Eccomi, Sottotenente Carlo Fanti, fresco fresco di nomina. Precisamente era il 30.09.1996, il giorno prima di partire per Cuneo. Dopo il 163° Corso, infatti, sono stato assegnato al Btg. Alpini Mondovì, di stanza a S.Rocco Castagnaretta (CN), nell' 11 Compagnia, comandata dal Cap. Sorvillo (approfitto per porgere un caloroso saluto al mitico Francesco.... uaaazzz che sciate!!). Il Btg. Mondovì era un Battaglione Addestramento Reclute, e dunque ho passato dieci mesi a svezzare "pioppe" (così erano chiamate le reclute al Mondovì). Come potete vedere dal crest, ho partecipato ai Ca.S.T.A. a Vipiteno nelle prove individuali, e precisamente Slalom Gigante e Biathlon.
Mi sono congedato il 22.07.97. Successivamente mi sono laureato in Economia e Commercio a Ca' Foscari (Venezia) e ho conseguito in Agosto del 2000 il Master in Business Administration presso la University of Kansas (Kansas). Attualmente lavoro presso un'importante istituto bancario veneto dove mi occupo di Internet Banking e Canali Innovativi.

 


In occasione dell'Adunata Nazionale degli Alpini svolta a Treviso era stata stampata una semplice cartolina, la quale riportava un breve passo che vorrei farvi leggere. L'autore non e' specificato.

IL NOSTRO CAPPELLO

"Sapete cos'è un cappello alpino"?
E' il mio sudore che l'ha bagnato e le lacrime che gli occhi piangevano e tu dicevi "nebbia schifa".
Polvere di strade, sole di estati, pioggia e fango di terre balorde, gli hanno dato il colore.
Neve e vento e freddo di notti infinite, pesi di zaini e sacchi, colpi d'armi e impronte di sassi gli hanno dato forma.
Un cappello così hanno messo sulle croci dei morti, sepolti nella terra scura, lo hanno baciato i moribondi come baciavano la madre.
L'han tenuto come una bandiera.
Lo hanno portato sempre.
Insegna nel combattimento e guanciale per le notti.
Vangelo per i giuramenti e coppa per la sete.
Amore per il cuore e canzone di dolore.
Per un alpino il suo cappello è tutto.