|
In qualità di alter-ego di
Paolo, oltre che di moglie, mi rivolgo a tutti coloro che hanno
un familiare, un compagno o un amico affetto da MdC per invitarli
a sostenere, soprattutto psicologicamente i loro cari. Solitamente
i malati di Crohn, sono persone che vivono dei conflitti interiori
piuttosto profondi ed aiutarli a superare ogni motivo di ansia è
il maggior conforto che possiamo dare loro. Spesso il MdC affiora
nei momenti più critici della nostra vita, o colpisce individui
emotivamente fragili ed insicuri. Inizialmente anch'io, condividendo
il parere del medico di base, pensavo che mio marito fosse esageratamente
ipocondriaco e che tutti i suoi malesseri derivassero da una condizione
di forte stress, dovuto al lavoro. Purtroppo, soltanto dopo ho capito
che mi sbagliavo e che in realtà Paolo si stava sciogliendo
come una candela e, nonostante tutto, lottava per cercare
di mantenere gli stessi ritmi di vita lavorativa e sociale. I miei
errori di valutazione hanno ulteriormente compromesso il suo stato
di salute, lasciandolo solo con i suoi problemi e le sue sofferenze!
Credetemi, sono tuttora addolorata per la mia incomprensione
e per l'insofferenza che dimostravo nei confronti delle sue continue
richieste d'aiuto ! E' frustrante scoprire di avere fatto soffrire
le persone che ci sono più care, sapendo di avere infierito con
atteggiamenti inadeguati, sommando dolore al dolore ! Da1
1997, la vita di Paolo e di conseguenza la mia, si è modificata
notevolmente. Più che altro non ci riconosciamo più nel nostro standard
precedente, quello della coppia amante dei viaggi, della cultura,
delle lunghe passeggiate nei boschi, delle scampagnate con il "pranzo
al sacco", delle tavolate con gli amici, della buona cucina,
ecc. Chi soffre di MdC sa benissimo che frequentare locali
pubblici corrisponde molto spesso al dover frequentare anche le
toilettes pubbliche ed affrontare i problemi connessi all'igiene.
Dover abbandonare ripetutamente le attività di svago o gli incontri
di lavoro per... correre, correre, correre..... velocemente in direzione
del bagno più vicino è assolutamente imbarazzante! Questa condizione
di disagio è vissuta da molti come una menomazione, una possibilità
negata, una porta che la vita gli ha sbattuto in faccia. Riconosco
in Paolo questa mancanza di un qualcosa che "prima" era
scontata e che ora provoca solo malessere e inadeguatezza alle situazioni,
ma è sbagliato torturarsi, l'autocommiserazione non ci aiuta a risolvere
i problemi reali. Basta guardarsi intorno, per accorgersi che c'è
chi paga le spese di un problema molto più grave del nostro, molto
più ingiusto del nostro. Mantenere il contatto con la realtà, per
uscire dal guscio, è il primo passo per ottenere un miglioramento.
Convinta di questo, ho spronato Paolo a crearsi
uno spazio web. Ritengo che contattare persone con storie analoghe
alla sua, non può che giovargli, evitando che scatti definitivamente
quel processo di isolamento, che già si faceva intravedere.
L'essere considerato di peso, inutile, può essere combattuto in
mille modi diversi, ognuno deve trovare il suo, e se non ci riesce
il diretto interessato, è bene che lo faccia qualcun altro. Appurato
il fatto che noi conduciamo una vita molto semplice, in cui cerchiamo
piano piano di riconquistarci un poco di ciò che facevamo
"prima", ci siamo resi comunque conto che anche
il nostro "poco" può significare moltissimo per
chi non ha proprio nulla. Memori di quello slogan che recitava "Basta
poco, che ce vò?", recentemente abbiamo aderito, con
grande slancio, ad un progetto di adozione a distanza e da qualche
mese provvediamo al mantenimento di una piccola nepalese.
Considerando che non ci sottoponiamo a chissà quale sacrificio
donando soltanto MILLE LIRE al giorno (=30.000 lire al mese) e che
possiamo così aiutare qualcuno più sfortunato di noi,
riteniamo che questo sforzo potrebbe veramente essere sopportato
da molte altre persone. Per chi volesse saperne di più scrivere
ai Fratelli Dimenticati di Padova : fra-dim@mediacity.it o
visitarne il sito cliccando una delle immagini a lato. Questa è
una organizzazione religiosa, fondata
da Don Antonio Alessi, che provvede alla realizzazione di opere
umanitarie nel terzo mondo oltre che al progetto di sostegno a distanza.
Avverto una vibrazione, mi sembra di capire che il vostro mouse è impaziente, freme e si dibatte, sogna forse di passeggiare per il villaggio globale? Non oso trattenervi oltre, vi saluto con un pensiero di un poeta anonimo.
Messaggio di tenerezza
Questa notte ho fatto un sogno
Ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore E sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita Ho guardato indietro ed ho visto che ad ogni giorno della mia vita proiettati nel film Apparivano orme sulla sabbia, una mia ed una del Signore Così sono andato avanti finché tutti i miei giorni si esaurirono Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c'era soltanto un'orma Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita I giorni di maggiore angustia, maggiore paura e di maggior dolore Ho domandato
allora : "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me tutti i giorni della mia vita ed io ho accettato di vivere con Te, ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita?" ed il Signore rispose : "Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te durante tutta la camminata e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo e non ti ho lasciato. I giorni in cui hai visto soltanto un'orma sulla sabbia sono i giorni in cui Io ti ho portato in braccio!". Anonimo brasiliano |
|