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La canne
in Francia nel XX secolo
Nella
prima metà del secolo viene proibito anche il porto del bastone
che sarà riservato solo agli anziani e ai disabili; la moda quindi scompare
e le guerre aiutano il processo di seppellimento dei vecchi costumi.
Il maneggio della Canne continua comunque a figurare tra i programmi militari
delle accademie sotto la direzione dei maestri d'arme fino ed oltre la
Prima Guerra Mondiale; in ambito civile invece continua sino a quando
non scompare la moda del porto del bastone, intorno agli anni '30.
Vengono ancora pubblicati manuali sportivi di Canne o di Difesa personale
sulla strada, come ad esempio il Trattato di Emìle André
del 1904 ristampato poi nel 1923, o il manuale di difesa da strada di
J. Renaud.
A partire dagli anni '30 però la Canne vive il suo momento buio
in Francia e viene praticata solamente dagli esperti del settore, cioè
gli abitudinari della Boxe Française.
Rimane
quindi la Canne sportiva che dopo il secondo conflitto mondiale diverrà
“Canne de Combat” grazie anche al grande lavoro di rivalutazione compiuto
da Plasait prima con il suo "Defense et illustration de la Boxe rançaise"
dove vi è dedicato un intera parte alla Canne de Combat, e da Maurice
Sarry poi che nel 1977 fonda il Comitato Nazionale di Canne de Combat
et Baton.
Oggi esistono alcuni club e scuole e dal 1980, anno in cui è stato organizzto
il primo Campionato, si organizzano campionati all’interno della Fédération
Française de Boxe Française Savate et Disciplines Assimilées (FFBFS&DA)
e del Comité National
de Canne de Combat et de Bâton (CNCCB).
E' del 1998 l'ultimo trattato di Canne de Combat et Baton per opera del
Maestro Philippe Conjat che è oggi uno dei responsabili per la
Canne in Francia
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de Combat francese
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