COS’E’

Andare in carro a vela su ruote è un’attività diffusa nei Paesi dell’Europa Atlantica, dove le maree scoprono vasti tratti di spiaggia dalla sabbia compatta. Anche i deserti del Nord America offrono ampie possibilità di praticare questo sport. Proprio negli Stati Uniti, a poche decine di miglia da Las Vegas, lo scorso marzo è stato stabilito il record di velocità con l’Ironduck pilotato da Bob Schumacher che ha superato i 187 kmh. Ottenere una velocità tale immerso unicamente nel suono del vento e nel fruscio aerodinamico deve essere una sensazione formidabile. Ma il carro a vela su ruote non significa solo tentativi di primato. Questo mezzo copre un ampia gamma di esigenze che vanno dall’attività agonistica pura al primo contatto con gli sport velici, da un ottimo allenamento per i velisti già esperti al divertimento per tutti, bambini e disabili in prima fila. Per questi ultimi nella primavera del ’97 è stata presentata una vela che può venire utilizzata sulla sedia a rotelle (nella presentazione vennero raggiunti i 35 kmh) e che risponde alla richiesta di sport per i portatori di handicap. In Italia la particolare conformazione delle spiagge, strette e dalla sabbia soffice dove le ruote affondano, si adatta con difficoltà alla pratica agonistica, ma il carro a vela può comunque rappresentare una valida opportunità per divertirsi o per apprendere il funzionamento delle vele e lo sfruttamento del vento.

DOVE

Nel nostro continente l’attività di carro a vela su ruote si svolge in molti Paesi del Nord Europa. In Francia, sul versante atlantico, in Belgio e in Olanda lo sport è estremamente diffuso sia a livello agonistico che a livello di club. Straordinarie condizioni di vento e spiagge molto ampie e lunghe e dalla sabbia compatta rendono possibile l’utilizzo del carro a vela tutto l’anno. La Federation Francaise de Char a Voile è una delle più dinamiche con un numero molto elevato di scuole che offrono corsi a prezzi veramente competivi. Prezzi molto competitivi (a partire, ad esempio, dai 1048 Euro dello Spor’Ever Albatros in kit, uno dei modelli più diffusi e affidabili) anche per i carri a vela con una produzione che copre tutte le Classi sulle quali è poi strutturata l’attività agonistica. Per capire cosa è il carro a vela si può frequentare una di queste scuole. Una volta entrati nel vortice ci sono due manifestazioni da seguire assolutamente dimenticando per qualche giorno il frangersi delle onde e il cricri delle conchiglie e della sabbia umida al passaggio delle ruote. Due tra gli eventi più emozionanti del Circus del carro a vela si svolgono infatti nel deserto. A primavera negli Stati Uniti si radunano migliaia di appassionati per la grande Regatta nazionale, una settimana nel Nevada che prevede iscrizioni per tutte le classi e che si conclude con i tentativi per battere il primato di velocità. In estate la scena passa dal deserto piatto e compatto del Nevada alla durissima maratona africana della Transat des Sables. Si attraversa la Mauritania con condizioni ambientali estreme per fondo, temperatura e venti impetuosi che scatenano insidiose tempeste di sabbia. Chi si avventura per raggiungere il traguardo di Nouakchott non deve solo affrontare queste difficoltà, che nel ’99 sono stati fatali al pilota francese Philippe Poulet, ma deve anche sapersi orientare per non perdere la rotta in un desero che può rivelarsi più pericoloso del mare aperto. All’edizione ’99 ha partecipato anche un italiano, Simone Bianchetti, un velista oceanico che alla prima esperienza con un carro a vela (dopo essersi allenato sulla riviera romagnola e in Bretagna) ha concluso al 4. posto.

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