ESERCIZI
FISICI PER APRIRE E CARICARE I CHAKRA AI PRIMI TRE LIVELLI DELL’AURA.
Questi esercizi sono illustrati nella figure ai lati del testo.
ESERCIZI
DI VISUALIZZAZIONE PER APRIRE I CHAKRA AL QUARTO LIVELLO DELL’AURA.
Per eseguire questi esercizi sedete comodamente su una sedia oppure sopra un
cuscino sul pavimento nella posizione del loto. Dopo aver rasserenato la mente
con un esercizio di meditazione, concentrate l’attenzione sul primo chakra.
Visualizzatelo come un vortice di luce rossa che gira in senso orario
(immaginando di vederlo dall’esterno del vostro corpo). Esso si trova
esattamente sotto di voi, con l’estremità più ampia verso il suolo e il
vertice puntato verso il fondo della spina dorsale. Mentre guardate il vortice
che gira, inspirate rosso; poi espirate rosso. Visualizzate il respiro rosso
mentre inspirate; quando espirate non visualizzate, ma limitatevi a osservare di
che colore è il respiro. Ripetete finché il vostro respiro non vi apparirà
chiaramente rosso sia quando inspirate sia quando espirate. Se il rosso è più
chiaro o più "sporco" durante l’espirazione, significa che avete
bisogno di equilibrare le vostre energie rosse. Se è più chiaro, avete bisogno
di aggiungere più rosso nel vostro campo energetico. Se è più
"sporco", avete bisogno di pulire il vostro chakra di base, cosa che
potete fare ripetendo l’esercizio finché l’inspirazione e l’espirazione
non sono dello stesso colore. Questo vale per tutti i chakra.
Conservando l’immagine del primo chakra, spostatevi sul secondo, che si trova
circa 4 centimetri sopra l’osso pubico. Visualizzate due vortici, uno
anteriore e uno posteriore, di un brillante rosso-arancio, che girano in senso
orario. Inspirate rosso-arancio, espirate rosso-arancio. Ripetete più volte.
Assicuratevi che l’inspirazione e l’espirazione siano dello stesso colore,
prima di procedere.
Conservando la visualizzazione del primo e del secondo chakra, salite fino al
terzo, situato nel plesso solare. Visualizzate due vortici gialli. Inspirate ed
espirate giallo. Ripetete finché il giallo non risulterà brillante sia all’inspirazione
sia all’espirazione.
Spostatevi sul cuore e visualizzate due vortici verdi che girano in senso
orario. Inspirate ed espirate verde finché i colori non saranno equilibrati.
Guardate verso il basso per accertarvi di poter vedere la rotazione di tutti i
chakra che avete attivato, poi spostatevi sul chakra della gola.
Per attivare il chakra della gola inspirate ed espirate azzurro attraverso i
vortici che girano in senso orario.
Passando al chakra del terzo occhio, visualizzate in violetto due vortici —
sui lati anteriore e posteriore del capo — che ruotano anch’essi in senso
orario.
Salite ora al chakra della sommità del capo; è di un bianco opalescente e si
trova sopra la testa con l’estremità più ampia verso l’esterno.
Visualizzate la sua rotazione in senso orario. Inspirate bianco, espirate
bianco. Ripetete. Visualizzate tutti e sette i chakra che girano in senso orario
e la corrente energetica verticale che scorre su e giù lungo la colonna
vertebrale. Quando inspirate essa sale con continue pulsazioni verso l’alto,
quando espirate scende, sempre pulsando. Vedete tutti i chakra collegati alla
corrente verticale dalla parte del vertice, con il chakra della sommità del
capo come punto superiore di immissione ed emissione dell’energia che percorre
il vostro campo, e quello di base come punto di immissione ed emissione
inferiore. Visualizzate l’energia pulsante che entra attraverso tutti i chakra
quando inspirate; ora il vostro campo è pieno di questa energia luminosa. Vi
consiglio di eseguire questo esercizio per aprire e caricare i vostri chakra
prima di iniziare una seduta terapeutica.
ESERCIZI
DI POSTURA E DI RESPIRAZIONE PER CARICARE E APRIRE I CHAKRA AL QUINTO, SESTO E
SETTIMO LIVELLO DELL’AURA.
Gli esercizi più efficaci per caricare il campo aurico, liberarlo, renderlo
più luminoso e rafforzarlo sono quelli prescritti dallo yoga kundalini,
incentrati sulle posture, sulla respirazione e sulla flessibilità della colonna
vertebrale. Se ne avete l’opportunità, vi consiglio di impararli direttamente
in un ashram dove si pratica questo tipo di yoga. Ho semplificato alcuni di
questi esercizi, che sono illustrati nella figura qui sotto.
1° chakra. Mettetevi seduti sui talloni, con le mani posate sulle cosce. Flettete in avanti la spina dorsale nella zona pelvica e inspirate; inarcatela all’indietro ed espirate. Se volete, potete pronunciare un mantra a ogni respiro.
Ripetete diverse
volte.
2° chakra. Sedete sul pavimento a gambe incrociate. Afferrate le caviglie con entrambe le mani e inspirate profondamente. Inarcate in avanti la colonna vertebrale e sollevate il busto; fate ruotare all’indietro la parte alta del bacino. Mentre espirate inarcate la spina dorsale all’indietro e portate la zona pelvica in avanti.
Ripetete varie volte pronunciando,
se volete, un mantra.
2° chakra. Un altro esercizio per il secondo chakra consiste nel mettersi supini, con la parte alta del busto sollevata e i gomiti che servono da appoggio. Sollevate entrambe le gambe di circa 30 centimetri. Divaricatele e inspirate; mentre espirate, incrociate le gambe all’altezza delle ginocchia, tenendole tese. Ripetete varie volte. Sollevate le gambe un poco più in alto e ripetete di nuovo. Proseguite in questo modo finché i vostri piedi non saranno sollevati da terra di circa 80 centimetri. Poi seguite il processo inverso, abbassando pian piano le gambe.
Riposate. Ripetete
varie volte.
3° chakra. Sedete a gambe incrociate. Mettete le mani sulle spalle, con il pollice dietro e le altre dita davanti. Inspirate ed eseguite una torsione verso sinistra; espirate ed eseguite la torsione a destra. La respirazione dovrebbe essere lenta e profonda. Fate in modo che la spina dorsale resti dritta. Ripetete varie volte e invertite la direzione.
Ripetete ancora. Riposate per
un minuto.
Rifate l’intero esercizio
sedendo sui talloni.
3° chakra. Mettetevi supini con le gambe unite e sollevate i piedi di circa 15 centimetri. Sollevate da terra la testa e le spalle alla stessa altezza dei piedi; guardate la punta dei piedi e puntate in quella direzione con le dita delle mani, tendendo le braccia. Rimanendo in questa posizione respirate velocemente dal naso trenta volte.
Rilassatevi contando trenta respiri.
Ripetete diverse
volte.
4° chakra. Sedete in
posizione eretta con le gambe incrociate e afferratevi le mani all’altezza del
chakra del cuore,
agganciando le dita e puntando i gomiti verso l’esterno. Ora sollevate il
gomito destro abbassando l’altro e viceversa in un movimento oscillatorio come
quello di una culla. Fate dei respiri lunghi e profondi seguendo il ritmo del
movimento. Inspirate, espirate e tendete le braccia in fuori stringendo la presa
delle dita. Così varie volte. Riposatevi per un minuto.
Ripetete l’esercizio stando
seduti sui talloni. In questo modo l’energia sale più in alto.
5° chakra. Sedete a gambe incrociate e afferrate saldamente le ginocchia. Non piegate le braccia. Inarcate indietro la parte alta della spina dorsale inspirando; riportatela in posizione normale espirando.
Ripetete varie
volte. Riposate.
Ora inarcate la
colonna vertebrale sollevando le spalle mentre inspirate; abbassate le spalle
espirando. Ripetete diverse volte. Inspirate e trattenete il respiro per
quindici secondi tenendo le spalle sollevate. Rilassatevi.
Ripetete entrambi
gli esercizi stando seduti sui talloni.
6° chakra. Sedete a gambe incrociate e afferratevi le mani all’altezza della gola, agganciando le dita. Inspirate; trattenete il respiro; poi contraete l’addome e gli sfinteri e spingete l’energia verso l’alto, come se schiacciaste un tubetto di dentifricio per farne salire il contenuto. Espirate facendo uscire l’energia dalla sommità del capo, mentre sollevate le braccia sopra la testa tenendo sempre le dita agganciate.
Ripetete.
Eseguite l’esercizio stando
seduti sui talloni.
7°
chakra. Sedete a gambe incrociate, con le braccia tese sopra la testa.
Intrecciate le dita a eccezione dei due indici, che rimarranno puntati verso l’alto.
Inspirate spingendo in dentro la zona dell’ombelico e dicendo "sat".
Espirate rilassando la zona dell’ombelico e dicendo "nam". Ripetete
respirando rapidamente per vari minuti. Poi inspirate e fate salire l’energia
dalla base della spina dorsale alla sommità del capo contraendo prima i muscoli
degli sfinteri, poi quelli dello stomaco. Trattenete il respiro, poi lasciatelo
andare, tenendo i muscoli contratti. Rilassatevi. Riposate. Se non vi va il
mantra "sat nam", usatene un altro.
Ripetete l’esercizio
stando seduti sui talloni. Riposate.
Ripetete senza
usare il mantra e respirando rapidamente attraverso il naso.
Riposate.
(da Brennan, Mani di luce)
ESERCIZI RESPIRATORI
Per aumentare la
potenza del respiro è utile volgersi al sole; al mattino a Est, a mezzogiorno a
Sud, alla sera a Ovest, a mezzanotte a Nord. Ci sono inoltre dei giorni in cui
una narice ha più potenza dell'altra; mercoledì, giovedì, venerdì e domenica
la narice di sinistra, Ida; lunedì, martedì e sabato quella di destra,
in cui la luna è nascosta, Pilgala.
Il respiro purifica ogni
impurità dell'essere ed accende la fiamma della propria consapevolezza.
Nell'attenzione del respiro
l'essere raggiunge la danza cosmica del divino.
L'attenzione è la finalità
dell'essere, il respiro il mezzo.
Daniela
Lo yoga non potrà essere
raggiunto né da colui che mangia troppo, né da colui che si astiene dal cibo,
né da colui che dorme troppo, né da colui che troppo veglia. Raggiungerà lo
yoga colui che mangia e beve come si conviene, di cui tutti gli atti sono
regolati dalla ragione, e che sa equilibrare il sonno e la veglia.
Bhagavad
Gita
TECNICA DI RESPIRAZIONE BASILARE DATA DA DASKALOS
Rilassatevi completamente.
Inspirate dalle narici contando tre battiti del cuore. All'uno colmate l'addome,
al due la parte mediana del torace, al tre tutto il torace. Ora iniziate a
rilasciare il respiro, dalla bocca, iniziando dall'addome e continuando in
salita, contando ogni battito del cuore, fino al totale svuotamento dei polmoni.
Ripetere tale esercizio per alcuni minuti. Quando sentirete che il conteggio di
tre sarà divenuto facile, provate con il quattro, dividendo il torace in
quattro sezioni, sempre partendo dall'addome per arrivare ad espandere la parte
alta del torace, indi rilasciate partendo dalla sezione più bassa per arrivare
infine alla cavità toracica.
PRANAYAMA: CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE SECONDO LA TECNICA DELLO YOGA KUNDALINI
Inspirazione:
prima la pancia, poi il costato, poi lo sterno. Espirazione: Prima lo
sterno, poi il costato, poi la pancia.
Durante l'inspirazione
lasciate che la pancia si gonfi lentamente, e riempite il resto dei vostri
polmoni d'aria. Quando i polmoni saranno pieni d'aria, espirate: svuotate prima
la parte superiore dei polmoni, poi rilasciate lentamente la pancia.
IL RESPIRO DI FUOCO
Il respiro di fuoco è di uso
corrente nello yoga kundalini. Si tratta di una respirazione veloce ritmica, che
comporta il movimento della sola zona addominale, mentre il petto rimane fermo.
Durante l'inspirazione spingere la pancia in fuori; durante l'espirazione tirare
la pancia in dentro. L'espirazione e l'inspirazione hanno la stessa durata e la
stessa forza. Il ritmo respiratorio è di circa due respiri al secondo. Prima di
iniziare il respiro dio fuoco inspirate e mettete la testa ben diritta ed il
mento leggermente ritratto. Sedetevi con la colonna vertebrale ben eretta e con
gli occhi chiusi. Mettete la mano sinistra sul petto e la destra sulla pancia.
Cercate di trovare un buon ritmo. Il respiro di fuoco dà una vivida e concreta
sensazione di vitalità.
RESPIRAZIONE SOLE LUNA (FURYA CHANDRA PRANAYAMA)
Questa respirazione va fatta a
narici alternate. Chiudere la narice sinistra ed inspirare dalla narice destra;
soffermarsi trattenendo il respiro quattro o cinque secondi; chiudere la narice
destra ed espirare lentamente e profondamente dalla narice sinistra; inspirare,
trattenere il respiro soffermandosi per quattro o cinque secondi, chiudere la
narice sinistra ed espirare lentamente e profondamente dalla narice destra.
Continuare la respirazione per qualche minuto. I suoi benefici sono:
ristabilisce il giusto equilibrio tra acidi e alcali, ossigena il sangue, calma
le tensioni nervose, fa passare il mal di testa, migliora la normale
respirazione.
RESPIRAZIONE A TAMBURO (MRIDANGA)
Durante la fase
dell'inspirazione picchiettare tutto il torace, specialmente la zona del petto,
tamburellando coi polpastrelli e le dita rigide; durante l'espirazione
picchiettare, con la mano aperta e le dita unite, tutti gli stessi punti toccati
durante la fase dell'inspirazione. Ripetere quanto si desidera. Benefici:
purifica i bronchi e tutto l'apparato respiratorio; è utilissima per chi fuma.
RESPIRO DELLA LUCE DEL CRANIO (KAPALABHATI)
Il respiro della luce del
cranio è una tecnica di purificazione delle via nasali. Mettetevi seduti in una
posizione comoda a busto eretto. L'inspirazione è passiva, l'espirazione
attiva: inspirare dolcemente dalle narici, portando l'attenzione su di esse,
sull'addome e sul cranio; espirare sempre dalle narici, di colpo, profondamente
e con forza, cercando di portare il respiro contro il seno frontale e
concentrandosi sul cranio. Ripetere l'esercizio quanto si desidera. Benefici:
purifica le vie respiratorie, aiuta in caso di raffreddore e di mal di testa,
prosciuga i seni nasali.
RESPIRAZIONE DELL'APE NERA (BHRAMARI PRANAYAMA)
Si esegue tale tecnica
mettendosi seduti in una posizione comoda a busto eretto. Chiudere gli occhi e
portare l'attenzione alla gola, immaginando di poter respirare con questa, come
se sotto il mento ci fosse un foro da cui entra ed esce il respiro. Respirate
lentamente e profondamente, producendo un ronzio tra il naso e la gola, il
ronzio provocato è come quello di un'ape. Benefici: rilassa il corpo e la
mente.