Castello di Gressa

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La chiesa posta fra il primo e il secondo recinto e le mura di quest'ultimo. S'intravede la torre del mastio.
La porta di accesso al secondo recinto.

Il castello di Gressa si trova a circa cinque chilometri da Bibbiena, nel cuore del Casentino, nei presi della località Tripoli. Dalla strada che porta al santuario Francescano della Verna troviamo sulla sinistra una deviazione, segnalata, che ci conduce su una stradina selciata fin sotto al castello.


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Il castello di Gressa sorge su un poggio di 585 metri bagnato dal torrente omonimo nella valle del fiume Archiano a poca distanza da Bibbiena. Da questa posizione si domina tutta la vallata sottostante. Già dal 1078 Gressa è nominato su alcuni documenti come 'castrum', anche se non ci sono giunte fonti certe sulla conformazione del castello o di chi fossero i suoi proprietari fino al XIII° secolo, quando dalle cronache del tempo viene indicato come proprietà dei vescovi di Arezzo, che lo usavano come residenza estiva fortificata. Vista la sua posizione geografica, circondato da castelli vescovili come Bibbiena, Marciano, Gello e dai monasteri di Camaldoli e Prataglia, possiamo dedurre con ragionevole certezza che anche la sua fondazione sia da attribuire all'episcopio aretino.

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La cinta muraria esterna con la porta d'ingresso addossata al palazzo vescovile.

Dalle cronache trecentesche apprendiamo che il castello fu assediato e conquistato dai fiorentini nel 1259. Poco dopo i vescovi aretini si ripresero la fortificazione e nel 1356 ci fu un'altro attacco, stavolta fallito,  fiorentino. Sembra anche che Gressa sia stato l'ultimo dei castelli del Casentino a rimanere in possesso dei vescovi.

Il castello, oggi in rovina, è costituito da una prima cinta muraria a pianta poligonale irregolare, della quale restano pochi tratti, dotata di un bel portale in buone condizioni di mantenimento grazie ad una recente risistemazione. Questa cerchia cinge le propaggini del rilievo. Il secondo circuito murario è concentrico al primo e stringe la zona più elevata dell'altura. Anche questa cinta ha forma irregolare, assimilabile ad un poligono ottagonale, dovuta all'adattamento della muratura al terreno. In alcuni tratti le mura raggiungono i cinque metri di altezza. Il portale di accesso al cuore della fortificazione era accessibile tramite scale oggi scomparse. All'interno è costruita, sul punto più elevato, una torre a pianta rettangolare sviluppata su tre piani, che aveva funzioni sia di residenza che militari. Tutto il complesso è costruito in pietra arenaria e calcarea di forma irregolare ad eccezione degli stipiti, dotati di grossi blocchi squadrati.

Tra le cerchie murarie si conservano due cisterne per l'acqua, la cui muratura interna è ricoperta da un intonaco impermeabile, una chiesa e due casali, il più grande dei quali era la residenza del vescovo, la cui struttura è stata però alterata da recenti restauri. Purtroppo l'insieme è solo parzialmente visitabile in quanto l'ultima cerchia muraria e la torre, bisognose di urgenti opere di restauro, sono oggi recintate e chiuse al pubblico per pericolo di crolli.

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