioni di acqua piovana (tegole rotte) impedisce anche la diffusione del vapore che salendo dall'abitazione sottostante si trova sopra uno strato impermeabile che costituisce una barriera (fredda) su cui si ferma il vapore d'acqua, condensando ed impregnando gli strati sottostanti con manifestazione di macchie di umido. All'aumentare della temperatura esterna ( ... irraggiamento solare) aumenta la tensione del vapore con possibili rigonfiamenti della guaina, che provocano distacco dal supporto e formazione di bolle.
Alcuni materialli isolanti (posti sotto alla guaina) interessati da queste migrazioni di vapore finiscono per deteriorarsil e perdere efficacia. Occorre in tal caso predisporre una prima barriera al vapore sotto l'isolante termico e far uscire il vapore attraverso esalatorii od evaporatori opportunamente installati sul tetto (disegno sotto).

Questi "diffusori" sono degli aspiratori statici (comignoli) che eliminano il vapore acqueo presente al di sotto della barriera al vapore, e quello (eventualmente) imprigionato fra la barriera al vapore e la guaina impermeabile (1 ogni 30 mq circa).

Di primaria importanza, in questo contesto, è la scelta del SUGHERO LIS come isolante termico in quanto come sughero naturale traspirante ed imputrescibile fornisce una ulteriore prestazione importantissima al funzionamento globale della copertura.

Il vapore acqueo che sale dall'alloggio sottostante filtra attraverso i vari componenti del coperto (legno, laterizio, sughero isolante) e se ne esce all'aperto nel modo più naturale (effetto traspirazione) senza interruzioni, barriere o problemi di sorta, ma soprattutto senza compromettere in alcun modo le prestazioni globali di tutto il tetto.
Nelle schede tecniche, troverete cornunque alcune soluzioni che prevedono l'utilizzo della guaina impermeabilizzante sotto ill manto, ma noterete anche che è sempre preceduta dall'intercapedine di ventilazione, in modo da consentire lo smaltimento di vapore acqueo senza il pericolo di condense sotto l'impermeabilizzazione.

Perchè traspirante