Dentro il buco


animazione 3D di Im@x'99

<<Che crepi nel suo balzo attraverso le cose inaudite e innominabili:

verranno altri orribili lavoratori;

cominceranno dagli orizzonti sui quali l' altro si è abbattuto>>A.Rimbaud "Lettera del veggente "

Immaginiamo che un esploratore suicida si avventuri all' interno di un buco nero per studiarlo.
Attratto inesorabilmente verso la singolarità dello spazio-tempo, l'astronauta subirà una differente accelerazione di gravità tra la testa e i piedi. Sappiamo infatti che l' attrazione è non solo direttamente proporzionale alla massa ma anche inversamente proporzionale al quadrato della distanza.
Trascurando la sua massa e la distanza tra le due estremità del corpo, minima rispetto al raggio gravitazionale del buco nero, egli sarà quindi soggetto a una forza:
F= F'- F"
da cui, sostituendo e mettendo a fattor comune:
F= 2GMmh/r^3.
approssimazionedifferenza di accelerazione di gravità
Ciò vuol dire che l' astronauta che precipita nel buco nero finirà per essere orribilmente dilaniato,questo in un tempo che varia a seconda della massa del buco stesso. Se il buco nero avesse una massa pari a 10 miliardi di volte quella del Sole (i buchi neri galattici), l'esploratore vivrebbe al suo interno per alcuni minuti!
   

Esisterebbero colossali buchi neri,con una massa compresa tra 1 miliardo e 10 miliardi di masse solari, al centro di molte galassie ellittiche.
A sostegno di tale ipotesi è l' alto valore del rapporto tra la massa e la luminosità (direttamente proporzionale): circa 70.
Per galassie a spirale, come la nostra, il valore del rapporto M/l è assai inferiore, addirittura minore di 10.

I buchi neri di dimensioni molto piccole sarebbero i resti di buchi primordiali in fase di evaporazione. . Secondo S.Hawking il buco nero più piccolo ha una massa di 10 miliardi di tonnellate, concentrata in uno spazio del diametro inferiore a un millimetro.
F.
Chaplin nel 1975 sostenne che l' esistenza dei mini buchi sarebbe provata dall' emissione di fondo di raggi X intorno a 30MeV.
Ancor prima, nel 1964,
Novikov, ipotizzò che frammenti di Big Bang sarebbero rimasti inesplosi.
Essi costituirebbero i buchi bianchi, caratterizzati da un' espansione esplosiva accompagnata da una intensa liberazione di energia.
Tali fenomeni sono stati osservati in numerose galassie in formazione.

di Massimo Carnevale. (romano, disegna per le copertine e fumetti Eura: Lanciostory, Skorpio, Arthur King)