ESERCIZI FISICI PER APRIRE E CARICARE I CHAKRA AI PRIMI TRE LIVELLI DELL’AURA.

Questi esercizi sono illustrati nella figure ai lati del testo.

l° chakra. Divaricate bene le gambe, mettendo i piedi nella posizione che vi offre la maggioreeserfis1.gif (7840 byte) stabilità. Piegate le ginocchia più che potete (col tempo dovrete riuscire ad abbassarvi tanto che le natiche arrivino all’altezza delle ginocchia). Tornate in posizione eretta, poi abbassatevi di nuovo. Ripetete questo movimento diverse volte. Ora aggiungete un ulteriore movimento: buttate in avanti il bacino con decisione, poi spingetelo indietro. Enfatizzate il movimento in avanti. Eseguite il doppio movimento tre volte mentre vi piegate sulle ginocchia. Rimanete con le ginocchia piegate e ripetete altre tre vo1te, e infine tre volte ancora mentre tornate in posizione eretta. La parte più importante di questo esercizio è costituita dai movimenti del bacino mentre avete le gambe piegate. Ripetete l’esercizio completo almeno tre volte.  
eserfis2.gif (6063 byte)2° chakra. Divaricate le gambe in modo che la distanza fra i piedi corrisponda all’ampiezza delle vostre spalle. Muovete avanti e indietro il bacino piegando leggermente le ginocchia. Ripetete diverse volte. Ora immaginate di trovarvi all’interno di un cilindro e di doverlo lucidare con un movimento delle anche. Con le mani sui fianchi, fate ruotare il bacino uniformemente (come se doveste aderire perfettamente alla superficie interna del cilindro).
eserfis3.gif (6479 byte)3° chakra. Per questo esercizio dovete essere in due. Tenetevi saldamente per le mani; mentre uno dei due agisce da sostegno, l’altro dovrà saltare su e giù a1zando le ginocchia il più possibile. Saltate ininterrottamente per alcuni minuti. Riposate (senza piegarvi in avanti). Datevi il cambio
eserfis4.gif (6662 byte)4° chakra. Questo è un esercizio isometrico. Mettetevi carponi, come illustrato nella figura. I gomiti non devono toccare il pavimento e le braccia devono fare da fulcro. Cambiate l’angolazione delle gambe e delle natiche finché non avvertite una pressione fra le scapole (alcuni soggetti maschili con i muscoli delle spalle molto sviluppati avvertiranno la pressione più nelle spalle che nelle scapole, quindi dovranno fare attenzione). A quel punto esercitare una pressione isometrica in quella zona spingendo tutto il corpo in avanti per un poco; quindi ritraetevi. Potete esercitare la pressione a partire dalle anche e dalle gambe. Questo esercizio stimola l’aspetto posteriore del chakra del cuore o centro della volontà. Per stimolare l’aspetto anteriore del 4° chakra trovate un oggetto di grandi dimensioni e di forma cilindrica come un barile oppure lo schienale di una poltrona (meglio ancora se disponete dell’apposito sgabello per gli esercizi di bioenergetica). Piegatevi all’indietro completamente, con la schiena appoggiata allo sgabello e con i piedi ben piantati per terra. Rilassatevi e consentite ai muscoli del torace di allungarsi.
eserfis5.gif (2965 byte)5° chakra. Eseguite più volte i seguenti esercizi per la testa e per il collo. Movimento verso l’alto, poi verso il basso. Rotazione a destra, poi a sinistra. Movimento in diagonale in alto verso sinistra, poi in basso verso destra e viceversa. Movimento rotatorio completo attorno all’asse del collo, in senso orario e poi antiorario. Il chakra della gola risponde molto bene anche al suono. Cantate! Se non vi va di cantare, emettete dei suoni qualsiasi.
6° chakra. Eseguite gli stessi esercizi per il 5° chakra, ma con gli occhi.
7° chakra. Massaggiate la sommità del cranio con un movimento circolare in senso orario usando la mano destra.

 

ESERCIZI DI VISUALIZZAZIONE PER APRIRE I CHAKRA AL QUARTO LIVELLO DELL’AURA.

    Per eseguire questi esercizi sedete comodamente su una sedia oppure sopra un cuscino sul pavimento nella posizione del loto. Dopo aver rasserenato la mente con un esercizio di meditazione, concentrate l’attenzione sul primo chakra. Visualizzatelo come un vortice di luce rossa che gira in senso orario (immaginando di vederlo dall’esterno del vostro corpo). Esso si trova esattamente sotto di voi, con l’estremità più ampia verso il suolo e il vertice puntato verso il fondo della spina dorsale. Mentre guardate il vortice che gira, inspirate rosso; poi espirate rosso. Visualizzate il respiro rosso mentre inspirate; quando espirate non visualizzate, ma limitatevi a osservare di che colore è il respiro. Ripetete finché il vostro respiro non vi apparirà chiaramente rosso sia quando inspirate sia quando espirate. Se il rosso è più chiaro o più "sporco" durante l’espirazione, significa che avete bisogno di equilibrare le vostre energie rosse. Se è più chiaro, avete bisogno di aggiungere più rosso nel vostro campo energetico. Se è più "sporco", avete bisogno di pulire il vostro chakra di base, cosa che potete fare ripetendo l’esercizio finché l’inspirazione e l’espirazione non sono dello stesso colore. Questo vale per tutti i chakra.

    Conservando l’immagine del primo chakra, spostatevi sul secondo, che si trova circa 4 centimetri sopra l’osso pubico. Visualizzate due vortici, uno anteriore e uno posteriore, di un brillante rosso-arancio, che girano in senso orario. Inspirate rosso-arancio, espirate rosso-arancio. Ripetete più volte. Assicuratevi che l’inspirazione e l’espirazione siano dello stesso colore, prima di procedere.

    Conservando la visualizzazione del primo e del secondo chakra, salite fino al terzo, situato nel plesso solare. Visualizzate due vortici gialli. Inspirate ed espirate giallo. Ripetete finché il giallo non risulterà brillante sia all’inspirazione sia all’espirazione.

    Spostatevi sul cuore e visualizzate due vortici verdi che girano in senso orario. Inspirate ed espirate verde finché i colori non saranno equilibrati. Guardate verso il basso per accertarvi di poter vedere la rotazione di tutti i chakra che avete attivato, poi spostatevi sul chakra della gola.

    Per attivare il chakra della gola inspirate ed espirate azzurro attraverso i vortici che girano in senso orario.

    Passando al chakra del terzo occhio, visualizzate in violetto due vortici — sui lati anteriore e posteriore del capo — che ruotano anch’essi in senso orario.

    Salite ora al chakra della sommità del capo; è di un bianco opalescente e si trova sopra la testa con l’estremità più ampia verso l’esterno. Visualizzate la sua rotazione in senso orario. Inspirate bianco, espirate bianco. Ripetete. Visualizzate tutti e sette i chakra che girano in senso orario e la corrente energetica verticale che scorre su e giù lungo la colonna vertebrale. Quando inspirate essa sale con continue pulsazioni verso l’alto, quando espirate scende, sempre pulsando. Vedete tutti i chakra collegati alla corrente verticale dalla parte del vertice, con il chakra della sommità del capo come punto superiore di immissione ed emissione dell’energia che percorre il vostro campo, e quello di base come punto di immissione ed emissione inferiore. Visualizzate l’energia pulsante che entra attraverso tutti i chakra quando inspirate; ora il vostro campo è pieno di questa energia luminosa. Vi consiglio di eseguire questo esercizio per aprire e caricare i vostri chakra prima di iniziare una seduta terapeutica.

ESERCIZI DI POSTURA E DI RESPIRAZIONE PER CARICARE E APRIRE I CHAKRA AL QUINTO, SESTO E SETTIMO LIVELLO DELL’AURA.

    Gli esercizi più efficaci per caricare il campo aurico, liberarlo, renderlo più luminoso e rafforzarlo sono quelli prescritti dallo yoga kundalini, incentrati sulle posture, sulla respirazione e sulla flessibilità della colonna vertebrale. Se ne avete l’opportunità, vi consiglio di impararli direttamente in un ashram dove si pratica questo tipo di yoga. Ho semplificato alcuni di questi esercizi, che sono illustrati nella figura qui sotto.

eserpos1.gif (2920 byte)1° chakra. Mettetevi seduti sui talloni, con le mani posate sulle cosce. Flettete in avanti la spina dorsale nella zona pelvica e inspirate; inarcatela all’indietro ed espirate. Se volete, potete pronunciare un mantra a ogni respiro. 

Ripetete diverse volte.

2° chakra. Sedete sul pavimento a gambe incrociate. Afferrate le caviglie con entrambe le mani e inspirate profondamente. Inarcate in avanti la colonna vertebrale e sollevate il busto; fate ruotare all’indietro la parte alta deleserpos2.gif (3840 byte) bacino. Mentre espirate inarcate la spina dorsale all’indietro e portate la zona pelvica in avanti. 

Ripetete varie volte pronunciando, se volete, un mantra.

2° chakra. Un altro esercizio per il secondo chakra consiste nel mettersi supini, con la parte alta del busto sollevata e i gomiti che servono da appoggio. Sollevate entrambe le gambe di circa 30 centimetri. Divaricatele e inspirate; mentre espirate, incrociate le gambe all’altezza delle ginocchia, tenendole tese. Ripetete varie volte. Sollevate le gambe un poco più in alto e ripetete di nuovo. Proseguite in questo modo finché i vostri piedi non saranno sollevati da terra di circa 80 centimetri. Poi seguite il processo inverso, abbassando pian piano le gambe. 

Riposate. Ripetete varie volte.

3° chakra. Sedete a gambe incrociate. Mettete le mani sulle spalle, con il pollice dietro e le altre dita davanti. Inspirate ed eseguite una torsione verso sinistra; espirate ed eseguite la torsione a destra. La respirazione dovrebbe essere lenta e profonda. Fate in modo che la spina dorsale resti dritta. Ripetete varie volte e eserpos3.gif (2360 byte) invertite la direzione. 

Ripetete ancora. Riposate per un minuto.

Rifate l’intero esercizio sedendo sui talloni.

3° chakra. Mettetevi supini con le gambe unite e sollevate i piedi di circa 15 centimetri. Sollevate da terra la testa e le spalle alla stessa altezza dei piedi; guardate la punta dei piedi e puntate in quella direzione con le dita delle mani, tendendo le braccia. Rimanendo in questa posizione respirate velocemente dal naso trenta volte. 

Rilassatevi contando trenta respiri. 

Ripetete diverse volte.

4° chakra. Sedete in posizione eretta con le gambe incrociate e afferratevi le mani all’altezza del chakra del cuore,eserpos4.gif (2367 byte) agganciando le dita e puntando i gomiti verso l’esterno. Ora sollevate il gomito destro abbassando l’altro e viceversa in un movimento oscillatorio come quello di una culla. Fate dei respiri lunghi e profondi seguendo il ritmo del movimento. Inspirate, espirate e tendete le braccia in fuori stringendo la presa delle dita. Così varie volte. Riposatevi per un minuto.

Ripetete l’esercizio stando seduti sui talloni. In questo modo l’energia sale più in alto. Tenete la regione pelvica ben trattenuta indietro.

eserpos5.gif (4079 byte)5° chakra. Sedete a gambe incrociate e afferrate saldamente le ginocchia. Non piegate le braccia. Inarcate indietro la parte alta della spina dorsale inspirando; riportatela in posizione normale espirando. 

Ripetete varie volte. Riposate.

Ora inarcate la colonna vertebrale sollevando le spalle mentre inspirate; abbassate le spalle espirando. Ripetete diverse volte. Inspirate e trattenete il respiro per quindici secondi tenendo le spalle sollevate. Rilassatevi.

Ripetete entrambi gli esercizi stando seduti sui talloni.

eserpos6.gif (3157 byte)6° chakra. Sedete a gambe incrociate e afferratevi le mani all’altezza della gola, agganciando le dita. Inspirate; trattenete il respiro; poi contraete l’addome e gli sfinteri e spingete l’energia verso l’alto, come se schiacciaste un tubetto di dentifricio per farne salire il contenuto. Espirate facendo uscire l’energia dalla sommità del capo, mentre sollevate le braccia sopra la testa tenendo sempre le dita agganciate. 

Ripetete.

Eseguite l’esercizio stando seduti sui talloni.

eserpos7.gif (3211 byte)7° chakra. Sedete a gambe incrociate, con le braccia tese sopra la testa. Intrecciate le dita a eccezione dei due indici, che rimarranno puntati verso l’alto. Inspirate spingendo in dentro la zona dell’ombelico e dicendo "sat". Espirate rilassando la zona dell’ombelico e dicendo "nam". Ripetete respirando rapidamente per vari minuti. Poi inspirate e fate salire l’energia dalla base della spina dorsale alla sommità del capo contraendo prima i muscoli degli sfinteri, poi quelli dello stomaco. Trattenete il respiro, poi lasciatelo andare, tenendo i muscoli contratti. Rilassatevi. Riposate. Se non vi va il mantra "sat nam", usatene un altro.

Ripetete l’esercizio stando seduti sui talloni. Riposate.

Ripetete senza usare il mantra e respirando rapidamente attraverso il naso.

7° chakra. Sedete a gambe incrociate. Tenete le braccia sollevate a un angolo di 60 gradi, senza flettere i polsi né i gomiti e con le palme delle mani rivolte in su. Respirate rapidamente attraverso il naso per un minuto, premendo l’aria contro la parte alta e posteriore della gola. Inspirate, trattenete il respiro e spingete in dentro e in fuori l’addome per sedici volte. Espirate e rilassatevi. Ripetete due o tre volte. 

Riposate.

(da Brennan, Mani di luce)

 ESERCIZI RESPIRATORI

Per aumentare la potenza del respiro è utile volgersi al sole; al mattino a Est, a mezzogiorno a Sud, alla sera a Ovest, a mezzanotte a Nord. Ci sono inoltre dei giorni in cui una narice ha più potenza dell'altra; mercoledì, giovedì, venerdì e domenica la narice di sinistra, Ida; lunedì, martedì e sabato quella di destra, in cui la luna è nascosta, Pilgala.

Il respiro purifica ogni impurità dell'essere ed accende la fiamma della propria consapevolezza.

Nell'attenzione del respiro l'essere raggiunge la danza cosmica del divino.

L'attenzione è la finalità dell'essere, il respiro il mezzo.

Daniela     

 

 

Lo yoga non potrà essere raggiunto né da colui che mangia troppo, né da colui che si astiene dal cibo, né da colui che dorme troppo, né da colui che troppo veglia. Raggiungerà lo yoga colui che mangia e beve come si conviene, di cui tutti gli atti sono regolati dalla ragione, e che sa equilibrare il sonno e la veglia.

Bhagavad Gita

 

TECNICA DI RESPIRAZIONE BASILARE DATA DA DASKALOS

Rilassatevi completamente. Inspirate dalle narici contando tre battiti del cuore. All'uno colmate l'addome, al due la parte mediana del torace, al tre tutto il torace. Ora iniziate a rilasciare il respiro, dalla bocca, iniziando dall'addome e continuando in salita, contando ogni battito del cuore, fino al totale svuotamento dei polmoni. Ripetere tale esercizio per alcuni minuti. Quando sentirete che il conteggio di tre sarà divenuto facile, provate con il quattro, dividendo il torace in quattro sezioni, sempre partendo dall'addome per arrivare ad espandere la parte alta del torace, indi rilasciate partendo dalla sezione più bassa per arrivare infine alla cavità toracica.

 

PRANAYAMA: CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE SECONDO LA TECNICA DELLO YOGA KUNDALINI

Inspirazione: prima la pancia, poi il costato, poi lo sterno. Espirazione: Prima lo sterno, poi il costato, poi la pancia.

Durante l'inspirazione lasciate che la pancia si gonfi lentamente, e riempite il resto dei vostri polmoni d'aria. Quando i polmoni saranno pieni d'aria, espirate: svuotate prima la parte superiore dei polmoni, poi rilasciate lentamente la pancia.

 

IL RESPIRO DI FUOCO

Il respiro di fuoco è di uso corrente nello yoga kundalini. Si tratta di una respirazione veloce ritmica, che comporta il movimento della sola zona addominale, mentre il petto rimane fermo. Durante l'inspirazione spingere la pancia in fuori; durante l'espirazione tirare la pancia in dentro. L'espirazione e l'inspirazione hanno la stessa durata e la stessa forza. Il ritmo respiratorio è di circa due respiri al secondo. Prima di iniziare il respiro dio fuoco inspirate e mettete la testa ben diritta ed il mento leggermente ritratto. Sedetevi con la colonna vertebrale ben eretta e con gli occhi chiusi. Mettete la mano sinistra sul petto e la destra sulla pancia. Cercate di trovare un buon ritmo. Il respiro di fuoco dà una vivida e concreta sensazione di vitalità.

 

RESPIRAZIONE SOLE LUNA (FURYA CHANDRA PRANAYAMA)

Questa respirazione va fatta a narici alternate. Chiudere la narice sinistra ed inspirare dalla narice destra; soffermarsi trattenendo il respiro quattro o cinque secondi; chiudere la narice destra ed espirare lentamente e profondamente dalla narice sinistra; inspirare, trattenere il respiro soffermandosi per quattro o cinque secondi, chiudere la narice sinistra ed espirare lentamente e profondamente dalla narice destra. Continuare la respirazione per qualche minuto. I suoi benefici sono: ristabilisce il giusto equilibrio tra acidi e alcali, ossigena il sangue, calma le tensioni nervose, fa passare il mal di testa, migliora la normale respirazione.

 

RESPIRAZIONE A TAMBURO (MRIDANGA)

Durante la fase dell'inspirazione picchiettare tutto il torace, specialmente la zona del petto, tamburellando coi polpastrelli e le dita rigide; durante l'espirazione picchiettare, con la mano aperta e le dita unite, tutti gli stessi punti toccati durante la fase dell'inspirazione. Ripetere quanto si desidera. Benefici: purifica i bronchi e tutto l'apparato respiratorio; è utilissima per chi fuma.

 

RESPIRO DELLA LUCE DEL CRANIO (KAPALABHATI)

Il respiro della luce del cranio è una tecnica di purificazione delle via nasali. Mettetevi seduti in una posizione comoda a busto eretto. L'inspirazione è passiva, l'espirazione attiva: inspirare dolcemente dalle narici, portando l'attenzione su di esse, sull'addome e sul cranio; espirare sempre dalle narici, di colpo, profondamente e con forza, cercando di portare il respiro contro il seno frontale e concentrandosi sul cranio. Ripetere l'esercizio quanto si desidera. Benefici: purifica le vie respiratorie, aiuta in caso di raffreddore e di mal di testa, prosciuga i seni nasali.

 

RESPIRAZIONE DELL'APE NERA (BHRAMARI PRANAYAMA)

Si esegue tale tecnica mettendosi seduti in una posizione comoda a busto eretto. Chiudere gli occhi e portare l'attenzione alla gola, immaginando di poter respirare con questa, come se sotto il mento ci fosse un foro da cui entra ed esce il respiro. Respirate lentamente e profondamente, producendo un ronzio tra il naso e la gola, il ronzio provocato è come quello di un'ape. Benefici: rilassa il corpo e la mente.