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Italo
Manusardi
Laudense
di nascita e milanese di adozione, inizia la sua attività sportiva
nella lotta greco-romana nel 1939, sotto la guida di Mario Zirotti e del
padre Arrigo (noto campione di lotta libera e primo insegnante di lotta
delle Fiamme d'oro), al Gruppo Sportivo Benito Mussolini.
Giovanissimo, a 14 anni, si distingue subito nei tornei giovanili indetti
dalla Gazzetta dello Sport quali: Trofeo Emilio Raichevich
di lotta greco-romana e Trofeo Umberto Cristini di lotta libera.
Nel 1941 si classifica al primo posto nella categoria pesi leggeri nei
Ludi Giovanili dello Sport di lotta greco-romana.
Nel 1943 gli eventi bellici lo portano in Germania dove trova le possibilità
di perfezionarsi nella lotta, nel ju-jitsu e nel maneggio delle armi bianche
(Codice d'onore), nella sala d'arme diretta dal M° Wolfram Werner
presso la Reinhardt Kaserme di Ulm am Donau, sede della scuola
di guerra della Ernste Panzer Pionier Division della Wermacht.
Terminata la parentesi bellica torna in Italia nel 1946 e inizia l'attività
agonistica.
Gareggia nella lotta e nel judo, guidato dal padre e dai maestri Carlo
Oletti e Osvaldo Roveda. Nella sua carriera agonistica (1939-1965) raggiunse
i vertici dei valori nazionali vincendo un titolo nazionale di Judo, uno
di lotta greco-romana, tre di lotta libera, il Trofeo Nazionale Dajelli
di judo, il Gran Premio CONI-FIAP di lotta libera e il Gran
Premio Nazionale Roma di lotta greco-romana e numerosi altri trofei.
Insegna l'arte della Savate dal 1967, dopo ben 17 anni di pratica.
E' in possesso del diploma di Professeur de Boxe Française et
Canne, rilasciato nel 1968 dal Comitè National de Boxe Française
di Parigi e del diploma di Maîtres d'Armes.
Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1967, ne continua l'opera trasmettendo
ai giovani i valori ludici, propedeutici ed educativi della Boxe francese.
Per il suo attacamento alle armi bianche occidentali è attualmente
considerato dagli appassionati e dai cultori del Codice d'onore
"un fiero araldo del codice d'onore della gloriosa sala d'arme,
ormai ultimo baluardo di una nobile tradizione che fu parte della storia".
E' il padre della Canne italiana, metodo di combattimento con la
canne (bastone da passeggio) basato sulle antiche tecniche di origine
francese che si contrappone alla Canne de Combat attualmente praticata
in Francia e si differenzia per velocità, mulinelli e potenza unite
all'eleganza dello stile originale.
E' il fondatore della Sala d'armi e del Codice d'onore "Lazzaro
Delfino" di Milano dove attualmente è dedito all'insegnamento
degli sport tradizionali insieme al nipote Lorenzo Ravazzani Manusardi:
Canne et Baton, scherma tradizionale alla sciabola, fioretto e spada,
Chausson et Lutte Parisienne.
Titoli accademici
Gant d'Or de la Ligue Royale Belge de Boxe Française
Membro fondatore dell'Association Nationale des Professeurs de
Boxe Française de Versailles
Presidente dell' E.N.B.F. - Europe
Ex Presidente della Federazione Italiana di Boxe Francese
Ex vice-Presidente e membro d'onore della Associazione Italiana
Savate
Membro d'onore della Martial Arts Federation
Membro d'onore della Federazione Italiana Kick Boxing
Cintura Nera VI dan di Ju-Jitsu
Cintura Nera VII dan di Karate full contact
Insegnante tecnico sportivo FILPJ-CONI per la lotta e il sambo
Professeur de Boxe Française e Canne del Comitè National
de Boxe française di Parigi
Maestro d'arme della International Master at Arms Federation (IMAF)
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