S. PIETRO AD ORATORIUM  
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Sulla sponda sinistra del fiume Tirino, all'altezza del mulino Campanella, è situata la chiesa di S.PIETRO AD ORATORIUM. Dipendenza del monastero di S.Vincenzo al Volturno, fu il centro della vita e del potere, nella valle del Tirino dal Medioevo e per circa un millennio. Ebbe vita così splendente da attirare papi, imperatori, cardinali, principi e granduchi. Si hanno notizie dell'esistenza del monastero sin dal 752 con la bolla di Stefano II (cron. volt. t. I, p 2).

Riedificata da re DESIDERIO nel 756 fu rinnovata nel 1100 come sta a ricordare l'iscrizione sulla porta d'ingresso "A REGE DESIDERIO FUNDATA MILLE NOCENTENO RENOVATA"

La chiesa si presenta con tre navate e tre absidi a pianta circolare le navi sono divise da sette arcate a sesto tondo su pilastri a sezione quadrata. Nel 1100 fu arricchita dal monumentale ciborio. L'abside centrale conserva preziosi affreschi risalenti all'inizio del XII sec., raffiguranti il Cristo Redentore tra gli evangelisti e i vecchi dell'apocalisse. Nella parte inferiore troviamo in nicchie la raffigurazione degli abati in preghiera.

Nel mezzo della facciata, che non presenta uno stile ben definito, si trova l'ingresso principale, composto di due stipiti a fil di muro sormontati da capitelli poco sporgenti. Su di esso è poggiato un liscio architrave monolitico recante l'iscrizione del 1100. Il tutto è sormontato da un doppio arco di scarico riccamente decorato, nel cui interno è dipinta la figura di S.PIETRO.

Alla destra del portale è scolpita la figura di S.Vincenzo diacono mentre sul lato sinistro, vi è la figura di Davide con in mano una cartella e ancora più a sinistra troviamo il "quadrato magico", frase polindroma che può essere letta in più modi il suo significato tradotto è "il contadino con l'aratro coltiva tutto intorno".

La chiesa fu consacrata nel 1117 da Pasquale II il quale, per l'occasione, vi portò le reliquie di S.PIETRO, vietò ai vescovi vicini di celebrarvi le messe senza permesso e concesse all'abate l'uso dell'anello, dei sandali, del pastorale e delle chirotee. Divenne così, da quel momento, una diocesi nullis. Nel 1449 era comandatario di S.Pietro ad Oratorium, Pietro Francesco Piccolomini, cardinale e arcivescovo di Siena che divenne in seguito Papa col nome di Pio III.

Entrando nella chiesa a sinistra del portale, vi è un lastrone di pietra raffigurante le armi dei Piccolomini inquartate con quelle di Aragona e con le armi duplicate in due scudi dei del Pezzo, proveniente dalla chiesa di S. Martino. Fu fatto incidere da Girolamo del Pezzo Napolitano, a testimonianza del restauro della chiesa avvenuto nel 1525.

 

 

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