Capestrano è uno dei
quarantaquattro Comuni il cui territorio, o parte di esso, è compreso nel
perimetro del "Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga". Il
Parco si estende per circa 149.000 ha. e interessa tre regioni (Abruzzo, Lazio,
Marche) e cinque province (Ascoli Piceno, L'Aquila, Pescara, Rieti, Teramo). La
notevole estensione, la composita realtà amministrativa e la sua valenza
naturale e antropica - fauna, flora, paesaggi, storia, cultura e arte - ne fanno
sicuramente uno dei più interessanti dei diciotto Parchi Nazionali italiani che
costituiscono un vero sistema di aree protette. La fauna annovera tra i
mammiferi specie interessanti come il Cervo, il Capriolo, l'Istrice, il Gatto
selvatico e il Lupo appenninico. Il Camoscio d'Abruzzo è stato reimmesso da
poco, e alcune segnalazioni fanno pensare ad un ritorno anche dell'Orso bruno
marsicano. Presenze di pregio sono l'Aquila reale, il Lanario, l'Astore, il
Falco pellegrino, il Grecchio corallino e il Gufo reale. I boschi di Faggio
secolari ospitano la rara e bellissima Rosalia alpina. Il Parco conserva un
patrimonio vegetale di notevole valore. La sua flora annovera oltre 1.600 entità.
il Faggio si estende fino ai 1.800 metri dove cede il passo alle praterie d'alta
quota. Più in basso regnano il Cerro, la Roverella e il Leccio. Autentiche
rarità sono la Betulla e l'Abete bianco, sono inoltre presenti il Tasso e
l'Agrifoglio. Nei prati abbondano Orchidee e Genziane, mentre nelle alte quote
troviamo la Driade octopetala, la Nigritella widderi e la Silene acaule insieme
al Papavero alpino, la Primula abruzzese, l'Astragalo aquilano e la Stella
Alpina appenninica. Nel Parco è stata da poco scoperta la Donide gialla, unico
sito segnalato in Italia dagli anni '50. Ma il Parco del Gran Sasso e Monti
della Laga non è solo natura. Il Parco è anche uomo! Le prime tracce della
presenza umana risalgono al paleolitico inferiore e la nascita e sviluppo
architettonico dei borghi, del fiorire dell'arte e della cultura sono stati
determinati dai proventi dell'allevamento transumante delle greggi. Gli antichi
borghi, oggi comuni del Parco, conservano ancora antiche testimonianze legate
alle tipiche attività dell'uomo sviluppatesi nei secoli in armonia con la
natura. Alcuni sono dei veri e propri gioielli architettonici pari solo allo
splendore della natura che li circonda. Il Parco sta allestendo nei comuni
propri centri servizi dove sarà possibile avere, appena attivati, ogni tipo di
informazione e assistenza. Uno dei più significativi lo si stà allestendo,
d'intesa con il Comune, proprio a Capestrano, nella Chiesa di Santa Maria di
Presciano.
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