Il Carnevale di Bisacquino affonda le sue radici in
tempi remoti. Negli anni precedenti il terremoto del '68 esso
attraversò una fase critica, per riaffermarsi più di prima nel periodo seguente, arricchito
al giorno d'oggi dai carri allegorici. Per la preparazione di questi, i
ragazzi e i giovani del paese, sostenuti anche dall'entusiasmo dei più
adulti, si danno convegno in allegri e frenetici laboratori allestiti
spesso
fuori paese. Ancora oggi, come un tempo, i cittadini trovano nei circoli
del paese, addobbati come night e discoteche, la
possibilità di vivere momenti diversi da quelli quotidiani. Ogni sabato
e domenica, nei quaranta giorni che precedono le Ceneri, essi affollano
i circoli e si abbandonano a lisci e contradanze. Il Carnevale raggiunge
il suo punto culminante negli ultimi quattro giorni, quando le danze si
protraggono fino al mattino e si concludono, la notte del Martedi, con una coinvolgente contradanza. Questa, partendo da un
circolo, diventa via via più allegra e rumorosa raccogliendo tutti i
soci degli altri circoli, per concludersi al centro della piazza in una
esplosione di gioia e festosità. La donna durante il Carnevale, in
maschera o avvolta nel tipico "dominò", diventa protagonista
poiché è essa che invita l'uomo a ballare, capovolgendo i ruoli
tradizionali.
piccoli partecipanti al concorso " maschere
2000" nei circoli
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