LA VALLE DEL NISI

                                           La valle delle farfalle

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 Fiumedinisi :parte Bassa               fiumedinisi2.jpg (32575 byte)                            fiumedinisi1.jpg (33108 byte)Fiumedinisi: parte Alta  

 

 

 

 

 




Vista panoramica d'insieme

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Il territorio di Fiumedinisi sembra abbia avuto notevole importanza in antichita', perche' ricco di miniere di oro e di argento al punto  da meritare l'appellativo di Crisoroa e di Axo.
Si dice che provenisse dal territorio di Fiumedinisi l'oro impiegato per la
doratura dell'altare maggiore del Duomo di Messina.
Il massimo sfruttamento di tali miniere e' avvenuto nel 700 , sotto il dominio di Carlo VI d'Austria. Nella piazza principale del paese sorge la Chiesa Madre che ospitava
la Confraternita dell'Annunziata .

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La chiesa Matrice

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                                                    Particolari della facciata

chiesa_2.jpg (52340 byte)L'interno della Chiesa

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Madonna del Rosario

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S. Lucia

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La volta in legno sulla navata centrale.

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Santuario di S. Caterina

Sotto la dominazione spagnola ,ai tempi della insurrezione messinese,
Fiumedinisi ricevette ,in segno di riconoscenza della sua fedelta' alla Corona,
l'autorizzazione a coniare monete nella locale Zecca ed un capello della Madonna
custodito nel reliquiario portato in processione.
Nella cittadina che fu' cara a Dioniso si svolge, la prima domenica di Agosto 
un terzo giorno di festeggiamenti  in onore  dell'Annunziat noto come il giorno della festa della "Vara"

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La vara

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Il Padre Eterno collocato sul mappamondo.

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I personaggi rappresentati sulla Vara sono personaggi in carne ed ossa .

Da queste montagne e da questa                               fiume2.jpg (38482 byte)
vegetazione    nasce il Torrente  
di Fiumedinisi, che andrebbe      
valorizzato come ricca risorsa d'acqua,
poiche' esso e' alimentato, nella parte alta,
anche nei mesi piu' caldi.
Nella zona  detta "Santissima", incontaminata
e lontana   da ogni forma di
inquinamento, non sarebbe
strano  pensare alla costruzione
di un centro per l' imbottigliamento dell'acqua,
viste le numerose sorgenti di cui qualcuna
come la cosiddetta "acqua pietra" presenta
proprieta' curative della calcolosi renale.
Cio' porterebbe risorse finanziarie nelle
casse comunali creando posti  di lavoro .
Poco prima di arrivare nel centro abitato,
in prossimita' del caratteristico ristorante
"Agnello d'oro", la valle presenta , salendo dalla strada provinciale, un'ansa molto ristretta.
In questo punto si potrebbe pensare di                   ansa.jpg (13332 byte)
creare un ostacolo al suo deflusso, costruendo
un dislivello, non piu' alto di due o tre
metri, per poter dare origine ad uno
specchio d'acqua. Da cio'si potrebbe
partire per la creazione di una
riserva d'acqua per le zone collinari circostanti,
coltivate prevalentemente ad agrumeti ed 
attualmente in forte crisi a causa  sia  degli alti 
costi di produzione (mancano infatti strade                                                                                  ansa2.jpg (13082 byte)
di penetrazione agricola ed acqua per
irrigazione (che attualmente viene erogata
al costo di £. 30000  l'ora)  sia per una ingiusta  
politica  commerciale (vedasi gli accordi
internazionali sui prodotti agricoli).
La zona circostante lo specchio d'acqua
potrebbe diventare sede di piccole trattorie
o  di carattestici ristoranti. L'iniziativa
politica, a livello locale, dovrebbe puntare
alla costruzione di strade di penetrazione agricola , per consentire, ove possibile, un
rapido e non eccessivamente oneroso cambio di coltura, nonche' l'utilizzo di macchine agricole
adeguate alla  bonifica, consentendo di ampliare le isoipse e di  superare,ove vi sono
le condizioni, la tipologia del  piccolo  terrazzamento.
Parecchi  agrumeti, esistenti da molti               agrumeto3.jpg (14315 byte)
decenni , sono stati o stanno per essere
abbandonati , poiche' il limone "Interdonato"
oltre a non avere piu' mercato (£.200 o
£.300  al kg, presso il produttore) presenta
un notevole costo di produzione in quanto
necessita  di continue cure quali  la potatura ,
la pulizia , il concime chimico, il trattamento
con antigrittocamici  contro alcune malattie quali
ad esempio il cosiddetto"ragnorosso",
nonche' l'irrigazione nei mesi estivi . A tal proposito pare  che sia  stato tolto ai consorzi
irrigui, come ad es.il  "Consorzio Nuzzella" di Ali' Terme anche il  contributo regionale
sulle cospicue spese di  energia elettrica.
Tale consorzio fornisce l'acqua per                           vallenisi2.jpg (6270 byte)
l'irrigazione di  molti agrumeti nella parte
bassa della valle.
Pertanto, gli operatori del settore stanno
vivendo una situazione di grande disagio
e gravi potrebbero essere le conseguenze
anche dal punto di vista ecologico.
Non bisogna infatti sottovalutare l'impatto
ambientale conseguente al venir meno di tutta
questa  fascia ionica di verde collinare. Cio' contribuirebbe notevolmente ad accelerare il processo di desertificazione che ormai da qualche
anno sta interessando non solo la riviera ionica ma anche tutta la Sicilia e parte della Calabria,
come si puo' osservare nelle  foto seguenti riprese dal satellite,  il giorno 26/08/2001, da 50 km
di distanza dal suolo  a 38 gradi di latitudine  Nord e 13 gradi di longitudine Est.

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Pertanto , se si vuole conservare quel che resta di questa fascia  ionica di verde collinare  occorrerebbe  uno   sforzo congiunto da  parte  dei  produttori  per  una selezione del
prodotto migliore, da parte dei commercianti  per una  pubblicizzazione piu' incisiva
e collocazione sui mercati del limone e dei suoi derivati (quanti conoscono infatti le deliziose
torte di limone o i liquori come il limoncello od il verdicello o  le granite di limone
cosi' gustose e dissetanti nonche'efficace strumento di cura  e prevenzione delle infezioni
della gola  etc.?) ed   infine da parte dei politici per consentire il rilancio di tale settore
con ogni iniziativa possibile. A questo proposito c'e' da dire che ogni anno molti miliardi
vengono spesi per spegnere gli incendi e molte vite sono messe in pericolo.
Sarebbe piu' opportuno  e meno costoso trovare forme attive di incentivazione per
gli agricoltori affidando cosi' ad essi la custodia di quella parte dell'ambiente di loro competenza.                                                                
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   Animation1.gif (88677 byte)  
(Canadier impegnato nello spegnimento
di un incendio nella zona di Fiumedinisi)                           La Valle del  Nisi si                                                                                             puo'visitare  percorrendo
                                                                                           la provinciale per Fiumedinis
i
                                                                        
( 6 km da Ali' Terme).
Gli abitanti della Valle sono sempre stati attaccati alle loro tradizioni ed ai loro costumi  ed e'
cosi' che e' possibile ancora oggi, nell'era della tecnologia e del consumismo, gustare dei piatti
antichi come i maccheroni  fatti in casa con farina ottenuta con i metodi di un tempo.
Scendendo verso la statale 114 si puo' ammirare ancora oggi funzionante il Mulino ad acqua,

car40.jpg (16218 byte)Piciaro.jpg (10433 byte)

castello.jpg (5746 byte) L'intera Valle del Nisi e'  sovrastata dal Castello Belvedere, la sua costruzione risale  al secolo nono. Fu' successivamente modificato dai Normanni come presidio militare. Intorno al 1197 ha ospitato l'imperatore di Svevia  Enrico VI  (figlio di Federico Barbarossa ) con la moglie  Costanza d'Altavilla ed il figlio Federico II . Nel 1266  passo' in proprietà ad  Enrico d'Angiò.


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