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Sinteticamente I
primi casi di Morbo di Crohn conclamato
risalgono a più di 50 anni fa e furono studiati
dal medico americano Crohn. Il Mdc è un'infiammazione
cronica dell'apparato gastrointestinale. Essa può
colpire qualunque parte dell'apparato digerente
dalla bocca all'ano, ma in genere interessa l'ileo
o il colon (v. immagine ). La causa non è nota, sebbene vi sia
una tendenza genetica a sviluppare la malattia e
siano ritenuti importanti anche i fattori
ambientali. La malattia è una reazione estrema
del sistema immunitario e può presentarsi a
qualunque età, ma è comune soprattutto tra i
giovani adulti. Il MdC è diffuso soprattutto in
Europa, Scandinavia, America Settentrionale e
Australia, mentre è raro in India, Africa
tropicale e America Latina. Sorella del MdC è la rettocolite ulcerosa, che interessa solo l'ultimo tratto dell'intestino
: crasso-colon (v. immagine).
Fra i sintomi più
comuni del MdC vi sono diarrea, dolori addominali,
calo ponderale e febbre. Inoltre si può
verificare anemia a causa del sanguinamento dell'intestino,
sebbene le emorragie siano rare (1-2% dei
pazienti). Alcune persone possono presentare
disturbi a carico di altri organi ed apparati,
come infiammazione agli occhi ed alle
articolazioni, alterazioni della pelle, del
fegato e delle vie biliari. La parete intestinale
infiammata forma aree di ulcerazione o di
gonfiore, assumendo un caratteristico aspetto a
ciottoli. Il rivestimento muscolare dell'intestino
si indurisce, diventando fibroso e possono
formarsi ostruzioni. Inoltre, quando l'infiammazione
passa dall'intestino ad altre zone del corpo
attraverso la parete intestinale, si possono
sviluppare fistole. Quest'ultime possono
collegare diverse parti dell'apparato
gastrointestinale, ad esempio il colon e lo
stomaco e alcune possono perfino raggiungere la
superficie cutanea.
Spesso la diagnosi del MdC è difficoltosa e
può richiedere anni. Per facilitarla è
possibile usare diverse tecniche come quelle
endoscopiche (gastroscopia-colonscopia) con
prelievo bioptico, ma evidenziarsi anche con un
esame radiografico con mezzo di contrasto o più
semplicemente con un ecografia accurata.
La terapia è
sintomatica ed è tesa a tenere sotto controllo
eventuali deficit dietetici causai dalla malattia.
Nelle fasi acute possono essere impiegati
corticosteroidi. Poiché si tratta di una
reazione estrema del sistema immunitario, è
possibile somministrare farmaci immunodepressivi,
si adoperano anche cortisonici, il 5 ASA e la
salazopirina In vari casi può rendersi
necessario intervenire chirurgicamente per
rimuovere le zone dell'intestino colpite
maggiormente, per chiudere le fistole o eliminare
parti che risultano ostruite. La terapia medica
non dà risultati definifivi e gli s copi
principali che essa si propone sono la riduzione
o la guarigione dell'infiammazione a livello dei
tessuti malati e, soprattutto, la diminuzione o
la scomparsa dei disturbi. Nel momenti in cui i
disturbi cessano, la persona interessata entra in
una fase di inattività della malattia, detta di
remissione, che può durare alcune settimane o
anche molti anni. Ovviamente, poiché il MdC è
cronico, remissione non significa che l'infiammazione
è scomparsa del tutto o che i tessuti sono
completamente guariti: vuol dire che l'interessato
si sente bene e può avere una vita completamente
normale. Fortunatamente, con le medicine oggi in
uso, è possibile ottenere la remissione in una
percentuale molto elevata di casi.
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